Breus

Propongo corso serale tenuto dal Prof. Ico Pix in 20 lezioni di almeno due ore da tenersi in birreria a sua scelta (anche corso itinerante in più birrerie) nel mese di agosto. (E chi non impara e/o non fa i compiti paga da bere)

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I.M.H.O.

Riobasco

Ico de Paperis

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Censin

Propendo anch'io per l'intitolazione "romana", vista l'epoca. Da notare comunque che anteguerra erano stati progettati molti sedimi stradali in seguito per varie cause (principalmente la guerra) non realizzati.
Ad esempio, la già ricordata piazza Merano, in corso Moncalieri poco a Sud del bivio di Cavoretto (via Sabaudia); oppure la panoramica "viale dei Colli" che doveva, sul modello fiorentino (non so dove poi si intendesse realizzare l'equivalente di piazzale Michelangelo), passare a mezza costa sulla collina, tra il ponte Umberto e il ponte Isabella. Tutto sommato, meglio che non sia mai nata....



dalla solita guida Paravia del 1937.

Censin

Nota: Questo post avevo pensato di postarlo per l'anniversario, il 29/7; avendo tempo, ho deciso di anticiparlo, certo che nulla cambia al suo significato.

La mattina del 30 luglio 1900, urlata a squarciagola per le strade dagli "strilloni", i giornalai ambulanti, si sparse una tragica notizia: il re Umberto I aveva perso la vita la sera prima in un attentato, a Monza, mentre assisteva a un saggio ginnico; colpito da due colpi di pistola sparati a bruciapelo, era spirato dopo pochi minuti.



La notizia destò in città enorme raccapriccio e sgomento, sia perchè la morte improvvisa del sovrano arrivava in un momento delicatissimo per le sorti del paese, sia perchè Torino era sempre rimasta la "sua" città; qui era nato nel 1844, qui nel 1868 aveva sposato la cugina Margherita, figlia del duca di Genova; pur avendo seguito la corte a Roma dopo il 1870, era sempre rimasto legatissimo alla sua città natale, dove non perdeva occasione per tornarvi in visita, come per le esposizioni del 1884 e del 1898.
I funerali, dopo una cerimonia funebre a Monza e la successiva traslazione a Roma, si tennero nella Capitale solo il 9 agosto (si dovettero attendere prima il rientro del figlio erede al trono Vittorio Emanuele, che al momento del delitto si trovava in crociera nel Mediterraneo, poi l'arrivo di altri capi di stato e personalità che desideravano rendere l'ultimo saluto); in concomitanza coi funerali, a Torino si tenne una commemorazione funebre (una sorta di funerale senza cadavere) alla Gran Madre, allo scopo parata a lutto, alla presenza di una folla strabocchevole che aveva gremito piazza Vittorio (ovviamente chiusa al traffico, con le linee tranviarie deviate o sospese), come vediamo dalla foto seguente

Censin

Sul "regicidio", come venne subito definito, sono stati scritti interi libri, allo scopo di far luce e chiarire la complessa vicenda, che portò all'attentato (frutto quasi sicuramente di un complotto, di cui Gaetano Bresci era il semplice esecutore). Mi permetto solo un commento personale:
Se l'attentatore, o meglio i suoi mandanti di oltre Atlantico, si proponevano con l'assassinio del sovrano di destabilizzare l'Italia, creando le condizioni per un colpo di stato o per un rovesciamento violento della monarchia, sbagliarono in pieno, ottenendo l'effetto opposto: tutto il paese si strinse nel cordoglio accanto alla famiglia reale, la cui popolarità raggiunse probabilmente il massimo di tutta l'éra monarchica. A parte Torino, di cui abbiamo visto la foto della commemorazione, le cronache del tempo parlano di manifestazione sincere di cordoglio in tutta Italia; se problemi di ordine pubblico vi furono, furono dovuti solo alla ressa e alla calca creatasi, ad esempio, al passaggio del convoglio col feretro nelle città attraversate, per la folla che voleva rendere omaggio al defunto sovrano (Peraltro, le cronache parlano dell'arresto di un tale che, dopo aver alzato il gomito, aveva detto ad alta voce:" Che volete che sia? Morto un re, se ne fa un altro!"). Tutte le forze politiche, di destra e di sinistra, compresi i socialisti mai molto teneri con la monarchia, si unirono nella condanna ed esecrazione dell'attentato; l'Italia una volta tanto dette prova di maturità e di equilibrio.
L'11 agosto, infine, il re giovine, secondo la definizione di D'Annunzio, il 31enne Vittorio Emanuele III, giurò fedeltà allo Statuto dinanzi al Parlamento riunito, entrando nella pienezza dei suoi poteri sovrani.

giuseppe tubi

Ciao Nilton! Quella zona della Barriera di Milano ha molte vie dedicate a musicisti. Nelle immediate vicinanze ci sono Tartini, Pergolesi, Corelli... Non mi pare strano che fosse celebrato anche Benedetto Marcello!

