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#8681 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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A proposito del già accennato "trenino" di Moncalieri; ecco la foto storica dell'inaugurazione dell'elettrificazione, con la prima motrice elettrica esposta in piazza Castello al capolinea
![]() Uploaded with ImageShack.us notare i particolari della foto: gli uomini con il bastone da passeggio e l'immancabile "paglietta", i ragazzini con i pantaloni alla zuava, i calzettoni, la blusa e l'immancabile berretto; manca però qualsiasi presenza femminile: donne e ragazzine non saranno state invitate, o non saranno state gradite? |
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#8682 |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
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Probabilmente 109 anni dopo avrebbero scritto su SSC.... chissà quante foto nel thread TORINO|Elettrotramvai Torino-Moncalieri !
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#8683 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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All'elettrificazione del trenino di Moncalieri e Trofarello, seguì quattro anni dopo, nel 1908, quella della linea di Chivasso; le due linee, gestite dalla "Belga", la stessa società che gestiva la maggior parte dei tram urbani, avevano il capolinea in piazza Castello davanti alla cancellata dei Dioscuri; un angolo per questo assai movimentato, come vediamo
![]() Uploaded with ImageShack.us stando alle cronache, il passatempo di molti sfaccendati consisteva nello stare in quell'angolo della piazza, a osservare le manovre di composizione e scomposizione dei convogli, a osservare il "segnale orario" dato a mezzogiorno con la famosa "boccia", nonchè il cambio della guardia dinanzi alla cancellata ![]() Uploaded with ImageShack.us sotto le statue dei Dioscuri, fino alla fine della monarchia nel 1946, vi erano infatti due garitte dove stavano di guardia i carabinieri ![]() Uploaded with ImageShack.us ![]() Uploaded with ImageShack.us Il capolinea dei due trenini rimase in piazza Castello fino a fine anni 20; successivamente, per vari motivi, tra cui il pericolo che il passaggio dei pesanti convogli mettesse a repentaglio la stabilità dell'ormai ultracentenario ponte della Gran Madre, quello della linea di Moncalieri - Trofarello venne spostato in piazza Gran Madre, oltre il ponte, e quello della linea di Chivasso in corso Regina angolo corso Regio Parco, con attraversamento del Po sul nuovissimo ponte di Sassi (corso Belgio). Curiosamente, dopo che nel 1949 le due tranvie vennero soppresse, il capolinea degli autobus sostitutivi per alcuni anni, all'inizio degli anni 50, venne di nuovo stabilito in piazza Castello, dal lato dell'attuale palazzo della Regione; successivamente, i bus verso Chivasso vennero attestati nell'autostazione di via Fiochetto (dove sono ancora oggi), quello della linea per Trofarello fu situato in largo Marconi, di dove i bus sono stati "sfrattati" recentemente prima dal cantiere del metrò, poi dalla omonima stazione (attualmente si attestano davanti a Torino Esposizioni, in attesa, a completamento dell'ultimo tratto del metrò, di trasferirsi in piazza Bengasi o dintorni).
