Marmox said:

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Sempre riguardo al ponte, alcune immagini.

Crollo totale.

La prima delle foto non mostra il ponte di corso Vercelli, bensì quello della Barca su strada Settimo; si vede ancora il binario e la linea aerea del tram intercomunale per Settimo, soppresso nell'autunno del 1954.

Tra il crollo del ponte e la costruzione del ponte provvisorio di cui ancora si vedono i piloni, trascorsero alcuni mesi, durante i quali molti pedoni si servivano del parallelo ponte ferroviario, con rischi e pericoli notevoli visto l'intenso passaggio di treni.

Il ponte di corso Vercelli, intitolato al "padre della Patria", era stato costruito nel 1882; nel dopoguerra, dopo aver subito anche incursioni aeree, aveva iniziato a dar problemi di stabilità, tanto che nel 1947 era stato sottoposto a opere di consolidamento; quando pero' nel settembre 1961 arrivo' la piena, venne anticipatamente chiuso al traffico, impedendo sciagure al momento in cui si affloscio'.

Lo stesso evento alluvionale porto' anche alla piena del Sangone, col crollo del ponte di Stupinigi, pure gia' considerato a rischio e chiuso anticipatamente.
Il ponte attuale venne ricostruito nel 1965.

Il primitivo ponte della Barca, dedicato a Amedeo VIII, era pure stato costruito nel 1882, sostituendo la "Barca", il traghetto che collegava le due sponde, sulla quale sinistra era sorta la borgata che ne prese il nome.
Gia' negli anni 20 del '900 aveva iniziato a dar problemi di stabilità, tanto che nel 1933 venne demolito e sostituito dall'attuale, recentemente sottoposto a opere di restauro.

Il vecchio ponte

Effettivamente, era poco piu' che una passerella.....
Mi chiedo: durante la demolizione e successiva ricostruzione,nel 1933, il servizio tranviario per Settimo venne interrotto? O per il tram venne costruito un ponte provvisorio?

Censin said:

Lo stesso evento alluvionale porto' anche alla piena del Sangone, col crollo del ponte di Stupinigi, pure gia' considerato a rischio e chiuso anticipatamente.
Il ponte attuale venne ricostruito nel 1965.

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Ricostruito

Capamianto

@Modestino Balabam - Nella foto del vecchio ponte di Stupinigi, si vede sulla destra il binario del tram 41 per Stupinigi.
Il tram venne soppresso nel 1956, sostituito dal bus I, perchè il transito dei tram già creava problemi alla stabilità del ponte, già sinistrato da un bombardamento bellico. Fini' comunque per crollare nel 1961.
Il nuovo ponte, comunque, e' stato ricostruito ad arcata unica, senza piloni intermedi, per maggior sicurezza (come pure il gia' ricordato ponte sulla Stura di corso Vercelli).

L'ultima foto postata ritrae le scuole professionali Clotilde di Savoia e Maria Laetitia, oggi istituto Bosso-Monti (da corso Ferraris).
La cartolina fu spedita nel 1916, quindi l'edificio con molta probabilità fu utilizzato come ospedale militare per ovviare alle necessità dovute al conflitto mondiale.

Modestino Balabam said:

L'ultima foto postata ritrae le scuole professionali Clotilde di Savoia e Maria Laetitia, oggi istituto Bosso-Monti (da corso Ferraris).
La cartolina fu spedita nel 1916, quindi l'edificio con molta probabilità fu utilizzato come ospedale militare per ovviare alle necessità dovute al conflitto mondiale.

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Infatti si può notare un probabile raccordo tranviario utilizzato dai tram-ambulanza per trasportare i feriti. Durante le guerre i mezzi tranviari venivano molto spesso convertiti per il trasporto di merci o di feriti, addirittura una vettura (La 503, sorella della restaurata 502) divenne un carro funebre.

Modestino Balabam said:

L'ultima foto postata ritrae le scuole professionali Clotilde di Savoia e Maria Laetitia, oggi istituto Bosso-Monti (da corso Ferraris).
La cartolina fu spedita nel 1916, quindi l'edificio con molta probabilità fu utilizzato come ospedale militare per ovviare alle necessità dovute al conflitto mondiale.

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Infatti, forse l'avevo già ricordato, mio padre, che durante la prima guerra mondiale frequentava le elementari alla "Roberto d'Azeglio" in borgo Po, le due ultime classi le frequentò presso l'istituto privato "Fedeli Compagne di Gesù", sempre nel borgo, dove erano state trasferite d'ufficio tutte le classi, poichè la scuola era stata requisita per esigenze militari belliche.

