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#321 |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
Posts: 179
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Grazie dei complimenti, il mio archivio fotografico di Torino è composto da più di 7000-8000 foto scattate negli ultimi 6 anni
![]() ![]() P.S. solo 1 gradino mi pare di ricordare. |
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#322 |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
Posts: 4,408
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Proviamo ad andare avanti con le cartoline: la barriera daziaria di Lanzo era posta al centro di piazza Baldissera con la classica struttura porticata. Fu abbattuta negli anni Venti per ampliare la piazza e favorire la circolazione, la città si era ormai espansa molto più a nord e la cinta daziaria si era spostata.
E' rimasta solo più la Stazione Dora (chissà ancora per quanto?). ![]() Questa invece era la piccola barriera di Villa della Regina. Il dazio era costituito da due piccoli baraccotti in legno, visto lo scarso traffico della zona. ![]() Infine ecco un'immagine della Barriera di Casale, in piazza Borromini. Notare la sfilza di piccoli tram. L'azienda dei trasporti dell'epoca doveva dare lavoro a moltissime persone! ![]() Mi chiedevo... ma la cinta daziaria cosa era esattamente? Un muro? Una rete? Non pensavo che nel Novecento le merci entranti in città pagassero ancora il dazio. Per caso esistono foto della cinta daziaria? Last edited by FaseREM; May 30th, 2009 at 07:01 PM. |
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#323 |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
Posts: 4,408
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Piazza Solferino: le balie in uniforme delle famiglie benestanti si sedevano sulle panchine a prendere il sole e a lavorare a maglia mentre portavano ai giardini i bambini a loro affidati. Ed è passato appena un secolo!
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#324 | |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
Posts: 179
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Quote:
Per capire la barriera di Casale dove si trovava ci ho impegato un bel po' quando vidi per la prima volta la cartolina poi mi è bastato vedere superga sullo sfondo ed ho capito, ora c'è un parcheggio al posto della dogana. La cosa interessante di quella cartolina è che gli edifici a sinistra mi sembra siano ancora gli stessi, anche il cortile esiste ancora se non sbaglio (ho la visuale satellite di google maps fuori uso). La stazione Dora ho capito solo ora dove si trovi, ci sono passato davanti decine di volte senza notarla ![]() La dogana di Villa della Regina non ho mai capito esattamente dove si trovasse, ci sono troppi pochi inidizi da questa unica foto. L'unica cosa che ho sempre notato è che l'edificio assomiglia molto ad un altro che si trova a Torino Esposizioni di cui non ho mai scoperto l'antica utilità. |
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#325 |
Turin is My City
Join Date: Mar 2007
Location: torino
Posts: 3,105
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eccol la strada oggi che si vede sulla cartolina della barriera di villa della regina
http://www.panoramio.com/photo/10023402
__________________
Territory passion, Design for living |
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#326 |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
Posts: 4,408
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No no, intendevo solo sapere se la cinta fosse un muro, una rete, una recinzione in legno per impedire il passaggio dei carri alle dogane. Nel caso in cui fosse stato un elemento fisico e non un'astratta demarcazione territoriale mi chiedevo se esistesse qualche immagine che la ritraesse o addirittura se ancora oggi ne rimanesse qualche elemento residuo (ma so già la risposta credo che non ci sia, ammesso che ci sia mai stato).
Credo che la barriera di Villa della Regina si trovasse in quello slargo nel quale confluiscono corso Giovanni Lanza, via Villa della Regina, Corso Quintino Sella e corso Alberto Picco. E' una zona di ville e villette ancora oggi, non credo ci fosse questo gran traffico. |
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#327 |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
Posts: 4,408
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Per quanto riguarda quella casetta di legno al Valentino... non saprei dirti, ho sempre pensato che fosse un chiosco-bar-ristorante in disuso. C'è stato un periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento in cui andava di moda quello stile. Come la Latteria Svizzera al Valentino, la stazione di Chivasso, la birreria-birrificio Kuursal Durio di via Cigna:
![]() che poi altro non sarebbe che... il fortino di strada del Fortino!!!! ![]() Last edited by FaseREM; May 30th, 2009 at 10:57 PM. |
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#328 |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
Posts: 179
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Quindi se non erro (visto che ho sempre google maps visione satellite fuoriuso, credo di essere stato bannato) alle spalle di questa foto dovrebbe esserci il vialetto alberato che da verso l'ingresso principale di villa della regina, a destra la rotonda che porta al Liceo Segre e a sinistra una stradina in salita (verso parco europa?!?)?
