Censin

I convogli in questione erano quelli della tranvia intercomunale per Saluzzo, che lì facevano capolinea (il casotto che si vede a fianco serviva da biglietteria e dirigenza movimento), a scartamento ridotto (1100 mm).
Il capolinea venne arretrato nel 1928 in piazza Nizza lato Est (dove ora c'è il mercato rionale), poi nel 1940 presso lo scalo merci in corso Spezia, dove rimase fino alla soppressione della linea nel 1950.

turtu63

veramente la nave la ricordo benissimo anch'io che nel 1956 non ero neanche un progetto

ace of spades

mi pare che sia stata tolta a fine anni'70

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http://killerinthesun.blogspot.it/

Picard66

Anche più a Est di Torino, era esposto al centro della galleria un modello in scala di Transatlantico.

L'ultimo modello (la Michelangelo), rimosso x i lavori alla galleria, e finito in un deposito, è stato recuperato e restaurato dalla Costa Crociere, ed è esposto a bordo della Costa Fortuna...

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VivaTo

La ricordo benissimo anch'io! Era il luogo di ritrovo di noi ragazzine nel corso delle prime uscite domenicali.

..... E sono molto più giovane di Censin....

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Modestino Balabam

Per conferma...

giuseppe tubi

Diciamo che non è mai stata il massimo della qualità. Ma sicuramente hanno saputo fare un uso strepitoso del marketing e dell'abbinamento dei prodotti alle stagioni dell'anno.

Pupi11

vero vero Censin, ma io avevo visto solo una delle 4 foto , quella con il tram no non so perchè....la prossima volta starò più attento.
Grazie!

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"Mi sun nen an cuntabale" (cit.)

Censin

Potrebbe essere stata poi rimessa dopo un po' di tempo; il fatto è, lo dico a costo di andare OT, che nel 1956 il naufragio dell'"Andrea Doria" ebbe in tutti i sensi la risonanza che nel 2012 ha avuto quello della "Costa Concordia"! Anche in quel caso, la società armatrice, l'"Italia" appunto, scaricò tutte le colpe sul comandante (mi pare si chiamasse Calamai, non ricordo se finì sotto processo come successo a Schettino), colpevole di aver tenuto una velocità troppo elevata con nebbia fitta e di non aver interpretato nel modo corretto le indicazioni del radar, non evitando così la collisione con la nave svedese. Quando era arcinoto che gli "ordini di scuderia" della società ai comandanti erano di mantenere la velocità più elevata possibile, per risparmiare giorni preziosi di navigazione (iniziava a farsi sentire la concorrenza dell'aereo sulle rotte transatlantiche Europa - USA); così come ora era arcinoto che la "Costa" tollerava, o forse incoraggiava, gli "inchini" come quello fatale della "Concordia"! Per quel motivo, per un po' l'Italia di navigazione preferì ritirare il modellino pubblicitario.
Per quanto riguarda la "Michelangelo", e la sua gemella "Raffaello", furono in tutti i sensi il "canto del cigno" della navigazione transatlantica Italia - USA: nate negli anni 60, quando ormai l'aereo la faceva da padrone, finirono per avere una breve e infelice esistenza: finite fuori servizio già a metà degli anni 70, finite in demolizione o destinate ad altri usi; un cattivo affare, in tutti i sensi, per una società a partecipazione statale!
A proposito della "Michelangelo": ho in archivio una foto del sottoscritto, scattata sul molo a Genova nel 1965, che la ritrae appunto ormeggiata in porto; trattandosi non di Torino, ma di località a 185 km a SudEst, preferisco non postarla.....

Censin

E' quindi la dimostrazione lampante che, più che la qualità, conta la pubblicità del prodotto! Ferrero è cresciuta fino a diventare quello che è, mentre qui a Torino antiche e gloriose marche (Venchi Unica, Talmone, Streglio, ecc.), nonostante i prodotti di alta gamma e qualità, han finito per chiudere i battenti.

Beato Angelico

Venchi e Streglio hanno chiuso i battenti? A me sembra che i loro prodotti si vendano ancora (e Venchi mi piace molto).

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"μηδέν άγαν" (Solone)

"Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria, mai." (Indro Montanelli)

"Mi guardai bene dal contestargli alcunché: non vi è nulla da guadagnare con un entusiasta." (Voltaire)

Breus

Cmq posso garantirti per certo che subito dopo l'Assedio la nave lì non c'era!

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filadelfia sparito

https://www.youtube.com/watch?v=g_rCG5Yu55Q

FaseREM

Penso che le foto ritraggano corso Francia in prossimità di corso Svizzera. L'elemento più riconoscibile è la casa sulla sinistra, quella con l'ultimo piano "bianco". E' corso Francia 100, all'angolo con via Prarostino, costruita nel 1915 con 5 piani fuori terra e sopraelevata di ulteriori due piani nel 1955.

La villa che la precede, apparentemente molto bella, potrebbe essere quella al numero 106, costruita nel 1925 (3 piani fuori terra) e demolita nel 1962 per lasciare il posto a un più anonimo condominio (un altro condominio di simile altezza era stato costruito a inizio anni 50 al numero 102).

Pare che il lato sud di corso Francia sia rimasto esattamente come in foto, alberi a parte.

La grossa villa con i loggiati su Largo Francia ancora esistente (numero 110? di fronte all'uscita della metropolitana) non era ancora stata costruita. La villa è del 1931 e questo ci permette di datare le immagini negli anni 1925-1931.

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Secondo me.

Censin

In effetti, Streglio esiste tuttora, nonostante molte traversie, che l'hanno portata a un passo dalla chiusura! Anche Venchi si trova ancora (anche se in molti negozi i suoi prodotti devono essere prenotati, perchè forniti solo su espressa richiesta per via del costo); non so però fin dove si estenda l'area della loro diffusione...

Censin

direi di no! Il lato sud era quello con la sede tranviaria a doppio binario percorsa dal 6 fino al 1982, e poi dall'1 finchè non sono iniziati i lavori della metropolitana (e l'1 è diventato bus); con i cantieri della metro, la sede con i binari è scomparsa, e una volta ultimata la metro è stata asfaltata ed è stata posta sul corso la siepe di mezzeria con i pali dell'illuminazione.

FaseREM

Ti ringrazio per questa utile precisazione!

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Secondo me.

Censin

Non è questione di moda, è che negli anni gli "illustri" da ricordare sono aumentati, per qualcuno sembrava inopportuno intitolargli anonime strade in periferia....Per questo, corso Siccardi diventò in gran parte corso Galileo Ferraris, in dedica all'illustre scienziato e tecnico; così come parte di corso Vinzaglio diventò dapprima corso Duca degli Abruzzi e corso IV Novembre (in ricordo della vittoria della Grande Guerra) e l'ultimo tratto alla sua morte diventò corso Giovanni Agnelli. Negli anni 60, si decise di intitolare parte dei corsi Peschiera, Orbassano e Mediterraneo ai "padri" della Repubblica: Enrico De Nicola, Alcide De Gasperi e Luigi Einaudi.

Censin

Il casotto era la biglietteria e servizi del capolinea dei tram intercomunali per Vinovo - Piobesi e Orbassano - Giaveno.
Nel 1928 la tranvia di Vinovo venne soppressa, e il capolinea di quella di Orbassano, con l'elettrificazione della linea, spostato oltre corso Stati Uniti all'altezza di via Pastrengo, dove rimase fino alla soppressione della linea nel 1958.

turtu63

antenato gtt

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