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Oggigiorno, quando il Po per un periodo di siccità piuttosto prolungato va in secca, subito si invocano i cambiamenti climatici, il "non ci son più le stagioni di una volta", e altre "geremiadi". Ma si tratta invece di normali fenomeni, sempre accaduti.
Ecco come si presentava il Po sotto le arcate del ponte Isabella, nella secca estate del 1900



Sullo sfondo, a sinistra, si intravede la chiesa del Pilonetto, non ancora coperta da altre costruzioni.
 

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Oggigiorno, quando il Po per un periodo di siccità piuttosto prolungato va in secca, subito si invocano i cambiamenti climatici, il "non ci son più le stagioni di una volta", e altre "geremiadi". Ma si tratta invece di normali fenomeni, sempre accaduti.

Il punto non è tanto se accadessero in passato ma quanto spesso questo avveniva.
Che il clima sia cambiato è sotto gli occhi di tutti. Sono anni che a Torino non abbiamo un inverno “normale” e sono anni che i periodi di caldo sono sempre più intensi e prolungati.
Anche questa è una Torino sparita...
 

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La spiaggia alla confluenza tra Po e Sangone, assai frequentata fino all'inizio degli anni 60, quando iniziarono i lavori per Italia 61

 

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Targhe stradali

Iniziamo con delle immagini a commento del tuo post:

Corso fratelli Rosselli già Nicola Bonservizi già Parigi


Corso Bolzano già Grugliasco


Via S. Antonio da Padova già San Quintino

Buonasera a tutti, sono nuovo del sito. Siccome mi incuriosisce la Torino che fu, sto girovagando alla ricerca delle targhe stradali d'antan. Modestino Balabam deve aver pubblicato 2 anni fa delle immagini sulle targhe di Corso Rosselli, Corso Bolzano, V. S. Antonio da Padova, ma mi sembra che non siano più visibili. E' possibile replicarle? Almeno quella di Cso Rosselli... Grazie
 

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Sono anni che a Torino non abbiamo un inverno “normale”
Anche questa è una Torino sparita...
Beh, se per inverno normale intendi un inverno nevoso, devo dire che coi miei problemi attuali di deambulazione non mi dispiace affatto che siano scomparsi; a muovermi con la neve avrei seri problemi....
 

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Buonasera a tutti, sono nuovo del sito. Siccome mi incuriosisce la Torino che fu, sto girovagando alla ricerca delle targhe stradali d'antan. Modestino Balabam deve aver pubblicato 2 anni fa delle immagini sulle targhe di Corso Rosselli, Corso Bolzano, V. S. Antonio da Padova, ma mi sembra che non siano più visibili. E' possibile replicarle? Almeno quella di Cso Rosselli... Grazie

Benvenuto nel thread!

Eccoti servito:










Sono tutte prese dal mio profilo FB quindi se ti interessano altre vie basta cercami e aggiungermi sui contatti.
 

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Tratti da due foto della collezione Alinari (ritagliate): sul Po, alcuni esemplari di lussìe, le imbarcazioni coperte (con tendone rimovibile), attrezzate con panconi, che venivano noleggiate con vogatore, a richiesta, per trasporto di persone e bagagli al seguito lungo il fiume
si tenga presente che un tempo il fiume, perlomeno sulla sponda destra verso la collina, era molto più "abitato", con molte case di pescatori e sabiunè; agglomerati oggi scomparsi; rimane forse solo parte del "Borghetto", quella a fianco del ponte Isabella, dove ora c'è il ristorante "Ciacci".
Aveva quindi senso il servizio di trasporto lungo il fiume, una specie di taxi fluviale....Venezia aveva le gondole, Torino aveva quelle....
Queste imbarcazioni erano molto usate anche come traghetti; ne vediamo una in questa foto, nel tratto ponte Umberto - ponte Isabella, impegnata appunto nel traghettamento, come dimostra la posizione trasversale rispetto al corso del fiume



ne avevo già parlato: in questo tratto fino al 1911 il fiume segnava il confine della cinta daziaria; era pertanto sorvegliatissimo dai dazieri, specie per quanto riguardava i traghetti; all'altezza del Borgo Medioevale, vi era sempre ormeggiata un'imbarcazione coperta da un telone, sotto al quale stavano appostate le guardie daziarie, pronte a intervenire in caso di sospetto contrabbando tra le due sponde del fiume.
Personalmente, l'unico traghetto che ho ancora visto in funzione, nel 1959 o 1960, era appena a monte del lido Spezia; la successiva costruzione della passerella di Italia 61, appena più a monte, lo rese inutile...

