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Old October 13th, 2014, 01:22 PM   #14901
Pupi11
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questa è un po più facile da indovinare, al posto del prato sulla destra oggi c'è un piazzale dove se non sbaglio (non sono sicuro perchè non sono della zona) si svolge il mercato rionale.

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Old October 13th, 2014, 01:35 PM   #14902
FaseREM
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Originally Posted by Pupi11 View Post
sa...ho provato a ripulirla un po'...
PS: se è una cosa che non posso fare, la rimuovo all'istante eh! Ditemi voi....
Secondo me fai una grande cortesia al signor Lupo, perchè ogni volta che vedo le sue cartoline con quella scritta trasversale gli dedico in cuor mio qualche bonario accidente.
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Old October 13th, 2014, 02:51 PM   #14903
maxy65
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Erminio Macario

Buongiorno a tutti

So che non è molto pertinente con lo spirito del gruppo, ma sono in diatriba con una persona che sostiene (secondo me erroneamente) che Erminio Macario abbia abitato a Villa Gibellino in via Sismonda.
Ho conosciuto personalmente gli abitanti della villa in occasione, venti anni fa, della preparazione di una mostra fotografica sulle cascine dell'assedio del 1706, e mai mi hanno parlato di Macario in quella villa, nè risulta da libro della Gribaudi Rossi.
So di una diceria popolare legata alla villetta neogotica conosciuta come Villa Arduino, in via Lessona angolo corso Lecce ma, appunto, mi risulta sia solo una leggenda urbana.
Quindi il quesito è questo: dove nacque e dove visse il nostro grande Macario?
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Old October 13th, 2014, 03:23 PM   #14904
parella boy
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Originally Posted by maxy65 View Post
Buongiorno a tutti

So che non è molto pertinente con lo spirito del gruppo, ma sono in diatriba con una persona che sostiene (secondo me erroneamente) che Erminio Macario abbia abitato a Villa Gibellino in via Sismonda.
Ho conosciuto personalmente gli abitanti della villa in occasione, venti anni fa, della preparazione di una mostra fotografica sulle cascine dell'assedio del 1706, e mai mi hanno parlato di Macario in quella villa, nè risulta da libro della Gribaudi Rossi.
So di una diceria popolare legata alla villetta neogotica conosciuta come Villa Arduino, in via Lessona angolo corso Lecce ma, appunto, mi risulta sia solo una leggenda urbana.
Quindi il quesito è questo: dove nacque e dove visse il nostro grande Macario?
Ciao! Io sono nato e cresciuto in Parella, via Arona 10 nell'ottobre 1958 ( a 50 metri dal Palazzotto Arduino) e sono rimasto lì fino al dicembre 2012, quando mi sono trasferito in via Valdellatorre a Lucento....ebbene, in 54 anni avevo sentito centinaia di volte la leggenda metropolitana che definiva il Palazzotto Arduino "la casa di Macario", ma MAI avevo sentito addirittura citare la Villa del Gibellino....posso confermare che il grande Erminio non ha mai abitato nè in via Lessona (detto anche dai miei genitori che sono arrivati in via Arona nel 1948) nè tantomeno in via Sismonda....l'unico illustre ospite di quella zona fu Nostradamus, che risiedette per un periodo alla "Domus Vittoria", se ricordo bene, dal 1556 al 1562...tale residenza patrizia fu poi ribattezzata "Morozzo" e sorgeva in quella zona che, un tempo fuori città, ora corrisponde proprio a via Sismonda!!!!!
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Old October 13th, 2014, 03:54 PM   #14905
giuseppe tubi
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Originally Posted by FaseREM View Post
In entrambe le immagini ci sono persone vicino alla pompa in apparente posizione di attesa. Magari erano i benzinai.

