CharlieDelta62

in effetti un taxista che avesse dovuto percorrere cso cosenza per andare da cso agnelli a c.so orbassano nel 52 probabilmente dopo avrebbe dovuto far rimettere a posto gli amortizzatori e il fondo della macchina, come minimo.
un land rover forse sarebbe stato ancora piu indicato

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Censin

Peggio ancora su certe strade della collina! Negli anni 50 e 60, alcune delle strade che si diramavano da corso Moncalieri recavano l'indicazione "POCO ADATTA AGLI AUTOVEICOLI", il che concretamente significava che le potevano percorrere solo le Fiat Campagnola, le uniche fuoristrada disponibili all'epoca sul mercato italiano.

Censin

L'avevo già accennato, lo ripeto: a inizio del 1959 via San Marino era già pressochè tutta aperta, ma oltre corso Agnelli c'erano quasi solo prati! Invece, di via Gorizia esisteva solo un breve tratto, con un paio di nuovi condomini, all'incrocio appunto con via San Marino; di dove un sentiero tra i prati portava verso la chiesa di Santa Rita.

Censin

Poirino, fine anni 30: siamo al capolinea della tranvia intercomunale per Torino (dove faceva capo alla Gran Madre); vediamo un convoglio tranviario arrivato appunto da Torino, in sosta su uno dei due binari



qui sotto, vediamo lo stesso capolinea da altra prospettiva (N.B.: il vespasiano che si vede di fronte dall'altro lato della via è esistito fino a una decina di anni fa, ora è stato rimosso)



vediamo che le motrici recano già i pantografi come organo di presa corrente; da quando la Satti nel 1937 aveva preso in carico la linea (assieme alla "gemella" per Chivasso - Brusasco) gradatamente stava sostituendo i pantografi agli originari doppi archetti Siemens, operazione poi interrotta dalle vicende belliche; nel dopoguerra, per le due linee iniziò una lenta "agonia", terminata con la loro soppressione e sostituzione con autocorriere, dal 1/6/1949.
Mia madre, che si servì a volte di questa linea per l'intero percorso, ricordava solo la lentezza e i tempi biblici di percorrenza del "trenino": mai meno di un'ora e un quarto - un'ora e mezza per percorrere i 25 km scarsi che separano Poirino da Torino! La velocità nei centri abitati era, mi pare per legge, limitata a 15 km/h, anche nei tratti in aperta campagna non si superavano quasi mai i 25 km/h; e ancora non erano i tempi della motorizzazione di massa! Nel 1949 era stato stilato un progetto per un riordino e riqualificazione di tutte le tranvie intercomunali in partenza da Torino, che prevedeva (anche per la linea di Poirino) spostamenti in sede propria "circonvallando" i paesi, in modo da non intralciare più di tanto i centri abitati e le strade; progetto che però non ebbe seguito, e tutte le linee gradatamente vennero chiuse, l'ultima, quella per Orbassano, nell'ottobre del 1958. Le tranvie stradali sopravvissero, modernizzandosi con convogli bidirezionali, solo 120 km a Est di Torino, dove qualcuna è sopravvissuta fino ai nostri giorni....

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archicharles

La situazione direi che non è migliorata in questi anni: i cartelli ci sono ancora e le buche anche...

Modestino Balabam

Forse già pubblicate, giusto una rinfrescata: il tritatutto.

Modestino Balabam

Ancora...

Toro1958

Via Mazzini

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Breus

Non mi pare. E' possibile averle più piccole?

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IMHO

Modestino Balabam

Siete incontentabili .
Su questa sono riuscito a far qualcosa.
La prima viene troppo sgranata.

The Cyclist

Piazza Bernini?

Modestino Balabam

Sì!

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Breus

Carte davvero interessante, bravissimo!

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IMHO

leopoeto

Grazie. Sincera mente è la prima, forse ultima occasione che ho
per sdebitarmi di tutte le mappe e foto che ho preso da voi in questi anni.

Toro1958

Via Sacchi - Lato "arrivi" Porta Nuova (by Paolo Sandri su FB)

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Censin

Piazza Rivoli; si vede sullo sfondo un filobus della linea 54 proveniente da corso Lecce, in attesa di attraversare l'incrocio.

Censin

Dopo la guerra d'Etiopia, i reduci di quella campagna, che avevano conosciuto il treno a scartamento ridotto che collega tuttora Gibuti a Addis Abeba, tra l'altro salendo in poco più di 1000 km dal livello del mare a 2000 mt e più di altitudine, affibbiarono il soprannome di gibuti o gibutino alle nostre tranvie intercomunali, diventato poi di uso comune tra tutti, proprio per rimarcarne la lentezza e la scomodità.

Censin

La foto risale ai primi decenni del 900, prima comunque del 1923, visto che si vedono ancora i binari tranviari della linea di Borgonuovo della Belga, soppressa appunto in quell'anno.

Censin

La foto direi che risale agli anni 30 o 40, al più 50; non si vede già più sulla sinistra il casotto dei capilinea tranviari per Vinovo e Orbassano - Giaveno - Pinerolo, rimosso nel 1928, mentre sullo sfondo spicca sulla destra il chiosco dell'albergo diurno, rimasto appunto, se ricordo bene, fino agli anni 50.

Breus

Peccato, mi sembrano foto eccezionali.

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IMHO