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#8801 |
Registered User
Join Date: Sep 2011
Location: Tùrin
Posts: 360
Likes (Received): 25
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ops come non detto, sorry
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#8802 | |
Cinico user
Join Date: Aug 2007
Location: Torino - Spina 3
Posts: 5,271
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![]() p.s. nick suggerito da un racconto di Lovecraft? ![]() |
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#8803 |
Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
Posts: 1,662
Likes (Received): 350
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#8804 | |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
Posts: 179
Likes (Received): 0
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Com'è ora ![]() P.S. ci sto mettendo una vita a leggere tutti i post che mi sono perso in sti mesi e mesi ![]() Ops letto ora che era stato già trovato:P
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#8805 |
Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
Posts: 2,243
Likes (Received): 418
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Aria di primavera!
Bentornato MinLAB Benvenuto herbert_west ![]() ![]() ![]() |
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#8806 |
Registered User
Join Date: Mar 2006
Location: Torino
Posts: 119
Likes (Received): 72
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Sono riuscito a identificarne altre e per me e' stata una grandissima (e bellissima) sorpresa. Inizio col dire che la zona di quasi tutte le foto e' sempre la stessa, ovvero lo "spicchio" di citta' tra Piazza Adriano, corso Ferrucci, via Di Nanni e via Moretta. Proviamo a ripercorrere la strada fatta dal fotografo in quella giornata post-bombardamento (in che anno?). Partiamo da mio post precedente (http://www.skyscrapercity.com/showpo...postcount=8759)
Qui il fotografo e' in via Vinadio e punta oltre via Di Nanni, verso corso Ferrucci e ritrae l'Ospedale Martini bombardato (che si trova tra via Vinadio e via Polonghera) image hosted on flickr ![]() Dopodiche' si sposta, va giu' verso corso Ferrucci e gira a destra in via Polonghera: fa una ventina di metri, si gira e scatta questa foto, che ritrae le macerie dell'ospedale e l'edificio bombardato su via Vinadio. image hosted on flickr ![]() Oggi e' cosi': ![]() Riprende il suo cammino, direzione via Monginevro, cambia lato della strada e fotografa ancora via Polonghera verso piazza Adriano. Qui ritrae ancora i resti dell'ospedale (sulla destra), le case bombardate su via Vinadio (ancora oggi esistenti) e sulla sinistra i resti di un qualche edificio, non toccato dalle bombe ma ormai in rovina da tempo. image hosted on flickr ![]() Oggi e' cosi': ![]() Fatta la foto, via di nuovo, direzione via Monginevro. Dopo poche decine di metri via Polonghera incrocia via Moretta. Qui il nostro fotografo decide di fare una foto alle case d'angolo, pesantemente danneggiate: si posiziona in mezzo a via Moretta (spalle a corso Ferrucci) e scatta questa drammatica foto: image hosted on flickr ![]() Qui si vede bene che una bomba ha centrato l'edificio di destra e ha "tirato giu'" uno per uno i vari piani. Ancora peggio e' andata alla casa di sinistra (che infatti, non esiste piu', mentre quella di destra e' sopravvissuta). Ecco cosa si vede oggi: ![]() Non e' finita, un'ultima, e ancora piu' impressionante immagine, il fotografo decide di scattarla una volta tornato su via Polonghera. Gira a sinistra, fa 20/30 metri, si ferma e scatta questo: image hosted on flickr ![]() Qui vediamo nuovamente la casa all'angolo tra via Polonghera e via Moretta; la si riconosce per i piani accatastati uno sull'altro. Inoltre si scorgono sullo sfondo le case di via Vinadio gia' viste prima e si vedono scene di distruzione sulla parte destra della strada (che non doveva essere occupata da condomini, ma da bassi edifici). Oggi si presenta cosi': ![]() Ora pero' permettetemi una nota personale a proposito di questa foto, che sono riuscito a "decifrare" con grandissima gioia. Guardando infatti verso via Polonghera/via Vinadio, accanto all'edificio colpito, si nota un'altro edificio non danneggiato (nella foto in bianco e nero sembrano essere un unico, ma se si guarda bene, in basso lungo la facciata,accanto alla testa dell'uomo in bicicletta, si vede un piccolo scalino nella finitura in pietra). Anzi, a ben guardare e' forse l'unico tra quelli presenti nella foto a non essere stato colpito dalle bombe: quella e' casa mia, dove ho abitato negli ultimi 8 anni e che ho appena lasciato. Mi sono sempre chiesto come doveva essere e quale fosse l'aspetto della via prima e durante la guerra. Ora, grazie a queste foto lo so: potenza del thread "Torino Sparita!" Nota: tutte le foto sono state prese da: http://www.flickr.com/photos/gbrrcr/...th/7993159660/. Un grazie di cuore a herbert_west per aver pubblicato queste bellissime foto! T_a Last edited by Turin_airport; March 11th, 2013 at 01:00 PM. |
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#8807 | |
Register
Join Date: Jan 2013
Location: 7° T.se
Posts: 16
Likes (Received): 7
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Il palazzo è perfettamente uguale ad ora, fatta eccezione per il traliccio sul tetto.credo. ![]() qui è messo un po' peggio. Naturalmente è precedente, sono i bombardamenti degli anni 40 ![]() Last edited by sardopiem; March 4th, 2013 at 05:08 PM. |