Mi fa un po' strano che in quello di Largo Francia ci fosse una benzinaia (secondo me non era visto come un lavoro molto femminile), ma considerando che il cilindro appare chiuso... magari si trattava solo di una signora ferma per strada.
Se ti riferisci alla figura a sinistra nella cartolina, più che una signora mi pare uno con un cappotto da chauffeur, forse stivali e qualcosa in mano che potrebbe essere un cappello.
Non mi sembrano abiti di foggia femminile, oltre tutto per avere gambe così grosse dovrebbe portare almeno i pantaloni. Anche la pettinatura, per il periodo, mi pare maschile.
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Old October 13th, 2014, 04:00 PM   #14906
giuseppe tubi
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Originally Posted by **Monotral** View Post
Apparentemente sì, data la scritta "Shell". Ma non c'era neanche un gabbiotto o un addetto?
Scusa, ma sei riuscito a leggere "Shell" nella cartolina?

Forse il gabbiotto è fuori campo, tra l'altro accanto alla pompa pare ci sia una cassetta o qualcosa del genere.
Comunque la sagoma della struttura mi pare identica a quella della foto che ho trovato sul web, che porta la descrizione di "Prima pompa di benzina a Ponte dell'Olio (PC) (In piazza 1º Maggio)"
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Old October 13th, 2014, 04:22 PM   #14907
FaseREM
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Se ti riferisci alla figura a sinistra nella cartolina, più che una signora mi pare uno con un cappotto da chauffeur, forse stivali e qualcosa in mano che potrebbe essere un cappello.
Non mi sembrano abiti di foggia femminile, oltre tutto per avere gambe così grosse dovrebbe portare almeno i pantaloni. Anche la pettinatura, per il periodo, mi pare maschile.
A me sembrava una madamina un po' robusta con i capelli raccolti dietro in un puciu ma potrei benissimo essermi sbagliato. Peccato, nella mia testa avevo già girato un film sull'audace pumpista di corso Svizzera (con un passato alle Nuove) pronta a sfidare le convenzioni sociali, con il bene placito del Grand'Uff. Ferreri.
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Old October 13th, 2014, 05:13 PM   #14908
**Monotral**
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Scusa, ma sei riuscito a leggere "Shell" nella cartolina?

..."


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Originally Posted by FaseREM View Post
A me sembrava una madamina un po' robusta con i capelli raccolti dietro in un puciu ma potrei benissimo essermi sbagliato. Peccato, nella mia testa avevo già girato un film sull'audace pumpista di corso Svizzera (con un passato alle Nuove) pronta a sfidare le convenzioni sociali, con il bene placito del Grand'Uff. Ferreri.
Chiedo scusa. Per un attimo nella parte in grassetto m'è parso di leggere una "i" al posto della "u"
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Old October 13th, 2014, 05:49 PM   #14909
Censin
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Ah! La benzina del serpente.
Se ben ricordo, il serpente non pubblicizzava la benzina, ma Energol ViscoStatic, un lubrificante sempre di casa Agip.
Le case petrolifere producevano sempre sia benzina, gasolio, cherosene, ecc, sia i lubrificanti, partendo sempre dalla stessa materia prima, il petrolio greggio; e lo vendevano e pubblicizzavano assieme.
Ricordo anche la pubblicità dell'Api: Con Api si vola (il carburante); e si vola sicuri con Apilube (il lubrificante)!
Poi, a metà anni 60, arrivò la Esso: Con Esso metti un tigre nel motore!
A cui qualcuno ironicamente rispose: metti un tigre nel motore....se al volante non c'è un asino!
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Old October 13th, 2014, 06:00 PM   #14910
Censin
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Per far prima cito quanto avevo scritto ad agosto dopo essere stato a vedere la mostra sulle pietre usate per la ricostruzione di Via Roma



Probabilmente la ristrutturazione di edifici già fatiscenti nel 1860 a quell'epoca non sarebbe stata una cosa facile e nemmeno troppo efficace. Persino oggi non sono rari i casi in cui di palazzi d'epoca ma malsani o non recuperabili non viene conservata che la facciata e si rifanno completamente le strutture interne.
Anche nell'articolo si parla di "squallidi vicoli" e di una situazione di degrado.

