Ah! Pensavo fosse la mancanza di bagni riservati (ovviamente divisi per leoni e leonesse) e di camere ad ore...
Scherzi a parte, anche gli animali hanno diritto a veder salvaguardati i loro diritti naturali; cosa che il parco Michelotti, come quasi tutti gli zoo urbani, era ben lontano dal fare, in tutti i sensi; ridotto a squallida "galera" per bestie (che nemmeno avevano commesso reati per meritarla!).
E siccome al peggio non c'era limite, ricordo di aver visto, nel settembre del 1983, lo zoo sistemato a Cuneo nei giardini pubblici (a due passi da piazza Galimberti, "cuore" della città"), allucinante! All'ingresso, una coppia di tigri in uno spazio talmente ridotto, che il muso di una cozzava contro il deretano dell'altra...Più in là, un puma segregato in una specie di stia per polli, quasi immobilizzato, che si lamentava in continuazione con un miagolio rauco, profondo, che faceva rabbrividire. Poi, uno struzzo pure quasi impossibilitato a muoversi, quasi impazzito, che continuava a raspare il terreno ...
Qualche anno dopo, infine, gli animalisti locali riuscirono a far chiudere quell'orrore; gli animali vennero trasferiti allo zoosafari di Murazzano, nell'alta Langa, un ambiente infinitamente migliore.
Sempre nella "Granda" a Bra, nei giardini davanti alla stazione, negli anni 60 esisteva pure un minizoo, senza però grandi felini o altre belve, solo pappagalli, caprette tibetane e simili; pure poi chiuso, ora scomparso con la ristrutturazione dei giardini.