AugustusTO

6 maggio 1926
La Stampa CRONACA CITTADINA pagina 6

È avvenuto il cambiamento di mano

Su e giù ma viceversa

I torinesi, anche quelli di adozione, hanno accettato con molta disinvoltura il cambiamento di mano, che è venuto d'un tratto a mutare una inveterata abitudine cittadina, quella di... tenere la destra. Ciascuno, ieri mattina, uscendo di casa si è ricordato di essere diventato... mancino e chi ha avuto un momento di amnesia ha trovato, appena sul marciapiede, il cartellino avvisatore: « Veicoli a destra, pedoni a sinistra », con tanto di freccia indicatrice. Il mondo va alla rovescia! — dicevano gli ipocondriaci, l'altro giorno ancora; ed ecco che il mondo è stato rimesso... in carreggiata e logicamente adesso va per il suo giusto verso, sebbene la vita cittadina fluisca da ieri mattina all’incontrario per le sue innumerevoli arterie. C'è soltanto il vecchio Po che, incurante delle nuove disposizioni, continua a scorrere... come prima, dalle montagne al mare.
Ma ci prende un dubbio. La bella passeggiata sulla sua sponda destra, costruita per la gioia dei cittadini in festevoli e svaganti processioni primaverili, sarà d'ora in poi resa... inservibile dalle leggi sulla circolazione. È un vero peccato! Bisognerà ricominciare da capo il lavoro sulla sponda sinistra, perchè il regolamento è il regolamento e va rispettato!
La faccenda della mano per i… pedoni (intanto noi non sappiamo, perché si dica la mano dei pedoni), ha provocato qualche equivoco. Si dice che ieri mattina una timida sposa abbia sporta la... sinistra invece della destra allo sposo che, davanti al sindaco, stava per farla sua. Anche questo modo di dire « farla sua » per noi è privo di significato; forse una volta, alludendo all'incidente matrimoniale, si diceva « farla grossa », o poi con l'andar degli anni e con la storia della raffinatezza, si è cambiato, per riguardo alla sposa, quel « grossa » in « sua »). Ad ogni modo, tanto per tornare all'episodio municipale, il matrimonio non è andato a monte per l'affare della mano. La sposina, quando si è accorta dell'errore, ha sporto subito allo sposo la destra, il quale, a sua volta, credendosi in contrasto col regolamento, si era affrettato a porgere lui, la sinistra. Quando tutti e due, più rossi che mai, si sono accorti del reciproco errore, hanno cambiato simultaneamente la mano, cosicché è risultato che mentre la sposina riallungava la sinistra allo sposo, questi riporgeva la sinistra. Ricredutisi simultaneamente, i due fidanzati hanno cambiato un'altra volta la mano e... verso sera i due sposini ballavano ancora la gran scena finale della quadriglia con tutti gli inservienti municipali. Ma questa, crediamo, che sia una storia.
Il nostro « amico cinese », che ha un diavolo per ogni capello del suo codino, è venuto a raccontarci che ieri mattina le sartine di Torino hanno minacciato uno sciopero, perchè avevano saputo che l'Autorità municipale aveva dato l'ordine « d' cambiè tute le gucie ». Per un cinese autentico non c'è male, ma la storiella ci pare un po' grossa e noi la riferiamo, senza insistere, a puro titolo di cronaca, anche perchè sospettiamo che si tratti degli... « aghi di scambio » tramviari.
