SkyscraperCity banner

30021 - 30040 of 31441 Posts

·
Registered
Joined
·
8,180 Posts
Sbaglo, oppure da quando l'Archivio di Stato ha ristrutturato il suo sito le mappe non sono più scaricabili con il metodo MCQVISION??? :eek:hno:

A me sembra che non si possano neanche visualizzare.


Prendiamo ad esempio questo disegno: una volta si poteva visualizzare e zoomare a piacimento. Ora c'è una preview minuscola. Sono io che mi perdo qualcosa, o davvero è stato ridotto a questa schifezza?

Edit: a quanto pare salendo di un livello nella gerarchia dei documenti si arriva a questa pagina http://archiviodistatotorino.beniculturali.it/dettaglio_fondi/?id=284170 da cui si possono aprire le viste ingrandite. Meno male. Scomodo, ma meglio di niente.
 

·
Registered
Joined
·
6,653 Posts
Per quanto riguarda ancora la sciagura aerea di Superga, occorre tener conto del fatto che 70 anni fa la tecnologia aeronautica era ancora piuttosto arretrata, in particolare riguardo la sicurezza: l'applicazione del radar (che forse se ci fosse stato avrebbe potuto evitare il disastro) venne in seguito, proprio per il ripetersi di incidenti gravi in condizioni di scarsa visibilità; molti in effetti ancora consideravano le vie del cielo tutt'altro che sicure!
Anche i primi radar, del resto, erano tutt'altro che precisi! Lo dimostra in questo caso un disastro non aereo ma marittimo, quello dell'"Andrea Doria" nel luglio 1956, con una collisione dovuta proprio a un'errata lettura dello strumento da parte del pilota.
In condizioni meteo avverse, fino agli anni 60 era difficile anche mantenere la giusta rotta; eclatante una sciagura avvenuta nel "terribile" inverno del 1956, quando un aereo della LAI (Linee Aeree Italiane, co-compagnia di bandiera, confluita in Alitalia nel 1960) in volo di linea da Roma a Milano, in condizioni meteo particolarmente avverse, perse letteralmente la rotta, andando a schiantarsi contro il monte Ortles in Trentino....fuori rotta di 150 km verso Est!
Anche mantenere il contatto radio con la terra era difficoltoso: si ricorda il caso, nei primi anni 50, di un pilota, che persa rotta e orientamento, riuscì a "fare il punto" sintonizzandosi...sul Festival di Sanremo!
 

·
Registered
Joined
·
6,653 Posts
Comunque, la tragedia di Superga ebbe davvero una risonanza enorme, probabilmente dovuta anche al fatto che l'anno successivo, 1950, erano in programma i Campionati Mondiali di calcio in Brasile, e con i tanti campioni del Torino si pensava di poter "bissare" il successo anteguerra del 1938; speranza drammaticamente spenta dalla sciagura..
Infatti l'anno successivo la Nazionale, ancora sotto choc per la tragedia immane, rifiutò la trasferta in Brasile in aereo, sobbarcandosi un mese di navigazione per mare, con allenamenti sul ponte della nave (e i palloni finiti quasi tutti in mare....); non mi pare che per i nostri sia stato un successo!
 

·
Registered
Joined
·
6,653 Posts
Anche i Vip, personalità politiche, religiose, ecc., risentirono del clima sfavorevole creato dalla sciagura attorno al mezzo aereo: ad esempio, il Presidente della Repubblica Gronchi, nel 1958, per la prima visita di stato in Gran Bretagna del dopoguerra, preferì il viaggio in treno (treno presidenziale da Roma a Calais, passando tra l'altro da Torino Porta Nuova, poi traversata della Manica su una fregata della Royal Navy, poi treno reale, graziosamente inviato ad attenderlo, da Dover a Londra).
Si era anche ipotizzata una visita del pontefice Pio XII a Lourdes per l'11 febbraio 1958, primo centenario delle apparizioni mariane; saltata poi anche per la difficoltà di organizzare il viaggio se non in aereo (anche per la salute dell'anziano pontefice, ormai declinante; sarebbe infatti mancato nell'ottobre successivo).
Per la cronaca, il primo pontefice a spiccare il volo fu, nel dicembre del 1963, Paolo VI, in viaggio in Palestina.
 

