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Old July 10th, 2012, 12:40 AM   #4561
Nick07
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Originally Posted by turtu63 View Post
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corso Filadelfia?

Notavo proprio l'altro giorno che si era soliti indicare il nome degli ospiti per primo, come una sorta di omaggio, e l'elenco coi risultati degli scontri diretti precedenti.

Per quanto riguarda quel "Corso" Filadelfia, l'ipotesi più accreditata è che gli desse fastidio che noialtri fossimo in Corso Marsiglia. :P
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Old July 10th, 2012, 01:20 PM   #4562
oscarbeat
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errore: le foto che hai postato non si riferiscono all'esposizione del 1911, ma a quella del 1902

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Originally Posted by A l e x View Post
Ancora l'esposizione dell'11







Ingresso all'esposizione
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Old July 10th, 2012, 01:34 PM   #4563
Breus
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Originally Posted by Oscaruzzo View Post
Ogni volta che vedo quanto era ZOZZO il centro mi stupisco. Ogni singola volta. Tremendo.
Bè, non è che la città fosse particolarmente zozza. La cura maniacale delle facciate degli edifici, quella per cui una mano di biacca non la si nega nemmeno al più sfigato dei muretti, era di la da venire. Semplicemente le case invecchiavano lentamente, come le persone. A Torino ed in buona parte d'Europa. Questione di reddito e di cultura.

Piazza Vittorio non era una zona degradata, semplicemente "era". (E come oggi il lato sud migliore di quello nord). Anche la stessa piazza Gran Madre era una zona di abitazioni vecchiotte, non sempre in buono stato, dove viveva una sorta di "proletariato agiato". Impareggiabili i portoni in legno ad assi inchiodate, come nelle vecchie cascine di campagna.

Considera poi che Torino in quegli anni si sviluppò secondo un modello socio-urbanistico "americano", secondo il quale i ceti più abbienti abbandonano il vecchio centro a favore di quartieri esterni, più piacevoli. Allora la borghesia, quella vecchie esabauda e quella nuova "del boom", non viveva nel Quadrilatero, ma alla Crocetta o in Collina.

Poi le cose cambiarono. Una mia collega comprò casa in via Palzzo di Città pagando circa 500.000 lire il metro quadro (250 euro!!). Certo che quando entravi nell'androne la puzza di piscio ti prendeva alla gola... bè, cmq ha saputo vedere lontano!

(E per sovramisura.... http://www.archivioluce.com/archivio...findFoto=true#)

(e per Icopix: mms://luce-video.efg.research-infrastructures.eu/WMedia/300/MpegD300/D019402.wmv) :-)

Last edited by Breus; July 10th, 2012 at 02:04 PM.
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Old July 10th, 2012, 03:20 PM   #4564
Makyo
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Originally Posted by Breus

Bè, non è che la città fosse particolarmente zozza. La cura maniacale delle facciate degli edifici, quella per cui una mano di biacca non la si nega nemmeno al più sfigato dei muretti, era di la da venire. Semplicemente le case invecchiavano lentamente, come le persone. A Torino ed in buona parte d'Europa. Questione di reddito e di cultura.

Piazza Vittorio non era una zona degradata, semplicemente "era". (E come oggi il lato sud migliore di quello nord). Anche la stessa piazza Gran Madre era una zona di abitazioni vecchiotte, non sempre in buono stato, dove viveva una sorta di "proletariato agiato". Impareggiabili i portoni in legno ad assi inchiodate, come nelle vecchie cascine di campagna.

Considera poi che Torino in quegli anni si sviluppò secondo un modello socio-urbanistico "americano", secondo il quale i ceti più abbienti abbandonano il vecchio centro a favore di quartieri esterni, più piacevoli. Allora la borghesia, quella vecchie esabauda e quella nuova "del boom", non viveva nel Quadrilatero, ma alla Crocetta o in Collina.


Che lezione di storia della città..e il tutto condensato in poche righe..complimenti Breus!

Non capisco perché ci sia così rigetto per il passato. Come se Torino fosse stata un inferno di città dall'Unità d'Italia ad oggi, in particolare negli anni '70-'80. Era una città coi suoi problemi ma era in linea con gran parte delle città europee.
Una volta c'erano altre priorità..magari ritinteggiare le case non era il primo pensiero delle amministrazioni comunali..contando che oggi molte fuori sembrano a posto..ma provate ad entrare nei cortili...

Avete mai visto com'era Bruxelles negli anni '70? Altro che Torino città grigia...ed oggi è capitale del turismo internazionale..oltrechè d'Europa!
__________________
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Old July 10th, 2012, 04:20 PM   #4565
**Monotral**
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Originally Posted by turtu63 View Post

...

