Fabry Turin

Direi inizio anni '70, fine marzo,un albero ha le prime foglie, gli altri (pioppi o platani) sono tardivi.

Sempre per imitarti, Bube ()

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"Come with me I need you, I fear the dark and I live all alone. I'll give you wine and food too, and something special after if you like"

"Seems Helen of Troy has found a new face again"

bube

Ipotizzo :meta' marzo ,credo di sabato/domenica (nessun travaja), 4,30-5,30 PM.(mmmh ..... per gli alberi ci sarebbe un tal ratapippone, piu' esperto di noi)
L'anno un esperto in materiale rotabile lo dedurrebbe da quell'insolito vagone arancio a DX.
regio istituto ingegneria oggi politecnico
PRIMA
vie Cavour, San Francesco da Paola, Giolitti e Carlo Alberto
Durante
vie Cavour, San Francesco da Paola, Giolitti e Carlo Alberto ,oggi piazzale Valdo Fusi
Dopo andate i c G ferraris con gmaps.

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Ulteriori tagli all'assistenza.Una firma per aiutare noi stessi.
http://www.fondazionepromozionesocia...HI%20SIAMO.htm http://www.facebook.com/group.php?gid=141654996224 http://www.fondazionepromozionesocia...ionale2011.pdf

Modestino Balabam

Bisogna dire che lo spirito stesso delle esposizioni era la loro temporaneità: insomma tutto doveva tornare dov'era e com'era.
Dal 1884 al 1961 le esposizioni sono state diverse e ognuna con i propri padiglioni.
Se per ogni evento si fossero conservate tutte le strutture comunque chissà quante sarebbero sopravvissute a noi: lo Stadium è un esempio. Cattedrale nel deserto sottoutilizzata che rappresentò solo un'emorragia di denaro.
La monorotaia, mal progettata e senza un piano di riutilizzo sensato e duraturo: sappiamo che fine fece.
Fortunatamente qualcosa abbiamo ereditato o almeno siamo riusciti a conservare.

FaseREM

Credo che non ci sarebbe proprio stata la disponibilità economica per costruire edifici così maestosi in materiale non deperibile. E poi sarebbe stato brutto rinunciare al nostro più bel parco cittadino.

Ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro.

giuseppe tubi

Anche il Borgo Medievale doveva essere demolito finita l'Esposizione, ma venne salvato per il suo valore come "catalogo" di architetture storiche piemontesi.
Quel che non so è perché sia stato costruito con materiali durevoli. Forse fin da subito D'Andrade & C contavano di riuscire a conservarlo?

giuseppe tubi

Maestosi ma a mio giudizio di poco valore architettonico. Venivano mischiati eclettismo e stile etnico, fino ai tucul rappresentanti le colonie d'Africa.

Modestino Balabam

La qualità della riproduzione determinò la sua sopravvivenza.

A seguito delle ricostruzioni post belliche ci fu la scioccante proposta di ricostruire l'ex regio Politecnico proprio sull'area occupata dal borgo medievale con conseguente demolizione dello stesso.
Idea in linea con i tempi pseudo futuristi, ma con poco gusto.
Poi a pensarci bene un'area papabile c'era già: il fu regio Politecnico stesso (o piazzale Valdo Fusi, oggi).
Poi a pensare male...

Modestino Balabam

...e a proposito di Regio...il teatro Regio.

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mazzarri

via Verdi con le auto all'incontrario??? grande!!! si vedono addirittura dei posteggi questa si che è una rarità

plastik

edit

Ratavuloira

https://www.youtube.com/watch?v=2S7-vs2pn4M

Sul 'ciak'-lavagnetta si legge chiaramente Dec. 1972, in tutte le riprese.

Censin

Il fatto che ci fossero poche auto non deve far pensare che negli anni 30 la situazione del traffico fosse idilliaca! In proporzione alle vetture circolanti, c'erano forse più incidenti allora di oggi! Giocavano a sfavore molti fattori: l'imprudenza e l'imperizia di molti guidatori, indotti a premere l'acceleratore proprio dallo scarso traffico; la scarsa affidabilità meccanica delle vetture di allora rispetto a quelle di oggi, specie per quanto riguarda la frenatura e la sterzata.
Nel 1934 mio padre, mentre era in bici, venne investito in pieno da un'auto sbandata improvvisamente; con conseguenze piuttosto gravi, che lo segnarono per tutta la vita, specie poi quando era anziano.
Nè mancavano già allora i casi di "pirateria"! Renzo Rossotti, nel suo libro "Se c'era la luna", parla di un'anziana che, avendo perso l'unica figlia, investita a morte mentre attraversava la strada da un'auto che era fuggita senza prestarle soccorso, passava il suo tempo agli incroci più trafficati, segnando su un taccuino le targhe di tutte le auto in transito, nella vana speranza di identificare quella dell'assassino di sua figlia; scomparve poi con l'inizio della guerra, travolta anche lei come tutti dalla tragedia collettiva....