Ci saranno state naturalmente strutture degne di conservazione, come la galleria o alcuni cinema e locali, ma quale sarebbe stato il risultato di una ricostruzione amacchia di leopardo? Sicuramente non organica e certamente non rifatta in stile seicentesco e castellamontiano.
Probabilmente ne sarebbe risultato un guazzabuglio di antico e di normale edilizia anni 30, senza quell'impronta razionalista che non mi dispiace per niente.
Naturalmente è un'opinione personale...
Intanto, complimenti per l'eccezionale archivio storico!
A decidere per l'abbattimento e la ricostruzione di interi quartieri pare fosse essenzialmente la paura delle epidemie, in epoca pre-antibiotici, e questo fin da fine 800; l'abbattimento degli edifici che sorgevano al posto dell'attuale via e piazza IV Marzo venne in seguito alla cosiddetta "Legge per Napoli", emanata dopo la terribile epidemia di colera che aveva colpito la città partenopea, in cui le condizioni igieniche dei quartieri più degradati erano a dir poco infernali.
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Old October 13th, 2014, 06:15 PM   #14911
Censin
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Originally Posted by Censin View Post
Per il riscaldamento c'erano già le autobotti, ma allora portavano la nafta, o olio combustibile pesante (una roba scura e vischiosa, tra il catrame e la marmellata come consistenza); il gasolio arrivò, se ricordo bene, solo nel 1972.
La nafta, la parte più fluida del residuo della distillazione del petrolio greggio, venne diffusamente usata dal dopoguerra nel riscaldamento centralizzato degli edifici, al posto del più costoso carbone; proprio il suo basso costo favorì, tra la fine degli anni 50 e la metà degli anni 60, la costruzione e diffusione degli impianti di riscaldamento centrale anche nei vecchi edifici dove non esistevano dalla loro costruzione.
Il risultato, dal punto di vista dell'inquinamento, fu disastroso: la nafta era ancora più inquinante del già inquinante carbone! Chi è vissuto negli anni 60 e inizio anni 70 ricorderà certamente il tanfo di zolfo (di cui era ricca) nei mesi invernali, ancor più la polvere nera, grassa e attaccaticcia (il "particolato") che su tutto si depositava, che pioggia e neve, invece di sciogliere, trasformavano in una patina grigiastra che ricopriva case e strade, anche nei mesi estivi; il colore delle case, dal giallo polenta al bianco al rosa, divenne tutto di un uniforme e sudicio grigio sporco.
Infine, nel 1972, venne la messa al bando della nafta, sostituita allora dal certamente meno inquinante gasolio; iniziò una paziente opera di ripulitura delle facciate, direi completata; il grigio sporco resiste ancora sulla facciata di alcuni ospedali, vedi Sant'Anna e Mauriziano....evidentemente le Asl non hanno le risorse per dare una ripulita!
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Old October 13th, 2014, 06:21 PM   #14912
plastik
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Murazzi in passato ricoperti di vegetazione? Mica male...

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Old October 13th, 2014, 07:13 PM   #14913
Modestino Balabam
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Originally Posted by Pupi11 View Post
questa è un po più facile da indovinare, al posto del prato sulla destra oggi c'è un piazzale dove se non sbaglio (non sono sicuro perchè non sono della zona) si svolge il mercato rionale.
Mi permetto di rispondere al posto di Turtu visto che è area di sua competenza



Corso Cincinnato
http://goo.gl/maps/5cKA2
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Old October 13th, 2014, 07:51 PM   #14914
Modestino Balabam
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Originally Posted by Andreagroove View Post
Sono foto di famiglia, per questo non le ha mai viste nessuno, man mano le passo e le posto... E' un vero peccato che sia andato tutto perso, mi domando come sarebbe bello ora, a parte la Nazionale, girare nei vicoli tre quartini, tre stelle e san Maurizio... Magari debitamente ripuliti dal sudiciume invece di essere demoliti... Trovato interessante articolo qui: http://www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=7289

