Modestino Balabam

Il CDA della Fondazione Stadio Filadelfia finalmente ha approvato il progetto preliminare per la rinascita dello stadio.
Manca il voto conclusivo del Collegio dei Fondatori e poi via con il bando ufficiale.

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mqc69

Mi sposto in avanti di una trentina d'anni rispetto al periodo di cui si stava parlando... e vado un po' OT (torino sopravvissuta!); ho trovato un sito che contiene una interessante 'raccolta' di locazioni che meritano uno sguardo più attento, andando in giro per la città:

http://www.1902.info/city/view/id/1

(Particolarmente interessante anche per le informazioni, a volte difficili da reperire, dell'anno di costruzione e architetto, che permettono ulteriori ricerche e approfondimenti)

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“Open your eyes and then open your eyes again.”

Censin

In questa cartina, relativa al primitivo progetto di costruzione della ferrovia a fune per Superga, vediamo la zona di Borgo Po nel 1875; come si vede, il primo tratto di corso Casale ancora non esisteva; l'uscita da piazza Gran Madre avveniva per l'attuale via Monferrato, allora denominata via Madonna del Pilone; la riva del fiume era occupata da un borgo fluviale non molto dissimile da quello dirimpettaio del Moschino, che, pur non essendo così malfamato, era comunque abitato da quello che oggi definiremmo "sottoproletariato urbano"



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Come si vede, proprio in riva al fiume, vicino al ponte della Gran Madre, era prevista la stazione capolinea della ferrovia; le difficoltà relative alla costruzione di una ferrovia a trazione funicolare così lunga portarono successivamente a fissare il capolinea a Sassi, ai piedi della salita verso la basilica, integrandola con la già esistente tranvia per Gassino - Chivasso.

Censin

Vediamo in questa foto come si presentava l'ultimo tratto di via Montebello all'inizio del secolo scorso; le case arrivavano solo al largo Montebello, di cui era già costruita la parte dell'emiciclo verso il centro; successivamente, vi erano solo prati



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Censin

Nella foto seguente, vediamo la commemorazione tenutasi alla Gran Madre in memoria del re Umberto I, dopo il "regicidio" di Monza del 29/7/1900



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come si vede, la chiesa è interamente parata a lutto con un enorme drappo nero; la folla, strabocchevole, riempie l'intera piazza Vittorio.
Su questo re, come si sa, i giudizi sono sempre stati discordi; a Torino comunque era amato, forse perchè ancora nativo della città, cui rimase sempre affezionato, promuovendo molte opere pubbliche, come il nuovo Ospedale Mauriziano che gli venne dedicato.

Censin

In questa foto, vediamo all'inizio del 900, i molini dei Molassi, dietro Porta Palazzo, con sullo sfondo un gasometro dell'officina appunto di Porta Palazzo, di cui si è già parlato



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i Molassi, dapprima idraulici e alimentati dall'omonimo canale, successivamente elettrificati, rimasero in funzione fino a mezzo secolo fa (1962).

Censin

Ed ecco come si presentava, sempre all'inizio del secolo scorso, la zona tra corso Regina e la Dora (vediamo sullo sfondo la cupola della Sindone e il campanile del Duomo, e i bastioni dei Giardini Reali); ancora completamente agricola!



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Censin

Fino al 1927 il ponte Rossini sulla Dora, principale via di accesso al Cimitero provenendo dal centro cittadino, era poco più che una passerella in ferro



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In quell'anno, venne costruito l'attuale ponte in cemento armato.

Censin

Qui vediamo appunto una foto, ripresa dal suddetto ponte in direzione Ovest; vediamo, sullo sfondo, la chiesa di San Gioacchino e i gasometri della già ricordata officina del gas di Porta Palazzo.



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Nick07

Il progetto l'avete visto? Sarà davvero la ricostruzione del Fila? Chiedo perchè a parte la cifra che mi sembra bassina per rifare uno stadio, leggevo di massimo 4.000 spettatori. Non è pessimismo, ma diffidenza non avendo visto il progetto, non vorrei che fosse la morte definitiva del Fila per come era.

Breus

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La stampa risale agli anni attorno al 1845. Innanzitutto perchè così recita la didascalia (che di per sé non è sempre una garanzia). Inoltre le rampe di accesso al ponte in pietra, già progettate dai francesi a completamento del ponte, sono state costruite negli anni trenta dell'Ottocento, insieme ai primi magazzini sotto le arcate. Agli anni settanta, e successivi, risale il tratto da corso a piazza Vittorio ed il completamento del tratto a vallle, reso possibile proprio dall'abbattimento delle case del Moschino.

Anche lo sviluppo urbano, limitato alla piazza ed al borgo, mentre Vanchiglia è lasciata ancora completamente ai suoi prati, conferma la datazione.

Modestino Balabam

I vincitori del concorso appartengono ad un team di architetti umbri e questo il loro progetto:

http://europaconcorsi.com/projects/2...adelfia-Torino

Deduco che si sia discusso, nei giorni passati, proprio questo progetto, ma si sa che siamo in Italia...

