Censin

Altra foto del Sommeiller, ripresa dal corso

Censin

Una domanda di carattere ...filologico -ortografico! Tutte le vecchie foto riportano sempre l'insegna BIRRARIA, con la A; era quella la nomenclatura esatta, o lo è l'attuale "Birreria"?

giuseppe tubi

È uguale. Birraria è forma arcaica. Il Birrificio Torino l'ha rispolverata nell'insegna.



Non so se ci sia una ragione culturale dovuta al fatto che in tempi moderni l'offerta nei locali di mescita si è allargata a una maggior varietà di prodotti mentre un tempo se ne serviva generalmente un solo tipo.

giuseppe tubi

Nel mentre mi sono imbattuto in una bella immagine della Boringhieri

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Censin

vorrei potermi sbagliare, ma, stando al cartellone pubblicitario posto sull'edificio all'inizio di via Don Cocchi (via brevissima, va da piazza Hermada a piazza Toselli con un unico isolato), subito di fianco alla chiesa del Redentore (ora concessa al culto della Chiesa Ortodossa russa), temo che la proprietà sia stata lottizzata e forse edificata!

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Censin

Ultimamente, sono spuntate come funghi un po' dappertutto, sul modello nordico, un sacco di birre artigianali o semiartigianali, che penso abbiano un solo problema rispetto a quelle industriali: la minor durata e conservabilità, da sempre punto debole della birra! Non a caso, prima dei moderni procedimenti di pastorizzazione o sterilizzazione, le fabbriche di birra, come la Boringhieri appunto, avevano accanto il locale di mescita, dove servire il prodotto "fresco".
(Però, in un paese di vini, che senso ha produrre così tante birre "casalinghe"? In Francia l'unica regione ad avere una tradizione di birra è l'Alsazia, notoriamente di cultura germanica...)

Censin

A costruirlo fu un impresario di Savona che di cognome faceva appunto Reposi (infatti la sede legale e tributaria era a Savona in via Famagosta).
Si può anche consultare il sito del cinema

http://www.multisalareposi.it/chi_siamo.aspx

Toro1958

Valentino Esposizione 1928 - Bottega del Vino Italiano





Demolita dopo l'esposizione ...

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Paolo98.To

Per fortuna, aggiungerei...

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giuseppe tubi

Non direi che abbiano minor conservabilità. La scadenza è in genere ad un anno, come per i prodotti industriali. Penso che i nostri prodotti artigianali, quando in bottiglia, si allineano alle migliori produzioni tradizionali, come quelle belghe.

Ha senso produrle finché sono prodotti buoni e originali. L'Italia grazie ai microbirrifici sta diventando una delle nazioni di migliori tradizioni birrarie. Non per nulla le nostre birre raccolgono un mucchio di premi e riconoscimenti internazionali.

E non è che in Francia ci siano pochi birrifici, anche se localizzati principalmente al nord, in Alsazia come hai giustamente ricordato, e in prossimità del confine belga. Birra Francia

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mazzarri

La durata e conservabilità delle birre artigianali è un argomento discusso in varie sedi birrarire... essendo birra non pastorizzata ha un gusto in evoluzione, a distanza di 2-3 anni dall'imbottigliamento la birra è diversa ha un gusto strepitoso, invecchia come i migliori vini, i batteri del "lievito di birra" fanno il laoro lavoro
Le birre artigianali italiane, soprattutto quelle del piemontesissimo Teo Musso stanno vincendo premi in tutto il mondo, stiamo imparando un mestiere bellissimo
Unico difetto?? il marketing... non posso sopportare di vedere NUOVE birre spuntare come funghi dappertutto, fatte da persone con pochissima esperienza e vendute a 10 euro la buta!!! Quando una belga di abbazia importata ne costa 7... no per me è inaccettabile

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ace of spades

la francia ha una grandissima tradizione birraria...sia a nord che a sud

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http://killerinthesun.blogspot.it/

Toro1958

Torino - Piazza Vittorio Veneto - 6-13 settembre 1953
XIV Congresso Nazionale Eucaristico





"Il 15 agosto 1953, Pio XII, con la lettera Quinto jam espleto, annunziava al cardinale Maurilio Fossati, arcivescovo di Torino, che ne aveva fatto la richiesta, che la celebrazione del XIV Congresso Nazionale Eucaristico si sarebbe tenuta nel capoluogo piemontese (6-13 settembre1953). L’assise intendeva commemorare il V Centenario del miracolo di Torino"



"In quella occasione vi fu Corteo eucaristico inusitato e non mai visto finora nel mondo, per lunghezza di percorso (67 chilometri)"



"Ogni pellegrino sarà munito dell'elegante «busta del Congressista», che costa duecentocinquanta lire, da diritto al 50% di riduzione sul biglietto ferroviario e sul prezzo d'ingresso alle tre mostre cittadine di circostanza e contiene, tra l'altro, una bella carta di Torino, una breve guida della città e dintorni, molto ben fatta, ed un libretto delle Lodi cantate al Congresso"

giuseppe tubi

Ma perché? Sarebbe stato un bel ciabòt da usare come spazio espositivo o come punto informativo turistico.

Icopix

Strada comunale di Superga 45

http://goo.gl/maps/CDo9Y

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Icopix

Via Rosta angolo via Medici

http://goo.gl/maps/p9wql

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Toro1958

altre due immagini con lo storico ristorante (Regno d') Italia a Superga

roeslerfranz

Prima di tutto devo chiedere assolutamente scusa di essere costretto a postarvi una fotografia che è la fotografia di una fotocopia di una fotocopia: sono le classiche 'dispense' che si è costretti a comprare a prezzo non certo scontato nelle copisterie vicine all'Università, dove è il trionfo dello 'sghimbescio' di svogliate 'sessions' di fotocopiature, della romana 'strafottenza' nota al sottoscritto e di quella inqualificabile 'sgranatura' fatta di strisciate nerastre dove si perde la leggibilità e l'interpretazione del testo. Questa non è delle peggiori, anche se, ovviamente, non sarebbe all'altezza di un thread fotografico di buon livello come il presente! Ad ogni modo è una immagine così curiosa che non ho resistito alla tentazione di presentarla: rappresenta un allestimento itinerante, di quelli che tanto facevano 'Ballo Excelsior' o 'Gran Teatro di Mangiafoco', o 'Le curiosità del Nuovo Mondo' che costellavano i sogni delle fiere e delle provincie italiane di quella straordinaria irripetibile 'Italietta' della fine dell'800. Il luogo è, più o meno quello oggi occupato dal Monumento al Duca d'Aosta e mi verrebbe da chiedere, scusandomi se a voi torinesi questo può sembrare una sottile provocazione, se fa più paura il 'capoccione' che ingoia i visitatori o i 'pupazzoni' di Baroni e Morbiducci!
PS: il libro, fondamentale ma introvabile e costoso (110 euro su Ebay!), è: 'Culture fotografiche e società a Torino - 1839 - 1911' di M. Miraglia - Allemandi 1990

Oscaruzzo

Aggiungo un paio di immagini del carnevale a Torino (tratte da questo sito: http://www.atlantefestepiemonte.it/l....php?start=421 )

Piazza Castello



Via Po



Ancora via Po

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Oscaruzzo

Sempre dallo stesso sito, Festa di san Giacomo: Imbarcazioni e nuotatori nel Po, 1861.



(interessanti gli edifici sulla sinistra)

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