nilton42

Ho una certa età e non sono per niente ferrato in informatica, inglese e fotografia. In compenso sono curioso di storia cittadina. Il vostro forum è semplicemente strepitoso senza aggiungere altro per non scadere in inutile piaggeria. Non sono in grado di dare contributi originali e/o sostanziali. Ma solo domande e/o spunti (sperabilmente interessanti e giudiziosamente inerenti la materia) che potrebbero però dare avvio a discussione e/o ricerca.

Per esempio due miei tormentoni (da prendersi con grande beneficio d'inventario) in tema di odonomastica sparita (o mai avvenuta) che non sono mai colpevolmente riuscito ad appurare.
1) via Andreis era anticamente via del Fiando. Chi o cos'era ??? Uno dei proprietari prospicienti ???
2) piazza Donatori sangue fu dopo la guerra largo Gottardo e Sempione. Ma in una cartina Lattes anteguerra ere prevista come piazza Marcello. Non credo proprio si trattasse di un omaggio alla musica veneziana. Sparando nel vuoto forse un console romano magari della legione tebea ???

Probabilmente la risposta è nel pregresso. Ma non ci sono ancora arrivato. Mi scuso per la stranezza del quesito e ancora congratulazioni.

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Oscaruzzo

Una volta era pure meglio, poi un sacco di immagini nelle pagine vecchie sono sparite nel nulla, sostituite da una sfilza di *********

leopoeto

[QUOTE=Danilo Tancredi;141334789]Qui abbiamo un'altra indicazione certa, relativa al Caffè Birreria Apollo:


Potrebbe ripubblicarla senza la freccia rossa?

Danilo Tancredi

[QUOTE=leopoeto;141339664]Volentieri. Ecco qua: Via Stradella - Madonna di Campagna - Largo Giachino (nome attuale) e sulla sinistra il caffè birreria Apollo -

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archicharles

In effetti se ne era parlato, e così sembrava indicato su diverse carte dell'epoca, quando pare che questi non avessero (più) nulla di fortificazione artiglieresca; forse si tratta di una rifunzionalizzazione del XVIII secolo, comunque a questo punto è quanto mai necessario leggere lo studio citato per orientarsi meglio...

Icopix

Benvenuto nilton42.....

Per quel che riguarda i tuoi "tormentoni".....

Da Torricella - Torino e le sue vie - 1868

Fiando (via e vicolo del)
Aperte nel 1837. Portano il nome di una ricca famiglia d'artigiani,
che possedevano molte proprietà nella regione di Borgo Dora.
In quella parte dell'agro torinese esistono ancora delle case
che appartenevano a questa famiglia, e che alcuni vecchi popolani
chiamano tuttora le cà del Fiando.
Nella regione del Fiando tenevasi una volta il tiro d'archibugio.


Da Istituto Geografico de Agostini - Torino - 1924

Marcello Benedetto P. (1686-1739). - Compositore insigne, ci
ha lasciato musiche sacre e profane di squisita fattura.



Entrambi i testi dai quali ho estratto le descrizioni
sono disponibili tra quelli digitalizzati di MuseoTorino

P.S.
Piccola precisazione:
Piazza del Donatore di Sangue è solo quella sul lato nord;
quello a sud è ancora oggi largo Sempione.

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Censin

Sta di fatto che, nell'estate del 1942, gli Alleati avevano deciso una escalation negli attacchi aerei, contemplando la possibilità di bombardamenti "a tappeto" anche di interi quartieri e città, proprio allo scopo di scoraggiare e intimorire il "nemico". Il primo obiettivo della nuova strategia era stata proprio l'Italia, considerata ormai l'anello debole dello schieramento dell'Asse, quello più facilmente scardinabile.
Una strategia che, almeno per l'Italia, diede innegabilmente i suoi frutti: la defenestrazione di Mussolini del 25 luglio 1943 seguì a breve il primo bombardamento di Roma nel quartiere San Lorenzo del 19 luglio; così come l'armistizio dell' 8 settembre giunse dopo un successivo bombardamento della Capitale il 22 agosto, forse effettuato proprio per "toccare il tempo" al governo Badoglio, giudicando troppo lente le trattative, iniziate subito dopo il 25 luglio, per arrivare all'armistizio.

Censin

Una via Benedetto Marcello esiste 120 km a Est....
Riguardo a piazza Donatori di Sangue (che qualcuno spiritosamente ha definito indirizzo del conte Dracula), la sua intitolazione risale all'inaugurazione, negli anni 60, dell'allora Nuova Astanteria Martini, cioè l'attuale Ospedale San Giovanni Bosco.

nilton42

Ero sicuro che qualcuno del forum avrebbe risolto il mistero. Ringrazio quindi Icopix per la straordinaria velocità di risposta e per la precisazione puntuale della doppia denominazione della piazza in questione. Confesso di provare un'invincibile invidia verso il suo pronto archivio, non so se infocartaceo o mnemonico, che ho già riscontrato in altri post.
Nel merito non capisco (o quantomeno non conosco) i criteri che hanno seguito le varie commissioni toponomastiche succedutesi nel tempo. Senza scadere in campanilismo e con tutta l'ammirazione e amore per Venezia e le sue storiche famiglie, mi chiedo se al tempo non ci fossero più musicisti piemontesi da ricordare. Poi chissà perché Marcello e non Albinoni.
Ancora grazie e al prossimo tormentone (infernale computer permettendo).

