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Old June 29th, 2011, 03:12 PM   #2761
21Style
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Originally Posted by FaseREM View Post
Grazie per gli aggiornamenti Gian Luca!

Mi chiedevo se esiste il modo per vedere gli aggiornamenti più recenti fatti sul sito, sia per capire se sono usciti libri nuovi (man mano che aumenteranno i libri sarà necessario inserire dei sistemi di ricerca più "da biblioteca", ed eventualmente tra i parametri inserire anche la data di caricamento) sia per capire quando viene creata una scheda nuova o aggiornata una già esistente.

Non trovo mai il tempo di studiare il sito quanto vorrei, quindi magari esiste già quella funzione. In ogni caso grazie mille!
Ciao, le tue osservazioni sono corrette ... questi primi 150 libri li abbiamo buttati dentro tutti insieme .... in futuro (se ci sarà) prevederemo alcune migliorie, sicuramente prendendo spunto anche dalle tue idee.

Grazie ! Ciao.
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Old June 29th, 2011, 03:30 PM   #2762
guidotorinese
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Che assurdi quei cartelli "inizio convoglio" e "fine convoglio" un tempo presenti sui tram serie 7000. Per fortuna han avuto il pudore di toglierli.

Ricordo che una signora scrisse alla Stampa che era un po' come se lei avesse appeso al naso ed alla coda del suo gatto i cartelli "inizio del gatto" e "fine del gatto".
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Old June 29th, 2011, 11:26 PM   #2763
bube
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EY ...mi ricordo i cartelli,e non avevo capito perche' li mettevano neanche io .Non credo che i manovratori non riuscissero a distinguere la gabina A da quella B ,unico motivo a cui pensai 20 e piu' anni fa' ,per la loro esistenza.
Per il gatto nel caso avesse due teste il cartello poteva essere utile.
BB
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Old June 29th, 2011, 11:42 PM   #2764
Picard66
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Originally Posted by guidotorinese View Post
Che assurdi quei cartelli "inizio convoglio" e "fine convoglio" un tempo presenti sui tram serie 7000. Per fortuna han avuto il pudore di toglierli.

Ricordo che una signora scrisse alla Stampa che era un po' come se lei avesse appeso al naso ed alla coda del suo gatto i cartelli "inizio del gatto" e "fine del gatto".
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Originally Posted by bube View Post
EY ...mi ricordo i cartelli,e non avevo capito perche' li mettevano neanche io .Non credo che i manovratori non riuscissero a distinguere la gabina A da quella B ,unico motivo a cui pensai 20 e piu' anni fa' ,per la loro esistenza.
Per il gatto nel caso avesse due teste il cartello poteva essere utile.
BB
con tanto di effetti quantomeno singolari (ovvero il convoglio in marcia con il cartello fine convoglio "davanti"): foto da www.museodeltram.it


Credo che fosse una qualche regola solo torinese.
Sui bloccati milanesi (bidirezionali), non mi sembra di aver mai visto cartelli simili.
__________________
c'è chi legge la storia... e chi la scrive...
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Old June 30th, 2011, 01:02 AM   #2765
Riobasco
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Originally Posted by guidotorinese View Post
Ricordo che una signora scrisse alla Stampa che era un po' come se lei avesse appeso al naso ed alla coda del suo gatto i cartelli "inizio del gatto" e "fine del gatto".
Io ricordo una collega che mi chiese, seria seria, se i nuovi tram del 3 fossero spagnoli, visto che sulla veletta c'era scritto (proprio così, senza spazio e col punto microscopico) "P.HERMADA" che lei leggeva come "fermada"
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Old June 30th, 2011, 01:05 AM   #2766
Riobasco
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Originally Posted by guidotorinese View Post
Dai, perchè non organizzi una pizza per i parellari da Gigi di via Salbertrand prima delle ferie?
Volentieri, ma non siamo mica tanti... a parte noi due e Parella Boy chi ti viene in mente?
Ma Gigi lavora ancora? Credo che ormai sia più vicino ai 70 che ai 60, mentre il pizzaiolo egiziano "Id" (ma si chiamano tutti così?) abita dalle mie -attuali- parti, ogni tanto lo incontro.
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Old June 30th, 2011, 12:04 PM   #2767
parella boy
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Originally Posted by Riobasco View Post
Volentieri, ma non siamo mica tanti... a parte noi due e Parella Boy chi ti viene in mente?
Ma Gigi lavora ancora? Credo che ormai sia più vicino ai 70 che ai 60, mentre il pizzaiolo egiziano "Id" (ma si chiamano tutti così?) abita dalle mie -attuali- parti, ogni tanto lo incontro.
...E perchè, noi tre non bastiamo? comunque, scherzi a parte, si può fare!! Io passo quasi ogni giorno da quelle parti, e non saprei dire se "Gigi" c'è ancora oppure no...eh, sono un noto distrattone, però i posti "parelliani" per una pizza non scarseggiano, quindi, organizziamo, dai, così mangiamo e poi, vai con i "remember"!!!!! ciao ragazzi, a presto con i piedi sotto la tavola!!!
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Old June 30th, 2011, 02:39 PM   #2768
guidotorinese
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Originally Posted by parella boy View Post
...E perchè, noi tre non bastiamo? comunque, scherzi a parte, si può fare!! Io passo quasi ogni giorno da quelle parti, e non saprei dire se "Gigi" c'è ancora oppure no...eh, sono un noto distrattone, però i posti "parelliani" per una pizza non scarseggiano, quindi, organizziamo, dai, così mangiamo e poi, vai con i "remember"!!!!! ciao ragazzi, a presto con i piedi sotto la tavola!!!