C’è anche stato il solito piccolo incidente dell'ubbriaco: un Tizio abitante in corso Vittorio 1911 ieri mattina, ricordandosi come al solito, tra i fumi del vino, che per raggiungere la propria abitazione doveva andare contro... corrente è arrivato invece verso sera, dopo molti barcollamenti, alla Madonna del Pilone... Credeva di essere sulla buona strada e non aveva pensato che i tram correvano alla rovescia. Un incidentino simile è accaduto a più di un cittadino molto distratto. Proprio vero che l'abitudine è più forte del regolamento.
Il cambiamento di mano dev'essere stato piuttosto difficile per i trams. Intanto, chiediamo noi da profani sì, ma sempre osservatori, come avranno fatto a... voltarsi? Sembra una cosa facile, e la sarà anche per il comm. Giuppone, il voltarli, ma il pubblico non può rendersi l'idea del lavoro titanico che hanno dovuto compiere i bravi tramvieri per... voltare le carrozze al capo linea. A proposito: quale sarà il capo linea? Questa è la storia del salume che ha o due capi o due code, o viceversa, e che uno non sa mai di dove cominciare a tagliarlo per cominciare proprio dal principio. Col cambio di mano il tram cambierà anche il capo di linea: se prima aveva i piedi, cioè le ruote a sud e la testa a nord, per esempio, d'ora in poi dovrà avere la testa a sud e le ruote a nord. Il controllore non potrà mica rispondere ad un passeggero che protesta: «Reclami al capo linea che è dalla parte opposta... ». A certe cose l'azienda tranviaria dovrebbe anche pensare! Un'altra cosa straordinaria dev'essere stato il cambiamento di... corrente elettrica sui fili tramviari. Per bacco ! Siccome i tram che prima andavano in su, adesso corrono in senso contrario sul medesimo binario la corrente avrà pur dovuto cambiare la mano anch'essa. Perché non sappiamo immaginare un tram... contro corrente!
In grave imbarazzo ci hanno detto che si siano trovati i cavalli i quali avendo, a malgrado di ogni regolamento, quattro gambe e neppure… una mano, e per di più la coda al centro, non hanno più saputo raccapezzarsi. Avvertiamo i buoni e pazienti cavallucci delle vetture pubbliche che la loro destra è dalla parte della frusta.
Le automobili sono subito andato benone. Ci sono state molte riverenze fra auto e trams, specialmente negli svolti. Fari contro faro, le due macchine, quella municipale e quella padronale si sono squadrate o poi hanno ripresa la strada, una rasente all'altra, scambiandosi colpi di pistola e di campanello.
Sappiamo ancora, a proposito di destra e di sinistra, la storia che riguarda un certo inventore che aveva ideato per i mancini, di mettere il manico, a certi vasi etruschi, alla sinistra invece che alla destra... Ma la storia non riguarda la polizia stradale ed e inutile perciò raccontarla.
Del resto, eliminati questi incidentini che erano prevedibili, tutto andrà per il meglio, cioè a sinistra. Sì, è vero, c'è qualche vecchio e ostinato conservatore della Destra che non vuol saperne di passare alla Sinistra, ma anche lo opinioni... politiche sono tanto elastiche che, o di qua o di là, fa poi lo stesso.
Concludendo, il passaggio alla mano sinistra è dato meno difficile del passaggio…. della Beresina. I tramvieri hanno, e vero, sudato parecchie camicie per aiutare i passeggeri a montare od a scendere dalla parte... giusta, ma insomma tutto è andato regolarmente, anche perché nessuno dei tanti... acrobati s'è azzardato a prendere il tram in corsa. Ci vorrà del tempo prima di destreggiarsi, - « pardon!.. », prima di… sinistreggiarsi. C'è sempre pericolo adesso di qualche... sinistro e bisogna usar prudenza.