Censin said:

Il primitivo ponte della Barca, dedicato a Amedeo VIII, era pure stato costruito nel 1882, sostituendo la "Barca", il traghetto che collegava le due sponde, sulla quale sinistra era sorta la borgata che ne prese il nome.
Gia' negli anni 20 del '900 aveva iniziato a dar problemi di stabilità, tanto che nel 1933 venne demolito e sostituito dall'attuale, recentemente sottoposto a opere di restauro.

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Nella foto, vediamo il ponte "nuovo" fotografato mentre sta transitando un convoglio tranviario diretto a Settimo



Siamo anteguerra, col tram composto da tre elementi (motrice e due rimorchiate): nel dopoguerra, per motivi legati al traffico stradale crescente, erano state aumentate le frequenze delle corse, riducendo i convogli a due soli elementi nelle ore di punta, e alla sola motrice nelle ore di "morta".

Ed ecco il tram di Settimo fotografato al capolinea settimese, di fianco alla stazione ferroviaria

upload photo on web

la tranvia di Settimo era stata aperta nel 1884, ovviamente col "trenino" a vapore; quarant'anni dopo, nel 1924, venne elettrificata (le motrici inizialmente montavano l'archetto Siemens, sostituito negli anni '30 dal pantografo); nel dopoguerra, per l'aumentato traffico stradale, e per le lamentele degli abitanti delle borgate torinesi di Barca e Bertolla, che si lagnavano degli scarsi collegamenti con la città (la linea era tutta a binario unico, salvo il tratto urbano, il che condizionava notevolmente frequenze e tempi di percorrenza, per le soste dovute agli incroci), a ottobre del 1954 venne soppressa e sostituita con autobus.
Subito dopo, iniziarono i lavori di trasformazione della stazione capolinea torinese di via Fiochetto nell'attuale autostazione, inaugurata nel 1956.

Stazione Lingotto prima versione e odierna.

Deucalion said:

Infatti si può notare un probabile raccordo tranviario utilizzato dai tram-ambulanza per trasportare i feriti. Durante le guerre i mezzi tranviari venivano molto spesso convertiti per il trasporto di merci o di feriti, addirittura una vettura (La 503, sorella della restaurata 502) divenne un carro funebre.

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Ecco un tipico tram portaferiti della prima guerra mondiale



i treni carichi di feriti arrivavano direttamente dal fronte, probabilmente non nelle stazioni viaggiatori, non attrezzate, ma piuttosto agli scali merci (Vallino, Dora), dove, su binari paralleli, venivano fatti arrivare i convogli tranviari; poi avveniva il trasbordo dei barellati e degli altri feriti sui tram, per il trasporto all'Ospedale Militare o agli altri ospedali creati ex novo o in edifici attrezzati allo scopo (un po' quello che sta avvenendo oggi in Cina per l'epidemia del coronavirus).
Da rilevare che, per quanto riguarda lo sforzo bellico sostenuto dalla città, delle due reti tranviarie allora esistenti in Torino, venne sostenuto interamente dall'Atm; l'altra, la "privata" Belga, poco o nulla fece...

Censin said:

Infatti, forse l'avevo già ricordato, mio padre, che durante la prima guerra mondiale frequentava le elementari alla "Roberto d'Azeglio" in borgo Po, le due ultime classi le frequentò presso l'istituto privato "Fedeli Compagne di Gesù", sempre nel borgo, dove erano state trasferite d'ufficio tutte le classi, poichè la scuola era stata requisita per esigenze militari belliche.

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"L'Italia sicura mai sarà
finchè non si manderà
Cecco Beppe e Guglielmin
fuori, fuori dai confin!"
(gli ultimi due versi ripetuti in ritornello)

Questa "simpatica" poesiola la imparò mia madre (cl. 1905) gli ultimi anni di scuola (quarta e quinta elementare), quando già si era entrati nella prima guerra mondiale. Non la dimenticò più: ancora nei suoi ultimi anni, ultranovantenne, me la ripeteva più volte...
Questo per ricordare il "lavaggio del cervello" cui furono sottoposti bambini e ragazzi in quella triste circostanza.
Ricordava ancora mia madre che, l'ultimo anno in quinta, in classe passarono tutto il tempo a lavorare a maglia, per confezionare capi da inviare ai soldati al fronte.
Per dire, la "temperie" dell'epoca...