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#329 |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
Posts: 179
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Sulle cartine di inizio secolo non è segnalato nessun muro perimetrale tipo quello dell'accampamento romano o della città del 1700 con relative porte, quindi non credo che esistesse qualcosa del genere.
Questa tua domanda mi ha fatto tornare in mente una vecchia immagine del primo ponte accertato di Torino che vidi anni fa. L'antico ponte di piazza Vittorio varie volte crollato e ricostruito. Sul ponte stesso era stata costruita una torre, probabilmente già all'epoca c'era qualche tipo di dazio da pagare per passare sul ponte con della merce il fiume, da quanto ricordo all'epoca era in servizio anche un sistema di barche per il trasporto merci da una sponda all'altra parallelamente allo stesso... ![]() Una volta avevo trovato una immagine del GP del valentino, quindi anni 40-50, in cui quella casupola c'era già e si vedeva sullo sfondo, chissà di che anno è, per me degli inizi del secolo. |
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#330 | |
Cinico user
Join Date: Aug 2007
Location: Torino - Spina 3
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#331 |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
Posts: 179
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C'è da tirarlo su sto thread, cercando su internet è uno dei pochi posti dove si parla della Torino scomparsa e non delle solite 2 menate in croce sparite. Poi se guardiamo i thread equivalenti di Roma e Milano c'è da spaventarsi a che quota sono arrivati
![]() Esempi degli ultimi tempi: Resti romani in piazza Vittorio Resti del ponte in piazza San Carlo Resti della chiesa in piazza vittorio etc etc e secondo loro hanno resto fruibile al pubblico i resti del corridoio rinascimentale che collegava palazzo madama con la biblioteca reale semplicemente mettendo dei vetri a terra? Ma magari dargli una pulita ogni 2-3 mesi non sarebbe male. Così sembra più un palco per miniconcerti... Le porte palatine, il muro laterale, ho come la netta impressione che per farci passare il vialetto del giardino ne abbiano buttato giù un altro pezzo ma SPERO di sbagliarmi. Last edited by MindLab; May 30th, 2009 at 11:14 PM. |
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#332 |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
Posts: 4,408
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L’Antico Ponte della Porta di Po
Da un documento Word trovato in rete:
L'antico ponte sul Po - che rimase per quattro secoli l'unico attraversamento del Po in prossimità di Torino - fu costruito all'inizio del Quattrocento, in sostituzione di uno precedente, in legno, crollato da più di settant'anni. Si sa che il progetto architettonico fu ideato nel 1405 da un religioso - certo Antonio Becchio di Villanova - e che l'opera fu realizzata da capimastri anonimi tra il 1406 e il 1411. Costruito alla buona, in tempi in cui le conoscenze sulle costruzioni murarie subacquee erano scarse e poco diffuse, il ponte ebbe ben presto a soffrire danni per l'irruenza del fiume; già nel 1416, tre delle dodici pile avevano ceduto, ma le continue opere di consolidamento, mantennero integro il ponte fino all'inizio del Settecento. Il 3 novembre 1706, due mesi dopo la battaglia di Torino contro i francesi, una piena demolì la sesta pila a partire dalla città, per cui crollarono quattro arcate tra la quarta e la settima pila e le ultime due verso la collina. Il ponte fu riparato sostituendo le parti mancanti con travate in legno che, pur conferendogli l'aspetto di un relitto, lo tennero in piedi per un altro secolo. Per quanto ormai inadeguato, il vecchio ponte continuava ad essere l'unico collegamento di Torino con la collina e la strada per Genova. Fu soltanto durante la dominazione francese, nel dicembre 1807, che lo stesso Napoleone di passaggio a Torino giudicò quel rudere indegno della città, ne decise la sostituzione e tempestivamente decretò: ''Il sera construit un pont de pierre sur le Po à Turin" (D.I. del 27.12.1807). ![]() L’antico Ponte della Porta di Po, Bernardo Bellotto, 1745 ![]() L’antico Ponte della Porta di Po, Giuseppe Pietro Bagetti, 1795 ![]() Disegno del ponte di Po, Ottavio Comenero Bressano, 1583 ![]() Pianta e alzata del ponte vecchio, 1707 |
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#333 |
passerby
Join Date: Jul 2007
Location: Torino
Posts: 1,914
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I dazi con le varie pese, di cui rimangono ancora oggi tracce, sono rimaste in vigore almeno fino agli anni 60.
