![]() |
|
![]() |
daily menu » rate the banner | guess the city | one on one • forums map | privacy policy | DMCA | news magazine | posting guidelines |
|
Global Announcement |
As a general reminder, please respect others and respect copyrights. Go here to familiarize yourself with our posting policy. |
![]() |
|
Thread Tools |
Rating: ![]() |
![]() |
#9001 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
|
Abbiamo già accennato come borgo San Salvario abbia visto praticamente nascere l'industria automobilistica torinese; è forse il caso di citare anche un altro marchio storico, la "Storero", che sempre nel borgo vide la luce, in uno stabilimento di via Madama Cristina 55 all'angolo con via Pallamaglio (ora Morgari; l'ingresso era proprio di sbieco, all'angolo tra le due vie); fondata da Luigi Storero, che qui tra il 1899 e il 1904 costruì i primi tricicli a motore con motore De Dion, e, nel 1903, una moto con il motore situato nella sezione triangolare di un telaio di bici. Nel 1905 fondò la società "Garage Riuniti Fiat - Alberti - Storero", in seguito diventata "Fabbrica Storero Automobili". L'azienda col tempo diventò sempre più legata alla Fiat, venendone incorporata nel 1919, giusta la filosofia "agnelliana" secondo cui "i concorrenti non si eliminano, si assorbono".
Successivamente, lo stabilimento ospitò altre aziende, sempre legate alla meccanica automotive, alla componentistica auto; all'inizio degli anni 60, vi lavorava ancora un buon numero di manodopera, anche femminile (in un'epoca in cui il lavoro femminile non era particolarmente incoraggiato, se non addirittura osteggiato). Finì comunque per rimanere vittima anche questa fabbrica della speculazione edilizia degli anni 60; a metà del decennio, tutto il complesso venne abbattuto ed al suo posto crebbe il solito condominio. Non sono, purtroppo, in possesso di foto o altre immagini dello stabilimento, che comunque ricordo molto bene; l'invito è naturalmente, a chi ne fosse in possesso, di provvedere. |
![]() |
![]() |
Sponsored Links | |||
|
![]() |
#9002 | |
Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
Posts: 1,662
Likes (Received): 350
|
Quote:
( http://www.edizionidelcapricorno.com...otto-le-bombe/ ) |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9003 | |
Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
Posts: 1,662
Likes (Received): 350
|
Quote:
![]() Come si vede, a pochissima distanza da quelle cascine c' era un importante obiettivo "sensibile": l' Aeritalia. Inoltre, non essendo particolarmente "riuscita" questa missione, il 25 aprile 1944 fu replicata con maggior successo: ![]() Last edited by Icopix; March 22nd, 2013 at 02:16 AM. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9005 |
Registered User
Join Date: Jul 2010
Location: Turin
Posts: 436
Likes (Received): 259
|
Rettrifico... pare sia stata recentemente riabilitata grazie all'assessore in foto. Le statue invece credo siano sparite da svariate decine di anni.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
#9006 | |
Registered User
Join Date: Nov 2010
Location: TORINO
Posts: 201
Likes (Received): 31
|
Quote:
![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9007 |
Registered User
Join Date: Nov 2012
Location: Turinopoli
Posts: 367
Likes (Received): 182
|
I rudimentali strumenti per il calcolo delle traiettorie delle bombe avevano un margine di errore notevole, ma nonostante questo le bombe non andavano sprecate, perché quasi sempre (nelle aree più densamente edificate) distruggevano qualcosa e dopotutto era sempre un danno inflitto al nemico.