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#8808 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Ma borgo San Salvario, prima ancora della Pelota, era stato protagonista degli sport con palla; a metà 800, in un campo di gioco situato circa tra le attuali vie Valperga Caluso, Ormea, corso Marconi e parte dell'attuale parco del Valentino (beninteso, quando tutta la zona era ancora rurale), si giocava la Pallamaglio, con cui si colpiva la palla con una grossa mazza, come si vede in questa stampa (in qualche modo era l'antenata del cricket)
![]() Uploaded with ImageShack.us il campo di gioco resistette fino all'urbanizzazione della zona, col tracciamento delle strade; dopo di che, rimasero alcune costruzioni accessorie del campo, un basso fabbricato tra le attuali vie Madama, Morgari e Principe Tommaso, demolito a metà anni 50 quando venne edificata la concessionaria Fiat "Valle G.B. & c.", e, tra le vie Morgari, Principe Tommaso e Campana un rustico tipo cascinale, rimasto fino a metà anni 60, chiamato ultimamente in zona "cassin-a dij Puj" (cascina dei pidocchi) per il suo stato di avanzato degrado (lo vidi sempre con porte murate e finestre sgangherate), di cui vediamo sotto una planimetria di fine 800 ![]() Uploaded with ImageShack.us anch'esso poi demolito per costruire un edificio di civile abitazione (ospita ora in parte la sede CISL). Ricordiamo che la via Morgari fino al 1946 era appunto denominata via Pallamaglio, come da iscrizione apposta a mano ultimamente ![]() Uploaded with ImageShack.us solo nel 1946 venne intitolata a Oddino Morgari, uomo politico socialista già direttore dell'"Avanti". Sempre in San Salvario, un po' più a Sud, in via Saluzzo angolo via Michelangelo, fino a fine 800 è esistito uno sferisterio, cioè un campo di gioco del pallone elastico o del tamburello. |
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#8809 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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A proposito di bombardamenti:
Dell'armistizio dell'8 settembre si è detto tutto e il contrario di tutto; ma per quanto riguarda Torino, bisogna dire che fu provvidenziale! Per la seconda metà di settembre del 1943 (quando le condizioni di luna piena sarebbero state più favorevoli) era stato programmato dagli Alleati un bombardamento a tappeto della città, che l'avrebbe probabilmente ridotta nelle condizioni di Dresda o di altre città pressochè cancellate. L'armistizio, coi fatti successivi, fece fortunatamente rinunciare al progetto (patrocinato dal tristemente famoso sir "Bomber" Harris); anche successivamente, si ebbero incursioni aeree decisamente più "mirate" su determinati obiettivi....anche se i "danni collaterali" continuarono ad essere ingenti e con perdite dolorose di vite umane. Ma nel complesso Torino fu salva. |
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#8810 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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L'immagine direi che è anteriore al 1962; infatti, sullo sfondo vediamo un autobus della linea 64 (che allora faceva capolinea in piazza Castello, poi percorreva tutta via Roma, e giunta a Porta Nuova si innestava sul percorso attuale della linea), ancora di quelli "verdi" monopiano, mentre dal 1962 entrarono in servizio sulla linea i "rossi" bipiano, che l'anno precedente avevano fatto servizio per Italia61; restarono su quella linea fino verso la metà degli anni 70.
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#8811 |
μεταφορές εραστής
Join Date: Nov 2012
Location: Torino-Borgo Vittoria
Posts: 1,161
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Via Cernaia
![]() Fu realizzata dov'erano i bastioni della Cittadella. Nella foto, scattata prima del 1867, il muro a sinistra e, più avanti,il recinto di un cantiere lasciano capire che i lavori non possono dirsi conclusi. Niente traffico, la strada si direbbe vissuta solo da sfaccendati : per i lunghi tempi di posa delle prime macchine fotografiche gli è stato chiesto di stare fermi ma è evidente che qualcuno si è mosso ed appare sdoppiato. In fondo, la stazione di Porta Susa che era chiamata Scalo della ferrovia per Novara. Foto di Henri Le Lieure |
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#8812 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Sempre a proposito di bombardamenti: all'inizio della guerra, ci fu una terribile sottovalutazione dei rischi delle incursioni: ad esempio, per proteggere i monumenti cittadini, non si trovò di meglio che "immergerli" nella sabbia, contenuta in "capannine" di legno costruite attorno ad essi, come vediamo in questi esempi:
piazza San Carlo, il caval d' Brons ![]() Uploaded with ImageShack.us piazzetta Reale, i Dioscuri ![]() Uploaded with ImageShack.us palazzo Madama, statua di Vittorio Emanuele ![]() Uploaded with ImageShack.us Magari queste strutture ripararono dai pirimi bombardamenti, ma in quelli massicci dall'autunno 1942 all'estate 1943 non furono di alcuna utilità, come vediamo da questa immagine dell'estate 1943 di piazza San Carlo col "caval d' Brons" malridotto sulla destra ![]() Uploaded with ImageShack.us Infatti, nel dopoguerra, la statua di Emanuele Filiberto, uno dei simboli cittadini, richiese un lungo lavoro di restauro; ecco infatti come era ridotta dopo l'ultimo devastante bombardamento nel 1943 ![]() Uploaded with ImageShack.us Last edited by Censin; March 6th, 2013 at 06:18 PM. |