Gigi l' ho visto davanti alla sua pizzeria non più tardi di un mese fa, stessa faccia e stessi baffi.
Son passato lì davanti o ieri o ieri l' altro ed era chiuso, magari era la chiusura di turno, ma ero in macchina e non ho verificato la cosa.

Per me va bene un giorno qualsisi della prox settimana, poi vado in ferie per 15 giorni, e poi son di nuvo disponibile.

Anche a me piace tanto rimembrare, dicono che faccia "agè", ma chissenefrega!

Ci sarebbe anche "giuanin suiru", ma se non ricordo male vive fuori ed ha problemi in famiglia

Last edited by guidotorinese; June 30th, 2011 at 02:40 PM. Reason: aggiunta
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Old June 30th, 2011, 10:40 PM   #2769
bube
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Originally Posted by Picard66 View Post
con tanto di effetti quantomeno singolari (ovvero il convoglio in marcia con il cartello fine convoglio "davanti"): foto da www.museodeltram.it

Credo che fosse una qualche regola solo torinese.
C'e' ciccio che guida !!! classe 1950.Non c'e' piu' dagli anni 90 per solite brutte malattie ,era un elettrauto "vero" prima dell'atm 1979 aveva una boita da elettrauto in via Cigna prima del Fortino ,per prenderlo in giro gli dicevamo che le sue fumne avevano sempre il libretto della pensione nella borsetta o che era amico intimo di una signorina allegra dietro il cimitero con un fiorino,non riusciva ad essere cattivo neanche se lo si bastonava,ho un bel ricordo non ha havuto una bella vita e neanche lunga.
BB
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Old July 1st, 2011, 11:47 AM   #2770
giuanin suiru
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Originally Posted by guidotorinese View Post

Anche a me piace tanto rimembrare, dicono che faccia "agè", ma chissenefrega!

Ci sarebbe anche "giuanin suiru", ma se non ricordo male vive fuori ed ha problemi in famiglia
sì, purtroppo le condizioni di mio suocero sono sempre più disastrose,
ci 'bloccano' qui (hinterland milanese, purtroppo)
con qualche giro periodico di 'manutenzione' della sua vecchia casa natale in Friùli, ormai irraggiungibile per lui;
mi farebbe moltissimo piacere esserci, però la vedo dura

nel caso fissaste una data con largo anticipo vedo se mi è possibile organizzarmi, però non posso promettere nulla;
grazie comunque !

buona giornata
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Old July 1st, 2011, 03:03 PM   #2771
parella boy
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Originally Posted by guidotorinese View Post
Gigi l' ho visto davanti alla sua pizzeria non più tardi di un mese fa, stessa faccia e stessi baffi.
Son passato lì davanti o ieri o ieri l' altro ed era chiuso, magari era la chiusura di turno, ma ero in macchina e non ho verificato la cosa.

Per me va bene un giorno qualsisi della prox settimana, poi vado in ferie per 15 giorni, e poi son di nuvo disponibile.

Anche a me piace tanto rimembrare, dicono che faccia "agè", ma chissenefrega!

