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Nel 1955, un accordo tra le Poste e l'Atm aveva istituito il "servizio celere" postale; sulla parte anteriore dei tram transitanti per Porta Nuova, di fianco alla porta anteriore, era stata posta una buca delle lettere, che vediamo


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al passaggio alle fermate presso Porta Nuova, un addetto delle Poste ritirava la posta imbucata, portandola al Centro di Smistamento di via Nizza.
L'iniziativa, se ben ricordo, non fu di lunga durata, al massimo un paio di anni; le cassette però rimasero affisse ai tram per molto tempo, anche dopo la cessazione del servizio.

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In questa foto del 1865, vediamo ancora i mulini flottanti sul Po, dove poi sorgeranno i Murazzi



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Censin

Anno 1950: un picnic il giorno di Pasquetta, in collina


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Censin

Estate 1968: "La Stampa" trasloca dalla storica sede di via Roma nella nuova di via Marenco, presso il Po; vediamo nella foto il trasferimento dei macchinari

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allora, si pensava che la nuova sede sarebbe durata per molti decenni, forse secoli; invece, dopo meno di 50 anni, è stata ritrasferita nella nuova in via Lugaro, dietro il cavalcavia di corso Dante; ma, nel frattempo, tutte le tecnologie di stampa sono cambiate, investite dalla "rivoluzione informatica".

giuseppe tubi

Io me le ricordo nella seconda metà degli anni 60...

turtu63

‎Grazia Carelli‎

Porta Susa. È in arrivo la carta per la Casa Editrice "Roux Frassati & C".
Da: "Il volto di Torino"

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Censin

Finora i panni stesi dei lavandai in riva al Po li avevo sempre visti sulla sponda destra, verso la collina; la foto seguente, del 1876, dimostra che l'attività, e la stesa dei panni, si svolgeva anche sulla sponda cittadina

foto sul web
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Censin

Le OGR, al tempo in cui erano in attività

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notare sulla destra la profusione di assi e carrelli, pronti per la sostituzione o la riparazione.
A sinistra, si vede invece il trincerone del passante ferroviario, nel tratto tra il bivio Crocetta e Porta Susa.
Parte dei binari interni delle OGR, già al tempo della corrente continua (dopo il 1961), erano anche elettrificati; l'alimentazione era data con un collegamento "volante" con la linea aerea di uno dei binari del passante; mi sembra infatti di vedere il binario più a sinistra con la palificata.

Censin

Foto abbastanza recente (1982) della biglietteria di Porta Susa, con le code....
Ora è tutto scomparso


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Le code, si sa, sono sempre irritanti, ma quelle alle biglietterie delle stazioni lo sono al quadrato! Rischiano infatti di far perdere il treno!
Una volta, a Porta Nuova, un tizio davanti a me aveva chiesto un biglietto per Rimini; erano sorte difficoltà col resto, che il bigliettaio non aveva, e che stava andando a cercare; al che la persona rispose: "Mi dia il biglietto, si tenga il resto di mancia e...vaffanc!". Il treno era infatti in partenza tra pochi minuti...

Censin

Osservare il passaggio dei treni da ponti e cavalcavia, si sa, è sempre stato uno dei passatempi preferiti dai bimbi; se ricordo ancora bene la passerella pedonale su Porta Nuova tra via Berthollet e corso Stati Uniti, è per le tante volte che mi ero soffermato a contemplare i treni in partenza e arrivo dalla stazione; attualmente lo si può fare comodamente solo dal cavalcavia di corso Sommeiller, che dispone anche di panchine sul lato verso via Nizza.
Nella foto, vediamo invece un pargoletto che osserva i treni dal cavalcavia di corso Bramante, nel 1956, prima che lo stesso venisse allargato (anni 60) facendo scomparire quella grata

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Raido

VII Campionati Mondiali di bocce – Torino Esposizioni – 26/10/1956 – 28/10/1956

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Danilo Tancredi

Due foto in epoche diverse, riguardanti praticamente lo stesso posto: come TAG abbiamo la Manifattura Boero, via Stradella, via Giachino, corso Venezia. La foto più recente (con le biciclette) è dell'utente Pier Carlo (Torino sparita su facebook).



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*** e per completamento di vista:

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Generale

in realta lo scheletro del gasometro di via passo buole e rimasto fino agli anni 90, lo ricordo bene da ragazzino perche frequentavo un liceo in zona.

fu smontato in quegli anni e rimpazzato dal complesso sportivo dell italgas dove poi andai spesso a giocare negli anni dell uni

turtu63

via roma

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Censin

La foto è del 1952, antecedente all'elettrificazione della Torino - Milano (1961); si vede infatti la palificata della linea telefonica e telegrafica di servizio della ferrovia, come era in uso su tutte le linee non elettrificate; al momento dell'elettrificazione, come norma, sostituita da cavo aereo sostenuto dalle palificate della linea aerea.

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Ecco la prima pagina de La Stampa del 11/12/1936, con la notizia dell'avvenuta abdicazione




come è stato fatto rilevare recentemente in occasione dell'anniversario della regina Elisabetta, la stessa è diventata regina "per caso": fu infatti in seguito a quell'abdicazione, che il fratello di Edoardo, Giorgio VI, diventò re, e i diritti di successione passarono ai suoi discendenti, appunto la primogenita, Elisabetta.
Un problema di successione simile, come è noto, si era verificato da noi nel Regno Sabaudo nell'800, quando, con la morte di Carlo Felice senza discendenti maschi, la successione era passata a Carlo Alberto, del ramo collaterale dei Carignano.

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Fin dai primi tempi, il padiglione Agnelli di Torino Esposizioni è stato usato anche per manifestazioni, specie sportive; ricordo, nell'inverno del 1961 - 1962, era stata ricavata una pista di go-kart, durata per tutta la stagione invernale.
così la cronaca cittadina de La Stampa ne dava notizia il 16/12/1961

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Foto della zona del Ponte del Gatto, alla sommità di via Sabaudia, come è stata dal 1932 al 1956, quando vi facevano capolinea il tram 14 e il filobus navetta 52 per Cavoretto

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Nel 1956, il 14 venne limitato a piazza Zara, e il 52, trasformato in autobus, prolungato, passando per il centro, alla Madonna di Campagna (via Casteldelfino angolo corso Grosseto).
Oggi a quell'altezza vi è il ristorante "Ciacolon"; lo strano nome della località era dovuto a un ponte esistente in zona sul rio Pattonera, prima della sua "tombatura"; ignoro quale sia il felino che gli diede il nome...

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Lo stadio Mussolini (l'attuale Grande Torino) ancora in costruzione, quasi ultimato


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Anno 1930: la principessa Maria Josè, accompagnata dalle crocerossine, in visita alla scuola "Pacchiotti"


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