La linea venne creata per raggiungere con la rete Atm lo stabilimento dell'Aeronautica d'Italia (oggi Alenia), fino ad allora servito solo dalla tranvia Torino - Rivoli. L'ultima foto in basso è stata appunto ripresa davanti allo stabilimento (notare sullo sfondo la linea aerea della tranvia di Rivoli); è interessante perchè mostra alcune autorità (podestà, prefetto) nella divisa imposta dal Duce nel 1938 a tutti gli impiegati e funzionari pubblici nell'esercizio delle loro funzioni.
Mi colpisce l'imponente dispiegamento di cariche pubbliche per l'inaugurazione di una linea di trasporto; ma è probabile che dovesse avere anche un significato politico, come ogni opera realizzata durante il ventennio.

Dalla foto comunque mi pare di vedere che l'inversione di marcia avvenisse prima della piazza, mentre ad inizio anni sessanta (prima del prolungamento a porta nuova) il filobus impegnava la piazza (probabile che facesse capolinea all'angolo di via di Nanni)
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Old July 10th, 2012, 06:11 PM   #4566
turtu63
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Nascita della rete filoviaria: le linee 51, 52 e 55
Inizio anni 30: viene lanciata la campagna dell'"autarchia"; sotto lo slogan "l'Italia fa da sè" vengono bandite il più possibile le importazioni, specie di materie prime e fonti di energia.
Nel campo dei trasporti pubblici, quindi, stop agli autobus (che peraltro solo da poco avevano fatto la loro comparsa, almeno nei trasporti urbani); largo ai filobus, a energia elettrica allora quasi interamente di origine idrica, pomposamente battezzata il "carbone bianco" dell'Italia.
A Torino, la prima linea di bus a subire la conversione è la 52, nata nel 1928 dopo la costruzione della nuova strada per il sobborgo collinare di Cavoretto, il viale Littorio (dopo la guerra, verrà ribattezzato viale 25 Aprile), come "estensione" del tram 14, che si ferma più in basso al Ponte del Gatto; un breve tratto di 2 km circa, in pendenza tutto sommato dolce.
Vengono utilizzati mezzi appositi, di piccole dimensioni.
Le vediamo in questa foto al capolinea di Cavoretto


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Qualche anno dopo tocca alla 51, altra linea di bus nata nel 1928 come "estensione" del tram 15, dal capolinea di questi in corso Vercelli angolo via Desana fino al piazzale dell'Autostrada per Milano (circa ove oggi sorge il centro commerciale Auchan); un tratto di più di 3 km interamente in piano lungo il corso Vercelli.
Vediamo qui la nuova linea di filobus in queste foto


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questa forse non è inedita
Donne bigliettaie durante la Grande Guerra


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Infine è la volta del 55, autobus nato nel 1930 come "estensione" del tram 7 da piazza Bengasi a Nichelino, sostituito col famoso "benzofilobus" già descritto e illustrato in altra discussione (più tardi anche esercita con normali filobus)
La cosa più strana è che le tre linee erano lontane dai depositi e rimesse Atm, nè si ritenne il caso di installare il bifilare per raggiungerle; pertanto, a inizio e fine servizio, doveva provvedere un tram di servizio a rimorchiarle fino al capolinea cittadino (salvo ovviamente il caso del benzofilobus, che poteva viaggiare autonomamente); solo per la linea 55, il collegamento bifilare arrivò nel 1952, con l'istituzione del filobus 54 e la posa del bifilare lungo via Nizza fino a piazza Bengasi.


delle tre linee, solo la 55 (ribattezzata 35 nel 1966), resistette nel tempo sino alla chiusura della rete filoviaria (fine anni 70); le altre due, con la riforma del 1956, vennero convertite nuovamente in autobus e prolungate fino in centro e oltre.
Peraltro, per entrambe le linee, il bifilare resistette in posa sino alla fine degli anni 50 (quello del 51 era facilmente visibile passando in treno lungo la linea per Milano, che fiancheggia corso Vercelli per lungo tratto)
si ringrazia per tutte le notizie di filobus Censin49
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Old July 10th, 2012, 07:21 PM   #4567
turtu63
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Domanda:dove fermava il filobus?,in mezzo alla strada?.L'altro senso di marcia ?metà anni 60

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crocetta 1957


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piazza vittorio


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moncalieri


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Old July 10th, 2012, 07:31 PM   #4568
marcotag
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Ciao a tutti, sono nuovo del forum. Campo base a San Salvario, ma affascinato da tutta l'archeologia industriale che -purtroppo- sta sparendo a Torino...
Anno 2003, una Torino sparita che ho fotografato dal tetto del BBPR di piazza Statuto



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Old July 10th, 2012, 07:36 PM   #4569
marcotag
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Scusate, ho fatto un po' di casino coi tag..ho caricato su IH la foto a piena risoluzione e credevo che la postasse piccola.

ora metto solo un link, son 4 mega di foto..
(questa è verso la piazza)
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Old July 10th, 2012, 08:21 PM   #4570
linea_58/
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Benvenuto e grazie per i contributi!!!