Come scritto in precedenza gli Alleati (soprattutto gli inglesi capitanati da Sir Arthur Harris, criminale degno di Hermann Goering) prediligevano i bombardamenti terroristici per fiaccare il morale e indurre alla resa il nemico (come da direttiva ufficiale verso gli ultimi mesi di guerra). In Germania l'effetto fu totalmente opposto come nel ben noto inferno di Dresda (a febbraio '45, a guerra già vinta) e nei ripetuti raid "tempesta di fuoco" su Amburgo che oltre allo sdegno suscitarono un impulso alla lotta "all'ultimo uomo" che in effetti prolungò la guerra fino alla sua cessazione nel maggio del '45 (per opera del rullo compressore Armata rossa per onestà). Tornando a Torino, l'asse di via Po e poi a sud di via Nizza lasciò una scia dei cosidetti "effetti collaterali": tutto il quartiere di Sant'Antonio, con le sue caserme, fu duramente colpito (tranne la Mole che ne usci relativamente intatta). La pluricitata RIV, il Lingotto, lo smistamento/scalo ferroviario per dirne alcune fecero pagare un tributo molto alto al quartiere: alcuni padiglioni delle Molinette furono centrati in pieno (nonostante le grossi croci dipinte, che tra parentesi si possono ancora vedere sui muri in via Genova), interi isolati in corso Spezia, via Abegg, via Varazze ecc. La nostra Dresda avvenne il 5 aprile 1945 quando a guerra pressochè finita l'area smistamento ferroviario Lingotto fu sottoposta a duro bombardamento, colpendo indiscriminatamente anche siti civili e la ormai inutilizzata RIV: le 135 bombe sganciate provocarono 70 morti e 128 feriti. |
![]() |
![]() |
![]() |
#9008 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
|
Tutti i torinesi, penso, conoscono l'ospedale Molinette, per i motivi più vari. Chissà in quanti si sono chiesti cosa vi fosse, al posto del grande Policlinico costruito dall'Ospedale Maggiore di San Giovanni Battista negli anni 30, in precedenza.
La seguente planimetria, redatta dagli uffici comunali nel 1919, quando si iniziava a discutere della realizzazione del complesso ospedaliero, ci viene in aiuto ![]() Uploaded with ImageShack.us L'area era di aspetto tipicamente periferico, con stabilimenti, officine e fabbricati semirurali. Proprio dove ora sorge l'ingresso principale di corso Bramante, sorgeva l'opificio più importante: la Lanza, produttrice di candele steariche, nonchè di sapone e glicerina, installatasi nella zona negli anni 50 dell'800, quando era nata la cinta daziaria, in posizione strategica, in quanto si trovava appena al di là del muro di cinta, ed era quindi esente dai dazi sulle materie prime. A fine 800, arrivava a impiegare 150 operai, soprattutto donne.Nel tempo, la fabbrica si era ingrandita, arrivando sino all'altezza dell'attuale via Varazze. Senonchè ,a inizio 900, lo spazio cominciava a stare stretto, e si pensava ad uno spostamento in zona più periferica e spaziosa; nel 1912, infatti, si spostò più a Sud, in zona Millefonti, fra le vie Demonte (oggi via Genova), Garessio e Cortemilia. Nel 1909 l'industriale filantropo svizzero August Abegg (che era diventato proprietario del Cotonificio Valle Susa) stanziò dieci milioni di lire dell'epoca per l'acquisto del terreno destinato alla costruzione del grande ospedale di cui unaninememente si riconosceva la necessità per Torino,terreno individuato poi nello spazio lasciato libero dalla Lanza. La delibera comunale per la costruzione del nuovo Policlinico in regione Molinette data 8/3/1919, ma dovevano passare nove anni prima che si mettesse mano ai lavori! Sorsero infatti polemiche infinite, sulla salubrità dell'area, inoltre l'ente ospedaliero, di emanazione cattolica (era stato fondato a fine del 400 dai canonici del Duomo di San Giovanni, da cui il titolo), era restio ad accettare la donazione di un protestante come Abegg. Alla fine, superate le difficoltà, il 21/7/1928 venne firmata la convenzione per avviare i lavori della "Città Ospedaliera", comprendente anche l'Opera di Maternità e il dermatologico San Lazzaro. I lavori durarono sette anni; il complesso venne inaugurato il 9/11/1935 alla presenza del Re e delle autorità cittadine. Quanto alla Lanza (nella quale erano confluiti, nel 1907, i capitali e gli stabilimenti chimici del genovese Piaggio), si fuse nel 1924 con la veneziana Mira, dando origine a una società dal nome ben noto a tutti gli italiani: Mira Lanza (quella che negli anni del boom darà vita ai detersivi e ai Caroselli di Calimero). Dopo la guerra, lo stabilimento torinese si rivelò ormai obsoleto e non più competitivo, e chiuse i battenti; l'edificio venne abbattuto, al suo posto sorsero i soliti condomini. |
![]() |
![]() |
![]() |
#9009 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
|
Quote:
Sarebbe interessante conoscere come e per quale motivo la stradina sia stata intitolata al Comune bergamasco: forse in omaggio a qualche abitante del vicolo, originario di lì? |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9010 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
|
Quote:
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9011 |
Cinico user
Join Date: Aug 2007
Location: Torino - Spina 3
Posts: 5,271
Likes (Received): 977
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9012 | |
Registered User
Join Date: Nov 2009
Location: San Salvario Town
Posts: 750
Likes (Received): 119
|
Quote:
Sembra strano che questa strada avesse qualche collegamento con quelle terre lontane. Piuttosto prende il nome dall'area in cui si trovava spesso citata come Regione Valtorta, che insieme ad altre regioni componeva l'area di San Salvario. Dopo una rapida ricerca su Google Libri in "Storia dell' antica Torino, Julia Augusta Taurinorum", viene citato un vallone detto Valtorta, a sud del Valentino , da cui poi aveva preso nome l'intera zona. Sul libro di Torricella "Torino e le sue vie" la strada non viene presa in considerazione, forse perchè non "ufficiale". Ps: Già che ci penso quest'area (come anche altre aree di Torino) ha molti toponimi legati a "valli" e "valloni": basta pensare al Vallinotto, al Valentino o da tutt'altra parte a Valdocco.
