forever_juve

Con queste notizie abbiamo svelato, direi, un'altro piccolo mistero legato alla storia dello sport torinese. Una curiosità: visto che qualcuno di voi é stato in grado in passato di ricavare dati catastali su determinate abitazioni o costruzioni, ci sarebbe la possibilità di trovare notizie più precise, come ad esempio una planimetria catastale (chiedo forse la luna, lo ammetto...) o perlomeno dei dati incontrovertibili sull'esatta ubicazione, di almeno un paio di vecchi stadi torinesi? Pur avendo ormai dati pressoché certi, sarebbero utili queste informazioni supplementari sugli stadi della Juventus di corso Sebastopoli e del Torino di corso Stupinigi, che presumibilmente (come abbiamo già avuto modo di stabilire tempo fa) erano entrambi ubicati nel quadrilatero dove adesso sorgono lo stadio Olimpico e il PalaAlpitur. Grazie in anticipo...

Andreagroove

Ingrandendo le immagini della galleria si riconosce il punto esatto in cui la stessa si affacciava su via XX Settembre (architrave) proprio in corrispondenza della chiesa della Visitazione. Dal lato opposto vi era l’accesso ad arco che notoriamente si affacciava su via Roma, e ok.







http://www.miol.it/Stagniweb/jqzoom.asp?ImgBig=mappe/to914.jpg&ImgSmall=mappe/to914_.jpg&bSmall=500&file=mappe_ge&inizio=1

Ho trovato questa cartina dove in realtà il lato a sx,osservando la galleria dall’ingresso dell’arco di via Roma, risulta non avere sbocco. Non lo sapevo…. (da altre mappe e planimetrie si rileva invece un’ uscita). La parte a dx risulta invece più bassa e peraltro abbastanza corta, considerando i pochi metri che distano da via dell’Arcivescovado…. Strano che allora a nessuno sia venuto in mente di scattare qualche immagine da questo lato… Si vede che non era poi così bello….

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Ualez

Corso Moncalieri, forse all'altezza del ponte isabella?

Ualez

posso condividerla su Facebook?

Icopix

L' idea che mi sono fatto è che la foto originariamente postata da Andreagroove ( http://www.skyscrapercity.com/showpo...ostcount=15725 ) mostri proprio l' entrata da via Arcivescovado.

Per prima cosa va fatta chiarezza sul numero degli accessi alla stessa: erano ben cinque; questa è la pianta della galleria nel progetto originale del 1890:



come si può notare, il braccio della galleria che era rivolto verso sud, contrariamente da quanto riportato in numerose mappe, era in realtà semi/cieco;
o meglio, terminava in una grande sala anch' essa coperta.
A questa si accedeva dalla via 24 maggio ( ex via dei Carrozzai, attuale via Gramsci ) attraverso un passaggio di sezione decisamente minore ( sia per sezione sia per estetica ) rispetto agli altri accessi.
Analogamente, da questa sala, in direzione ovest ( via XX settembre ) partiva un corridoio più piccolo che accedeva alla via un po' più a sud del punto individuato da Andreagroove.

Nota: questo secondo accesso è anche segnalato sulla mappa Paravia tratta dalla Guida di Torino Commerciale ed Amministrativa del 1933


Abbastanza banalmente poi, il fatto che nella foto, accanto all' accesso vi sia la targa con il civico 1,
mi fa supporre che si tratti proprio di via Arcivescovado ( fosse quello su via 24 maggio sarebbe stato pari ).

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Ualez

molte foto non sono di architettura o urbanistica

però spero che possano essere apprezzate lo stesso

http://archiviofoto.unita.it/ricerca...orino&pagina=0

turtu63

forse ti sei confuso tra via 20 settembre e via 24 maggio
anche il numero civico 1 a me pare 7,ma son dettagli,l'importante è che sia via Arcivescovado,bravo Icopix

Censin

Certamente! E' stata per la verità razziata da un libro su via Roma di un decennio fa; speriamo solo di non aver "grane" per questo!