@turtu63: il nostro Riobasco starà chiedendo a gran voce i sali, vero rio?
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Old July 10th, 2012, 08:42 PM   #4571
turtu63
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In una foto di inizio anni 50, ecco come si presentò per oltre due decenni il palazzo bombardato di piazza Castello, ricoperto da un grande cartellone pubblicitario, al di sotto del quale si intravedevano le rovine e i tralicci di sostegno di quanto rimasto

In alcuni anni, a cavallo tra gli anni 50 e 60, in occasione delle festività natalizie venne adornato di luminarie; la pubblicità, ovviamente,cambiava nel tempo, restando sempre uguali le dimensioni del cartellone.
Per anni si susseguirono le diatribe sulla ricostruzione dell'edificio; finalmente, nel 1970 la neonata Regione Piemonte decise di ricostruirlo, facendone la sua sede di rappresentanza.


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Nell'immagine sopra, ripresa da una pubblicazione del Comune (a sua volta facente parte dell'archivio fotografico della "Gazzetta del Popolo"), che riprende Porta Palazzo nel 1962, vediamo sullo sfondo, al capolinea di fianco alla "tettoia", una vettura dell'allora linea 7 in attesa di ripartire verso piazza Bengasi; i tram in arrivo da piazza Bengasi scaricavano i passeggeri in corso Regina, poi, girando tutt'attorno alla "tettoia", si portavano in tale capolinea.
via Madama Cristina nel tratto tra corso Marconi (allora corso Valentino) e piazza Madama, con due vetture che si incrociano

Quest'ultima foto è sicuramente anteriore al 1926; infatti, vediamo ancora i tram viaggiare sul binario sinistro, e anche l'auto in transito verso il centro tiene la sinistra; l'inversione di marcia da sinistra a destra, per tutte le città italiane, data dal maggio 1926.
Vediamo anche che la pavimentazione della via è ancora a ciottolato ("sternìa" o "calatà" in piemontese), con le rotale laterali di "lose" (lastroni di pietra) per lo scorrimento dei veicoli a cavallo o a mano (allora quasi tutti senza gomme, solo con cerchioni in ferro); l'asfaltatura delle vie di S. Salvario avvenne infatti solo nel dopoguerra, tra il 1951 e il 1954 (ma alcune vie secondarie, come via Foscolo, rimasero col ciottolato sino all'inizio degli anni 60).


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1909 per Cavoretto


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Old July 10th, 2012, 10:45 PM   #4572
Riobasco
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Originally Posted by turtu63 View Post
Domanda:dove fermava il filobus?,in mezzo alla strada?.L'altro senso di marcia ?metà anni 60
Fermava regolarmente sul lato destro, se ci fai caso il bifilare era posto esattamente "a piombo" sulla corsia centrale, in modo che i Vibertoni potessero scartare lateralmente (per accostare alle fermate o "sorpassare" eventuali veicoli fermi). Il cambio di tensione a Santa Monica era chiaramente avvertibile, i filobus "mettevano un turbo nel motore" e cannavano che era un piacere
Quella cartolina io l'ho comprata proprio dal tabacchino di cui si distingue la "T" nella cartolina, con una Fiat 850 bianca posteggiata davanti.
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Old July 10th, 2012, 10:49 PM   #4573
Riobasco
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Originally Posted by marcotag View Post
Scusate, ho fatto un po' di casino coi tag..ho caricato su IH la foto a piena risoluzione e credevo che la postasse piccola.
Benvenuto anche da parte mia! Se il buongiorno si vede dal mattino direi che abbiamo fatto un ottimo acquisto.
Tra l'altro, proprio in questi giorni, un modellista di Villastellone mi ha chiesto, per realizzare un plastico della vecchia Porta Susa, delle foto del fascio binari degli anni '80 e '90... siamo in grado di aiutarlo? Turtu, "esci" le foto!
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Old July 11th, 2012, 12:01 AM   #4574
Marmox
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Originally Posted by turtu63 View Post
(...)
Ma qui siamo sul vecchio ponte sulla Stura... e quello là in fondo è l'attuale ristorante Grande Mare.
Robe da matti! Mai immaginato ci fosse il filobus su quel tratto di corso Vercelli.
Fino a 9 anni ho abitato nella via alle spalle a destra del fotografo, via Belgioioso.

