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In questi giorni, in occasione della presentazione del primo robot per la costruzione della 500 elettrica, si è parlato dell'ottantesimo anniversario della Fiat Mirafiori.
Si vuole invece evidentemente passare sotto silenzio un altro anniversario, molto meno allegro: il cinquantenario, mezzo secolo, dalla rivolta operaia della MIrafiori, passata alla storia come l'"autunno caldo"; di fatto, l'inizio del declino dello stabilimento, e in definitiva, per la sua importanza, dell'intera città.
I primi malumori erano iniziati a cavallo tra il 1968 e il 1969, quando la Fiat, per fronteggiare la concorrenza europea dopo la definitiva abolizione dei dazi doganali all'interno della Comunità Europea (essenzialmente la Volkswagen), aveva deciso un inasprimento dei ritmi e dei carichi di lavoro sulle linee di produzione, anche in vista del lancio del nuovo modello della 128 (prima auto a trazione anteriore a marchio Fiat). Subito erano iniziati scioperi a singhiozzo e blocchi improvvisi delle linee, all'inizio sporadici, poi sempre più frequenti.
La situazione precipitò dopo le ferie estive, col pugno di ferro deciso dall'azienda, che per contrastare le proteste aveva instaurato un clima pesantissimo, con atti fortemente intimidatori. Per risposta, la protesta, da sporadica, divenne permanente, con blocchi di interi reparti e linee, per passare poi, dall'ottobre, ai sabotaggi.
Uno di questi sabotaggi, in particolare, merita di essere ricordato, perchè, oltre ad essere quasi umoristico, denotava da parte di chi l'aveva eseguito una ottima conoscenza dei sistemi di automazione: il sabotaggio di una linea di verniciatura delle "scocche".
L'impianto era programmato in modo che, al passaggio di ogni scocca, venisse attivato un colore diverso, a rotazione, in modo da avere vetture di colori diversi; col sabotaggio, si fece in modo che dagli ugelli uscissero colori diversi mentre la stessa scocca stava passando; il risultato fu che le scocche finirono per essere multicolori, o arcobaleno!
Come detto, l'atto era frutto di mani esperte, probabilmente degli stessi tecnici addetti alla manutenzione dell'impianto. Non so se i responsabili siano mai stati individuati, e se nei loro confronti siano stati presi provvedimenti.
Il sabotaggio si era verificato nel mese di novembre, quando ancora la protesta e rivolta operaia aveva sapore di una "goliardata"; la "doccia fredda", terribile, arrivò poi nel mese successivo, con l'attentato di piazza Fontana, che, anche se non compiuto nella nostra città, ebbe comunque riflessi notevoli: dalla protesta si passò alla "conflittualità permanente", durata per più di un decennio!
 

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Mi chiedo: cosa ne avrà fatto, l'azienda, di quelle auto "arcobaleno"? Probabilmente saranno state distrutte, anche se qualcuna almeno meritava di essere conservata, a testimonianza di un'epoca...oltretutto, avrebbe finito per avere un valore notevole, specie per i collezionisti!
 

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Ricordo comunque di un'epoca in cui Mirafiori era davvero "La Feroce", come "affettuosamente" veniva chiamata; a Torino, per dire di un lavoro o di qualsiasi attività svolta in modo frenetico, si usava dire" Sembra la catena della Fiat"!
 

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___anche l'archivio di Modestino e' a volume andreottiano___ notevolissime le ultime tre uscite: 1) odonomastica napoleonica 2) cronologia dei grandi incendi 3)soprattutto la suddivisione topografica del 1911___

__peccato che la lista delle sezioni e frazioni sia praticamente illeggibile____ potrebbe Modestino trascriverla in un apposito post ?????

