VivaTo

altro tenino con motrice Agudio. Il timbro postale è del 1937

VivaTo

Sempre con tema Superga, la reclame con tutto il tracciato

Riobasco

Mi sembra quasi di vedere i miei colleghi dell'archivio storico mentre sbuffano, vedendo arrivare VivaTO (che immagino vestita con un cappellino anni '30 con veletta, camicetta con colletto di pizzo e severo tailleur grigio, mentre scende da una Balilla 3 marce ) che chiederà loro di consultare un'ottantina di volumi
(vabbè, speriamo sia spiritosa, non vorrei che nottetempo venga a minare la torre Riobasca alle fondamenta...)

PG1964

Scusate il ritardo, ma ero via ed ho perso il posto all'osteria....

La targa viaria dice benefattore poichè la famiglia Abegg donò 10 milioni dei 71 necessari per la costruzione dell'ospedale Molinette nel 1935. All'ingresso dell'ospedale c'è una targa di marmo commemorativa ed un padiglione fu intitolato agli Abegg fino a poco tempo fa.
Per la cronaca il Comune spese 35 milioni ed il Governo 21.

turtu63

grazie per l'informazione,questo è il bello del condividere le proprie conoscenze,ci si arricchisce culturalmente tutti.nello specifico la targa allora sarebbe dovuta essere "via famiglia di augusto abegg" essendo il benefattore già deceduto da oltre 10 anni non credo che nel suo testamento abbia scritto "voglio donare 10 milioni all'ospedale che sorgerà tra 10 anni",tra l'altro chissà chi mise i restanti 5 milioni che mancavano per arrivare a 71

VivaTo

Magari sbuffano, mai poi cacciano i volumi e io, slacciando la cintura dell'impermeabile e cacciando all'indietro il Borsalino cche porto sempre sulle 23, sfodero la lente e mi metto a spulciare annotanto gli appunti su un taccuino unto e bisunto usando la matita copiativa!

ahahahahah!

VivaTo

Il Santuario della Consolata intorno al 1870-1880



prima dell'ultimo ampliamento (1899-1904)



e

dopo




ma il campanile è sempre uguale, un po' orbo. Per il suo restauro dovremo aspettare il 1940

Riobasco

Bellissima scena alla Raymond Chandler, uno dei miei scrittori preferiti.
Più seriamente, ricordo che quando mi occupavo delle "ricerche parenti" dei vecchietti residenti nelle case popolari (che passavano a miglior vita senza firmare la disdetta dell'alloggio IACP) avevo un tesserino di libero accesso allo schedario cartaceo dell'Anagrafe (che, se non ricordo male, a Torino risale al 1880 o giù di lì). Uno degli (inquietanti, almeno allora ) personaggi che lavoravano là sotto (stile il monaco Salvatore nel "Nome della Rosa") un giorno mi mostrò un registro (che FaseREM, Icopix e Turtu63 pagherebbero a peso d'oro ) con riportati tutti i nomi delle vecchie vie di Torino, durante il fascismo o prima ancora. Un giorno o l'altro proverò a spingermi nuovamente nei sotterranei dell'ex manicomio femminile di via Consolata (mia madre mi raccontava che da bambina era terrorizzata da quell'edificio, dal quale si sentivano spesso provenire le urla delle ricoverate) per capire se esista ancora.

VivaTo

In Via della Consolata non saprei, ma ne ho visto uno analogo in Via Barbaroux. Gli archivisti lo conservano gelosamente su di uno scaffale dietro alla loro postazione in sala studio. Ci sono elencate anche le denominazioni ottocentesche.
Su Wichipedia ho trovato questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Stradar...nimi_scomparsi

Mancano sicuramente alcune Vie importantissime, direi vitali, per la vita della nostra Città come, ad esempio, via alla Par(r)occhia, Corso Ponte Mosca, Via dell'Orfanotrofio, ecc. ecc. ecc.

Comunque in quello schedario ci voglio andare anch'io!

Invece, a proposito del maniconio femminile, quando bimbetta ingenua mia madre mi portava in Via della Consolata per i suoi acquisti di lingeria (traduzione per chi ha meno di 40 anni = biancheria intima) in uno dei tantissimi negozi specializzati presenti nella via, appena comunciavo a rugnare mi minacciava di lasciarmi lì e di tornare a prendermi dopo due giorni (solo se le suore le avessero detto che ero stata brava però). Ovviamente il male ai piedi, o la sete, o la noia svanivano all'istante ed io riprendevo a trotterellare felice come un puciu.