·
Registered
Joined
·
120 Posts
_approfitto di un vuoto in atto per sparare una piccola divagazione_
1) spazzolando nel pregresso al post 1493/29841 Ace of spades osserva come il cavalcaferro di Porta Susa fosse poco alto rispetto a corso Inghilterra__ in effetti la discesa ere lieve ed il cantierino contribuisce ad abbassare la visuale__ tutto a destra si vede l'altezza massima__ con una certa sporgenza degradante verso il corso il muraglione di sostegno (di colore giallastro) presentava delle fessure orizzontali che si diceva fossero state una fontana a zampilli__ io pero' non l'ho mai vista___
2) tornando ancora indietro a pagina 1490 ci sono invece due belle fotografie aeree dell'inesauribile Turtu riguardo il precedente vecchio cavalcaferro__si vedono chiaramene il traffico separato e la curva tramviaria a binario unico___ caratteristiche piu' uniche che rare___ altri casi simili a Torino ???___non credo___qualcuno ricorda invece se anticamente il traffico auto proveniente dal centro potesse scendere direttamente verso via Duchessa Jolanda ???

_parlando di questi due storici cavalcaferro non posso fare a meno di chiedermi e chiedere perche' nell'epocale e grandiosa trasformazione urbana del passante ferroviario non sia stato previsto il collegamento diretto di via Duchessa Jolanda con corso Bolzano__ tanto piu' che uno degli obiettivi dichiarati era la ricucitura di parti separate della citta'_____
 

·
Breùs, a la francaise
Joined
·
7,073 Posts
nilton42 said:
_parlando di questi due storici cavalcaferro non posso fare a meno di chiedermi e chiedere perche' nell'epocale e grandiosa trasformazione urbana del passante ferroviario non sia stato previsto il collegamento diretto di via Duchessa Jolanda con corso Bolzano__ tanto piu' che uno degli obiettivi dichiarati era la ricucitura di parti separate della citta'_____


Forse perché avrebbe tagliato in due la stazione di porta Susa? In ogni caso sono stati collegati c.so Matteotti e via Cavalli.
 

·
Registered
Joined
·
120 Posts
_postilla sulla nuova stazione di Porta Susa__ in effetti ci sono parecchi passaggi pedonali tra c. Inghilterra e c. Bolzano, altrettanto utili se non di piu'___ osservo tuttavia che l'interno della stazione e' molto spazioso e sarebbe stato ampiamente sufficiente solo il tratto tra Duchessa Jolanda e Cavalli___ magari alzato di un piano____ lo spazio non impegnato dalla stazione, estendibile fino al vecchio fabbricato storico, sarebbe stato disponibile per altro___ e' un parere assolutamente profano e quindi autorevolmente controbattibile____ per il resto la struttura esterna della stazione e' molto affascinante ed avveniristica___ mi sarei accontentato di un parallelepipedo di vetrocemento in stile minimale e funzionale simile ai due grattacieli attuali della citta'__ sarebbe costato meno____ o no ???
__my two cent___(come si dice ora)____
 
T

·
Guest
Joined
·
0 Posts
Daniele Ruffinoni (Susa 1882 - Torino 1966), laureato in ingegneria civile al Politecnico di Torino nel 1906, ha lavorato a Torino, dove ha realizzato la Cucina per i malati poveri di Corso Valdocco, diversi edifici della terza Piazza d'Armi e il Teatro di Torino (ex Scribe) commissionato da Riccardo Gualino.
Il suo altro campo di lavoro è stato la Cina, dove ha realizzato diverse opere nella Concessione italiana di Tientsin (oggi Tianjin).
Ecco un richiamo di una Torino sparita in uno dei suoi progetti:
Per saperne di più:
Gian Luigi Arnaud, Daniele Ruffinoni. Un ingegnere italiano nella concessione italiana di Tientsin, 1913-1915
http://art.siat.torino.it/wp-content/uploads/2018/10/A_RT_LXXII_2_A2.pdf
 

·
Registered
Joined
·
120 Posts
_ripassare la lezione ogni tanto fa bene__ a pagina 1461 si parla di scempi vari__ uno riguarda il palazzo ex Enpas di via Bertola angolo via Manzoni, di per se modernamente e minimalmente dignitoso__sorse al posto di una villa Mazzonis che doveva invece essere di ben maggior valore__ mi sembra di aver capito che la villa fu colpita parzialmente dai bombardamenti___ rinunciando a ricostruirla fedelmente fu facile preda della speculazione edilizia___ quindi concorso di colpa meta' ???
 