Censin

E' possibile identificare sulla planimetria i locali dove venne ubicata la prima centrale telefonica torinese, se non erro nel 1910?

Modestino Balabam

Un gelato alla caserma Cavalli (poi Pugnani e Sani).

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Breus

Wow qualcosa su queste caserme si era visto, ma solo foto piccole e sgranate. Questa invece è bellissima!

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Cambiando discorso.

Se ne è discusso a lungo recentemente, il posot è noto la situazione anche, e come direbbe Turtu...

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giuseppe tubi

Madonna del Pilone?

Modestino Balabam

...è Cavoretto.

bube

Sono qui in veste di BBensin49
Riporto questo post da leonardo http://freeforumzone.leonardo.it/d/3...405199&pl=1627

""In occasione della grande esposizione "del cinquantenario" del 1911, vennero realizzati, a servizio dell'esposizione, due ponti sul Po: uno, monumentale con decorazioni liberty, all'altezza del Castello del Valentino, smantellato al termine dell'esposizione; l'altro, a monte del Ponte Isabella, circa dove ora si trova il ristorante galleggiante, era una semplice passerella in legno, che raggiungeva la zona, sulla sponda destra del Po, dove era ubicata la mostra ferroviaria. Al termine dell'esposizione, si decise di lasciare la passerella, che facilitava i collegamenti con la città della borgata del Pilonetto, altrimenti affidati al solo Ponte Isabella.
Proprio per meglio collegare le zone del Pilonetto e di Cavoretto con la città, l'Atm nel 1914 decise l'istituzione di una linea tranviaria, la numero 14, che dalla zona del Castello del Valentino, su corso Massimo d'Azeglio, attraversando il Po, le raggiungesse. L'unico ponte disponibile per l'attraversamento del fiume, il Ponte Isabella, era però già "occupato" dalla "Belga", che vi transitava, facendovi capolinea, con la linea detta appunto "del Ponte Isabella" (lettera E). Si decise pertanto di utilizzare la passerella in legno, benchè imponesse un tracciato abbastanza scomodo e in pendenza; la linea, attivata nel luglio 1915, percorreva corso Massimo fino all'altezza del monumento, prima dell'attuale Torino Esposizioni; quindi, imboccando il viale Boiardo del Valentino, passava davanti alla fontana dei Mesi, sottopassava in tunnel (tuttora esistente) il corso Dante, imboccava la passerella, risalendo poi la sponda opposta sboccando in corso Moncalieri all'altezza dell'attuale piazza Zara (non ancora esistente); svoltava poi sulla strada di Cavoretto, risalendola fino alla località pianeggiante detta "Ponte del Gatto" (circa dove ora si trova il ristorante veneto "Il Ciacolon"), dove faceva capolinea. La linea, nell'immediato primo dopoguerra (1919), venne poi prolungata verso il centro fino a piazza Castello.
Ben presto, però, il passaggio delle vetture tranviarie sulla passerella lignea, certo non progettata per simili carichi, cominciò a porre qualche problema sulla stabilità della stessa; per cui nel 1921 si decise l'abbandono della stessa e del passaggio per corso Massimo e il Valentino, percorrendo tutto corso Vittorio, attraversando il ponte Umberto e svoltando su corso Moncalieri. Percorso mantenuto dalla linea (nel frattempo prolungata nel 1932 fino alla periferia Nord a Madonna di Campagna e accorciata nel 1956 portando il capolinea in piazza Zara) fino al 1966, quando, volendo eliminare i binari tranviari da corso Moncalieri, la stessa venne limitata al tratto Nord, facendo capolinea in centro (via S. Quintino ang. XX Settembre); la linea venne poi del tutto soppressa nel 1970, sostituita dal bus 72 e 72 sbarrato (solo in epoca più recente, anni 80, prolungato poi a Venaria).
La passerella in legno rimase ancora funzionante fino a che, nel 1928, con la costruzione del ponte delle Molinette immediatamente a monte, perse ogni utilità; venne quindi smantellata.
Nell'immagine seguente, vediamo la passerella durante l'Esposizione (La foto s'e' ssssparita...)"" (Ma noi confidiamo in Turtu..)