Censin

Per questo sono contrario alle esposizioni, in quanto "fiere dell'effimero", puro spreco di risorse! visto che si parla, lodandola, di quella del 1911, ricordo che nel 1912 il primo provvedimento fiscale del Comune fu l'aumento del prezzo del pane a 45 cent. il chilo, per coprire i debiti lasciati alle casse comunali dall'esposizione; mezzo secolo dopo, nel 1964, aumento dei "supercontributi" sull'Imposta di consumo per la carne e altri generi (chissà perchè, in questo d....paese quando si vuole colpire i consumi si pensa sempre alla carne, manco fosse un genere di lusso! Niente carne, siamo italiani! si sa) per tappare i "buchi" in bilancio provocati da Italia61; meno male che abbiamo schivato una nuova esposizione per il centocinquantenario, e meno male che l'Expo2015 si terrà a Milano, così sono affari dei meneghini!

Censin

Il trenino era quello per Leinì e Volpiano,"imputato", a torto o a ragione, con le scintille del fumaiolo, per l'incendio di Porta Palazzo del 1910.
Fu la prima delle tranvie intercomunali a scomparire, già all'inizio degli anni 30, senza essere elettrificata o ammodernata; stessa sorte toccata, subito dopo, anche a quella per Vinovo e Piobesi (di cui rimase solo il tratto fino a Stupinigi, passato poi all'Atm come linea suburbana 41).

Censin

Il Borgo Medioevale corse un altro serio pericolo di demolizione nell'immediato dopoguerra, dopo che era stato in parte danneggiato dai bombardamenti bellici



in non pochi proponevano appunto di rinunciare alla ricostruzione e riparazione, radendolo al suolo, trattandosi solo di un "falso" pseudomedioevale, ricordo di un'epoca, quella del neogotico, ritenuta ormai passata; in più c'era il Politecnico che, per recuperare lo spazio perduto in via Accademia Albertina per il bombardamento, voleva espandersi al Valentino, facendo scomparire anche buona parte del parco...alla fine, per fortuna, tutti i pericoli furono sventati: il Borgo e la Rocca ricostruiti e restaurati, il Politecnico ebbe la sua nuova sede nella zona dell'ex Stadium, così come l'istituto Sommeiller.
Il fatto che sia stato costruito con materiali durevoli potrebbe essere dovuto al fatto che si voleva dargli il più possibile l'aspetto di reperto medioevale; pare che addirittura i muri siano stati sottoposti a una sorta di "invecchiamento" per dargli la patina di antico! Sta di fatto che molti visitatori, alche illustri, ci cascarono in pieno nell'inganno: qualche cronista di giornale scrisse di un "importante monumento medioevale"!

Censin

L'idea di ricostruire il Politecnico sull'area bombardata venne scartata perchè si voleva una sua forte espansione, che nel ristretto spazio di via Accademia non era possibile; tutto sommato, penso che quella di destinarvi la zona dell'ex Stadium sia stata una scelta indovinata; oltretutto, con l'interramento del passante ferroviario e la dismissione delle OGR da parte delle FS, ne è ora possibile un'ulteriore espansione.

Censin

Non sono contrario, in linea di principio, a una ruota panoramica, solo che il sito mi sembra sbagliato, proprio per il contesto in cui si trova; meglio sarebbe erigerla, ad esempio, alla Pellerina, dove lo spazio intorno è ampio, e già ospita i luna park per Carnevale e altre ricorrenze. A questo riguardo, tornerei a fare la proposta di un luna park permanente, come visto in altre città (mi viene in mente Barcellona, col luna park sul Tibidabo, ad esempio).

Raido

Trovo sempre incredibile che le edicole di 100 anni fa ci siano ancora oggi nello stesso posto, metro piu' metro meno. Avevo visto sul sito della stampa un po' di tempo fa un breve filmato dell'uscita degli operai dagli stabilimenti Fiat di corso Dante datato 1910 e si vedeva l'edicola che c'e' ancora oggi all'angolo con corso Massimo D'Azeglio.

ace of spades

la ruota la metti dove il panorama ti offre qualcosa da vedere... altrimenti perche' non alle vallette oppure a falchera... solo in un paesotto come torino le madame stanche rompono i coglioni con una ruota che non costerebbe nulla...

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FaseREM

Prossima fermata: Corso Duca degli Abruzzi, Politecnico.



PS: corso Einaudi angolo corso Duca degli Abruzzi. Oggi quella signora in mezzo all'incrocio verrebbe asfaltata in un amen.

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