__________________
- Unza Unza Time - Last edited by Makyo; March 22nd, 2013 at 11:06 PM. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9013 |
μεταφορές εραστής
Join Date: Nov 2012
Location: Torino-Borgo Vittoria
Posts: 1,161
Likes (Received): 172
|
Corso Vittorio Emanuele
![]() All'angolo dei corsi Vittorio Emanuele e Massimo D'Azeglio la chiesa di Nostra Signora del Ritiro al Cenacolo con un conventino di suore. E' l'unica costruzione di stile Tudor a Torino. Non c'è più, c'è un elegante condominio.(mia madre dice che fu distrutta da un bombardamento, vi risulta?) Nevica da qualche ora. Non esistono mezzi meccanici ed in giornate come questa c'è il problema di mobilitare migliaia di spalatori, per una nevicata di mezzo metro furono 10500 ed almeno un migliaio di cavalli per trascinare i cunei spartineve. |
![]() |
![]() |
![]() |
#9014 |
Registered User
Join Date: Nov 2009
Location: San Salvario Town
Posts: 750
Likes (Received): 119
|
A me risulta che la chiesa di Nostra Signora del Ritiro al Cenacolo venne abbattuta dopo la guerra per fare posto al condominio che vediamo oggi, con la particolare forma a "boomerang" per salvaguardare gli alberi preesistenti.
In più non era l'unico edificio in stile Tudor. Di fianco al Mastio della Cittadella ne era presente un altro (visibile in questo thread, ma ora non riesco a trovarlo), anche quello abbattuto, porbabilmente dalle bombe.
__________________
- Unza Unza Time - |
![]() |
![]() |
![]() |
#9015 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
Posts: 3,024
Likes (Received): 502
|
dal campanile del Faa di Bruno
notare gli alberi(mi pare) tra la fine di via san Donato e via Cibrario,verso piazza Statuto ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
#9016 | |
mqc
Join Date: Mar 2013
Location: Torino
Posts: 62
Likes (Received): 57
|
Quote:
[ Beh, in questo caso non posso dare istruzioni dettagliate, ovviamente... ma se in Chrome si va su Inspect Element, e poi edit... magicamente le DIMENSIONI dell'ingrandimento... e senza perdere di risoluzione...] ![]() (PS: in Windows c'è anche lo snipping tool) (PS2: la macchina del tempo è quasi pronta!)
__________________
“Open your eyes and then open your eyes again.” |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9017 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
Posts: 3,024
Likes (Received): 502
|
tempo fa si disquisiva sulla scritta in corso inghilterra/piazza statuto.qui si legge chiaramente che si tratta di spagnoli in lotta
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
#9018 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
Posts: 3,024
Likes (Received): 502
|
dalla stessa foto mi incuriosisce quella torre in alto a destra:cos' è?o cos'era?
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
#9019 | |
Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
Posts: 2,243
Likes (Received): 418
|
Quote:
Considera poi che il territorio suburbano, non ancora urbanizzato e e quindi "spianato", era morfologicamente ben più complesso e accidentato. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
Tags |
foto, torino |
Thread Tools | |
Rate This Thread | |
|
|