Ci sarebbe anche "giuanin suiru", ma se non ricordo male vive fuori ed ha problemi in famiglia
...ragazzi fate voi, se si organizza entro luglio io ci sono, ovviamente privilegiamo chi ha problemi organizzativi, ma in effetti una cosa programmata con un buon anticipo penso si possa fare! attendo comunicazioni sul forum, per ora...buon weekend a tutti!!!
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Old July 1st, 2011, 07:51 PM   #2772
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Questo volume mi incuriosisce davvero!

_____________________________________________________________

Torino Capitale

http://www.francescocorni.com/pubbli.../copertina.jpg

Il volume raccoglie in undici capitoli lo svilupo in fasi successive di Torino dall’età augustea a quella medioevale e rinascimentale quando Torino diventa capitale dello stato sabaudo. Prosegue considerando gli ampliamenti promossi dai Savoia in epoca barocca, le strutture e le scelte per elevare la città al nuovo rango che la porteranno a ben figurare nel contesto europeo. Illustra l’attività degli architetti di corte da Vitozzi, Castellamonte, Guarini, Garove e soprattutto Juvarra che, dopo il trattato di Utrecht, trasforma la città divenuta capitale del Regno di Sardegna. Gli ultimi capitoli son dedicati allo sviluppo della città dopo la bufera napoleonica quando Torino assume la guida del risorgimento italiano e si prepara a divenire nel 1861 Capitale d’Italia. Ogni capitolo è preceduto da una veduta complessiva della città seguita dalle principali strutture , piazze, chiese e palazzi pubblici e privati relativi a quel momento storico. Il disegno prospettico e la tecnica dello spaccato consentono al lettore di valutare immediatamente le proporzioni di ogni soggetto, il dentro e il fuori contemporaneamente assai meglio di una lunga descrizione, mentre il testo si limita a descrivere l’epoca e la funzione. Anche i particolari sono risolti a disegno e la fotografia è esclusa dal volume secondo una tradizione che in Piemonte ha il suo padre nobile nel celebre Theatrum Sabaudiae

Il libro è di 280 pagine, formato 30x30 cm, copertina rigida cartonata con cofanetto. Il costo del volume è di 48 euro.


Qui un assaggio (per ovvi motivi in formato lillipuziano).

Ps: Giuro che non ho compartecipazione agli utili dell'autore!
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Old July 2nd, 2011, 01:18 PM   #2773
escaped
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qua ci sono foto già postate e ripostate, ma è una bella raccolta tutte insieme

http://www.mepiemont.net/foto_stor/l...luoghi_1t.html

(ho scoperto l'acqua calda vero?)
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Old July 3rd, 2011, 12:42 PM   #2774
giuanin suiru
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un rumore e un odore;


il rumore : fatto dalle scarpette da calcio, sul pavimento dei corridoi e degli stanzoni, al rientro dei giocatori dall'allenamento;


l'odore : di olio canforato, o qualcosa di simile, usato per i massaggi, e permeante quegli stanzoni e corridoi;


papà : chiacchiera con un suo amico d'infanzia, dal '56 in poi dirigente del settore giovanile del Toro, Angelo Zambruni

(è lui a lasciarci entrare dentro, a vedere i giocatori da vicino);


papà gli dice 'siamo diventati una squadra di cioccolatai', ma è una battuta molto amara, in quel '59;


papà mi spiega che 'quello è il Capitano' (Enzo Bearzot);

m'incute timore,

come un po' tutto quell'ambiente...


osservo papà mentre si fa fare autografi da tutti i giocatori, sulle cartoline / fotografie della squadra;

anche da chi in prima squadra giocò pochissimo

(ricordo autografi di Gerbaudo, Gualtieri, Piaceri, Odasso, Teneggi);

poi mi spiega che Rosato è il più timido e Hitchens il più sorridente



qualche anno dopo :


mattinate 'tagliate' da scuola e passate a vedere l'allenamento, dalle gradinate;


Mondonico che dribbla tutti e entra in porta palla al piede;

Pulici, bello e fusto, chissà se diventerà uno forte...;

Zecchini, con quella barba sarà sicuramente un compagno


e gli altri... "tutti primi al traguardo del mio cuore"



l'ultimo ricordo :

pioggia autunnale, tantissime persone, una bara;


anche nell'anno dello scudetto il dolore ha colpito il Toro,

ha permeato 'quello' stadio





un rumore,

un odore,

alcune immagini, situazioni, momenti :

questo è rimasto nitidamente impresso nella mia memoria,

di quegli anni ormai lontani,

tra la fine dei '50 e il '76;


anni in cui era inimmaginabile che quel 'Tempio' laico


("ma chi sarà 'l vilàn a ciamelu 'n camp ?

