Breus

... si vede che abbiamo lo stesso "fornitore"... Cmq Marmox-occhio-di-falco ha (ancora una volta) ragione. Le mie modestissime, e datatissime, conoscenze di tecnica fotografica non mi permettono però di capire come si facesse in epoca ante-photoshop....

Si, queste due sono le "leggende". Personalmente opterei per il "valun", considerando il terrazzo fluviale su cui sorge la Città e le Basse di Dora dove il borgo si trova. Ed il fatto che non esistano campi "da pallone" nella cartografia storica, mentre le carte settecentesche riportano un "campo di tiro con l'archibuigio" nei pressi dei Mulini Dora. E' pur vero che il gioco della pallamaglio non prevedeva probabilmente strutture ad hoc. (E poi mi piace il punto di vista di chi canta fuori dal coro, leggasi: sono un bastiancontrario).

La torre civica, se ben ricordo, fu abbattuta in periodo napoleonico e non più ricostruita. Mi pare ci fossero in ballo sia problemi di stabilità, sia il "drizzamento" di via Doragrossa (ops: Garibaldi).

B.

Riobasco

Si raschiava via l'emulsione dalla lastra del negativo, semplicemente. Appena possibile farò esempi.

Andrea87

Per quanto ne so hanno iniziato a ricostruirla ma....siamo in Italia ed è rimasta incompiuta da duecento anni....

Icopix

Au contraire: nel caso in questione era sufficiente ( utilizzando una matita morbida )
riempire la traccia chiara ( sul negativo ) lasciata dal cavo sospeso,
rendendone il più possibile la stessa intensità dello sfondo scuro ( il cielo );
in fase di stampa si sarebbe potuto ancora eventualmente ovviare ad eventuali
leggere differenze di tonalità mediante mascheratura e/o sottoesposizione del positivo.

Picard66

Chiarito che la linea aerea è stata Photoshoppata...

Vorrei ricordare che sulla rete di Torino hanno girato anteguerra tram bidirezionali. Il chè presume l'esistenza di aste di manovra per l'inversione.

Non essendo evidentemente in presenza di un capolinea, è possibile che lungo la rete venissero predisposti questi scambi per consentire l'inversione in caso di incagli o lavori sulla rete.

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Riobasco

Questo è un esempio di photoshop d'annata... cartolina di fine anni '50 di corso Monte Grappa angolo via Servais/Lessona:

Il fotografo, però, ha volto dare un aspetto "più moderno", eliminando i ruderi del portale del cascinale:




Ho anche trovato, per la serie "Duca d'Aosta" la cartolina che veniva utilizzata come copertina del diario

Nick07

Immagino che lo conosciate già, ma ho scoperto da pochi giorni MuseoTorino e ci sto perdendo ore e ore...
Avete visto la pagina dei libri in pdf?
http://www.museotorino.it/site/media/books

micio630

Ciao a tutti, sono capitato nel sito per puro caso l'altra sera e, maledizione a voi tutti, ne sono rimasto così estasiato che ho passato 3 (TRE) ore a guardare le vecchie foto della ns bellissima città, che amo immensamente...
Al momento non ho sotto mano foto da postare, ma siccome già i miei bisnonni abitavano a Torino e posseggo vari album fotografici abbastanza "vecchiotti" mi riprometto di condividerli con voi tutti.

Per il momento grazie, alcune foto mi hanno davvero fatto venire i brividi...

a presto
Maurizio

Riobasco

Benvenuto, Maurizio! Attendiamo con curiosità le tue foto, anche perchè se non le pubblicherai ti troverai, sotto casa, Breus, Icopix, FaseREM etc.etc. coi forconi!

Icopix

Benvenuto, micio630...........

giuanin suiru

sotto quegli alberelli, in mezzo a corso montegrappa, vennero fatte alcune foto nel giorno del mio battesimo

guidotorinese

Oltre alla foto della Duca postata da Riobasco, ne ricordo anche una presa più frontale, in cui sulla sx su via Asianari si vede una Fiat 1200, ed è probabilmente quella del mitico direttore didattico Gilli.
Il maestro Scomparin aveva una 850.

michele.x

Ringrazia San Google ;-)

Tieni conto di una cosa: la stazione di Alpignano non è poi così lontana dallla zona centrale di Rivoli. Quando ero giovane, a volte mi capitava di perdere il treno delle 0:20 e per rientrare ad Alpignano prendevo il 36 fino al capolinea, e poi a piedi fino ad Alpignano. Potevano essere le quattro/cinque guinnes che mi ero scolato ed il fisico giovane, ma anche a piedi all'una e mezza di notte non mi sembrava una distanza cosi` enorme.