VivaTo

Mi dimenticavo di dire che se mi comportavo bene, dopo il giro di compere in Via Consolata, mia madre mi portava dentro al Santuario per vedere le spalline dei militari depositate come ex voto. Mi piacevano tanto.

turtu63

via dei carrozzai cambiò nome in via andrea doria molto più tardi di quanto scritto su wikipedia (19-6 1860),almeno stando ad una foto di Gabinio della stessa via durante la ricostruzione di via roma degli anni 30 del 900.sempre lì c'è scritto che il ponte mosca fu il primo in pietra di torino,a me pare che il ponte della gran madre sia anch'esso in pietra ed antecedente,poi Garibaldi abitò in via dei mille,chissà per quanto tempo

PG1964

Sì, bisogna tener presente che era ancora vivo il fratello Carlo Abegg, la famiglia ed i figli, uno dei quali però morì prematuramente in età scolare. Questo episodio luttuoso probabilmente spinse Augusto a fare la donazione post-mortem.
I restanti 5 milioni furono concessi dall'amministrazione dell'Ospedale Maggiore, cioè l'allora S.Giovanni vecchio, e servirono per gli arredi e le attrezzature.

E' curioso notare quanti Svizzeri e quanti Valsesiani arrivarono a Torino alla fine dell'Ottocento per aprire aziende di vario tipo: filature, lanifici, coltivazioni di bachi da seta, fabbriche chimiche, di auto, di candele, di biciclette, di birra. Persino un Armeno che inventò lo yogurt !
E noi invece codini che abbiamo perso le bave solo per gli Agnelli...

PG1964

Fu l'ultimo Grand Prix corso a Torino. La gara internazionale era riservata a vetture appartenenti alla Categoria internazionale Corsa di F1 senza compressore, con cilindrata fino a 2500 cc.
Il circuito era lungo 4200 metri, con partenza e arrivo davanti al Castello di Cristina di Francia, per complessivi 378 Km, ovvero 90 giri.
Concorrenti: Musso (Maserati); Behra (Maserati); Perdisa (Maserati); Bira (Maserati); Rosier (Maserati); Mieres (Maserati); Ascari (Lancia); Castellotti (Lancia); Villoresi (Lancia); Farina (Ferrari); Trintignant (Ferrari); Schell (Ferrari); De Portago (Ferrari); Girard (Ferrari); Taraschi (Ferrari).

Vinse Ascari su Lancia D50 in 2 h 40’21” 1/5 girando ad una media di 141,437 km/h

Riobasco

Dovrebbe essere il sig. Stepanian, lo stabilimento (almeno negli ultimi tempi) era in via Nicomede Bianchi poco oltre corso Telesio, quella marca di yogurt rimase in commercio sino a fine anni '70, poi fu assorbita -se non erro- dalla Mandriot.
Per quanto riguarda la seconda frase come non darti ragione, ma è un argomento tabu qui sul forum, rischieresti il linciaggio verbale (come capitato più volte al sottoscritto ) da parte degli adepti del Lingotto...

Icopix

Makyo

Ne rimane testimonianza: al Parco del Valentino davanti al castello del Valentino laddove v'era la griglia di partenza c'è questo(forse è già stato postato):

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- Unza Unza Time -

VivaTo

Nei libri digitalizzati di MeseoTorino sono presenti alcune interessanti guide come, ad esempio

Torino descritta da Pietro Baricco Vol 1 - 1839

http://www.museotorino.it/resources/...8/#/129/zoomed

oppure

Guida di Torino - Emilio Borbonese 1898

http://www.museotorino.it/resources/.../7/#/51/zoomed

che indicano, tra l'altro, le principali strade e piazze della Città.

Ottime opere, anche se gli autori hanno dimenticato entrambi Via alla Pa(r)rocchia, come tutti ormai sappiamo punto strategico della città che però doveva essere protetto dalla curiosità delle genti a venire, cioè noi.

turtu63

esposizione 1898

turtu63

VivaTo

E le statue? Sono io che non le vedo o non ci sono proprio?