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Qui ho trovato un po' di fotine a me inedite: https://commons.wikimedia.org/w/inde...gai9miuiwz3mh9

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Censin

Mah...a dire il vero, il chiosco per il ritiro della posta dai mezzi all'angolo di via San Secondo con corso Vittorio, di cui parla l'articolo de "La Stampa", non ricordo di averlo mai visto (attualmente comunque non esiste nulla del genere); come, ricordo ancora, non ho quasi mai visto nessuno servirsi di quelle cassette.

Censin

Nella foto, vediamo comunque un autobus della linea D, provvisto appunto della cassetta della posta celere, proveniente da Parella, svoltare per portarsi al capolinea sul lato Est di piazza Carlo Felice (era al marciapiede di fianco ai portici, poco oltre l'ingresso del "Ligure"):
Anche la linea D nel 1967, con l'abolizione delle lettere per i bus, venne rinumerata come 65; la linea è tuttora esistente, anche se "ridimensionata" come percorso con limitazione, mi pare, in piazza Bernini. Così come è tuttora esistente la linea 60, "erede" del C, pure ridimensionata come percorso con capolinea al Monumento.
In fondo, nelle sue linee essenziali, la rete degli autobus urbani è ancora quella disegnata negli anni 50 - 60, salvo le aggiunte successive di solito in sostituzione di tram soppressi; anche la riforma del 1982, che ha "rivoluzionato" le linee su ferro, non ha portato a quella dei bus grandi variazioni; le linee di bus attuali sono ancora in gran parte riconoscibili come quelle di 50 o 60 anni orsono!

Censin

Ahi, quelle bandierine con la svastica nazista! Ormai, ci si stava legando, con una specie di cappio al collo, alla Germania nazista (secondo quanto riferiva mio padre, molto si diede da fare, per arrivare all'Asse, l'Associazione Italia - Germania già esistente).

turtu63

Il Gruppo Vespisti Torinesi alla fine degli anni '40.

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Toro1958

Da Archivio Storico della Città di Torino su Facebook: "Lavori per snellire la circolazione in Corso Palermo", 13 luglio 1956


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turtu63

piazza Vittorio

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Modestino Balabam

Dalla raccolta Paolo Monti:
piazza Sabotino 1966

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Censin

Anno 1964: in piazza 18 dicembre (Porta Susa) vediamo la presentazione di uno degli autobus appena entrati in servizio



si tratta probabilmente dell'ultima serie di autobus entrati in servizio con la colorazione "ministeriale" a due tonalità di verde e con posto bigliettaio a bordo; la prossima serie sarà nel 1970 la Lancia Esagamma colorata in rosso-avorio e senza bigliettaio (con macchina emettitrice e obliteratrice).
Alle spalle del bus, si vede il neonato grattacielo della Rai.
Gli anni 60 sono stati l'ultimo decennio di espansione e investimenti della Rai nella nostra città: dal Centro ricerche di corso Giambone (1960, in area libera tra il corso e la ferrovia), al grattacielo uffici di via Cernaia (1964, al posto della Dogana abbattuta negli anni 30), al Centro di produzione di via Verdi (1968, al posto del vecchio Distretto Militare distrutto dai bombardamenti bellici). Dagli anni 70, iniziò purtroppo un lento declino, che ha ridotto al minimo la presenza a Torino della Rai (il grattacielo di via Cernaia semivuoto, il Centro di produzione dedicato quasi esclusivamente ai programmi per l'età evolutiva, anche il Centro ricerche ridimensionato).

Censin

quando, nel 1978, via Garibaldi venne interamente pedonalizzata, forti furono le proteste iniziali dei negozianti della via, che temevano il calo di affari, dal momento che i clienti motorizzati erano abituati a fermarsi con l'auto proprio davanti al negozio.
Per placare le proteste, l'Atm mise in servizio un minibus navetta che percorreva la via, fermandosi in qualunque punto a richiesta, senza pagamento di biglietto



Il minibus della foto venne sostituito dopo poco tempo da un microbus tipo Ducato, meno ingombrante; il servizio non incontrò comunque particolare gradimento da parte dell'utenza: i pacchi degli acquisti si dovevano comunque portare a mano, il mezzo se non passava sul momento bisognava attenderlo....alla fine, ci si abituò ad andare a piedi per la via, e il servizio dopo qualche tempo venne soppresso.

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Censin

L'Upim di piazza Sabotino fu il secondo punto vendita della catena dopo quello "storico" di via Roma angolo via Cavour; ora chiuso, il locale mi pare semiabbandonato....

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No, è stato recentemente riaperto dopo anni di pieno abbandono http://www.diarioditorino.it/torino/...0160303_376431

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FaseREM

Buongiorno, oggi su un altro thread si parlava della Cittadella e ci chiedevamo se il corpo centrale (la grossa "stella" con tutti i contrafforti, non il mastio) sia stato demolito insieme al resto delle mura o se sia sopravvissuto almeno per una buona metà dell'Ottocento.

Le mappe effettivamente ne mostrano bene la forma e alcuni edifici interni ma si trattava della sagoma con i terrapieni o effettivamente erano ancora presenti anche le mura? Non ho mai visto fotografie o dipinti che ne mostrassero l'aspetto realistico, se non qualche mappa a volo d'uccello, ed è curioso perché si trattava di una delle opere militari più importanti del tempo.

Grazie mille!

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Secondo me.

Oscaruzzo

Da qualche parte avevo letto di una serie di speculazioni edilizie in zona a fine '800, ma onestamente non ricordo né i dettagli né la fonte :-/

turtu63

Stabilimento SNIA Viscosa, scorcio da corso Giulio Cesare angolo strada Cascinette. 1960
(Ora Centro commerciale Auchan)
Corso Romania Torino


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Censin

riguardo ancora alla pedonalizzazione di via Garibaldi e delle altre vie del centro, bisogna dire che Torino non è certo stata precorritrice dei tempi, anzi è arrivata buona ultima!
La prima isola pedonale in centro la vidi esattamente 50 anni fa, nel 1966, a Piacenza; ricordo che allora rimasi stupito nel vedere la strada più centrale e commerciale della città, paragonabile alla nostra via Garibaldi, completamente libera da veicoli e a disposizione, in lungo e in largo, dei pedoni; credo sia stata quella tra le prime città a creare un'isola pedonale.
Un traguardo a cui Torino arrivò, come detto, solo dodici anni dopo.

Censin

Infatti, tutte le fonti concordano nel dire che quel che restava della Cittadella scomparve a fine 800, con le edificazioni per espandere la città in quella direzione; a rimanere furono le gallerie, in gran parte utilizzate come rifugi antiaerei durante l'ultimo conflitto proprio dai palazzi sorti al suo posto.

FaseREM

La domanda sarebbe: quanto restava ancora della Cittadella?

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Secondo me.

turtu63

1949 - domenica pomeriggio al Valentino.

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ace of spades

l'espansione della citta' sui terreni occupati dalla cittadella fu decisa con regio decreto nel 1859, nacque così tutto il quartiere che va, grosso modo da piazza solferino a piazza statuto. e' evidente che, come tutte le espansioni cittadine, fosse anche una speculazione edilizia anche se la corona dono' molti terreni per scopi sociali (oftalmico, artigianelli, scuola per sordomuti, chiesa di santa barbara) ma di fatto molti dei maggiorenti dell'epoca di costruirono case sia per abitazione che da reddito (la famiglia frisetti, i baroni mazzonis ad esempio).

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http://killerinthesun.blogspot.it/