·
Registered
Joined
·
6,653 Posts
_approfitto di un vuoto in atto per sparare una piccola divagazione_
1) spazzolando nel pregresso al post 1493/29841 Ace of spades osserva come il cavalcaferro di Porta Susa fosse poco alto rispetto a corso Inghilterra__ in effetti la discesa ere lieve ed il cantierino contribuisce ad abbassare la visuale__ tutto a destra si vede l'altezza massima__ con una certa sporgenza degradante verso il corso il muraglione di sostegno (di colore giallastro) presentava delle fessure orizzontali che si diceva fossero state una fontana a zampilli__ io pero' non l'ho mai vista___
2) tornando ancora indietro a pagina 1490 ci sono invece due belle fotografie aeree dell'inesauribile Turtu riguardo il precedente vecchio cavalcaferro__si vedono chiaramene il traffico separato e la curva tramviaria a binario unico___ caratteristiche piu' uniche che rare___ altri casi simili a Torino ???___non credo___qualcuno ricorda invece se anticamente il traffico auto proveniente dal centro potesse scendere direttamente verso via Duchessa Jolanda ???

_parlando di questi due storici cavalcaferro non posso fare a meno di chiedermi e chiedere perche' nell'epocale e grandiosa trasformazione urbana del passante ferroviario non sia stato previsto il collegamento diretto di via Duchessa Jolanda con corso Bolzano__ tanto piu' che uno degli obiettivi dichiarati era la ricucitura di parti separate della citta'_____
Come avevo già detto in precedenza, la passerella (così era chiamata comunemente) era davvero molto bassa, non per nulla al momento dell'elettrificazione ferroviaria in cc con catenaria la si dovette rimuovere.
Non ho mai avuto occasione di passarvi sopra quando c'era, nè a piedi nè in tram, però ricordo ancora quando il treno da Porta Nuova arrivava a Porta Susa infilandosi sotto. In epoca ancora di trazione a vapore, tutto il fumo entrava dentro (se i finestrini erano aperti).
Fare un cavalcavia tra via Duchessa Iolanda e corso Bolzano avrebbe voluto dire farlo "sghembo", non essendo le due strade in direzione, con troppe complicazioni; così come probabilmente per le stesse ragioni non si pensò mai al collegamento diretto tra i corsi Marconi e Stati Uniti, passando sui binari di Porta Nuova.
 

·
Registered
Joined
·
6,653 Posts
_ripassare la lezione ogni tanto fa bene__ a pagina 1461 si parla di scempi vari__ uno riguarda il palazzo ex Enpas di via Bertola angolo via Manzoni, di per se modernamente e minimalmente dignitoso__sorse al posto di una villa Mazzonis che doveva invece essere di ben maggior valore__ mi sembra di aver capito che la villa fu colpita parzialmente dai bombardamenti___ rinunciando a ricostruirla fedelmente fu facile preda della speculazione edilizia___ quindi concorso di colpa meta' ???
Occorre tener conto del clima culturale del dopoguerra, anni 50 e anche 60; quando si voleva a tutti i costi una città moderna, "all'americana" (gli States erano il sogno di tutti, più o meno pedestramente e puerilmente imitati in tutti i campi, dall'architettura alla musica leggera - vedi gli "urlatori" - , a costo anche di sacrificare tante belle cose....).
 

·
Registered
Joined
·
443 Posts
_ripassare la lezione ogni tanto fa bene__ a pagina 1461 si parla di scempi vari__ uno riguarda il palazzo ex Enpas di via Bertola angolo via Manzoni, di per se modernamente e minimalmente dignitoso__sorse al posto di una villa Mazzonis che doveva invece essere di ben maggior valore__ mi sembra di aver capito che la villa fu colpita parzialmente dai bombardamenti___ rinunciando a ricostruirla fedelmente fu facile preda della speculazione edilizia___ quindi concorso di colpa meta' ???
villa mazzonis è uno dei miei crucci...ho trovato in archivio i disegni originali presentati in comune. dalle carte relative ai bombardamenti ho ipotizzato che sia stata lesionata, come molti edifici in corso palestro, non ho mai potuto accedere alle carte relative alla demolizione e alla successiva ricostruzione. nel quartiere l'unico che se la ricorda ancora è un anzianissimo ex insegnate di storia dell'arte che abita(va) li davanti fin dal 1937.
 