 

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Questa foto dei primi anni 20 del ponte in legno costruito per l'Esposizione del 1911 al Pilonetto, rimasto dopo l'esposizione come collegamento rapido del borgo alla città fino alla costruzione del Ponte delle Molinette (1928), è interessante perchè mostra, rara avis, una barca a vela passare sul fiume!



forse la stessa che vediamo più a valle, poco prima del ponte Umberto



mi chiedo dove trovassero le brezze marine o lacustri costanti per andare con la vela; forse, come in certe vignette umoristiche, uno dei passeggeri soffiava dentro con un mantice?
Scherzi a parte, personalmente, da che ricordo (anni 50), non ho visto mai, e sottolineo mai, una barca a vela solcare le acque del Po in città; ho visto barche a remi, motoscafi, battelli, anche un Maggiolino Volkswagen reso stagno (nel 1964 davanti ai Murazzi, pubblicità del concessionario Autogerma), ma un'imbarcazione a vela, lo giuro, mai!
 

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mi chiedo dove trovassero le brezze marine o lacustri costanti per andare con la vela; forse, come in certe vignette umoristiche, uno dei passeggeri soffiava dentro con un mantice?
Mi viene in mente una vignetta umoristica di 40 anni fa esatti, nel 1979, con l'ennesima impennata del petrolio dopo la cacciata dall'Iran dello Scià e l'avvento al potere degli ayatollah con Khomeini; mostrava un'auto con una grande vela quadra, al volante il guidatore, dietro la vela un passeggero con un mantice che chiedeva all'altro: "Dottò, normale o tramontana?", come prototipo delle auto del futuro...
 

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Diversi fiumi italiani ( almeno alcuni cittadini come il Reno a Firenze/Pisa - il Po a Torino - l'Adige a Verona - il Tevere a Roma ) potrebbero tranquillamente tornare navigabili, è stata l'incuria del tempo, argini nel bel mezzo dei fiumi, l'assenza di drenaggio e pulizia dei fondali e altre cosette a renderli non più navigabili. Ci si stupisce come una volta il il Po era vissuto dalla cittadinanza con un vero e proprio trasporto fluviale, in verità ci si dovrebbe stupire del contrario, di come la nostra inefficienza abbia reso quasi tutti i fiumi italiani non navigabili mentre in tutto il resto d'Europa sono una caratteristica ( anche turistica ) i trasporti fluviali sulle città. Ovviamente non voglio paragonare i grandi fiumi europei a quelli più ridotti italiani, ma di certo anche noi ne non avessimo fatto cavolate in passate potremmo avere delle città con un buon sviluppo fluviale. In Italia da almeno 1 secolo si è avuto paura dei fiumi, bisognava separarli dalla vita cittadina, emarginarli per i pericoli di piene e straripamenti, il risultato è stato questo. Mentre negli altri paesi europei ( e non solo europei ) i fiumi sono stati sempre come una risorsa, da noi sono stato visti come una minaccia da arginare.
 

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A proposito di immagini non più visibili, tinypic chiude completamente e cancella tutto. Da domani, 26 agosto, le immagini non saranno più visibili su siti esterni (come skyscrapercity) e chi ha messo delle immagini lì sopra ha tempo fino al 16 settembre per recuperarle. Sappiatelo.

Credo comunque che skyscrapercity bloccasse già tinypic, quindi non dovrebbe essere un (nuovo) problema.
 