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#8813 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Altro esempio di sottovalutazione dei rischi bellici (anche se effettivamente all'inizio, nell'estate del 1940, prevedere un'invasione nemica dell'Italia, col paese spaccato in due, avrebbe comportato l'accusa di disfattismo):
All'inizio del conflitto, l'arcivescovo di Torino, card. Fossati, fece trasportare in gran segreto la Sindone nell'abbazia di Montevergine, presso Avellino in Irpinia, per sottrarla ai pericoli delle incursioni aeree sulla città; col risultato che la reliquia venne a trovarsi, nel 1943 - 1944, in una delle zone più "calde" dei combattimenti, in pieno fronte! Fortunatamente, la Sindone era stata nascosta dall'abate nella cripta, all'insaputa anche dei confratelli, e si salvò. Nel 1945, al termine del conflitto, con un difficile viaggio tra ferrovie e strade ridotte in condizioni disastrate, il card. Fossati andò a recuperarla; prima del ritorno, vi fu un'ostensione del sacro lino ai monaci. Mi chiedo: e se, invece che a Montevergine, fosse stata portata a Montecassino? |
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#8814 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Invece, per molti dei tesori del Museo Egizio, tutte le cose trasportabili, venne previsto uno "sfollamento" in luogo più vicino, il Castello di Agliè, dove rimasero per tutta la durata del conflitto. Al termine, nel 1945, gli Alleati misero a disposizione gli automezzi per il rientro in sede dei pezzi; ci fu chi commentò che era la prima volta che dei vincitori, invece di sottrarre le opere d'arte ai vinti, si adoperavano per restituirgliele!
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#8815 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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#8816 |
Registered User
Join Date: Nov 2012
Location: Turinopoli
Posts: 367
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In questo breve video dell'Istituto Luce, gli effetti dei bombardamenti alleati dell'agosto del 1943:
http://www.youtube.com/watch?v=FTebFyammMs ...eh sì quello è il monumento all'Alfiere dell'Esercito sardo di Vincenzo Vela. |
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#8817 |
Cinico user
Join Date: Aug 2007
Location: Torino - Spina 3
Posts: 5,271
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Mia madre mi parlava spesso, negli ultimi anni della sua vita, dei bombardamenti su Torino, dai quali si difendeva cercando riparo nel rifugio antiaereo dei giardini reali, con ingresso nei pressi del monumento ai carabinieri. Rabbrividiva ancora, nonostante fossero passati decenni, quando alla televisione sentiva il suono delle sirene delle fabbriche, usato per allertare la popolazione. A volte gli aerei scendevano a bassa quota, mitragliando gli inermi civili: credo che certe esperienze possano soltanto essere attutite dal tempo, ma non eliminate. Purtroppo.
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#8818 | |
Registered User
Join Date: Jan 2011
Posts: 3,024
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Tram della linea 2 delle Tramvie Municipali di Torino, 1913.
Archivio di Stato di Torino La fotografia è tratta dal fondo della Società Nazionale delle Officine di Savigliano ![]()
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#8819 | |
Registered User
Join Date: Nov 2012
Location: Turinopoli
Posts: 367
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Quote:
Spesso mi capita di passare per questo incrocio di Nichelino http://goo.gl/maps/Nx9ri e mi tornano alla mente i racconti del lontano 1942 quando un bombardiere inglese Lancaster venne colpito dalla nostra contraerea e precipitò impietosamente su di una allora cascina. Il bollettino 919 - 30 novembre riportava nel finale: "Una nuova incursione, attuata questa notte sulla città di Torino, non ha causato danni rilevanti; un bombardiere veniva centrato dalle artiglierie precipitando nei pressi di Nichelino. Altri tre apparecchi nemici sono stati abbattuti durante la precedente incursione. Le vittime del precedente attacco aereo ammontano complessivamente, nella popolazione civile, a 15 morti e 22 feriti." Qui viene raccontata la breve storia della batteria di Stupinigi che con molta probabilità fu artefice di quell'abbattimento: http://www.nichelino.com/content/ind...ria&Itemid=401 |
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#8820 |
Registered User
Join Date: May 2009
Location: Torino
Posts: 179
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Mi pare di aver letto qualcosa in passato riguardo degli scavi per recuperare dei pezzi di un bombardiere lancaster nei pressi di Torino ma la mia mente è molto annebbiata a riguardo. Sono sicuro invece di averne letto 3 o 4 giorni fa sull'archivio de La Stampa e c'era anche una fotografia (scurissima) del relitto con il corso semicarbonizzato di un pilota ancora all'interno...
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foto, torino |
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