Censin

si trattava forse dell'intervento che oggi chiamiamo TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)?

Censin

Al Valentino sono iniziati in questi giorni gli ennesimi lavori di restauro della Fontana dei Mesi, l'ultimo dei 118 anni della sua travagliata storia: saranno forse definitivi, o la fontana sarà poi di nuovo abbandonata ai vandalismi?

turtu63

Butalin se ne sta a dormicchiare nella propria stanza, quando viene svegliato da una folla di creditori, ma alle pressanti richieste Butalin non si degna di dare la minima risposta. Allora i creditori spingono il letto con lui sopra fuori dalla stanza, e si dirigono verso il commissariato. L’insolito mezzo di trasporto dà luogo a molte tragicomiche situazioni.
Interpreti: Cesare Gravina (Butalin) – Produzione: Società Anonima Ambrosio, Torino – Lunghezza originale: 117 m.
Il video è il riversamento da una copia positiva conservata dal Museo Nazionale del Cinema a partire da un intervento di preservazione effettuato dall’EYE Filmmuseum (eyefilm.nl): 35mm, positivo, acetato, 106 m, 6’ a 18 fps, bianco e nero, didascalie olandesi, muto.

Censin

Infatti, Lancia nel 1964 era ancora attiva e indipendente! Nel 1965 lanciava la Fulvia coupè, rimasta il suo "canto del cigno", ancora oggi rimpianta (diversi modelli sono ancora in circolazione come "veterane"); solo dopo, nel 1967 - 68, arrivò la malaugurata "avventura" dello stabilimento di Verrone nel Biellese, che finì per portare l'azienda al tracollo finanziario, fino alla cessione alla Fiat a fine 1969.

Toro1958

Un po' "banale" ... ma troppo bella per non condividerla: Corso Fiume


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Toro1958

1929 - Giardini Reali


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Toro1958

Pallone elastico - Finale 1955 in Via Napione


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Sferisterio Edmondo de Amicis - Via Napione


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Riobasco

Ricordo che mia madre chiamava "butalin-e" i pomodori da salsa (mi scuso per l'OT, è una vendetta per le immagini delle esposizioni )

Raido

Avevo gia' quelle non colorate ma queste per me sono proprio belle

Torino - Merian - 1636

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Torino - Probst - 1745ca

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(cliccare per l'immagine a dimensione piena)

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turtu63

esposizione 1928,atletica Italia-Giappone,moda, pompieri allo stadium,bagni al po,via roma

Censin

La storia di Verrone merita di essere raccontata, per dimostrare come certi calcoli economici si rivelino "sballati"!
A metà degli anni 60, tutta l'industria tessile nostrana era entrata in crisi, sostanzialmente per la concorrenza dei paesi asiatici; proprio in quegli anni, si registrarono i fallimenti di molte importanti aziende tessili piemontesi, dal Cotonificio Valle Susa, a Widemann in val Chisone, alla Mazzonis di Torre Pellice, ecc.; in particolare, ne risentì l'industria tessile del Biellese, che era in zona quella trainante. Il governo stanziò allora contributi per l'insediamento di altre attività industriali diverse, e "Carletto" Pesenti con la Lancia fu pronto a rispondere all'appello; d'altronde, erano i tempi in cui l'industria dell'auto sembrava in crescita infinita e illimitata (infatti, proprio allora nacque un'altra iniziativa avventata, quella dell'Alfa Romeo con l'Alfasud a Pomigliano). Proprio nel Biellese, a Verrone in piena Baraggia, la Lancia era proprietaria di terreni e capannoni, in cui negli anni della guerra aveva trasferito gran parte dell'attività "sfollando" da Torino; e lì venne decisa la costruzione di un nuovo stabilimento. Sappiamo quel che seguì: l'esposizione finanziaria della Lancia, arrivata quasi al default e "salvata" dalla Fiat....
A distanza di mezzo secolo, vediamo come si presenta la situazione: l'industria tessile e laniera biellese si è ripresa e gode complessivamente buona salute, avendo puntato tutto sulla qualità; mentre quella automobilistica, dopo due crisi petrolifere consecutive, una crisi finanziaria mondiale e i problemi dell'inquinamento che fanno scoraggiare la motorizzazione privata individuale, da "trainante" che era è diventata "rimorchiata"; in quanto allo stabilimento ora Fiat di Verrone, non so che fine abbia fatto o stia per fare....

Censin

Ma allora i Giardini erano già stati aperti in epoca monarchica! O era solo un'apertura estemporanea per qualche festività, come ora l'apertura dei giardini romani del Quirinale per il 2 giugno?

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Censin

Dopo il trasferimento della produzione al Lingotto, tutto il complesso di corso Dante venne pressochè abbandonato, usato al più come magazzino; la carta Paravia del 1937 lo riporta ancora intatto, al più con già tracciate le vie che poi sarebbero nate in seguito



Solo nel dopoguerra, nella parte oltre corso Dante venne insediata la Scuola Allievi Fiat, trasferitavi dal Lingotto.
La situazione rimase tale fino al 1954 - 55, quando si pose mano alla "ristrutturazione" di tutta la zona; vennero aperte le vie, contemporaneamente venne costruito, tra le vie Marocchetti, Tiziano, Chiabrera e Correggio, il grande edificio destinato a ospitare gli ambulatori della mutua aziendale Fiat MALF (soppressa nel 1970, con i dipendenti "confluiti" nell'INAM); tale edificio, dal 1979 fino al 1996, ospitò poi la sede e ambulatori dell'Asl poi trasferiti in via Petitti.
La parte verso il Po dovette invece attendere fino a metà anni 60, quando vennero edificati prima la sede della SAI, poi dirimpetto quella de "La Stampa" trasferitavi da via Roma nel 1968 (e qualche anno fa ritrasferita presso l'ex centro direzionale dell'Istituto Bancario San Paolo).

Toro1958

http://www.lastampa.it/2015/11/16/ec...jK/pagina.html

Modestino Balabam

Lo stabilimento FCA, fu FIAT, di Verrone gode ti ottima salute e produce cambi per diverse vetture di successo del gruppo.
Ha addirittura conquistato la posizione Gold nel WCM.

Toro1958...mi hai preceduto

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turtu63

Valentino,direi
http://www.copatitalia.com/wp-conten...5/06/MAUTO.jpg

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Toro1958

1900 - Nel parco del Valentino, il Conte Carlo Biscaretti di Ruffia al volante di una delle primissime vetture Fiat, a motore posteriore di 3,5 Hp

giuseppe tubi

Negli anni passati, prima della nascita di FCA, si chiamava FIAT Powertrain o FPT e producevano cambi.

Toro1958

Appena "sfornate" su e-bay ...

Tram Strassenbahn 2814 1973 Italian


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Ferrovia Torino Ceres Electric Railcar 1973


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archicharles

Lungi da me dal voler competere con gli esperti di treni del forum, ma quella rappresentata era la motrice diesel - e non elettrica - della Ciriè-Lanzo; evoluzione, credo, di quella in uso sulla ferrovia canavesana (di una decina di anni precedente), era caratterizzata dall'odore dolciastro della plastica di rivestimento dei sedili, nonché dal fatto di avere i motori sfondati che negli ultimi tempi la facevano arrancare per poter uscire dalla linea interrata di Madonna di Campagna, con rumori non sempre piacevoli per i passeggeri... aaah che bei ricordi

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