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La targa dell'auto su cui il Duce sta dritto nella mia foto e' TO 28481; se nel 1927 si era oartiti con il numero 1, e' impossibile che nel 1932 si fosse gia' arrivati a 28481!
Come noto, fino al cambiamento a fine secolo i numeri venivano asegnati dalle Prefetture in ordine progressivo ed erano univoche; una volta arrivati al milione, si preponeva al numero una lettera alfabetica; la targa TO A00000 venne assegnata nel 1968.
 

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A completamento di quanto detto tempo fa:il cambio di denominazione da corso Siccardi a corso Galileo Ferraris fu nell'ottobre 1919.
 

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Sempre dalle pubblicazioni de La Stampa per fine secolo nel 1999: il campo del Torino in corso Sebastopoli fu inaugurato il 5/10/1913, con la partita Torino - Inter, vinta dai padroni di casa per 3 a 1.
 

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Riguardo alle targhe delle auto, una chicca da Wikipedia: nel 1927 alla provincia di Cuneo era stata assegnata la sigla CU, variata poi in CN nel 1931, dopo le ovvie proteste degli abitanti!
Invece, quando nel 1974 vi fu il primo referendum della storia repubblicana, quello sul divorzio, molti contestarono che le sigle di Siena (SI) e Novara (NO) potessero costituire indebita campagna elettorale..
 

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Sempre in tema di sigle auto: quando nel 1968 venne istituita, scorporandola da Udine, la provincia di Pordenone, si era pensato di assegnare la sigla PO, già assegnata anteguerra alla ex provincia di Pola; anche in questo caso diventata poi PN, su richiesta degli abitanti, che non gradivano certe assonanze..
 

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La targa dell'auto su cui il Duce sta dritto nella mia foto e' TO 28481; se nel 1927 si era oartiti con il numero 1, e' impossibile che nel 1932 si fosse gia' arrivati a 28481!
Come noto, fino al cambiamento a fine secolo i numeri venivano asegnati dalle Prefetture in ordine progressivo ed erano univoche; una volta arrivati al milione, si preponeva al numero una lettera alfabetica; la targa TO A00000 venne assegnata nel 1968.
chissa' perchè impossibile... il range tra il 31.12.31 e il 31.12.32 andò da 25438 a 29827 (fonte https://www.targheitaliane.com/visualizza_1927.php?prov=TO&tipo=Autoveicolo )

e se proprio siete in vena https://www.youtube.com/watch?v=PJwt3NFXARI
 

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@ Ace of spades Mi hai anticipato.

Partendo dal fatto che nel 1932 come detto sopra ci saremo stati dentro come immatricolazione, quindi punto uno smontato! (metto il punto esclamativo anch'io, così fa figo).
Nel 1939 Mussolini si presentò in centro a Torino a bordo di un Alfa Romeo cabrio, non quella nella foto postata.
Cosa che non passò inossorvata, nella città della FIAT.!

Per concludere la divisa indossata nel 1939 era nera con il cappello con la tesa e non quella della foto postata con il fez!
 

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Riguardo alle targhe delle auto, una chicca da Wikipedia: nel 1927 alla provincia di Cuneo era stata assegnata la sigla CU, variata poi in CN nel 1931, dopo le ovvie proteste degli abitanti!
Invece, quando nel 1974 vi fu il primo referendum della storia repubblicana, quello sul divorzio, molti contestarono che le sigle di Siena (SI) e Novara (NO) potessero costituire indebita campagna elettorale..
posso ancora capire CU ma nei casi di Si e No siamo prossimi alla malattia mentale epidemica
 

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Da Facebook.



Il Valentino prima della costruzione del borgo Medioevale.
Foto Brogi.
La foto non è precedente, ma contemporanea all'esposizione del 1884;
il Borgo Medievale è visibile all'estrema destra;
frontalmente sono presenti la struttura fissa del Salone delle Belle Arti (successivamente palazzo del giornale, della moda etc.)
e le strutture (edificate per l'occasione) delle mostre delle industrie estrattive e manufatturiere e dell'agricoltura.
Quasi in primo piano, sulla sponda del Po sono visibili (da sx a dx) gli edifici della Società Ginnastica,
i due della navigazione (un po' più indietro quello della Marina), poi quello delle pompe Cerimedo (quello con la ciminiera).
Infine, quello rotondo, era lo "stand" dei palombari.

Alcune di essi sono visibili in questa celebre (per noi :)) immagine.

 

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@Modestino Balabam - Prendo atto delle targhe.
Certo però che se nel 1939, all'inaugurazione della Fiat Mirafiori, si presento' con una Alfa Romeo.....capisco perchè© l'accoglienza fu freddina!
 

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@ Modestino Balabam - Prendo atto delle targhe.
Certo che se nel 1939 all'inaugurazione della Fiat Mirafiori si presento' con una Alfa Romeo....capisco perche' l'accoglienza non fu calorosa!
Forse era il presagio della nazionalizzazione dell'Alfa Romeo, avvenuta nel dopoguerra.
 