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__sta di fatto che per frequentare con profitto questo sito (quantomeno come allievo fuori corso per raggiunti limiti d'eta' e non essendo mai troppo tardi) non basta essere torinomani___ e' indispensabile esser ben attrezzati informaticamente___

__avevo iniziato una diligente rivisitazione del sito a partire dalla pagina iniziale (bella serie di foto su via Roma vecchia) e pero' mi sono subito scontrato sulla invisibilita' delle foto e link spariti proprio come il titolo del thread (qualcosa ho imparato)____situazione un po' bizzarra e disdicevole per un sito fotografico____ viceversa negli ultimi anni le foto sono normalmente visibili ed i link raggiungibili___ ovviamente ci sara' una ragione oppure una causa___ sono le stesse oggetto dell'allarme del bravo Oscaruzzo ????

__in ogni caso e' possibile riesumare (e come si fa) le foto del pregresso ???

__disinformati vecchi e giovani di tutto il mondo (nel duplice senso della parola) unitevi___ lo spettro della digitalizzazione globale (oltre ad alcuni tipi strani come Trump, Bolsonaro e Salvini ma anche Boris Johnson) incombe sul pianeta____
__non mi azzardo a cercare le faccine sorridenti per evitare false manovre :)-) e mi cospargo la testa di cenere___
 

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__sta di fatto che per frequentare con profitto questo sito (quantomeno come allievo fuori corso non essendo mai troppo tardi) non basta essere torinomani___ e' indispensabile esser ben attrezzati informaticamente___

__avevo iniziato una diligente rivisitazione del sito a partire dalla pagina iniziale (bella serie di foto su via Roma vecchia) e pero' mi sono subito scontrato sulla invisibilita' delle foto e link spariti proprio come il titolo del thread (qualcosa ho imparato)____situazione un po' bizzarra e disdicevole per un sito fotografico____ viceversa negli ultimi anni le foto sono normalmente visibili ed i link raggiungibili___ ovviamente ci sara' una ragione oppure una causa___ sono le stesse oggetto dell'allarme del bravo Oscaruzzo ????

__in ogni caso e' possibile riesumare (e come si fa) le foto del pregresso ???

__disinformati vecchi e giovani di tutto il mondo (nel duplice senso della parola) unitevi___ lo spettro della digitalizzazione globale (oltre a Trump, Bolsonaro e Salvini ma anche Boris Johnson) incombe sul pianeta____
__non mi azzardo a cercare le faccine sorridenti per evitare false manovre :)-) e mi cospargo la testa di cenere___
I siti di image hosting mi sembrano del tutto inaffidabili, in quanto a conservazione delle immagini; dopo qualche tempo, per un motivo o per l'altro, scompaiono...Ma perchè i forum non si attrezzano per archiviare da sè le immagini, senza passare per questi "terzi incomodi" intermediari?
 

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Diversi fiumi italiani ( almeno alcuni cittadini come il Reno a Firenze/Pisa - il Po a Torino - l'Adige a Verona - il Tevere a Roma ) potrebbero tranquillamente tornare navigabili, è stata l'incuria del tempo, argini nel bel mezzo dei fiumi, l'assenza di drenaggio e pulizia dei fondali e altre cosette a renderli non più navigabili. Ci si stupisce come una volta il il Po era vissuto dalla cittadinanza con un vero e proprio trasporto fluviale, in verità ci si dovrebbe stupire del contrario, di come la nostra inefficienza abbia reso quasi tutti i fiumi italiani non navigabili mentre in tutto il resto d'Europa sono una caratteristica ( anche turistica ) i trasporti fluviali sulle città. Ovviamente non voglio paragonare i grandi fiumi europei a quelli più ridotti italiani, ma di certo anche noi ne non avessimo fatto cavolate in passate potremmo avere delle città con un buon sviluppo fluviale. In Italia da almeno 1 secolo si è avuto paura dei fiumi, bisognava separarli dalla vita cittadina, emarginarli per i pericoli di piene e straripamenti, il risultato è stato questo. Mentre negli altri paesi europei ( e non solo europei ) i fiumi sono stati sempre come una risorsa, da noi sono stato visti come una minaccia da arginare.
Per quanto riguarda il nostro Po, da tempo ormai non è più considerato una via commerciale; l'unico uso che ne è stato e viene fatto è turistico-ricreativo, per di più legato a esposizioni e altri eventi: dal "Baglietto" dell'esposizione del 1911 (il battello che prendeva il nome dal cantiere di Varazze che l'aveva costruito), alla motonave "Vittoria" degli anni 30, ai due battelli "Torino" e "Venezia" di Italia 61, per arrivare ai "Valentino" e "Valentina" dagli anni 80 ad oggi, con gli ultimi due esemplari finiti come sappiamo nella piena di due anni fa.
Occorre anche dire che mentre altre città fluviali, Roma, Firenze, Parigi, Londra, sono "nate" sui fiumi per motivi commerciali e artigianali, Torino si è sviluppata a più di un km dal Po, dove vi era solo qualche villaggio come scalo dei natanti; al fiume è arrivata di fatto solo ai primi dell'800, con la creazione di piazza Vittorio e, oltre al ponte, della Gran Madre. Il borgo Po al di là del fiume si sviluppò come borgo agricolo e al servizio delle attività fluviali, fino ad allora quasi separato dalla città; ancora nei primi decenni del 900, la gente del borgo, quando attraversava il ponte della Gran Madre o il ponte Regina, diceva: "Andiamo in Torino".
 