Due milioni di spesa

Il cambiamento di mano è dunque una cosa compiuta ed alla direzione delle tramvie si è tirato un gran sospiro di sollievo... È ben naturale. La faccenda del cambiamento di mano pesava, come un piccolo incubo, sui dirigenti dell'Azienda. E ciò da anni: da quando cioè (dicembre ‘23) era stato emanato il relativo decreto governativo e si era posto mano ai lavori. A Torino c'era da compiere la sistemazione di tutta la rete tramviaria; ad essa si è aggiunta la faccenda del cambiamento di mano, e la cosa si è cosi complicata e... aggravata. La coincidenza delle due sistemazioni è stata, d'altra parte, una mezza fortuna, che ha permesso di prendere due piccioni con una fava: sarebbe stato più oneroso e più lungo si fossero dovuti compiere i due lavori separatamente.

La diligente preparazione

Una curiosità che il pubblico vorrebbe soddisfatta è quella di sapere quanto è venuto a costare all'azienda il cambiamento di mano. Ma il fatto che lo due sistemazioni sono state compiute in blocco e simultaneamente, non permette di rispondere alla domanda. Se ne ha però un'idea approssimativa, tenendo presente che per i lavori del cambiamento di mano erano stati preventivati due milioni di spesa. Una somma discreta, come si vede.
Del resto, i lavori sono stati lunghi, e complessi più che non si creda. Due anni si può dire sono durati (sempre, si intende parallelamente a quelli della sistemazione della rete), impiegando numerosi operai, che sono saliti talvolta fino a quattrocento, alla mano d'opera locale essendosene aggiunta altra, assoldata, ad esempio, nel Veneto. Ultimamente la squadra del lavoratori era ridotta a circa centoventi e tanti furono quelli che l'altra notte, durante la sospensione del servizio dalle 23 al mattino seguente, diedero giù ultimi e più febbrili tocchi all'opera loro.
La sospensione del servizio tramviario dell'altra notte è stata consigliata, da un triplice ordine di idee: 1°) dare alla cittadinanza l'impressione del nuovo importante avvenimento; 2°) modificare il funzionamento delle molle di centinaia di scambi lungo le linee e ai capolinea; 3°) effettuare una specie di prova generale del nuovo servizio. Il lavoro agli scambi è stato particolarmente intenso a Porta Nuova, dove sono i capolinea dei trams N. 11, 13 e 6; la prova generale è andata benissimo. Le vetture di ogni linea sono uscite di rimessa, circa due ore prima del solito, cioè alle 3,30, ed hanno girato tenendo naturalmente la destra. Tutto è andato secondo i desideri e le speranze dei dirigenti e personale. Nessun contrattempo, nessun incidente. Tutto ha filato a meraviglia. Bisogna però notare che c'erano state numerose prove parziali prima di questa prova generale. Per tutto il mese di aprile, di notte, fra il tocco e le 5, sono stato eseguite corse con vetture fuori servizio, percorrendo i binari nel senso della destra. E l'addestramento — la parola è esatta — ha dato i suoi buoni frutti.
Ma non meno che alla prova generato il successo è stato pieno alla... prima, rappresentazione, cioè ieri mattina. Ai punti cardinali della città erano stati stabiliti uomini e carri attrezzati, pronti ad accorrere in caso di bisogno, ad una segnalazione telefonica. Ma non c'è stato motivo alcuno del loro intervento. Tutto, ripetiamo, ha proceduto bene. A Roma, quando si effettuò il cambiamento di mano, si verificarono disgrazie anche mortali. A Torino nulla; rari incidenti di pochissimo conto. E questo è dovuto in parto al senso di intelligente adattabilità della cittadinanza, ed in parte al meticoloso lavoro di preparazione fatto eseguire dalla direzione delle tramvie.

Bilancio confortante

La lode all'Azienda tramviaria non è esagerata. L'altra notte, durante la sospensione, si è pensato anche a voltare i cartelli aerei recanti la dicitura « fermata » (lavoro secondario che poteva senza danni essere eseguito in un secondo tempo) e quattro carri hanno girato appositamente tutta la città, riuscendo quasi ad ultimare tale compito. Ma questo non è che un dettaglio per cosi dire di finitura dell'improbo lavoro durato in precedenza. Si immagini che i quaranta mila « giunti » che la rete conta lungo le sue rotaie, sono stati tutti esaminati e ripassati uno per uno, perché un « dente », cioè una sporgenza laterale di una rotaia sull'altra, col cambiamento di direzione delle vetture poteva essere causa, di sviamento. Le rotaie delle curve, che, come si sa, si consumano maggiormente da una parte che dall'altra, sono state senz'altro tutte rinnovate, a scanso di ogni eventualità di pericolo. Adunque, riepilogando, il bilancio della nuova instaurazione stradale è. confortante. Merito della, città, che ha dato un'altra prova di civismo, merito di tutti. Anche del Municipio, che ha fatto affiggere una falange di manifesti ricordando, mettendolo sotto gli occhi a viva forza, il nuovo ordinamento, e che ha steso all'imbocco delle principali vie del centro e in molti punti della periferia, grandi striscioni con la scritta « veicoli a destra ». Così sono stati prevenuti ed avvertiti anche quei conducenti che entravano in città, ignari del nuovo ordino di cose.
Né si deve dimenticare l’opera dello guardie municipali, in ispecie di quelle adibite alla disciplina del traffico stradale. Nei punti strategici, ad esempio Porta Nuova, tali agenti sono stati duplicati e magari triplicati, in ragione dell'accresciuto loro compito, consistente, oltre a dare l'« alt » e il « via » nell’instradare i veicoli alla destra, e nel sorvegliare anche i pedoni distratti o imprudenti. Effettivamente, le guardie adibite a questo servizio hanno constatato che i pedoni non sono stati … all'altezza dei trams nell'uniformarsi alle nuove disposizioni. Si è notata una certa resistenza a cambiare la destra per la sinistra. Conservatorismo, insomma... Non c'è che da sperare nel tempo. I torinesi non potranno impedire di rendersi persuasi delle esigenze create dalle nuove condizioni di transito, e, più che tutto, di provvedere alla propria incolumità personale. Comunque, questo eccezionale servizio di guardie civiche in soprannumero continuerà fino a che il comandante del Corpo, cav. Savigliano, che si interessa personalmente della questione, lo riterrà necessario.
Ed ora, per finire, una constatazione; per meglio dire, una considerazione, colta sulle labbra di un vecchio signore, da cui traspariva in pieno il torinese tradizionale di altri tempi, così tenace e restio a scomparire.
— Ecco — diceva il signore, dabbene, — Questa faccenda del cambiamento di mano è alquanto malinconica. Essa significa, in conclusione, che la macchina sta sempre più prendendo il sopravvento sull'uomo, il tram e l'automobile adesso tengono loro la destra, come si usava una volta... con le signore.