Censin

Riguardo alla vicenda del "regicidio", un ricordo personale: in piena éra repubblicana, nel 1958, il consiglio comunale di Piombino (maggioranza PCI - PSI) aveva deliberato di dedicare a Gaetano Bresci una via cittadina; immediatamente si levò un coro di proteste in tutta Italia, sembrando la cosa quasi un'apologia degli attentati e degli attentatori, di ogni tempo.
Lo stesso Togliatti sconfessò pubblicamente l'iniziativa, memore forse dell'attentato di cui egli stesso era rimasto vittima dieci anni prima. E la delibera venne ritirata.

giuseppe tubi

Non intendevo escluderlo, però mi pare che nel XVIII sec. fosse conosciuto come tale.

Censin

Infatti, è conosciuta come il rione dei musicisti. Così come alla Crocetta c'è il rione dei navigatori ed esploratori (Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci, Fernando Magellano, Giovanni da Verrazzano, Marco Polo, ecc.).

giuseppe tubi

Giovedì sera megapizza formato tavolo accompagnata da birre di qualità al Manhattan Pub di Via Giachino. Chi volesse unirsi è gradito!

giuseppe tubi

Per questo mi pare palese si tratti di Benedetto Marcello, piuttosto che un console romano...

Icopix

..........Nottambulo.

giuseppe tubi

Il Gimp, quello con l'icona del lupetto col naso a palla e le orecchie a mezzaluna, ce l'ho e lo uso per cose banalissime in quanto il fotoritocco per me è ancora un'arte oscura, ma mi pare molto ben fatto.

giuseppe tubi

Nottambulo? La mia è la ghenga dell'imbrunire: ci troviamo alle 21 e alle 23 ci avviamo a nanna...

Icopix

....Nel senso che faccio la notte.....

giuseppe tubi

Ah, capito! Pensavo che intendessi che per te è troppo tardi... :p

Icopix

9 maggio 1936


Giovani Italiane in attesa del discorso di Mussolini, per la proclamazione dell' Impero

Piazza Paleocapa angolo via XX Settembre (https://goo.gl/maps/wN1FmgUmK2P2)

Icopix

Stessa vista, oggi: https://goo.gl/maps/dptztHeDLFS2

nilton42

Risolto grazie al forum il primo tormentone (peraltro doppio) ci provo col secondo.
Partendo da piazza Marmolada e percorrendo corso Rosselli in direzione esterno città, subito sulla destra, ci sono gli storici villini dei ferrovieri. Qualcuno sostiene che di fronte, dove ora c'è il dopolavoro ferroviario, ci fossero altri villini simili poi demoliti. In effetti nel muro di cinta si vedono chiaramente conglobate le colonnine d'ingresso con relativi numeri civici antecedenti l'attuale 153. Però a mia memoria infantile e perciò non sicurissima, nella stessa posizione (anni 50) c'era il famoso campo di calcio sempre dei ferrovieri. Attualmente credo campi di tennis e/o bocce. Mi sembra molto strano che a suo tempo siano state demolite abitazioni per fare posto ad un campo di calcio. Sicuramente l'interrogativo è già stato sviscerato. Ma sono in grave ritardo quanto a recupero retrospettivo.
Per quanto riguarda il buon Marcello pensavo (sbagliando) che la sua fama non fosse nazionale come quella degli altri musicisti della zona e che la notorietà gli sarebbe, peraltro meritatamente arrivata, soltanto dopo settant'anni per il suo famoso pezzo (ormai impropriamente nominato Anonimo veneziano e forse scritto a quattro mani col fratello Alessandro). Osservo tuttavia che la titolazione viaria fu subito ritirata in favore di due vette alpine già famose per conto loro. A sua volta una delle due (come precisa Icopix) ha dovuto far posto ad una benemerita associazione di grande volontariato.
In questo caso giustamente data la presenza prospiciente dell'ospedale.
Poi può anche darsi che musicisti piemontesi da ricordare oltre a Viotti non abbondino.
Comunque sempre con beneficio d'inventario.

Icopix

C'erano, c'erano.......

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