Raido

Sto facendo una mia personalissima classifica delle cartoline piu' brutte, questa batte per distacco quella con le villette di Settimo (v. delcampe) ma anche quelle con le nuove vie delle periferie anni '50 ......

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Raido

Non eccezionale ma un po' meglio

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Makyo

Bellissime le foto delle feste di carnevale e san giacomo a torino!!

volevo chiedervi se a parer vostro questa casa in corso Lombradia ang. corso Grosseto poteva essere un dazio:

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- Unza Unza Time -

Riobasco

Prima che Icopix (detto anche "l'uomo di Torino nord") impugni una motosega (accesa ) e venga da te a San Salvario, ti dirò che dovrebbe essere un ex casello della ferrovia per Lanzo

Censin

direi proprio di si; lo stile è quello dei caselli della Ciriè - Lanzo, che fino all'inizio degli anni 90 passava in superficie proprio lì, con un sacco di passaggi a livello, ed era a semplice binario; da allora, interrata e a doppio binario.

Censin

Dalla solita cartina della Guida Paravia del 1937, risulta che palazzo Lascaris, attuale sede del Consiglio Regionale, era all'epoca sede torinese del Banco de Italia y Rio de la Plata; da una ricerca su Wikipedia, risulta che era una banca fondata a Buenos Aires nel 1872 da tre industriali italiani, sopravvissuta con varie vicende fino al 1985, quando venne liquidata.
Qualcuno sa dare maggiori particolari su questa sede torinese, e soprattutto spiegare come il palazzo sia poi giunto a ospitare il Consiglio Regionale?



Per maggior chiarezza, riporto il sito di Wikipedia

http://es.wikipedia.org/wiki/Banco_d...Do_de_la_Plata

Censin

Approvo! Per me il Valentino è bello libero da edifici e costruzioni accessorie, che ritengo siano solo "di troppo"; non a caso, l'esposizione di Italia61, a differenza delle precedenti, non si tenne più al Valentino (dove si svolse solo quella floreale di Flor61, assai più consona all'ambiente) ma nel sito "vergine" di Millefonti. Del resto, anche l'attuale expo milanese è sorta ben fuori città, tra Rho e Pero.

Breus

In questi casi i forumer si accontentano di mettere un "like", ossia cliccare sul simbolino del pollice alzato posto in basso destra nel riquadro dell'intervento.

Ai posteri per futura conoscenza.

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Censin

Direi che l'Esposizione del 1928 sia stata in qualche modo antesignana dell'attuale expo milanese, nel senso che era già dedicata all'alimentazione e alla nutrizione (ed anche alle attività di trasformazione dei prodotti agricoli, come i tessili, seta e cotone); unica differenza era che, anzichè internazionale, era in chiave rigorosamente autarchica, tendente a valorizzare l'agricoltura nazionale con le iniziative volute dal regime, vedi bonifiche, ecc., nonchè quella coloniale delle tre colonie africane: Libia, Eritrea e Somalia, mettendone in evidenza le potenzialità, una volta attivate. Il tutto teso a rimarcare come le risorse agricole fossero l'unica vera ricchezza dell'Italia, così povera di materie prime industriali e di fonti di energia. Il tutto accompagnato dai padiglioni delle FF.AA., con quello della Marina che esponeva la torretta del sommergibile "Andrea Provana" ora ai piedi del ponte Isabella, giusta la massima del regime: L'aratro traccia il solco, la spada lo difende.
Vorrei aggiungere: dopo più di mezzo secolo di ebbrezza industriale per le conquiste della scienza e della tecnica, dal boom economico in poi, di cui fu emblema proprio Italia61, l'attuale expo milanese mi sembra quasi un "ritorno al futuro", ai valori di allora, sia pure in un contesto internazionale, anzi mondiale.......

Censin

Era il Bogo, simbolo goliardico del Carnevale torinese; in particolare, quello della foto dedicato alla recente apertura del traforo del Frejus.