Censin

Paradossalmente, gli unici edifici di Italia 61 recuperati e attualmente in uso sono quelli architettonicamente meno significativi: le palazzine lungo il Po che ospitavano la Mostra delle Regioni, ora sede del BIT, e il padiglione circolare che ospitava la Mostra della Previdenza, ora usata come Centro d'Incontro Anziani del quartiere Millefonti, lungo via Ventimiglia



Tra l'altro: in quasi tutte le esposizioni i padiglioni espositivi sono considerati strutture temporanee, destinate alla rimozione al termine delle manifestazioni: così fu per l'esposizione del 1911 al Valentino, così è stato anche per l'Expo 2015 a Rho. Il fatto che si fossero realizzate opere architettoniche imponenti e durature come il Palavela e il Palalavoro denotava probabilmente la volontà di realizzare qualcosa di ben più duraturo, come un vero e proprio quartiere fieristico sul modello della Fiera di Milano o di Rho Fiera. Resta ancora da capire perchè come tale non sia in seguito "decollato", forse perchè, tipico della nostra città, non si volle portare il progetto fino in fondo; ad esempio collegandolo al centro e alle stazioni ferroviarie con trasporti celeri e di grande capacità. Da osservare, ad esempio, che Rho Fiera è collegato sia alla rete della metropolitana milanese, sia con propria stazione alla rete ferroviaria sia "storica", sia dell'Alta Velocità. Italia 61 è invece rimasto di fatto semiisolato, come lo è tuttora (la metropolitana passa in via Nizza, dieci buoni minuti a piedi per arrivarci). I visitatori ed espositori di saloni, fiere e simili desiderano perdere il minor tempo possibile per raggiungere le sedi, possibilmente senza trasbordi. Questo può spiegare perchè il desarrollo di Italia 61 non sia di fatto mai avvenuto come centro espositivo. E nemmeno come centro commerciale, almeno per quanto riguarda il Palalavoro.

Picard66

Dovrebbero essere quelle caricate su tinypic...
però se usi chrome, le puoi recuperare con l'apposita estensione (creata tra l'altro da uno degli utenti di questo topic)...

https://chrome.google.com/webstore/d...er-info-dialog

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FaseREM

Benvenuto anche da parte mia al nuovo forumer!

Una mia ipotesi alternativa (che tuttavia non trova riscontro in quanto definito dalla guida De Agostini del 1924 e quindi lascia il tempo che trova) è che l'intitolazione della piazza fosse stata pensata per il console Marco Claudio Marcello, eroe romano che si distinse per le vittorie durante le guerre puniche e nelle campagne contro i Galli del Nord Italia. Erano anni in cui la "romanitas" andava per la maggiore e moltissime piazze e slarghi sembrano intitolati a eroi e comandanti romani.

Visto che all'epoca la piazza era virtuale (disegnata unicamente sul piano regolatore), magari non era così chiaro a chi volesse intitolarla inizialmente la commissione toponomastica.

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Secondo me.

Breus

Una cosa non esclude l'altra.

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I.M.H.O.

Pupi11

Benvenuto!

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"Prima faccio e poi vi dico" (cit.)

Pupi11

[QUOTE=leopoeto;141339664]Se dovesse interessare "ripulita":




oppure in b/n:

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"Prima faccio e poi vi dico" (cit.)

leopoeto

Interessa assai ! Con quale applicazione compi questi miracoli ? Non basterà certo la fede.

Icopix

Non so cosa utilizzi l'amico Pupi11.....

Io sono solito utilizzare il buon vecchio Photoshop, duplicare il livello, e lavorare
sul "livello copia" di timbro clone, variare forma e tipo di pennello e......
tanta pazienza.

Prima:


Dopo:

leopoeto

Notevole risultato. Complimenti.

Photoshop ?!.."livello copia" di timbro clone ?!

temo che mi accontenterò del poco che so, e del molto che c'è in Torino sparita

Grazie

Icopix

Ci sono ormai software (gratuiti) che consentono di fare (quasi) le stesse cose di
quelli professionali (ho sentito parlare un gran bene di "The Gimp").

Certamente ci va un po' di "confidenza" con il fotoritocco ma, alla fine, ciò che conta di più, sono l'occhio e la pazienza.

P.S.

Livello copia consente di lavorare (per rendere l'idea) come si faceva una volta per i cartoni animati;
ottieni due immagini identiche; su una puoi lavorare e, decidendo quale percentuale di trasparenza assegnarle,
vedere in tempo reale gli effetti del tuo lavoro sull'originale,
senza però averlo modificato (così nel caso di errori si può sempre correggere).

Timbro clone consente di copiare una porzione dell'immagine definibile a scelta,
per forma e grandezza (volendo anche con bordi sfumati),
per correggere un difetto in un'altra area , che abbia caratteristiche visivamente simili a quella copiata.

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Pupi11

Esatto, utilissimi suggerimenti Icopix io utilizzo, da autodidatta, una versione di photoshop (CS4)di cui ho acquistato la licenza nel 2009; finchè funziona con i sistemi operativi che si aggiornano la tengo perchè è veramente utile.... dovesse diventare obsoleta passerei a GIMP, che tranne alcune caratteristiche che interessano i grafici di professione presenta tutti gli strumenti per lavorare proficuamente con un open source di ottima fattura.
PS "leggermente" OT: non smetterò mai di benedire coloro che sviluppano software e lo mettono a disposizione della comunità.

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"Prima faccio e poi vi dico" (cit.)