Lievi incidenti

Vari cittadini ti sono recati all'Ospedale di Giovanni perché caduti nel salire o nello scendere dai trams in moto. Si tratta fortunatamente, di casi molto lievi; abrasioni, contusioni, piccole ferite guaribili dai 5 ai 10 giorni. In Via Vanchiglia angolo Via Verdi è caduta dal tram n. 3 tale Guglielmina Pavese, di 52 anni abitante in Via Barbaroux n.7. In Via Arcivescovado dal tram n. 2 è caduto il magazziniere Andrea Andreis di 53 unni, abitante in Via Vincenzo Vela n. 29. In Piazza Vittorio Veneto la signorina diciottenne Dolores Giustini è caduta dal tram n. 16, ferendosi leggermente la mano sinistra.
— Un carrettiere, tale Marioli Fiorino di 32 anni, abitante in regione Bertoulla sbagliando la mano si è trovato con il suo carro dinanzi a un tram della quinta linea, in Lungo Po. Per scansare il tram si portò dinanzi al cavallo e tentò di fargli prendere la giusto mano; si trovò così preso tra l'animale e la motrice e dovette alla prontezza di spirito del tramviere che l’investimento ebbe che lievi conseguenze.

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GTT BASTA Scioperi

BASTA Sciopero GTT

Picard66

Oh bella, sapevo che il cambio non avvenne contemporaneamente in tutta Italia (Milano 3 agosto 1926) ma che addirittura ogni città facesse storia a sè...

Chissà come erano contenti coloro che dovevano spostarsi da una città all'altra...

e chissà se e come era indicato a chi provenisse da fuori città quale mano tenere...

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F . P i ë c h

torno un po' indietro nel tempo per dire che ci sono tantissimi palazzi di Torino che ancora conservano, per fortuna, i loro tesori custoditi sotto uno strato di intonaco...
con un vicino di casa mi sono proposto di iniziare un lavoro che ora sta finendo una professionista, il risultato è che stiamo riportando alla luce disegni sui soffitti che erano stati coperti ecco il risultato



decisamente premiante, soprattutto considerato il lavoro che si sta facendo su tutta la scala del condominio, bisognerebbe istruire la gente affinchè anche i palazzi più semplici (come il mio) possano tornare ad essere palazzi belli!

tronchino

che bellezza. Pazzesco che in passato qualcuno avesse deciso di coprire una cosa del genere!

@ Augustus: Oggi si opterebbe per l'eliminazione in blocco e immediata dei "trams" (mi piace sto plurale, trams, d'ora in poi lo uso anch'io!), altro che ristrutturazione di tutti gli scambi...

