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Old June 26th, 2015, 07:33 AM   #19221
giuseppe tubi
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Anche io ho visto i disegni del drissamento in un paio di mostre, ultima quella del Gritella, però non ricordo accenni al canale. E nemmeno di aver visto sezioni disegnate all'epoca, solo piante e prospetti.
Mi viene da fare una considerazione: ma se la via medievale era larga 4,50 (probabilmente questo dato sarà reale) è plausibile pensare ad un canale largo anche solo 1 metro? Come lo avrebbero traversato? E oltre ai pedoni magari carichi con gerle e pacchi, i carretti che di sicuro non mancavano come avrebbero potuto procedere?
Forse è più ammissibile una piccola, fetida gargouille senza pareti, un avvallamento in cui poter sguazzare senza troppi impedimenti.
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Old June 26th, 2015, 07:58 AM   #19222
giuseppe tubi
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Originally Posted by Toro1958 View Post
Guardia Civica in parata al Borgo Medioevale

Qualcuno sa dirmi che "corpo" fosse la Guardia Civica? Una specie che poi evolverà nei nostri "civic" o una vera e propria guardia nazionale alla francese?
Se non ricordo male nel Gruppo storico Pietro Micca c'è un reggimento di Marina del quale si disse che abbia svolto funzioni di Guardia Civica prima che a Torino ci fosse una polizia urbana.

Penso che per Guardia Civica si intenda anticamente un corpo equivalente ai Vigili Urbani ma maggiormente militarizzato, tipo i Carabinieri, dedicato a tenere l'ordine in città, quando le forze di polizia ancora non esistevano.
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Old June 26th, 2015, 01:11 PM   #19223
Oscaruzzo
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Secondo la fig. 17 era originariamente un rigagnolo di cm 60-70 su 4,50 di larghezza stradale, mentre col decreto del 1736 sarebbe stato portato a 2,40 profondo circa 50 cm su una larghezza di una dozzina di metri. Non corrisponde alla realtà?
Oh, in effetti non avevo fatto caso alle sezioni (con tanto di misure). Sarebbe utile conoscere la fonte dei disegni e delle misure. Comunque eccoli qua, per comodità

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Old June 26th, 2015, 03:26 PM   #19224
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Mi viene da fare una considerazione: ma se la via medievale era larga 4,50 (probabilmente questo dato sarà reale) è plausibile pensare ad un canale largo anche solo 1 metro? Come lo avrebbero traversato? E oltre ai pedoni magari carichi con gerle e pacchi, i carretti che di sicuro non mancavano come avrebbero potuto procedere?
Considerazione sensata, ma è plausibile che la principale via della Città, il decumano maximo, fosse davvero così stretta?

Inoltre dalla cartografia di fine '500 inizio '600 la doira non pareva affatto un rigagnolo. ed anche l'aggettivo "grossa" qualcosa voleva pur dire, soltanto che era la più grossa?

1638



PS: Per attrversarla sarebbero stati sufficienti dei ponticelli. In p.za Castello hanno ne trovato i resti di uno, che però non aveva a che fare con la nostra doragrossa.
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Old June 26th, 2015, 03:47 PM   #19225
Oscaruzzo
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Originally Posted by Breus View Post
Considerazione sensata, ma è plausibile che la principale via della Città, il decumano maximo, fosse davvero così stretta?
In questa carta http://archiviodistatotorino.benicul...8&cart_id=5421 si vedono gli edifici ancora da abbattere per il "raddrizzamento" e ampliamento di via Dora Grossa. In alcuni isolati il passaggio era davvero angusto.

Quote:
Inoltre dalla cartografia di fine '500 inizio '600 la doira non pareva affatto un rigagnolo.
Ma non è raro, in carte di quell'epoca, che gli elementi raffigurati fossero più "icone" che non rappresentazioni accurate. L'acqua "rappresenta" un corso d'acqua, ma non c'è modo di sapere come fosse davvero. Non da quel tipo di carta, almeno (imho).
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Old June 26th, 2015, 04:32 PM   #19226
Breus
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Originally Posted by Oscaruzzo View Post
In questa carta http://archiviodistatotorino.benicul...8&cart_id=5421 si vedono gli edifici ancora da abbattere per il "raddrizzamento" e ampliamento di via Dora Grossa. In alcuni isolati il passaggio era davvero angusto.
Già... ma nache qui non c'è traccia nè di canale, nè di canaletto...