___micidiale poi la puntuale frecciata di Giuseppe Tubi all'ignoto estensore della cronologia dei grandi incendi circa la Sindone___

__abbiate pazienza e grazie ad Oscaruzzo per i suggerimenti___in effetti la spaziatura migliora la leggibilita' ___ pero' ruba in estensione___ di contro (oltre ai nazisti dell'Illinois) odio la maiuscola ad inizio frase e mi piace l'underscore___ non so perché____
 

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Il monumento a Felice Govean, cofondatore della "Gazzetta del Popolo", eretto nel 1906 nello slargo - giardinetto tra le vie Madama Cristina e Belfiore (che stranamente non ha una dedica propria, come sarebbe giusto dedicarla al personaggio del monumento, visto che è una piazzetta di una certa importanza, fino a metà anni 50 sede anche di un mercatino rionale con un paio di banchi)





la foto è stata scattata forse anteguerra, comunque prima che negli anni 60 i bassi fabbricati alle spalle lasciassero il posto all'attuale palazzone su via Petrarca

https://www.google.it/maps/@45.0492904,7.6765319,3a,75y,70.06h,106.13t/data=!3m6!1e1!3m4!1s5vniWeAWpJ08iTTtsN2uNQ!2e0!7i13312!8i6656?hl=it

allora il monumento si stagliava sullo sfondo, e il personaggio, ritratto in posa ieratica, più che il fondatore di un giornale sembrava un re o imperatore (e per tale da piccolo lo scambiavo!); il palazzo attuale sminuisce molto l'imponenza del monumento.
 

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___anche l'archivio di Modestino e' a volume andreottiano___ notevolissime le ultime tre uscite: 1) odonomastica napoleonica 2) cronologia dei grandi incendi 3)soprattutto la suddivisione topografica del 1911___

__peccato che la lista delle sezioni e frazioni sia praticamente illeggibile____ potrebbe Modestino trascriverla in un apposito post ?????

Mi dispiace, purtroppo la risoluzione di questa mappa non è eccelsa.
Sul web si trova di peggio. :eek:hno:
 

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7 maggio 1902: inaugurazione del monumento a Amedeo di Savoia, duca d'Aosta, al Valentino, alla presenza del Re



il palco reale

 

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matitone sparito,foto archivio Iuccy Mària Loturco -- FIM Torino fabbrica inchiostri matite e colori per belle arti ditta Augusto BO.
Due foto della prozia Carla scattate nell'anno 1951 in zona Vanchiglia, (considerato che abitava in Via Tarino).
la matitona della Fabbrica di matite .è anche un mio ricordo in quanto, da bambina, (abitavo in Lungo Po) ci passavo spesso ed il cancello della Fabbrica era composto da grandissime matite colorate ove mi arrampicavo ...
...la foto e' bella.ancora piu' bello il commento,,, ho anch'io qualche foto a colori del matitone della Ditta Augusto Bo ( inchiostri ,fondata nel 1838 ) poi fusa con la F.I.M (Fabbrica Italiana Matite , inizio attivita' 1913 ) e dalla facciata stabilimento scattate negli anni 1960 ..ma non so come pubblicarla su skyscraper torino sparita ..ho letto il suo consiglio di caricare le foto su http://photobucket.com/, ma vedo che dopo 14 giorni di prova chiedono di abbonaersi,, non c'e' un altro sistema ? grazie cordiali salutietmusso
i
 

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matitone sparito,foto archivio Iuccy Mària Loturco -- FIM Torino fabbrica inchiostri matite e colori per belle arti ditta Augusto BO.
Due foto della prozia Carla scattate nell'anno 1951 in zona Vanchiglia, (considerato che abitava in Via Tarino).
la matitona della Fabbrica di matite .è anche un mio ricordo in quanto, da bambina, (abitavo in Lungo Po) ci passavo spesso ed il cancello della Fabbrica era composto da grandissime matite colorate ove mi arrampicavo ...
...buongiorno ,, posso aggiungere che nel aprile 2015 avevo inviato un post con qualche notizia storica sulla BO FIM
https://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=123161448&postcount=18170

cordiali saluti
ett
 
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