Detto questo il fatto che la ferrovia sia spostata verso nord puo' anche essere dovuto alle collina morenica, che dicamo cosi` prosegue anche a nord di corso Susa: o la ferrovia veniva fatta correre esattamente accanto a corso Susa oppure si sarebbe dovuto sbancare la collina.

Per evitare sbancamenti si faceva passare dove adesso passa l'A32 oppure si faceva passare dove passa adesso, tra il col Giansesco e la collina con le case popolari (ma anche no).

Del resto non si spiegherebbe il rifiuto di una ferrovia per poi farne una venti anni dopo.


Ad ogni modo se vuoi parliamone su Torino Sparita, non qui... non mi pare il caso di inscenare una discussione No-T/Si-T con quasi duecento anni di ritardo.[/QUOTE]

Nick07

Riprendo un vecchio post (pag. 70 o giù di lì).

Cito la Guida di Covino del 1873:

"Giardino zoologico del re [...] Mediante permesso si può visitare [...] è ricco di specie svariate di animali. Vi si ammirano leoni, leopardi, tigri, pantere, linci, lupi, iene, orsi; una bella collezione di scimie, di lama, di antilopi, di capre, di daini, di cervi, una giraffa; dei zebù, degli elefanti, dei kanguròo. Fra gli uccelli vi sono aquile, avoltoi, condor, emu, struzzi, piccioni maltesi, pappagalli."

...e cito la Guida di Armandi del 1884:

"Il Giardino Reale, che per gentile concessione del Sovrano è aperto liberamente al pubblico[...]. Il re Vittorio Emanuele [...] vi fece edificare parecchie edicole e diversi chioschi per gli animali che facevano parte del rinomato Giardino Zoologico unito al Giardino superiore. Ora il Giardino Zoologico più non esiste che di nome avendo Re Umberto, per ragione di economia, proposto al Municipio torinese di offrire in dono alla città tutte le bestie che erano colà racchiuse nel serraglio; proposta che il Comune non potè suo malgrado accettare."


A proposito, sapevate che al Valentino c'era invece un acquario? Credo creato per una delle esposizioni ma rimasto per diversi anni. Qualcuno ne sa di più?

Traiano

Quindi ad un certo punto della storia lo zoo privato del re fu chiuso, non divenne lo zoo del parco michelotti? quando fu aperto lo zoo al Michelotti invece?

guidotorinese

Ignoro l' anno esatto, ma lo zoo al Michelotti, gestito dalla famiglia Molinar, fu aperto attorno alla metà degli anni '50.
Immagino che lo "Zoo del Re" chiuse moooolti anni prima.

Riobasco

Restando sulla cartolina che ho postato, mi chiedo come abbiano potuto comprendere, nella foto, una parte così ampia della scuola. Evidentemente non c'era ancora la casa dove ora ha sede una filiale del San Paolo e, forse, neanche quella alle spalle del fotografo. Da qualche parte ho ancora il mio diario di prima elementare, se lo troverò magari farò uno scan di qualche pagina

guidotorinese

Sì dai!

Ricordo vagamente del divieto di parlare in dialetto e di consumare "cibarie e simili".

Nella foto mi pare anche che non compaiano la case Fiat di via Carrera.

bube

Risparmio il lavoro a qualcuno va! era in una pagina precedente dal signore al terzo piano, sopra.



bb

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giuanin suiru

fantastico !
grazie

in quegli anni sia via Carrera sia via Asinari erano a doppio senso, il 'D' transitava dunque esclusivamente su via Carrera;
la filiale più vicina del San Paolo era quella di corso Svizzera (ag. 14), poi si aggiunse quella di piazza Massaua (ag. 17); quella dirimpetto alla Duca d'Aosta ebbe la numerazione 21;
anche come supermercati bisognava andare fino alla Standa di piazza Risorgimento, l'Upim di corso Telesio e il Max Market di via Salbertrand non c'erano ancora;
ciao !