Parentesi OT: che fresco stamattina a Torino, da golfino, non pare proprio di essere a luglio. Ne hanno fatto le spese i canavesani martellati dalla grandine e dal vento, la famiglia di mia moglie ha avuto la casa in parte scoperchiata a Rivarolo.

AugustusTO

Che strano "trams" all'epoca. Eravamo ancora all'inizio del ventennio, prima che Venaus devenne Venalzio, Courmayeur Cortemaggiore, Washington Vosintone.
Io preferisco sempre le parole latine declinabili per genere e per numero
Mi rifaccio all'Iberia piuttosto che la perfida Albione che oggi va di moda.
Tranvia, plurale Tranvie, per esempio

Quello che mi fa arrabbiare che oggi mancano sempre fondi per qualche metro di binario (vedi via Nizza al Lingotto) e in una notte del '26 invece si è fatto l'impossibile.

A proposito di eliminazione di tram la sciagura capitò nel 1966 in un articolo del 14-11-1965 che la annunciava:

RIFORME DI STRUTTURA — Tram. Sono i mezzi più costosi, ma anche i più indicati per i trasporti di massa. La loro presenza nel centro rende difficile la convivenza con la motorizzazione privata. Alla sera e alla domenica, il numero dei passeggeri diminuisce notevolmente. Poste queste premesse, il piano della direzione Atm indica una serie di provvedimenti. Abolizione dei doppioni e dei percorsi paralleli. Facciamo soltanto due esempi: le linee 7 e 1 camminano sugli stessi binari da corso Regina al Lingotto; i tram 18 e 21 percorrono un lungo tratto in comune. Graduale sostituzione dei tram con i pullman sia nella zona del centro sia nelle vie cosiddette « di scorrimento ». In particolare i tram dovrebbero scomparire dalle vie Lagrange, Carlo Alberto, Giolitti e anche dinanzi alla stazione di Porta Nuova; come pure da corso Casale e da corso Moncalieri.

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GTT BASTA Scioperi

BASTA Sciopero GTT

tronchino

Detto: fatto. Casale (in parte) Moncalieri, Lagrange, Carlo Alberto, Giolitti sono trams-free. Lagrange e C.Alberto neanche da molto. Altro che PUT e PUMS, l'unica strategia applicata meticolosamente ancora oggi resta quella del 66. Vie Bologna, Genova, Nizza, PassoBuole, Settembrini trams-free!

Icopix

Un amico ha ritrovato in cantina una mappa di Torino che, da alcuni particolari, daterei intorno ai primi anni sessanta;
conoscendomi bene me l' ha immediatamente prestata.....

Dopo averla scansionata ( e dopo debito lavoro di taglio e cucito ),
eccomi pronto ad offrirla in pasto a tutti.

Buon scaricamento.

http://www.megaupload.com/?d=5AC1VSOR

Doppio P.S.
Se c' è qualcuno che riesce a definirne esattamente la data lo faccia sapere.
Perdonatemi eventuali imperfezioni nella cucitura" delle immagini;
ho fatto del mio meglio, ma "scannare" un lenzuolo con uno scanner A4 è un po' un lavoraccio......

Andrea87

Grazie per il lavoraccio!

Adesso ho pochissimo tempo (esami fino al 22 e vacanze dal 23).
La presenza delle opere di Italia '61 (Palavela, PDL, PalaRuffini, quartiere Le Vallette), la presenza del sanatorio San Luigi a Mirafiori trasferito nel '70 e l'assenza della sopraelevata di corso Mortara (1970), non aiutano a precisare la data.

Osservando invece i percorsi dei tram si nota la presenza del tram 2 che stando ai percorsi del sito www.museodeltram.it almeno fino al 1966 si chiamava 22.

La daterei tra il '67 e il '69..................mediamo il tutto e facciamo 1968

Altro in un'analisi più approfondita nel primo momento con un po' di tempo libero..........quindi a settembre

Icopix

Mi sono accorto solo ora ( mannaggia alla fretta ) di aver commesso
un grossolano errore di ricomposizione nel file 2 sotto Porta Nuova;
confido di correggerlo quanto prima, e di fornirne il nuovo link.

alejRED

Scusate se posto qui, ma non sapevo dove fare altrimenti.