·
Registered
Joined
·
6,653 Posts
Come avevo già detto in precedenza, la passerella (così era chiamata comunemente) era davvero molto bassa, non per nulla al momento dell'elettrificazione ferroviaria in cc con catenaria la si dovette rimuovere.
Non ho mai avuto occasione di passarvi sopra quando c'era, nè a piedi nè in tram, però ricordo ancora quando il treno da Porta Nuova arrivava a Porta Susa infilandosi sotto. In epoca ancora di trazione a vapore, tutto il fumo entrava dentro (se i finestrini erano aperti).
Fare un cavalcavia tra via Duchessa Iolanda e corso Bolzano avrebbe voluto dire farlo "sghembo", non essendo le due strade in direzione, con troppe complicazioni; così come probabilmente per le stesse ragioni non si pensò mai al collegamento diretto tra i corsi Marconi e Stati Uniti, passando sui binari di Porta Nuova.
sono mortificato! Ho confuso corso Bolzano con corso Matteotti!
Comunque, un cavalcavia in linea retta su corso Bolzano avrebbe avuto poco senso, non essendoci una via di sfogo in direzione...avrebbe solo aumentato il traffico su quel corso!
 

·
Registered
Joined
·
6,653 Posts
La discussione sulla passerella di Porta Susa mi ha fatto ricordare cosa significava partire in treno da Porta Nuova verso Porta Susa con la trazione a vapore, fino all'elettrificazione della linea di Milano nel 1961.
Dopo aver passato il cavalcavia di corso Sommeiller, ci si infilava nel trincerone, col fumo che tendeva a ristagnare, rendendo quasi obbligatorio viaggiare coi finestrini chiusi, anche in piena estate con la canicola (aria condizionata e climatizzazione non erano nemmeno immaginate, almeno per i treni "normali", erano cose da treni di lusso tipo "Settebello" o "Arlecchino"); ristagno che aumentava sotto i tanti cavalcavia. Infine, passato quello di corso Vittorio, si emergeva lentamente, salvo poi infilarsi sotto la ricordata passerella.
Passata la stazione di Porta Susa, ancora arrivava il cavalcavia di piazza Statuto: altro fumo! Poi finalmente si usciva definitivamente all'aperto.....
E c'è chi ancora rimpiange la "romantica" locomotiva a vapore!
 

·
Registered
Joined
·
740 Posts


Le 141 mappe della Guida Paravia 1927-28 digitalizzate, con le specifiche delle linee dei tram e dei numeri civici dell’epoca:

http://www.atlanteditorino.it/Paravia/map.html
c'e' una cosa che proprio non mi entra in testa.
prendo come esempio la zona mirafiori, mia madre abita in corso cosenza.
tutte le vie e i corsi nel 1927 sembrano perfettamente esistenti e uguali
a come sono adesso eppure quando andammo ad abitare in corso cosenza nel 1969 nella zona a parte la fiat c erano quasi solo cascine e prati e le vie erano poco piu che sentieri
 

·
Registered
Joined
·
8,180 Posts
c'e' una cosa che proprio non mi entra in testa.
prendo come esempio la zona mirafiori, mia madre abita in corso cosenza.
tutte le vie e i corsi nel 1927 sembrano perfettamente esistenti e uguali
a come sono adesso eppure quando andammo ad abitare in corso cosenza nel 1969 nella zona a parte la fiat c erano quasi solo cascine e prati e le vie erano poco piu che sentieri

E' tutto piano regolatore. Sulla carta sono disegnati "pieni" gli isolati effettivamente esistenti e "vuoti" quelli solo pianificati. Vedi ad esempio http://www.atlanteditorino.it/Paravia/96.html
 

·
Registered
Joined
·
740 Posts
E' tutto piano regolatore. Sulla carta sono disegnati "pieni" gli isolati effettivamente esistenti e "vuoti" quelli solo pianificati. Vedi ad esempio http://www.atlanteditorino.it/Paravia/96.html
caspita, non l avevo notato,
in effetti la mia zona e costituita da sparuti edifici (probabilmente cascine)
e tutto il resto sono solo strade con tanto di nome.
c e da dire che nei 50 anni seguenti il piano regolatore e' stato seguito alla lettera, almeno da uno sguardo generale, non credo sia cosi scontato in un lasso di tempo cosi' ampio
 

·
Registered
Joined
·
8,180 Posts
caspita, non l avevo notato,
in effetti la mia zona e costituita da sparuti edifici (probabilmente cascine)
e tutto il resto sono solo strade con tanto di nome.
c e da dire che nei 50 anni seguenti il piano regolatore e' stato seguito alla lettera, almeno da uno sguardo generale, non credo sia cosi scontato in un lasso di tempo cosi' ampio

Concordo, è abbastanza stupefacente. Mi chiedo peraltro quale potesse essere nel '27 l'utilità di una mappa che non rappresentava lo stato di fatto (forse una forma di propaganda, boh).
 
30021 - 30040 of 31441 Posts
Top