TORINO Sparita - Page 1365

motori49 · February 21st, 2018, 12:12 AM

Riobasco · February 21st, 2018, 01:12 PM

Quote:

Originally Posted by motori49

Grazie per la bella foto , come periodo siamo inizio 1930 dal modello del sidecar
da noi ormai scomparsi ma in Francia e paesi nordici se ne vedono ancora molto belli con telai ribassati e motori moderni
purtroppo da noi è impossibile omologarli ,come al solito!!!!!!!!!!!!!!1

Ricordo che, almeno sino agli anni '80, erano in vendita quelli della "Dnepr", mi pare prodotti in Unione Sovietica e con un aspetto decisamente antiquato, quasi ti aspettavi di vedere "Grunf" alla guida

motori49 · February 21st, 2018, 02:44 PM

Si erano costruiti in Russia , ancora in produzione sono i modelli della URAL (fino a qualche anno fa ne incontravo sempre uno guidato da una persona sempre vestita in tuta mimetica in corso Re Umberto) sempre fabbricati in Russia

motori49 · February 21st, 2018, 02:49 PM

Censin · February 21st, 2018, 05:37 PM

Quote:

Originally Posted by motori49

purtroppo da noi è impossibile omologarli ,come al solito!!!!!!!!!!!!!!1

Questa non la sapevo!

Censin · February 21st, 2018, 05:50 PM

Quote:

Originally Posted by motori49

siamo nel 1915

Al termine dell'Esposizione, si cantava: "Al Valentin l'han gavà la steccato, poeur dimoresse le noste masnà!".
Segno che, a parte la grandiosità e il successo della manifestazione, i residenti in zona ne avevano avuto fin sopra i capelli, del parco completamente chiuso. Lo stesso si può dire per tutte le altre manifestazioni "chiuse", con pagamento del biglietto d'ingresso, che il parco ha dovuto ospitare. Fortunatamente, le ultime manifestazioni, come il Salone dell'Auto o quello del Gusto, sono state finora libere, col parco agibile e fruibile, senza steccati e recinti e biglietti d'ingresso!
Quando, per il centenario dell'Unità d'Italia, si tenne la mostra di Flor61, da maggio a giugno del 1961, il Valentino era pure stato quasi interamente recintato, con esposizioni comprendenti sia l'interno di Torino Esposizioni sia l'esterno, il tutto accessibile e visitabile solo pagando la allora non indifferente somma di 1000 lire. A giugno, al termine della mostra, si ottenne almeno di poter visitare e circolare liberamente nella parte esterna, che noi residenti in zona visitammo e fruimmo quasi quotidianamente fino a quando, in autunno, anche la parte esterna venne smantellata (ma fortunatamente le due attrazioni più caratteristiche, il Giardino roccioso e il Roseto, rimasero ed esistono tuttora, molto ben curate).

Censin · February 21st, 2018, 05:55 PM

Quote:

Originally Posted by motori49

Questo è l'aspetto che la stradina lungo il Po ai bordi delle mura del borgo ha conservato fino a non molti anni fa, quando è stata lastricata con un discutibile intervento...

Censin · February 21st, 2018, 06:12 PM

Da Facebook: Agosto 1955: col taglio del nastro da parte delle autorità, si aprono ufficialmente al pubblico i Giardini Reali (parte superiore), dopo il riscatto da parte del demanio, che era stato possibile anche grazie all'intervento del presidente Einaudi (uno dei suoi ultimi atti prima della scadenza del mandato presidenziale). Finalmente, i Giardini a disposizione di tutti

per la verità, la parte oltre il cavalcavia su viale I Maggio non era fruibile, perchè in concessione alla Famija Turineisa, come rimasta fino alla fine del secolo scorso.

Censin · February 21st, 2018, 06:20 PM

Stessa fonte: per l'esposizione di Italia61, erano state reclutate un buon numero di hostess, per accogliere i visitatori; le vediamo qui alla riunione precedente l'entrata in servizio

Molte di esse, al termine della manifestazione, riuscirono poi a entrare in Comune o nelle Aziende municipali.

Censin · February 21st, 2018, 06:28 PM

Stessa fonte: Durante la guerra, la Sinagoga (Tempio israelitico) in San Salvario subì gravissimi danni; fortunatamente, dopo il conflitto ne fu possibile la ricostruzione; qui la vediamo nel 1951, ancora priva dei caratteristici bulbi (rimessi in seguito) che fanno parte integrante della skyline del borgo

Censin · February 21st, 2018, 06:33 PM

Stessa fonte: il Museo dell'Industria, sede del Politecnico, dal lato di via Cavour, in una foto forzatamente anteguerra; l'edificio venne bombardato e completamente distrutto; al suo posto, ora, il piazzale Valdo Fusi

turtu63 · February 21st, 2018, 08:01 PM

Quote:

Originally Posted by motori49

Grazie per la bella foto , come periodo siamo inizio 1930 dal modello del sidecar
da noi ormai scomparsi ma in Francia e paesi nordici se ne vedono ancora molto belli con telai ribassati e motori moderni
purtroppo da noi è impossibile omologarli ,come al solito!!!!!!!!!!!!!!1

( stessa fonte) Piazza Vittorio, primi anni 40: mio padre sulle vettura di famiglia-foto di Claudio Costantini

turtu63 · February 21st, 2018, 08:05 PM

Quote:

Originally Posted by Censin

Stessa fonte: Durante la guerra, la Sinagoga (Tempio israelitico) in San Salvario subì gravissimi danni; fortunatamente, dopo il conflitto ne fu possibile la ricostruzione; qui la vediamo nel 1951, ancora priva dei caratteristici bulbi (rimessi in seguito) che fanno parte integrante della skyline del borgo

http://www.skyscrapercity.com/showpo...ostcount=24837

turtu63 · February 21st, 2018, 08:11 PM

Quote:

Originally Posted by Censin

"Austerity, austerity, se non vuoi andare a piedi compra l'asino: così faceva il ritornello di una canzoncina in voga a fine 1973 - inizio 1974, l'epoca delle "domeniche a piedi" decise dopo gli aumenti esponenziali del petrolio e i tagli nella produzione da parte degli sceicchi arabi; per la verità, le stesse autorità aggiungevano che il risparmio era minimo, lo scopo era di "rieducare" la gente a comportamenti diversi in materia di energia.
Asini per la verità non ne vidi in quelle feste a piedi; ci si arrangiò però con i mezzi più strani, ad esempio a pedali

(stessa fonte)
http://www.skyscrapercity.com/showpo...ostcount=25385

turtu63 · February 21st, 2018, 08:17 PM

Quote:

Originally Posted by Censin

Stessa fonte: Il teatro Alfieri durante la guerra subì il destino degli altri teatri torinesi: colpito dalle bombe, ne restava solo la facciata; mentre per altri, come il Balbo o il Chiarella o il Maffei, non se ne volle più la ricostruzione, l'Alfieri lo si volle ricostruire, all'incirca nello stesso stile. Nella foto, la ricostruzione della volta

http://www.skyscrapercity.com/showpo...ostcount=25691

turtu63 · February 21st, 2018, 08:31 PM

Ornella Succo- dal libro "Gli architetti dell'Accademia Albertina" a cura di G.M. Lupo, edizioni U.Allemandi &C.;Vittorio Ecclesia, Posa della prima pietra del Regio Ospizio Generale di Carità di Torino, 27 luglio 1883.

turtu63 · February 21st, 2018, 08:34 PM

Ornella Succo-Regio Ospizio Generale di Carità di Torino, veduta dal lato di corso Stupinigi .probabilmente dal libro "Gli architetti dell'Accademia Albertina" a cura di G.M. Lupo, edizioni U.Allemandi &C.

turtu63 · February 21st, 2018, 08:38 PM

già pubblicata con definizione minore -Grazia Carelli,1920, la vecchia via Roma percorsa dalla linea F.
Foto Archivio " Il Punto" Paolo Arlandi ."Dal 1893 al 1924, anno in cui diventa municipale con altri numeri, la linea F della "Belga" segue il percorso:
Barriera di Francia - pza Statuto - via Garibaldi - pza Castello - via Roma - cso Vittorio E. II - cso Vinzaglio - via Cernaia - cso San Martino - pza Statuto"

turtu63 · February 21st, 2018, 08:48 PM

Grazia Carelli,anni'50 Via Pietro Micca. Servizi di emergenza causa sciopero dei tram.
Da: "Torino che non c'è più"
chissà se Riobasco gradirebbe viaggiare sul tetto

turtu63 · February 21st, 2018, 09:09 PM

Michele Mancini-percorsi linee tram Da una guida in francese stampata in occasione della "Esposizione internazionale di arte decorativa moderna" - Maggio-novembre 1902.

February 21st, 2018, 12:12 AM	#27281
motori49 Registered User Join Date: Oct 2014 Posts: 167 Likes (Received): 73

February 21st, 2018, 02:44 PM	#27283
motori49 Registered User Join Date: Oct 2014 Posts: 167 Likes (Received): 73	Si erano costruiti in Russia , ancora in produzione sono i modelli della URAL (fino a qualche anno fa ne incontravo sempre uno guidato da una persona sempre vestita in tuta mimetica in corso Re Umberto) sempre fabbricati in Russia

February 21st, 2018, 06:12 PM	#27288
Censin Registered User Join Date: Dec 2012 Posts: 4,658 Likes (Received): 833	Da Facebook: Agosto 1955: col taglio del nastro da parte delle autorità, si aprono ufficialmente al pubblico i Giardini Reali (parte superiore), dopo il riscatto da parte del demanio, che era stato possibile anche grazie all'intervento del presidente Einaudi (uno dei suoi ultimi atti prima della scadenza del mandato presidenziale). Finalmente, i Giardini a disposizione di tutti per la verità, la parte oltre il cavalcavia su viale I Maggio non era fruibile, perchè in concessione alla Famija Turineisa, come rimasta fino alla fine del secolo scorso.

February 21st, 2018, 06:20 PM	#27289
Censin Registered User Join Date: Dec 2012 Posts: 4,658 Likes (Received): 833	Stessa fonte: per l'esposizione di Italia61, erano state reclutate un buon numero di hostess, per accogliere i visitatori; le vediamo qui alla riunione precedente l'entrata in servizio Molte di esse, al termine della manifestazione, riuscirono poi a entrare in Comune o nelle Aziende municipali.

February 21st, 2018, 06:28 PM	#27290
Censin Registered User Join Date: Dec 2012 Posts: 4,658 Likes (Received): 833	Stessa fonte: Durante la guerra, la Sinagoga (Tempio israelitico) in San Salvario subì gravissimi danni; fortunatamente, dopo il conflitto ne fu possibile la ricostruzione; qui la vediamo nel 1951, ancora priva dei caratteristici bulbi (rimessi in seguito) che fanno parte integrante della skyline del borgo

February 21st, 2018, 06:33 PM	#27291
Censin Registered User Join Date: Dec 2012 Posts: 4,658 Likes (Received): 833	Stessa fonte: il Museo dell'Industria, sede del Politecnico, dal lato di via Cavour, in una foto forzatamente anteguerra; l'edificio venne bombardato e completamente distrutto; al suo posto, ora, il piazzale Valdo Fusi