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Visto che per l' epidemia in corso le scuole sono state chiuse due settimane.
Dalla gia' ricordata pubblicazione de La Stampa, apprendo che, causa l'epidemia della "spagnola" dopo la prima guerra mondiale, l'anno scolastico 1918 - 1919 inizio' di fatto....dopo l'Epifania!
In effetti, le scuole, appena riaperte il 1° ottobre 1918, come di prammatica fino al 1976, vennero subito chiuse per il dilagare dei contagi il 6 ottobre, e riaprirono solo il 27 gennaio 1919; credo il periodo più lungo di sospensione delle scuole nella storia scolastica italiana.
Ignoro se qualcuno se ne sia lamentato.
Personalmente, ricordo che per l'epidemia dell'"asiatica", che ebbe il picco a inizio autunno del 1957 (settembre - ottobre), l'inizio dell'anno scolastico 1957 - 1958 fu posticipato al 5 novembre; poi, per recuperare, si stette sui banchi fino al 21 giugno.
 

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Allora però le mamme erano per la maggior parte casalinghe (compresa la mia), i disagi per le famiglie furono limitati; qualche problema solo per chi doveva sostenere gli esami di licenza elementare e di ammissione alle medie come pure di licenza media o dell'avviamento, che finirono per essere sostenuti a estate iniziata, col caldo.
Allora avevo 8 anni e mezzo, dovevo iniziare la quarta elementare; dei provvedimenti presi allora, ricordo solo quello che direttamente mi interessava, quello scolastico; ignoro se e quali altri provvedimenti siano stati presi allora per arginare il dilagare dell'epidemia, che fu piuttosto "cattiva" (anni dopo, una collega di lavoro che allora abitava in corso Racconigi disse di aver visto passare allora sul corso, in una sola mattinata, ben quattro funerali, uno dopo l'altro). Non mi pare però fossero state istituite quarantene o isolamenti o che fossero state istituite zone chiuse; la Protezione Civile nacque solo vent'anni dopo, nel 1977.
 

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_post 1553/31046 e link verso YT___dal link proposto sono passato ad un altro video uguale e lungo 10 minuti con audio____ difficile resistere fino alla fine, se non per ragioni di studio_

_oggi ne ridiamo__ ma c'e' anche chi non ride:::per un verso chi ha perso nonno o padre per quella follia__ per altro verso chi ci crede ancora__

_per fortuna a quel tempo non c'ero__ non ero ancora nato__ mi chiedo chi di noi puo' dire oggi se avrebbe rifiutato di stare in quella folla___ pochi lo fecero___ la conseguenza del rifiuto era rimanere senza lavoro o finire in carcere___ nella migliore delle ipotesi il confino o emigrare all'estero___

_negli ultimi post c'e' stata una accurata disamina tecnica su una delle conseguenze curiose (ma meno tragiche) dei bombardamenti__ ossia i segni imperituri sui selciati cittadini___ volendo ci sono anche, sia pure dopo circa 70 anni, le pietre d'inciampo e, alzando la testa, le lapidi partigiane__

_di fianco al crapun (secondo nome dopo mascellone e cosi' lo chiamarono i partigiani di Dongo quando lo videro sul camion dei tedeschi) mi sembra di vedere il noto De Vecchi, il ras torinese probabilissimo mandante dell'altrettanto noto Brandimarte__
 

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Non è così strano che mascellone usasse un'Alfa visto che da qualche anno era stata di fatto nazionalizzata
A proposito, nel dopoguerra l'allora manager Fiat Vittorio Valletta soleva dire: "A fabbricare auto in perdita, caricando i costi sullo Stato, son capaci tutti!".
Proprio l'appartenenza allo Stato, tramite l'IRI, fu la causa del definitivo tracollo dell'Alfa Romeo, "spinta" dai politici di allora, metà anni 60, a impegolarsi nell'"avventura" dell'Alfasud di Pomigliano (cui l'allora manager Luraghi era fieramente contrario, tanto da venire alla fine silurato), il tutto finito come sappiamo, qualche decennio dopo: con i debiti divenuti ormai insopportabili anche per lo Stato, la cessione alla Fiat.
Mentre Oltralpe la Renault continua ad essere felicemente statale....
 

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Sempre per restare nel tema del giorno, quello delle epidemie:
Fu probabilmente proprio il vissuto della terribile pandemia della "spagnola" a spingere il regime fascista verso il completo rifacimento dei centri urbani, come da noi via Roma e dintorni (ma altre città, come Brescia, vennero ancor più sventrate e ricostruite); riconoscendo che proprio le condizioni igieniche malsane, la promiscuità (si pensi alle case di ringhiera, coi gabinetti sui ballatoi in comune, senza bagni e a volte la completa mancanza di acqua corrente negli alloggi), la scarsa aerazione e ventilazione ("dove entra il sole, non entra il medico" si ripeteva) favorivano il diffondersi di ripetute epidemie, che diventavano in breve incontrollabili.
Non a caso per questi interventi si parlò di "piccone risanatore".
 
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