Quote:
Ma non è raro, in carte di quell'epoca, che gli elementi raffigurati fossero più "icone" che non rappresentazioni accurate. L'acqua "rappresenta" un corso d'acqua, ma non c'è modo di sapere come fosse davvero. Non da quel tipo di carta, almeno (imho).
Si, si, siamo agli albori della cartografia e scala e proporzioni lasciano ancora parecchio a desiderare. E poi il cartografo non mancava di compiacere il committente, cioè il sovrano. Infatti una mano sul fuoco non la metterei, sulla base di queste carte, ma nello stesso tempo non sono così da sottovalutare: pur tra mille difficoltà pratiche e teoriche il cartografo faceva cmq del suo meglio...

Sempre la solita storia: potrebbe essere, potrebbe essere non ...
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Old June 26th, 2015, 04:51 PM   #19227
Censin
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Beh, se posso dirlo: il disegno della carta è talmente "infantile", che al massimo può dare un'idea della localizzazione dei corsi d'acqua; non certo fornirci una sua visione "fotografica"!
Tra l'altro, suona un po' ridicola la denominazione di "Metropoli del Piemonte"...a meno che non alludesse alla sede della curia "metropolitana", cioè arcivescovile.

Last edited by Censin; June 26th, 2015 at 05:16 PM.
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Old June 26th, 2015, 05:09 PM   #19228
Censin
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Alla mostra "Il Re e l'Architetto" era ricostruita una rappresentazione prospettica dell'antica Contrada di Dora Grossa, che ripropongo





Se davvero quello era l'aspetto, era proprio solo uno stretto e tortuoso budello (in Liguria lo chiamerebbero carruggio); nella ricostruzione non è riprodotta la "doira", forse per motivi pratici.
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Old June 26th, 2015, 06:33 PM   #19229
giuseppe tubi
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Originally Posted by Breus View Post
Considerazione sensata, ma è plausibile che la principale via della Città, il decumano maximo, fosse davvero così stretta?

Inoltre dalla cartografia di fine '500 inizio '600 la doira non pareva affatto un rigagnolo. ed anche l'aggettivo "grossa" qualcosa voleva pur dire, soltanto che era la più grossa?


PS: Per attrversarla sarebbero stati sufficienti dei ponticelli. In p.za Castello hanno ne trovato i resti di uno, che però non aveva a che fare con la nostra doragrossa.
Beh, quella "carta" appare piuttosto di fantasia o almeno molto approssimativa. Basta vedere come sono rappresentati gli isolati. Vista così Via Dora grossa sarebbe stata larga almeno 50 metri!

Io ragionavo sulle dimensioni, sulla larghezza della via. Se a disposizione per il transito e per eventuali masserizie o merci depositate contro i muri restano solo 1,5 metri per lato, hai un bel fare dei ponticelli, forse ci starebbero solo agli incroci.
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Old June 26th, 2015, 11:22 PM   #19230
archicharles
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Anche io ho visto i disegni del drissamento in un paio di mostre, ultima quella del Gritella, però non ricordo accenni al canale.
Piccolo OT polemico: forse sarebbe ora che si facessero avanzare gli studi di storia dell'architettura e dell'urbanistica anziché promuovere mostre che ritritano tutto quello che è già risaputo da decenni. Sarebbe ad esempio stato utile che il dubbio sollevato nel forum (insieme a molti altri) venisse sollevato (non pretendo risolto) anche dai curatori della mostra...

A parte ciò, e all'opposto della carta del 1638 (che va letta nelle intenzioni dell'epoca, sicuramente non con fini di esatta rappresentazione di un rilievo dell'esistente), segnalo questa carta di I. A. Galletti del 1790, che sicuramente conoscerete già,



dove i corsi d'acqua interni alla città sono indicati, più modernamente, con semplici linee azzurre; in effetti non mi ricordo di aver visto rappresentazioni più dettagliate della dora grossa. Nella carta del 1790 ovviamente non si capisce se i corsi indicati siano aperti, scoperti o che sezioni abbiano.