J'era na cun-a, 'd speranse, 'd vita, 'd rinasensa,
j'era sugné, crié, j'era la lun-a,
j'era la strà dla nòstra chërsensa")


dove avevano giocato 'loro',

sarebbe scomparso;


invece.






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Old July 5th, 2011, 09:52 AM   #2775
guidotorinese
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...ragazzi fate voi, se si organizza entro luglio io ci sono, ovviamente privilegiamo chi ha problemi organizzativi, ma in effetti una cosa programmata con un buon anticipo penso si possa fare! attendo comunicazioni sul forum, per ora...buon weekend a tutti!!!

Le prox due settimane sono in ferie, mi andrebbe bene l' ultima di luglio, qualsiasi giorno.
Gigi è chiuso il mercoledì, ma si può anche andare altrove.
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Old July 6th, 2011, 08:48 PM   #2776
Makyo
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Un bel video delle officine di corso Dante nel 1911 su La Stampa

>LINK AL VIDEO<

E relativo articolo:

"1911, si gira il primo film con gli operai della Fiat"

Restaurata, ripulita, tirata a lucido come una gemma centenaria dimenticata nel fondo di un cassetto della storia, torna sugli schermi la prima testimonianza cinematografica sulla Fiat e una delle prime che presentano un’officina meccanica italiana. Dai dati a disposizione sul filmato Le officine della Fiat , titolo del documentario tornato oggi alla luce, non risultano le ragioni per cui sia stato prodotto da Luca Comerio. Ma è probabile che l’occasione sia stata la grande Esposizione internazionale del 1911 al parco torinese del Valentino, nella ricorrenza del primo mezzo secolo dell’unità d’Italia e dedicata alle industrie e al lavoro, ricorrenza che, come scrive Valerio Castronovo in "Un secolo di storia italiana" «non aveva solo consacrato il ruolo assunto dalla capitale subalpina nel campo della tecnica e della produzione. Quella manifestazione a cui era accorso un gran numero di visitatori anche dall’estero aveva affrancato la città da una patina di provincialismo e l'aveva accreditata come l’avanposto di una nuova Italia».

Siamo a Torino in corso Dante e come detto nel 1911. Datazione questa ricavata da un fotogramma del filmato in cui compare un uomo che tiene tra le mani una copia de La Stampa dalla cui prima pagina si è potuto risalire alla data di pubblicazione del quotidiano torinese. È l’anno della guerra di Libia per la quale la Fiat ottenne considerevoli commesse di autocarri militari. Anno in cui il cavaliere Giovanni Agnelli, non ancora del tutto sciolto da guai giudiziari, era tornato negli Usa dopo esserci stato la prima volta nel 1906, per studiare il successo della Ford model T, la prima utilitaria e le tecniche con cui questa veniva prodotta. Intanto la città di Torino, registrando 28 mila maestranze di cui tremila alla Fiat, 225 operai ogni mille abitanti, segnava un aumento della popolazione di diecimila unità all’anno e un numero di laureati al Politecnico che superava quello dei laureati in Giurisprudenza. Contemporaneamente la Fiat aveva raggiunto le 2600 unità prodotte in un anno, la metà di quelle fabbricate in Italia e aveva aperto sedi commerciali in Germania, Russia, Austria, Ungheria, Polonia, Francia, Regno Unito e New York. In segreto i suoi progettisti stavano studiando e progettando la prima utilitaria italiana, la Tipo Zero.

È su questo terreno, dunque, che bisogna scendere per apprezzare il breve documentario di cui si parla. Undici minuti di girato suddivisi in sette capitoli preceduti da altrettanti cartelli tematici: operai al lavoro, montaggio cambi di velocità, montaggio motori, prova motori, montaggio chassis, prova vetture, mezzogiorno. Ci si è chiesti se il filmato racchiudesse un’intenzione propagandistica. A giudicare dalle immagini non si direbbe. Il marchio di fabbrica non compare, infatti, che in modo obbligato e solo sui radiatori delle vetture in fase di montaggio. Se qualcosa del non detto prevale, questo riguarda invece l’intenzione descrittiva e un sommesso orgoglio manifatturiero.