BB

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Ulteriori tagli all'assistenza.Una firma per aiutare noi stessi.
http://www.fondazionepromozionesocia...HI%20SIAMO.htm http://www.facebook.com/group.php?gid=141654996224 http://www.fondazionepromozionesocia...ionale2011.pdf

Censin

La foto seguente risale probabilmente agli anni 90 dell'800; mostra piazza Castello dal lato via Po con Palazzo Madama, con un tram a cavalli tipo "giardiniera" aperto



la presenza di una simile vettura tranviaria connota immediatamente la foto al periodo estivo (notare già allora la pubblicità tranviaria, sul tetto).
A quel che risulta dai filmati di Youtube, simili vetture aperte a cavalli circolano ancora nella britannica isola di Man, nella sua capitale Douglas, trainate da un solo cavallo, benchè il clima non sia dei più favorevoli a tali mezzi (sugli stessi binari circolano però anche altre vetture a cavalli chiuse, alcune addirittura a due piani, mai viste dalle nostre parti!).

Andreagroove

Concordo, Io avevo questa sezione trasversale da cui in effetti non avevo dedotto che ci fosse un secondo sbocco su via XX Settembre,




direi che dall’ingrandimento si può confermare che l’accesso della foto in questione fosse effettivamente relativo a via dell’Arcivescovado.




In effetti credo che la parte a sud abbia subito variazioni nel tempo, direi che proprio per questo Icopix non si sia confuso: anche se nella mappa riportata da lui non si vede uno sbocco su via dei Carrozzai, poi diventata via 24 Maggio e successivamente via Gramsci, nella pianta originaria vi è effettivamente segnato un “passaggio alla via dei Carrozzai”, probabilmente chiuso successivamente per la costruzione del cinema Gershi.

Ecco un’altra veduta della galleria in fase di demolizione

Censin

Ancora una foto di Torino fine 800; stavolta siamo in piazza San Carlo, pieno inverno, dopo una robusta nevicata; sulla destra un tram a cavalli, dotato delle slitte indispensabili per il traino dei carrozzoni con la neve, che riempiva la gola delle rotaie rendendo difficoltoso il tiro. Il tram è ovviamente del tipo chiuso.

Breus

Molto di più! È il famoso ponte del Gatto, dove il tram numero 14 interscambiava con l'ancora più famoso filobus 52! Al giorno d'oggi dovrebbe essere qui.

Tra la foto che hai pubblicato tu e quella che ho pubblicato io c'è un interessante differenza.

Nella mia il capolinea sembra "di testa" ed il tram pare fermarsi di fronte l'edificio ed invertire la marcia.

Nella tua invece la vettura transita di fronte allo stesso edificio, come se avesse invertito più avanti, magari attraverso un anello.

La parola agli esperti…

Censin

Ecco la passerella, dopo l'esposizione; sullo sfondo si vede il ponte Isabella



interessante la barca a vela; non ho mai visto velieri solcare il Po, almeno a Torino!

Censin

Dietro la palazzina che si vede nella foto, che dovrebbe ospitare la sezione dei VV.UU., vi era effettivamente un ponte sul rio Pattonera, oggi scomparso con la "tombatura" del rio; dovrebbe essere quello ad aver dato nome alla località (ignoro il perchè del riferimento felino....).
Il ponticello era attraversato da un sentiero che poi saliva verso Cavoretto, sboccando nella parte bassa dell'attuale parco Europa.
Ecco comunque come si presentava la zona del capolinea del 14 negli ultimi tempi in cui faceva capolinea lì, prima di essere limitato a piazza Zara