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Last edited by Censin; February 22nd, 2013 at 09:17 PM. |
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#8684 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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A proposito dell'Idroscalo del ponte Isabella (in realtà, l'hangar dove i velivoli venivano ricoverati): in questa foto di famiglia, scattata nella primavera del 1950 dalla sponda opposta del Po verso il Borgo Medioevale, si vede, all'estremità sinistra, la costruzione su palafitte ancora esistente (nella seconda foto, il particolare ingrandito)
![]() Uploaded with ImageShack.us ![]() Uploaded with ImageShack.us La foto, come detto, è stata scattata nell'aprile del 1950; circa sei mesi dopo, l'Idroscalo sarebbe stato completamente rimosso, accusato, come già detto, di recare intralcio alla navigazione fluviale. Pertanto, è una delle ultime immagini della struttura. |
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#8685 | ||
Registered User
Join Date: Dec 2012
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Andò distrutta durante la guerra, più che per eventi bellici per vandalismi (asportazione di rotaie e funi, un po' come oggi i furti di oggetti di rame e dei chiusini di ghisa); dopo il conflitto, stante le difficoltà economiche dell'epoca, si rinunciò alla ricostruzione di un'opera ritenuta non di prima necessità; la stazione inferiore, o quel che ne restava, venne smantellata, la sede dei binari rimboschita. La stazione superiore, al Monte, rimase fino al 1960; venne poi anch'essa smantellata, quando venne posta la statua della Madonna di Lourdes, circondata dalla cancellata della grotta, donata alla Città dal santuario mariano. La vediamo in questa foto d'epoca (fine 800 o inizio 900, c'è ancora la zona industriale ai piedi del Monte), ripresa dall'opposta sponda dei Murazzi ![]() Uploaded with ImageShack.us
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Last edited by Censin; February 24th, 2013 at 09:42 PM. |
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#8687 | |
Registered User
Join Date: Jan 2011
Location: Torino
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#8688 |
μεταφορές εραστής
Join Date: Nov 2012
Location: Torino-Borgo Vittoria
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Palazzo Madama
![]() Palazzo Madama con le torri non ancora coperte da tegole. Sulla sommità una goffa costruzione: è l'osservatorio astronomico, trasferito qui nel 1822 dall'Accademia delle Scienze. Grazie al cielo è stato abbattuto nel 1920. Palazzo Madama riassume due millenni di storia. Narra Viriglio che durante l'occupazione francese il governatore, generale Menou, voleva piazza Castello più spaziosa e propose a Napoleone di atterrare "la vecchia baracca" di Palazzo Madama. Disse Napoleone:"Siete voi, Menou, una vecchia baracca". |
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#8689 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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[QUOTE=Fabry Turin;
Palazzo Madama con le torri non ancora coperte da tegole. [/QUOTE] veramente le tegole ci sono:qui invece non ci sono ancora ![]() |
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#8690 | ||
Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
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Sulla carta è indicato come “canale che conduce l'acqua al giardino di S.A.R.” e quindi dovrebbe servire ad irrigare il Giardino Reale. Ciò presuppone che Torino sia diventata la Capitale del Ducato e conferma la datazione successiva alla seconda metà del secolo XVI. Escludendo la costruzione di una struttura ad hoc, parrebbe che l'acquedotto romano sia stato riattato a favore dei giardini del Duca. Inoltre se i francesi nel 1536 non l'hanno abbattuto, a patto che già esistesse, una qualche funzione doveva svolgerla. Resta il fatto che gli archeologi escludono che fino ad ora siano state rinvenute tracce materiali di questo acquedotto e non doveva essere un'opera da poco! Per quanto riguarda la ricostruzione che proponi, direi proprio che la costruzione indicata come molino, la stessa della carta che hai postato in precedenza, corrisponde al primo molino del Martinetto. In origine questi molini furono costruiti non lontano dalla Città, seppure al di fuori delle mura, e furono spostati poi nella sede “attuale”, al fondo di via san Donato, solo all'inizio del XVIII secolo, perché ormai troppo vicini alle fortificazioni. ![]()
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#8691 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
Posts: 3,024
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un bel primo piano del vespasiano tra via Po e via della Zecca
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#8692 | |
Registered User
Join Date: Jun 2007
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![]() ![]() Si nota qualcosa simile ad un acquedotto anche qui: ![]() |
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#8693 |
Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
Posts: 1,662
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Infatti è il dettaglio della mappa Carracha* del 1572,
citata da Breus. * http://www.treccani.it/enciclopedia/...Biografico%29/ |
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#8694 | |
Registered User
Join Date: Jun 2007
Posts: 620
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#8695 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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Prima del disastro del 24/5/1953, la Mole Antonelliana aveva già subito un sinistro da parte di un uragano, l'11/8/1904, solo che quella volta era andata meglio, senza troppi danni; aveva infatti fatto crollare la sommità con il Genio alato ("l'angelo" per tutti i torinesi), il quale però era rimasto penzoloni, senza cadere, per cui il danno era stato lieve e prontamente riparato. Per la stabilità della guglia, si era però preferito sostituire il Genio alato, voluto dall'Antonelli, con la sfera a punte (la "stella")
![]() Uploaded with ImageShack.us Sfera rimessa anche dopo la seconda ricostruzione della guglia, nel 1961. |
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#8696 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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Un'immagine del dopo terremoto del 26/10/1914; il sisma, con epicentro nella frazione Tavernette di Cumiana, alle 4,43 del mattino, magnitudo 5,3, aveva dato una brusca "sveglia" ai torinesi, causando anche diversi danni come caduta di cornicioni e comignoli, nella zona centrale, in borgo San Salvario e altre zone. Molti avevano deciso di passare la notte successiva all'aperto, come vediamo nell'immagine
![]() Uploaded with ImageShack.us ben peggio era andata nella zona vicina all'epicentro; a Cumiana, quasi tutti gli edifici del capoluogo e frazioni avevano riportato danni ingenti; a Giaveno si dovette anche lamentare una vittima, un ragazzo rimasto sepolto dal crollo del soffitto nella stanza dove dormiva; senz'altro, il terremoto più forte che abbia colpito la città e il circondario nel secolo scorso. |
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#8697 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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Vediamo in primo piano, ancora a vapore, il trenino di Moncalieri o di Chivasso; la foto risale quasi sicuramente a fine 800.