Si direi che la Galleria Nazionale si trovava esattamente dove dici tu.
L'analisi di giuseppeTubi credo che sia la più condivisibile.
Tendiamo (a ragione) di vedere i fatti con gli occhi di persone appartenenti al nostro tempo e quindi a dare valore aggiunto ad un edificio per il solo fatto di essere d'epoca.
Ai tempi, dai primi risanamenti del centro (che non hanno nulla a che fare con il piccone fascista) di fine Ottocento a quelli "razionalisti", il più o meno vecchio veniva visto come una vergogna da nascondere.
Per fare un parallelo (non me ne vogliate) alla lontana, nessuno oggi come ieri prova nostalgia per la fu-contrada del Moschino.
Come ha giustamente citato Censin piazza IV marzo nasce da una situazione igienico-sanitario critica.
Proprio lì sorgeva la contrada delle quattro pietre, i famigerati lastroni di pietra che servivano ad attraversare la strada che nei giorni di pioggia diventavano veri e propri pantani.
Infine un'altra zona risanata dalla Legge Napoli fu proprio quella percorsa da Via Pietro Micca con una magistrale integrazione di edifici Liberty.
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Old October 13th, 2014, 07:55 PM   #14915
giuseppe tubi
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Originally Posted by FaseREM View Post
A me sembrava una madamina un po' robusta con i capelli raccolti dietro in un puciu ma potrei benissimo essermi sbagliato. Peccato, nella mia testa avevo già girato un film sull'audace pumpista di corso Svizzera (con un passato alle Nuove) pronta a sfidare le convenzioni sociali, con il bene placito del Grand'Uff. Ferreri.
Può essere che mi sbagli io, la foto l'ho vista solo sul tablet da 10".
Però dalla sagoma più che un'audace pumpista potrebbe essere una babuska in tenuta invernale...
Per essere una gonna o un cappotto femminile mi pare troppo corta per gli anni 10 e troppo larga per i 20-30. E poi con gli stivaloni?
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Old October 13th, 2014, 08:02 PM   #14916
giuseppe tubi
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Originally Posted by Modestino Balabam View Post
L'analisi di giuseppeTubi credo che sia la più condivisibile.
Tendiamo (a ragione) di vedere i fatti con gli occhi di persone appartenenti al nostro tempo e quindi a dare valore aggiunto ad un edificio per il solo fatto di essere d'epoca.
Ai tempi, dai primi risanamenti del centro (che non hanno nulla a che fare con il piccone fascista) di fine Ottocento a quelli "razionalisti", il più o meno vecchio veniva visto come una vergogna da nascondere.
Per fare un parallelo (non me ne vogliate) alla lontana, nessuno oggi come ieri prova nostalgia per la fu-contrada del Moschino.
Come ha giustamente citato Censin piazza IV marzo nasce da una situazione igienico-sanitario critica.
Proprio lì sorgeva la contrada delle quattro pietre, i famigerati lastroni di pietra che servivano ad attraversare la strada che nei giorni di pioggia diventavano veri e propri pantani.
Infine un'altra zona risanata dalla Legge Napoli fu proprio quella percorsa da Via Pietro Micca con una magistrale integrazione di edifici Liberty.
Anche sull'area attualmente occupata dal palazzo dei lavori pubblici davanti al Duomo (e non so se anche sull'area dell'albergo S. Stefano, che io ho sempre vista demolita) esisteva un quartiere seicentesco, con in primo piano un palazzo del Castellamonte, abbattuto prima della guerra per lasciare posto al mai realizzato "centro direzionale" del Fascio, ma era da decenni fatiscente e probabilmente di valore architettonico assai scarso.
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Old October 14th, 2014, 12:08 AM   #14917
FaseREM
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I villini tra corso Unione Sovietica, corso Galileo Ferraris e piazzale San Gabriele da Gorizia, con i Poveri Vecchi in secondo piano.

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Old October 14th, 2014, 12:54 AM   #14918
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Via San Donato 76 angolo via Carlo Bossi, condominio costruito nel 1931-32.

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Old October 14th, 2014, 01:13 AM   #14919
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qualcuno ha idea se esiste ancora e dove fosse di preciso il "convalescenziario fiat"?


Last edited by plastik; October 14th, 2014 at 01:21 AM.
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Old October 14th, 2014, 01:25 AM   #14920
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Ogni tanto riprovo a chiedere: qualcuno ha vecchie foto di via San Donato con un tram in transito?
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