Censin

In questa foto vediamo la chiesa cimiteriale dei santi Bino ed Evasio, situata all'attuale confluenza di corso Casale con via Monferrato; scomparve appunto con l'apertura di corso Casale fin dal ponte della Gran Madre



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Ed ecco come si presenta oggi la zona



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forever_juve

Nick, purtroppo la morte del Fila è avvenuta definitivamente col suo abbattimento. Qualsiasi progetto di ministadio, con capienza inferiore ai 20.000 posti (con i criteri di sicurezza moderni, anche rifacendo il catino della stessa altezza del precedente, non si supererebbe questa capienza, che comunque per le esigenze del Torino potrebbe essere sufficiente almeno per le partite non di cartello o di coppa Italia), non si può considerare come ricostruzione dello stadio, ma solo un'allegoria architettonica. Mi chiedo solo: da tanti anni (credo siano passati ormai 16 anni) dal suo abbattimento, tra progetti dibattuti e mai presi in considerazione, dibattiti in consiglio comunale, altri progetti, ecc, quanti soldi sono stati sperperati, che il Toro avrebbe potuto destinare ad un impianto degno della sua storia?

sicano

Allegoria architettonica: perché? Il Filadelfia non è "solo" uno stadio, e per inciso lo stadio dove si costruì la leggenda del Grande Torino, il Filadelfia e' la casa della memoria storica granata, il luogo che ha unito generazioni di calciatori professionisti, così come di ragazzi che si affacciavano allo sport, gli appassionati che nel cortile del Filadelfia si scambiavano opinioni e battute coi calciatori stessi. Perfino a Filadelfia abbattuto, rimane il luogo dove, ad oggi, e' ancora possibile respirare la polvere della storia, certo la Storia con la S, non quella delle tribune abbattute o quella del centro commerciale che volevano costruirci sopra. Ora, per chi rifà Toro, ma anche per chi conosce un minimo la storia di Torino, quello spazio deve diventare uno spazio vivo, e destinato a ospitare il centro della cultura granata, qualunque cosa ne sia rimasto dopo anni di porcate immonde a tutti i livelli (non solo granata intendo, il calcio italiano di oggi, con gli occhi di un tifoso, e' ripugnante). Per me, un campo per gli allenamenti della prima squadra, uno stadio per le principali partite giovanili (Primavera, Allievi, altre gare importanti delle categorie minori), la sede e possibilmente il museo, sarebbero perfetti. Capienza delle tribune: poche migliaia bastano e avanzano.
Questa per me non è solo un'allegoria architettonica: anche, ma è anche un luogo con una funzione non solo rappresentativa.

Nick07

Grazie! Beh, molto bello. Poi d'accordo che dai rendering sembra bello pure il grattacielo del S.Paolo... Poi si, meglio stare comunque sempre all'erta.

Si, la vedo come Sicano. Soprattutto per un club la cui forza quand'ero ragazzino io era proprio nell'identità e nel senso di appartenenza.
Mi da solo fastidio, e tanto, che lo si faccia con soldi pubblici, ma questo è un altro discorso.

turtu63

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ace of spades

a un certo punto della mia vita mi sono occupato insieme a un gruppo di amici di filadelfia, siamo stati tra i primi a portare sul tavolo l'idea di ricostruzione con dei criteri di utilizzo. Ricostruirlo in modo filologico sarebbe di fatto inutile avresti enormi spazi inutilizzabili e che comunque non sarebbero a norma per un utilizzo sportivo di qui l'idea di farne quello che di fatto gia' era dal 1960 in poi e cioe' un centro di allenamento, due campi, spogliatoi, palestre, sala stampa ecc... e i progetti presentati vanno in quella direzione. molte delle polemiche odierne sono semplicemente pretesti.. beccaria e' famoso nell'ambiente per non essere mai d'accordo con nessuno a volte manco con se stesso.

Censin

Storica foto del tram della linea del Ponte Isabella, ancora a cavalli (l'elettrificazione avvenne nel 1900), probabilmente quando, al suo inizio (1893), il capolinea era ancora in piazza Castello; nel 1895 venne prolungata, per via Palazzo di Città e via Milano, a Porta Palazzo, l'anno successivo, per corso Vercelli, fino alla barriera di Milano (attuale piazza Crispi).
All'unificazione della rete della Belga con quella Atm (1924) venne incorporata in quest'ultima col numero 15, prolungata verso Nord fino a via Lauro Rossi; con poche variazioni, rimase con tale percorso fino al 1966, quando, con la riorganizzazione della rete, il suo percorso venne completamente stravolto, andando da piazza Bengasi ancora a via Lauro Rossi; scomparve definitivamente con la riforma della rete del 1982.
La vettura della foto è stata probabilmente presa a modello per la ricostruzione della vettura tranviaria a cavalli (con cavalli ovviamente non in carne e ossa!) esposta alla stazione di Sassi



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Nel 1980, questa vettura uscì dal "museo"; trainata da una coppia di cavalli quasi identici a quelli della foto ottocentesca, girò per tutta una giornata sull'"anello" attorno a piazza Statuto; qui vediamo il momento dell'aggiogamento dei cavalli alla vettura



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Sempre in quell'anno, in altra occasione la vettura circolò sui binari dei Giardini Reali, come la vediamo



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sicano

Su Beccaria concordo, il personaggio e' particolare