Le due tranvie interurbane erano infatti nate con trazione a vapore; le locomotive, chiamate dai torinesi col beffardo nomignolo di "s-ciunfétte", cioè ferri da stiro a vapore, non erano particolarmente benviste; infatti, benchè nei capitolati di concessione si raccomandasse l'uso di carbone di buona qualità, con scarsa emissione di fumo, gli sbuffi, specie alla partenza, erano notevoli, come vediamo in questa immagine sempre in piazza Castello ![]() Uploaded with ImageShack.us a lamentarsi infatti, nella piazza, erano gli impiegati della Prefettura, le cui finestre erano proprio sopra; forse per questo, furono le prime tranvie intercomunali ad essere elettrificate, come detto nel 1904 e 1908. Last edited by Censin; February 23rd, 2013 at 09:48 PM. |
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#8698 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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piazza Venezia: chi la ricorda più? Era nata a metà 800, assieme alla vicina piazza Solferino; situata tra corso Galileo Ferraris, via Confienza, via Giannone, via Bertolotti, ospitava il mercato dei combustibili, ovviamente all'epoca solidi, carbone e legna.
La vediamo qui in due foto d'epoca ![]() Uploaded with ImageShack.us e sotto, il peso, con la torretta dell'orologio ![]() Uploaded with ImageShack.us all'inizio del secolo scorso, venne deciso il trasferimento del mercato in piazza Bodoni; subito dopo, venne eretto l'istituto femminile Maria Laetitia, poi, nel 1914, il palazzo dei telefoni con la centrale di commutazione, con la via prospiciente dedicata ovviamente a Meucci; e così la piazza scomparve. Alla città lagunare venne più tardi dedicato il corso periferico lungo la ferrovia di Milano. Sotto vediamo, su una piantina attuale, segnata col pennarello, la posizione della piazza Venezia. ![]() Uploaded with ImageShack.us Viene così spiegata la "strettoia" delle vie Bertolotti e Meucci verso piazza Solferino; la strettoia corrisponde alla parte già esistente quando c'era la piazza, mentre il rimanente delle vie, molto più largo, corrisponde alla ex piazza, come rimasta dopo la costruzione degli edifici suddetti (istituto femminile e palazzo dei telefoni).
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Last edited by Censin; February 24th, 2013 at 09:16 PM. |
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#8699 |
Registered User
Join Date: Jan 2013
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che chicca!!! cosa darei per avere altre foto della zona! Ignoravo completamente, ma è quello che chiamano la spianata davanti alla scuola di applicazione? io abito in zona ed è affascinante sapere com'era!
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#8700 | |
Registered User
Join Date: Aug 2012
Posts: 216
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Quote:
Ho abitato dalla mia nascita, nel '66, fino a pochi mesi fa, a Borgata Paradiso a Collegno. A pochissima distanza da casa mia, al confine con Torino (gia in questo comune), su corso Francia nello spazio ora occupato da un distributore Agip, tra viaThures e via quarto dei mille, c'era una stazione daziaria. Sarò stata demolita una trentina di anni fa. Qualcuno ha delle foto? |
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foto, torino |
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