All’esterno delle officine poche auto, strade deserte, silenzio intuibile e non per l'evidente mancanza del sonoro, una carrozzella, un passeggero e un cavallo, un tram aperto, un'edicola con pochi giornali. Tranquillità e misura. Identica atmosfera si respira all'interno dell'officina, ancorché i locali siano popolati di operai e tecnici al lavoro attorno ai pezzi, alle macchine, agli strumenti di lavoro, ai cassoni ingombri di materiali. Qualche ragazzo, nessuna donna, l’ambiente illuminato dalla luce artificiale diffusa da una selva di eleganti globi opacizzati che scendono dal soffitto nobilitandolo della loro presenza calda e cordiale. Gli operai indossano casacche di tessuto grezzo, molti hanno i baffi, non sembrano disturbati dal fatto di essere ripresi, lavorano, tirano focosamente di lima, uno in particolare desta attenzione per via di un fazzoletto legato al mento, segno di un probabile ma sopportato mal di denti. E siamo alla conclusione introdotta dal cartello: Mezzogiorno! annuncio che apre la sequenza dell’uscita per la pausa pranzo, pagina per altro antologica di per sé che segna l'inizio delle due ore di interruzione dal lavoro degli operai e dei funzionari, molti dei quali tornavano alle loro abitazioni. Tutti portano un copricapo nonostante la stagione mite. Così a giudicare dall’abbigliamento leggero. Berretti, lobbie, cappelli a larga tesa, panama, ma nessun basco.Qualcuno si scopre in segno di saluto rivolto a chi dietro la cinepresa sta riprendendo quella circostanza felice.

Si può dire che questo dell'uscita dalla fabbrica sia il momento in cui la fabbrica non c'è. Ma ciò non vuol dire che non si sente. Vista cento anni dopo, la ripresa in questione non nasconde, infatti, una riflessione inevitabile sulla città e il suo destino di essere «città pilota». Un destino che si paga col sentirsi il terreno di un'alternanza di successi e insuccessi, di aver dovuto rinunciare per tanti anni di essere città dei piaceri, come nelle parole di Vittorio Messori, città del cioccolato e della birra, sede della scienza triste di Cesare Lombroso, città fatalmente prediletta da Nietzsche, sede del più grande ricovero del mondo, una città «disturbata» dal suo essere stata capitale, città tornata oggi ad essere luogo di cultura non senza il rischio di cedere al farsi turistificio. Certo che in cento anni di strada e di giravolte Torino ne ha fatte e chissà quante ne farà ancora.

di Oddone Camerana, La Stampa (06/07/2011)
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Old July 7th, 2011, 05:36 PM   #2777
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Originally Posted by Makyo View Post
Un bel video delle officine di corso Dante nel 1911 su La Stampa
..........
All’esterno delle officine poche auto, strade deserte, silenzio intuibile e non per l'evidente mancanza del sonoro, una carrozzella, un passeggero e un cavallo, un tram aperto, un'edicola con pochi giornali.
Mi sembra evidente che a quei tempi si teneva la sinistra.
L'avete notato?
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Old July 9th, 2011, 05:28 PM   #2778
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Si, se non sbaglio fu così fino agli anni 20-30', quando per differenziarsi dalla "perfida Albione", ovvero l' Inghilterra, si adottò la guida alla francese, ovvero sulla destra.
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Old July 11th, 2011, 01:00 PM   #2779
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Si, se non sbaglio fu così fino agli anni 20-30', quando per differenziarsi dalla "perfida Albione", ovvero l' Inghilterra, si adottò la guida alla francese, ovvero sulla destra.
Il cambio avvenne in occasione dell'entrata in vigore del Codice della Strada.
Agosto 1926.
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Old July 12th, 2011, 10:51 AM   #2780
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Il cambio avvenne in occasione dell'entrata in vigore del Codice della Strada.
Agosto 1926.
Il cambio di mano da sinistra a destra a Torino fu effettuato nella notte del 5 maggio 1926.

Si fa riferimento al Regio Decreto del 31 dicembre 1923 n. 3043
A Roma si fece in precedenza, 1° marzo 1925.

Qui un post interessante su Roma sparita:
http://www.skyscrapercity.com/showth...ge=73&langid=5

Questa sì che fu una svolta epocale, non come quelle che si evocano spesso ai giorni d’oggi.

Segue articolo sul cambio di mano a Torino il 5 maggio 1926 (data napoleonica)
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