Andando a zonzo sulle mappe satellitari di google e bing.maps ho trovato un particolare tratto di ferrovia a doppio binario che, partendo dallo scalo merci di Orbassano, va a interrarsi alle spalle del cimitero sud. Lo potete vedere in queste due viste aeree:

http://www.bing.com/maps/?v=2&cp=rh4...=b&form=LMLTCC

http://maps.google.it/?ll=45.030909,...03101&t=h&z=19

Ho pensato che potesse essere un binario a servizio dello stabilimento fiat, però non capisco bene nè che percorso potrebbe fare in sotterranea nè se è ancora attivo o meno.

Marmox

Sì, dici bene, quel doppio binario serve il parco auto dietro Mirafiori e sbuca qui: http://www.bing.com/maps/?v=2&cp=rh4...=b&form=LMLTCC

Con un po' di fantasia riesci a tracciare il percorso che fa. Compie una bella curva.

All'interno probabilmente dirama pure ed esce anche qui: http://www.bing.com/maps/?v=2&cp=rh4...=b&form=LMLTCC

Poi ci sono i famosi raccordi previsti per il SITO mai completati. Qui si notano gli scambi con binari che non proseguono e qui i ponticelli previsti per superare una via.

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Icopix

Se ne era gia parlato ( anche se non ricordo esattamente dove ).
Come hai dedotto, è un vecchio raccordo della FIAT;
l' uscita del tunnel si trova in prossimità dell' incrocio tra corso Orbassano e strada del Portone ( ovviamente dal lato opposto, all' interno della FIAT ).

http://maps.google.it/?ll=45.031803,...02229&t=h&z=20

Marmox

Quello da te linkato è un tunnel veicolare, tra l'altro uno dei tanti presenti in zona

Certo che lì intorno non avevano badato a spese in quanto a tunnel vari eh?

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Icopix

Noto con piacere che sotto la FIAT sia vissuta, nei tempi passati, una grossa colonia di talpe giganti !!!!

Maurrison

edit

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"Si può prendere in giro tanta gente per poco tempo, o poca gente per tanto tempo, ma mai tanta gente per tanto tempo" (cit.)

Maurrison

Grazie per averla condivisa, Icopix! Caso vuole che io abbia esattamente la stessa mappa, ma anche il "contenitore", che ti aiuterà a datarla con esattezza.

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"Si può prendere in giro tanta gente per poco tempo, o poca gente per tanto tempo, ma mai tanta gente per tanto tempo" (cit.)

Icopix

Ottimo, grazie!

alejRED

Grazie mille per la risposta, questo forum si conferma una miniera di informazioni
E' veramente notevole il numero di gallerie, raccordi, sottopassi e sovrappassi che la FIAT (come le altre grandi aziende) costruirono in città. Davvero una città nella città.

Sarebbe interessante creare una thread del tipo "TORINO - ferrovie/strade al servizio di stabilimenti industriali" penso che ce ne sarebbero di pagine da riempire

michele.x

Su strada della Manta all'altezza piu` o meno del sottopasso ci sono dei binari ferroviari (si intravedono dalla foto) e fino ad una decina di anni fa c'erano i rimasugli di una croce di san'Andrea e di un semaforo. Probabilmente quando è stata fatta la ferrovia serviva a collegarsi con i binari di via Vigliani, poi la Fiat ha deciso di scavare un tunnel sostitutivo.

Andrea87

Alcune foto dell'anno scorso di strada della Manta. Credo che questo binario sia sparito completamente, l'ultima volta stavano facendo dei lavori stradali a quell'altezza.

Binari che attraversano la strada.



Vista interna dal cancello. Si vede da dove provenivano questi binari e uno dei sottopassi ferroviari interni.
Si vede anche la torre piezometrica di Mirafiori che ho scoperto essere di Nervi (molto bella la mostra su di lui che c'era a To-Expo). In cima ha anche un terrazzo panoramico, anche se non credo sia molto frequentato.



Segnale di divieto di sosta ed un'altro ormai rotto. Mi aveva colpito il fatto che fossero in vetro. Erano così una volta?



Il semaforo.



Della croce del mio Santo non credo sia rimasto più nulla.