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via Santa Teresa segue il tracciato delle antiche mura romane lato Sud .Vi era , all'angolo con via San Tommaso , una delle quattro porte principali della città

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Della Porta Marmorea,abbattuta nel 1648,si ha solo un disegno del Sangallo conservato negli archivi Vaticani.Alcuni marmi di questa stupenda porta vennero usati per la costruzione della chiesa di Santa Teresa

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Archivio Storico della Città di Torino

"Fabbrica proiettili", [1917]: l'immagine è stata scattata nel reparto di preparazione dei proiettili e ritrae le operaie addette alla carica della polvere da sparo (dall'album "Torino 1911", € 25,00)

Antonio63

Riporto anche su questo thread la comunicazione sul TTF che benché in parte OT penso possa interessare i frequentatori di "Torino sparita".
La settima edizione del Trolley Festival – La festa dei tram storici torna domenica 2 dicembre ai Giardini Reali con orario 10-18.

Per l’intera giornata alcuni tram storici, ma anche il bus a due piani di Italia ’61, partiranno dai Giardini Reali per un tour panoramico nel centro di Torino.

Tra i veicoli in servizio farà il suo esordio anche la novità assoluta dell’Atts: il tram “due camere e cucina” 2759 del 1959, ultimo esemplare in Italia di queste vetture, in servizio fino agli anni Ottanta. La 2759 sarà utilizzata sul percorso indicato sulla piantina, insieme alle motrici più rappresentative: la “bolognese” 201, la torinese 2598 (motrice del 1933) e le vetture più antiche della rete torinese dal caratteristico colore rosso e crema: la 116 (costruita nel 1911) e la 502 del 1923.


Un punto ristoro garantirà il servizio bar, mentre sulle vetture in sosta saranno esposti plastici e modelli in scala.
In piazza Castello il “tram di Cinecittà” – anno 1935 – ospiterà una mostra sul legame tra il tram e il cinema: “Un secolo di tram al cinema”.
Un grande evento visitato ogni anno da migliaia di persone, con soddisfazione garantita per tutta la famiglia, per gli “amici del tram” e per chiunque ami il viaggio, la città, la storia e l’ecologia.

Tutte le informazioni alla pagina:
http://www.atts.to.it/trolleyfestival/TTF_2012.php

Saranno presenti, in servizio, molti forumer soci Atts. Aspettiamo tutti gli altri!

Breus

Innanzitutto una auto-precisazione: l'antico ponte del Balon si trovava più a monte, all’circa dove oggi c'è la passerella pedonale.


Poi, caro Zio:

Ogni tanto mi vien voglia di cercar casa in Aurora o in borgo Dora, un po' perché mi piacciono, un po' perché le mie finanze non permettono altro. Mi dico che quel che si dice sul loro conto sono esagerazioni da Specchio dei Tempi, che il diavolo è più brutto dipinto che in carne ossa, etc., ma poi non ho mai il coraggio di fare il passo. E forse a ragion veduta.

Guarda, il palazzo non può essere settecentesco. Ancora nel 1819 tutta l'area era ancora destinata ad orti e prati, come puoi vedere anche su: http://www.cultor.org/Zoom/1819.htm .
Da una rapida analisi cartografica si può presumere che sia stato edificato attorno al 1850. Lavorando sulle carte è difficile arrivare ad una datazione esatta, ma fatto sta che nel 1840 quel caseggiato non c'era ancora e nel 1860 si.

La bealera indicata sulle due mappe, scaricatore del canale dei Molassi, detto anche della Sabbionera, con la costruzione del ponte Mosca fu rettificata e mandata in Dora più o meno all'altezza del piazzale della Ciriè-Lanzo. La bocca di scarico è tuttora visibile. Quindi non condizionò la costruzione dello stabile.

Però la posizione della casa intriga per davvero. In borgo Dora sono esistite numerose canalizzazioni minori. Nel 1911 una diramazione del canale della Fucina, forse ridotto a canale bianco, scorreva sotto le vie Cignaroli e Priocca, proseguendo poi sul lungo Dora. Non è da escludere, ma bisognerebbe riuscire a verificarlo, che in precedenza passasse proprio di fronte a via La Salle 16 (già via della Fucina), e questa potrebbe essere una spiegazione.

Per consentire la costruzione del ponte Mosca cmq l'alveo della Dora fu spostato di una quindicina di metri creando il lungo Dora Savona, che venne chiamato allora "del Mercato" per evidenti motivi.

Le malelingue di allora insinuarono che l'Ingegnere così fece per rimanere sepolto dalle acque della Dora nel caso, non improbabile, che il ponte fosse crollato!

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qui dovrebbe essere dove ora c'è il parcheggio di fianco al pallone frenato e alla stazione torino-ceres,più o meno

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Anche la cancellata del giardino di piazza Carlo Felice,insieme alla tettoia di Porta Nuova,finì fusa per la guerra

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un pò di binari "strani" a Porta Susa