Censin

Stranamente, non ricordo per nulla quell'evento! Mi sembra strano che i miei non mi ci abbiano portato: forse, pensavano che, coi miei soli 4 anni, non avrei retto alla folla.

Raido

Pare anche dedicato all'apertura del canale di Suez, che colloca la foto intorno al 1871. Curioso il trespolo con le ruote ....

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giuseppe tubi

Sopra c'è gente e una specie di trampolino. Forse si tuffavano in un mastello d'acqua...

Fabry Turin

Il dazio si trovava in piazza Stampalia(Barriera di Lanzo) su via Lanzo e dovrebbe essere questo(https://www.google.it/maps/@45.11215...-Kk9DWcdfg!2e0). Questo, invece, quello di piazza Rebaudengo : (https://www.google.it/maps/@45.10367...7Kht3X8Xsw!2e0).
A proposito di dazi: passeggiando,lo scorso sabato, in collina, mi sono imbattuto in questa abitazione di Strada del Nobile(https://www.google.it/maps/@45.05323...kt4Q!2e0?hl=it) che ricorda ,nella struttura, la forma dei dazi della prima cinta(come la Barriera di Piacenza, l'unica non "sparita"). L'incongruenza è che la Barriera di Valsalice si trovava all'incrocio tra corso Giovanni Lanza, via Crimea e viale Thovez(prima cinta) mentre , della seconda cinta, non mi è chiaro esattamente dove si trovasse. Che sia stata quell'abitazione?

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"Come with me I need you, I fear the dark and I live all alone. I'll give you wine and food too, and something special after if you like"

"Seems Helen of Troy has found a new face again"

giuseppe tubi

Il Bogorama

roeslerfranz

Chissà perchè quel trespolo e quella gente assiepata intorno al 'Bogo' mi fanno venire in mente questo:

ace of spades

http://www.cr.piemonte.it/cms/palazzo-lascaris.html

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http://killerinthesun.blogspot.it/

Riobasco

Mia madre usava definire "bogo", in torinese, un qualcosa di gigantesco. Ora capisco da dove derivava quell'espressione, di derivazione slang

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Toro1958

Penso che fosse "bogu" il termine per molto grande ... questo è invece quanto trovato su internet:

"La spettacolare novità del Carnevale del 1870 è il Borgorama, realizzato in piazza Castello dall’associazione Gran Bogo: “Rappresentava nella facciata una testa di sfinge molto ben proporzionata e in pari tempo così colossale che poteva vedersi ad occhio nudo da piazza Vittorio, e tenendo la sfinge aperta la bocca, formava con essa l’entrata in sala, cui si saliva per un ponticello dalla piazza. […] Penetrati nella sala, dopo che ognuno aveva preso posto, si spegnevano i lumi e aveva principio lo svolgersi della tela lunga 120 metri, su cui erano state disegnate le principali e più importanti vedute di un viaggio dall’Alpi all’Egitto. E mentre si ammiravano que’ variati dipinti molto squisitamente eseguiti, uno de’ soci del Bogo ne faceva una interessante descrizione” (Rocca, 1876)"

http://www.atlantefestepiemonte.it/t...Festa=00127228

"Nel 1861 nasce nei saloni del Circolo (degli Artisti) l'Ordine del Gran Bogo dell'Universo, associazione che diventerà il nume tutelare del Circolo: una sorte di corte cavalleresca, configurata sul modello antico, che aveva per scopo il divertimento durante i carnevali, ma cosa più importante voleva esprimere la solidarietà tra gli artisti e stimolare il loro intervento a favore delle opere benefiche della città"

http://www.vivant.it/pagine/guido_7.htm

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Toro1958

Piscina Comunale "estiva" di corso Galileo Ferraris angolo via Filadelfia

"Sparita" nel riordino dell'area olimpica 2006.







area oggi: https://www.google.it/maps/@45.04049...!3m1!1e3?hl=it

... era uno dei pochi posti vicini dove andare d'estate per chi, come me, allora (primi anni '70) lavorava a Mirafiori con un intervallo dalle 12.30 alle 15.00, senza mensa ...