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Originally Posted by Censin View Post
Se davvero quello era l'aspetto, era proprio solo uno stretto e tortuoso budello (in Liguria lo chiamerebbero carruggio)
Beh, però 4,50 m non direi che sia proprio un budello; considera che via Garibaldi a Genova, prototipo delle "strade nuove" rettilinee ha una sezione di 7,50 m mentre i vicoletti sono molto più stretti. Una lettura delle carte che rappresentano la situazione ante dirizzamento evidenzia poi il fatto che si trattasse di un edificato certo irregolare, ma sicuramente meno tortuoso di quello di tante altre città medievali.

Sulla fondatezza delle sezioni rappresentate non mi esprimo, non so da dove sono stati desunti i dati (dai catasti?). Rileggerò i "testi sacri" e vi farò sapere se trovo qualcosa di utile.

Per esperienza di ricerche d'archivio condotte in prima persona, mi stupisco sempre di come spesso gli archivi restituiscano i dettagli di operazioni di nessun conto (tinteggiature delle ante di Palazzo reale, sostituzione delle tegole del Castello del Valentino et similia) e tacciano invece inesorabilmente su altre operazioni di ben più vasta portata.
Chissà quali documenti e rilievi troveranno in archivio, tra qualche anno, i ricercatori che studieranno la distruzione delle gallerie della Cittadella
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Last edited by archicharles; June 26th, 2015 at 11:42 PM.
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Old June 26th, 2015, 11:33 PM   #19231
giuseppe tubi
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Originally Posted by archicharles View Post


Per esperienza di ricerche d'archivio condotte in prima persona, mi stupisco sempre di come spesso gli archivi restituiscano i dettagli di operazioni di nessun conto (tinteggiature delle ante di Palazzo reale, sostituzione delle tegole del Castello del Valentino et similia) e tacciano invece inesorabilmente su altre operazioni di ben più vasta portata.
Chissà quali documenti e rilievi troveranno in archivio, tra qualche anno, i ricercatori che studieranno la distruzione delle gallerie della Cittadella
Forse perché le spese di Casa Reale e i relativi contratti erano annotate accuratamente e conservate negli archivi mentre di ciò che è stato realizzato dai privati spesso non rimaneva traccia scritta?
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Old June 26th, 2015, 11:44 PM   #19232
archicharles
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Sì, ma anche all'interno delle spese della corona non è mica così scontato trovare le registrazioni delle operazioni importanti
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Old June 26th, 2015, 11:51 PM   #19233
archicharles
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Ancora a proposito di sovrapposizioni, distruzioni e rilievi, mi è capitato recentemente tra le mani un rilievo del 1780 che riporta, con campiture diverse, le "muraglie" eseguite nel 1657 da Guarini, nel 1733 da Juvarra e nel 1738 da Alfieri nella zona del vecchio Teatro regio.
Ve ne allego un piccolo estratto:



A me sembra importante perché non mi risulta che siano stati pubblicati o citati altri rilievi del genere. Che ne pensate?
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Old Yesterday, 12:42 AM   #19234
Oscaruzzo
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Originally Posted by archicharles View Post
Ancora a proposito di sovrapposizioni, distruzioni e rilievi, mi è capitato recentemente tra le mani un rilievo del 1780 che riporta, con campiture diverse, le "muraglie" eseguite nel 1657 da Guarini, nel 1733 da Juvarra e nel 1738 da Alfieri nella zona del vecchio Teatro regio.
Ve ne allego un piccolo estratto:



A me sembra importante perché non mi risulta che siano stati pubblicati o citati altri rilievi del genere. Che ne pensate?
Mi interessa l'argomento, ma l'estratto è talmente minuto che non riesco a contestualizzarlo. Se è tratto da una pagina dell'archivo di stato di torino, magari puoi mettere un link al documento, così possiamo vederlo tutto intero (... e pure se è tratto da un'altra pagina ). Idem la mappa di Galletti del 1790 che citi. Si trova online da qualche parte?
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Old Yesterday, 01:16 AM   #19235
archicharles
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Originally Posted by Oscaruzzo View Post
Mi interessa l'argomento, ma l'estratto è talmente minuto che non riesco a contestualizzarlo. Se è tratto da una pagina dell'archivo di stato di torino, magari puoi mettere un link al documento, così possiamo vederlo tutto intero (... e pure se è tratto da un'altra pagina ). Idem la mappa di Galletti del 1790 che citi. Si trova online da qualche parte?
Eh eh l'avevo fatto apposta...
Allora, la mappa di Galletti è riportata solo come estratto perché non si trova online ma nell'archivio del Comune di Torino (Tipi e Disegni 64.2.13, è stata pubblicata più volte), mentre il secondo disegno appartiene a una collezione privata che ho "scovato" e quindi non volevo proprio divulgarlo ai quattro venti (in attesa di poterlo studiare come si deve), però se sei interessato se ne può parlare. Diciamo che credo che abbia fatto parte della documentazione esecutiva utilizzata nell'ambito di lavori di manutenzione del teatro nell'ultimo ventennio del XVIII secolo
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Old Yesterday, 01:24 AM   #19236
Fabry Turin
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Tempo fa un forumer chiese il motivo del nome Zappata per il Quadrivio e la futuribile stazione del passante.

C'era una cascina con lo stesso nome. Se non sbaglio la si vede sullo sfondo di questa foto durante l'inaugurazione , nel 1927, del tratto in trincea. Il ponte dovrebbe essere quello su corso Galileo Ferraris






Cercasi conferme....
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"Seems Helen of Troy has found a new face again"
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Old Yesterday, 01:48 AM   #19237
Oscaruzzo
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A proposito di carte antiche. Non so se ci avete fatto caso, ma in tutte quelle dal '700 alla metà dell'800, in piazza Carlina, ci sono questi quattro cosi:



Li potete vedere (ad esempio) in queste carte:

http://archiviodistatotorino.benicul...php?uad=155034

http://www.museotorino.it/view/s/d1e...17a5940248d2cf

http://archiviodistatotorino.benicul...php?uad=146220

e in numerose altre carte dell'epoca.

E niente, leggiucchiando la "Storia di Torino" di Luigi Cibrario, apprendo che

«[..] di mano in mano sotto al suo regno [di Carlo Emanuele II] e nella reggenza di Madama Reale Maria Giovanna Battista, s'andarono fabbricando gli isolati che sono a mezzodì della via di Po fino alla passeggiata dei ripari, e così la bella piazza Carlina (1678) nella quale si fabbricavano quattro tettoie (halles) in cui si doveano trasportare i mercati, e particolarmente quello del vino che prima era sulla piazza della cittadella».

Va be' magari lo sapevate già. Io non lo sapevo. Erano tettoie per il mercato.
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Last edited by Oscaruzzo; Yesterday at 02:03 AM.
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Old Yesterday, 10:42 AM   #19238
Toro1958
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Porta Po 1680 (da una stampa Collezioni Museo anno 1925)

Porta Po collezioni museo anni '25 , su Flickr
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Old Yesterday, 02:14 PM   #19239
Modestino Balabam
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Originally Posted by Oscaruzzo View Post
...Va be' magari lo sapevate già. Io non lo sapevo. Erano tettoie per il mercato.
Raccontarlo non fa mai male...
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Modestino Balabam no está en línea   Reply With Quote
Old Yesterday, 02:39 PM   #19240
Modestino Balabam
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Non lontano dalla cascina Zappata vi era un altro edificio che fu abbattuto per permettere il proseguimento naturale dell'allora corso Siccardi aldilà di corso Peschiera.



Come si può notare da questa mappa del 1908 le tenute Bogetti, site dietro alla chiesa parrocchiale della Crocetta, interrompevano il corso.



La villa fu abbattuta (insieme alla cascina) per l'appunto per permetterne il prolungamento nel 1931.
Furono proprio i Bogetti nel 1887 insieme ai Rignon (proprietari confinanti) a vendere parte dei loro terreni dove ora sorge l'attuale chiesa di quartiere.

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