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Buon giorno a tutti; sono iscritto al forum da alcuni anni, ma non ho mai postato né fatto interventi, limitandomi a osservare e prendere atto del notevole livello tecnico delle discussioni e dei rimandi a situazioni particolari (cambi di toponomastica, piani regolatori, vie e corsi spariti o inglobati in altra viabilitÃ*, ecc).
Adesso scrivo per chiedervi aiuto in una mia ricerca, che comunque riguarda penso a pieno titolo l'argomento del forum su Torino sparita.
Sto cercando informazioni sulla conceria Ermenegildo Marini sita in Lungo Dora Liguria 58.
Dalle scarsissime informazioni che si trovano su Internet risulta che fosse un'attivitÃ* che dava lavoro a circa 700 operai (anche se mi sembrano un pò tanti) ma non ho trovato nulla riguardo a immagini della conceria, che occupava l'isolato compreso fra Lungo Dora Liguria, via Calabria e Strada delle Ghiacciaie né del periodo in cui la stessa era in funzione né alla sua storia
Confido nei forumisti storici per riuscire a reperire qualche notizia!
Grazie!
 

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Breùs, a la francaise
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Buon giorno a tutti; sono iscritto al forum da alcuni anni, ma non ho mai postato né fatto interventi, limitandomi a osservare e prendere atto del notevole livello tecnico delle discussioni e dei rimandi a situazioni particolari (cambi di toponomastica, piani regolatori, vie e corsi spariti o inglobati in altra viabilitÃ*, ecc).
Adesso scrivo per chiedervi aiuto in una mia ricerca, che comunque riguarda penso a pieno titolo l'argomento del forum su Torino sparita.
Sto cercando informazioni sulla conceria Ermenegildo Marini sita in Lungo Dora Liguria 58.
Dalle scarsissime informazioni che si trovano su Internet risulta che fosse un'attivitÃ* che dava lavoro a circa 700 operai (anche se mi sembrano un pò tanti) ma non ho trovato nulla riguardo a immagini della conceria, che occupava l'isolato compreso fra Lungo Dora Liguria, via Calabria e Strada delle Ghiacciaie né del periodo in cui la stessa era in funzione né alla sua storia
Confido nei forumisti storici per riuscire a reperire qualche notizia!
Grazie!
In che periodo ti risulta fosse attiva?
 

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Benvenuto nel thread!

Eccoti servito:










Sono tutte prese dal mio profilo FB quindi se ti interessano altre vie basta cercami e aggiungermi sui contatti.
Ti ringrazio, Modestino Balabam, per le foto e lo faccio (spero di riuscirci...) postandone a mia volta di curiose (almeno per me), pur sapendo di "portare vasi a Samo" a chi le conosce già
 
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