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Originally Posted by turtu63 View Post
La scritta "Negro & figli" è tutt'ora presente tale e quale.
Pure il tram che sbucava dalla perimetrale
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Old July 11th, 2012, 01:39 PM   #4575
isabella66
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ma che fascio littorio enorme!!!!
__________________
"Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza".
Inferno, Canto XXVI
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Old July 11th, 2012, 02:09 PM   #4576
furfurano
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Originally Posted by Marmox

La scritta "Negro & figli" è tutt'ora presente tale e quale.
ts:
Indicava il negozio "Gianduja" il negozio preferito di mia madre negli anni '70 per i nostri vestiti da cerimonia.... Come quello della prima comunione :
all' epoca maschietti con calzoni corti e calze bianche lunghe e bambine con abiti bianchi e velo.
Eravamo un po' ridicoli..... Ma allora potevamo ancora giocare per strada semiliberi.
__________________
Silvano Furfurano
"Città che inventi tutto e non ricavi niente..."
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Old July 11th, 2012, 03:15 PM   #4577
ZioFausto
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Originally Posted by turtu63 View Post
Domanda:dove fermava il filobus?,in mezzo alla strada?.L'altro senso di marcia ?metà anni 60

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Eccellente ! grazie Turtu!!

Borgata Paradiso di Collegno, l'edicola di Via Macedonia


oggi è così, sono cambiati i cordoli delle aiuole, e gli alberelli sono cresciuti



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---

Il filobus fermava come dice Rio a destra, diciamo che faceva circa la metà delle fermate che fa oggi il 36, forse qualcuna in pieno cemento è ancora visibile.


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Originally Posted by Riobasco View Post
Qui le vedi meglio, Paolo mi ha passato una scansione di migliore qualità...

http://imageshack.us/photo/my-images/254/img051v.jpg/
Gran bel fotografo, quel Paolo, bravo e bello; lo vedi sempre ?

__________________
'non millanto lavoro nel settore' (cit.)
◥◥◥◥◥◥◥◥◥◥◥◥◥◥◥◣◣◣◣◣◣◣◣◣◣◣◣◣◣◣

Last edited by ZioFausto; July 11th, 2012 at 03:21 PM.
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Old July 11th, 2012, 04:05 PM   #4578
Breus
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Finalmente online le carte del periodo napoleonico!
(O perlomeno io le ho scoperte solo ora )

http://archiviodistatotorino.benicul...=155032&indx=0
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Old July 11th, 2012, 04:37 PM   #4579
Riobasco
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Originally Posted by furfurano View Post
Indicava il negozio "Gianduja" il negozio preferito di mia madre negli anni '70 per i nostri vestiti da cerimonia.... Come quello della prima comunione
Idem con patate per il sottoscritto, in quel negozio c'eravamo entrati anche noi, ho un vago ricordo di rotoloni di stoffa su enormi scaffali e di un'atmosfera vagamente "dickensiana". Molto strano anche il negozio di scarpe "Bacchetta" (le cui commesse, credo ormai centenarie, mi hanno visto bambino, adolescente, ventenne, trentenne, quarantenne etc.etc. ) con il reparto al piano seminterrato, dà l'impressione che da un momento all'altro Pietro Micca sbuchi da una porticina, con una miccia spenta in mano...
In effetti, ogni volta in cui mi capita di passare a Porta Pila (cioè quasi ogni giorno) non posso fare a meno di incazzarmi per il degrado della casa della ditta Gianduja, che fa veramente schifo, non capisco perchè l'amministrazione non imponga al/ai proprietario/i di ripulire la facciata, come già fatto per altri edifici che si affacciano sulla piazza.
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Old July 11th, 2012, 05:11 PM   #4580
parpajon
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Originally Posted by Riobasco View Post
non capisco perchè l'amministrazione non imponga al/ai proprietario/i di ripulire la facciata, come già fatto per altri edifici che si affacciano sulla piazza.
che io sappia, l'amministrazione al massimo può imporre di "tacconare" eventuali parti di facciata ove sussistano rischi di distacco e relativi danni ai passanti. Per esperienza personale ti dico che risistemare facciate di palazzi di quel tipo, con restauro conservativo (stessi materiali dell'epoca e nulla di sintetico) come prescrivono giustamente i vari uffici tecnici, è costosissimo.
Il resto dipende dalle possibilità economiche, la lungimiranza e non per ultimo il livello culturale dei proprietari.
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