La città di Torino era circondata di dogane lungo le vie di scorrimento principale che controllavano il passaggio di merci che naturalmente, non era paragonabile ai volumi ed alle quantità odierne, e per questo molto più facilmente controllabile in ingresso ed in uscita dalle città. Allora non vi erano ducati fiorini jumper tir vari che giravano su e giù, come oggi, ed il passaggio di merci era inferiore sia in peso che in volumi, il consumismo non era così sfrenato ed anche la polazione complessiva era inferiore. Pertanto in uno stato cd di polizia specialmente sotto il fascismo con l'autarchia e successivamente con la guerra ed embarghi e tesseramenti alimentarii vari, ma anche dopo la guerra in un'epoca in cui non esistevano i calcolatori, era doveroso controllare minuziosamente i passaggi dei beni alimentari durevoli e di consumo per controllare tecnicamente i flussi statistici dei beni in passaggio, ma anche per controlli fiscali e di polizia, chiaramente. Si consideri che la mobilità privata era quasi inesistente (biciclette?) la vita diurna era limitata praticamente ai tragitti casa lavoro, le gite fuori porta (!) una occasione eccezionale, la vita notturna la movida inesistente, i mezzi di trasporto privati una eccezione, ecco come agli occhi di un contemporaneo possa sembrare impossibile che solo 50 o 60 o 70 anni fa vi fossero le dogane o i dazi che controllassero tutti i movimenti di merci. Invece era proprio così, era un mondo completamente diverso da quello al quale siamo abituati oggi. Delle pese e dogane che mi ricordo io da gagno, e che comunque erano in disuso, sono quella in corso Francia all'aeronautica dove c'era una pesa (al confine tra Torino e Collegno lato Alenia) ed a Collegno di fronte all'ex caserma dei carabinieri, dazi che ancora a fine anni 80 erano visibili. |
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#334 | |
passerby
Join Date: Jul 2007
Location: Torino
Posts: 1,914
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Quote:
grazie per avermi svelato una corrispondenza che non conoscevo...quella torre eclettica era parte della birreria birrificio kursaal che prendeva l'acqua per la birra, come molti altri birrifici insediati lungo il corso della Dora Riparia, dalla Dora che passava davanti! Pensa un pò! Alla salute ![]() ![]() E pensare che a monte del corso della Dora c'erano le varie ferriere, la zona attuale di Spina 3 ![]() |
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#335 |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
Posts: 179
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Sarebbe interessante sapere se è stata ricostruita nel punto esatto dove si trovava la torre oppure è la stessa rimaneggiata. Se si guarda attentamente c'è lo stesso ballatoio e gli stessi fori circolari degli orologi pero senza orologi. Se ho capito bene cosa ho letto in passato, l'edificio che si trova di fronte era la bocciofila creata dal fondatore della birreria. Ne avevo viste delle foto dall'interno ed era davvero bella. Ora ne rimane solo la facciata, il resto è stato demolito. L'altro ieri girando in cerca di cose strane ho trovato una vecchia scritta liberty nella piazza del municipio.
![]() Amo il liberty ![]() ![]() |
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#336 | |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
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Quote:
Alla pagina http://www.breweriana.it/portal/inde...d=58&Itemid=81 ho trovato altre informazioni: "Agli inizi del secolo scorso il commendator Durio, proveniente da una nota e ricca famiglia di conciatori di pellame, decise di aprire in Torino un Birrificio che fosse il "ritrovo della buona società"; accanto ai locali destinati alla produzione, Durio fece erigere un capannone (il Kursaal) che era una specie di salotto in cui si poteva conversare ma anche un luogo di svago e di sport (bocciodromo e campo di palla a mano)." La facciata come si presenta oggi: si vedono ancora la scritta "GIUOCO BOCCIE" e gli stemmi BD (Birreria Durio) ![]() L'esterno è quello che possiamo vedere nelle cartoline, l'interno era particolarmente sontuoso: "Alle tue spalle, appena entrato, in alto ti guardava Dio da un grande dipinto murale raffigurante il Giudizio Universale. Il comm. Durio era una persona un poco megalomane ed una delle tante cose che lo dimostrano, oltre a tutti i bellissimi oggetti pubblicitari da lui voluti, è proprio questo affresco; pensate che alla sinistra di Dio c'erano i dannati all'inferno; alla destra i beati brindavano con la birra Durio. Altra cosa che si notava, appena entrati al Kursaal, era un'orchestrina che intonava la "Marcia Durio", un motivetto fatto scrivere apposta dal comm. Durio." Così doveva apparire arrivando da strada del Fortino (se solo avessero ampliato un po' più a sinistra l'inquadratura si sarebbe visto anche il canale dei Molassi, maledizione!) "La vita del Birrificio Durio non fu lunga. Forse per le troppe spese fatte per attirare "solo" l'élite di Torino, forse anche per alcune campagne pubblicitarie non proprio azzeccate (famosa è quella in cui la maschera di Torino, Gianduia, invitava la gente a bere la birra Durio invece che il vino)." Copertina dello spartito con la partizione della Marcia Durio: ![]() Retro di copertina dello spartito: si intravedono gli interni: ![]() |
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#337 | |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
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Quote:
![]() ![]() In questa si vede il dipinto che è stato citato mi sa. ![]() La torre?!? E' fuori visuale o non c'è? La didascalia che ho sul libro sotto le cartoline indica che diventò un cinema e poi fu abbattuto durante un bombardamento nella 2 Guerra Mondiale. ![]() |
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#338 | |
Registered User
Join Date: Jul 2008
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Quote:
![]() ![]() ![]() Wow, si si, sembrerebbero essere proprio le stesse due immagini illustrate sulla quarta di copertina dello spartito. Certi sfarzi sarebbero impensabili per un locale al giorno d'oggi (ma forse anche all'epoca doveva essere molto dispendioso mantenere la baracca... tanto è vero che pare sia fallito nel giro di una decina d'anni). Ad ogni modo... se ne beveva di birra in quel periodo!!! ![]() Nel post precedente mi riferivo alla torre: non credo sia mai stata abbattuta, perchè le forme a grandi linee sono le medesime. Del Kursaal invece come dici tu rimane soltanto la facciata. Nell'ultima cartolina la torre è fuori inquadratura, resterebbe molto più a sinistra. Si vede di più l'asse della Dora (l'attuale Lungo Dora Agrigento). Quella zona era piena di fabbriche, vista la vicinanza della Dora e di canali che si diaprtivano da essa. Basta guardare quanto fosse basso il fiume per capire quale potesse essere l'entità dei prelievi idrici per uso industriale. |
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#339 |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
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Eh volevo andarci a fare qualche foto oggi ma sceso in garage ho trovato una ruota bucata ed il tempo di cambiarla arrivavo lì che era sera allora mi sono fatto un semplice giro per il centro per le vie secondarie in cerca di qualsiasi cosa.
Mentre stavo in giro ho triangolato in mente e ci ero arrivato anche io che era a sinistra la torre ![]() |
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#340 |
Registered User
Join Date: Jul 2008
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Un'ultima immagine e poi direi che potremmo anche cambiare argomento, visto che ormai lo abbiamo ampiamente sviscerato
![]() Con la tornata di cartoline acquistata oggi è saltata fuori questa: solito posto, solito soggetto ma ripreso da un pochino più indietro. ![]() |
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foto, torino |
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