giuanin suiru

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Poi vi dirò dove le ho beccate! [/QUOTE]

colpito al cuore :
il D è il bus che presi
quando ebbi il permesso di andare a fare un giro in centro da solo,
per la 1° volta;
scesi proprio alla fermata di porta nuova

turtu63

• Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Insinuazioni di Torino, 1628, L10, Inventario di Francesco Scaravello, c. 249, carta 249 retro, Transattione del Sig Gio Antonio Scaravello con muratori per la diversione del fiume dora 1498 et li 19 febraro tab.to sott.to ferrerij








La S della Dora, con in evidenza a nord le cascine Scaravelle e Bianchina negli anni Venti dell’Ottocento, particolare. ©Archivio Storico della Città di Torino

turtu63

La particolare doppia ansa a forma di S, quella dove è stato costruito il ponte Carlo Emanuele III, è un cosiddetto divertimento della Dora, cioè una deviazione artificiale del suo corso.

Per ora gli elementi che servono a ricostruire il divertimento sono solo due, tuttavia esaustivi: una cartina del Seicento e un documento di fine Quattrocento.

In un’incisione raffigurante la pianta di Torino durante l’assedio del 1640 [1], si può osservare il letto oramai tagliato della curva della Dora che in passato ha corroso profondamente il pianalto.

Per quanto riguarda il taglio della curva c’è un documento del 1498, dove si attesta l’avvenuto pagamento di Gio Antonio Scaravello a dei muratori per il lavoro di deviazione del fiume svolto nel 1486: «…per ruoltar la Dora che passava sotto il palazzo di Vialbe per il Sig Gio Antonio Scaravello l’anno 1486…»[2]

Gli Scaravelli, famiglia di grandi possidenti terrieri attivi nel processo di appoderamento iniziato a metà Quattrocento, sono infatti proprietari, di origine vercellese, sia della cascina Scaravella sia della Bianchina, entrambe site verso il limite del pianalto a ridosso dell’ansa deviata della Dora.

La loro iniziativa è intenzionata a salvaguardare le due cascine dal pericolo della progressiva erosione del pianalto da parte del fiume, ma anche a difendere dalla medesima sorte lo stradale di Lanzo e la bealera Vecchia, costruita nel 1460 grazie ai capitali di Domenico Scaravello assieme a Aleramo Beccuti.



Particolare della doppia ansa a forma di S della Dora con la curva morta dopo il taglio del 1498, in Theatrum Sabaudie, Torino. Assedio del 1640. Pianta. Incisione anonima su disegno (1671) di Tommasio Borgonio.

turtu63

URL=http://imageshack.us/photo/my-images/403/anni20dell800cascinesca.jpg/][/URL]

turtu63

Cori

http://www.flickr.com/photos/jhm0284...7625673749125/

Torna indietro coi ricordi.... è utile anche per i ragazzi dell'ATTS!

21Style

Ci stiamo lavorando :-) ..... Difficile entro l'anno,entro gennaio di sicuro .... La parte dei libri digitalizzati verrà stravolta .... Restate sintonizzati ;-)

Marmox

Foto già note tra i cultori del genere, ma comunque stupende

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Breus

Per i cultori delle vecchie planimetrie della Città:

http://archiviodistatotorino.benicul...php?uad=286877
http://archiviodistatotorino.benicul...php?uad=286878
http://archiviodistatotorino.benicul...php?uad=286879
http://archiviodistatotorino.benicul...php?uad=286892
http://archiviodistatotorino.benicul...php?uad=287204

Il dettaglio che si riesce a raggiungere è impressionate. Una volta tanto un lavoro fatto bene da parte di un soggetto pubblico!

B.

Icopix

Un' interessante pubblicazione sul vecchio Mattatoio e l' ex Foro Boario:
http://areeweb.polito.it/didattica/s...23/macelli.pdf

Cori

Lo so su Mondotram le avevo postate anni fa! E ultimamente le avevo riprese per le motrici 2700. Sia qui che mondotram:
http://www.skyscrapercity.com/showpo...&postcount=966

da questa bellissima discussione:
http://www.skyscrapercity.com/showth...532083&page=49

Quel siòr li la sa lunga sulle motrici. Od è semplicemente un fotografo eccezionale! Mi son preso parole da dei vostri conterranei perchèp manco da Torino da due anni! E ad essere sincero a me manca un po'!

Kawa72

CASTELLO DI MIRAFIORI (MIRAFLORES)

http://issuu.com/antuciaz/docs

uno dei pochi residui della antica costruzione


Interessante notare che il castello distrutto dai Francesi nel 1706 scomparì completamente intorno alla metà del 1800 per mano del Sangone che erose il pianalto dove sorgeva il castello a seguito di una variazione del suo corso dovuta ad una piena eccezionale.

l'attuale parco Boschetto nel comune di Nichelino corrisponde all'antico parco del Castello di Miraflores si nota infatti la strana forma del parco stesso dovuto al vecchio percorso del sangone pre-piena.

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Paolo Kawa
From Barriera di Milano

Kawa72

Nei pressi del Castello di Miraflores (vedasi post precedente) vicino a Stupinigi, cè questo "strano" terreno che sembra il residuato di qualcosa di storico data la strana conformazione... qualcuno ne sa qualcosa di piu?

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Paolo Kawa
From Barriera di Milano

escaped

è la risposta sabauda ai cerchi maya

turtu63

chi si ricorda della grande piscina all'aperto gratuita della pellerina?io ricordo di averci fatto il bagno da bambino,in che anno è stata chiusa x motivi igienici,1970?
URL=http://imageshack.us/photo/my-images/810/24061211177198224346810.jpg/][/URL]

ravanellidiciamo

credo sia un maneggio ma nn sono sicuro

ravanellidiciamo

ma dai io pensavo fosse un ex-laghetto!!! una piscina pubblica... ma pensa! sarebbe figo se la riattivassero con le norme odierne!

Marmox

Il bello è che era alimentata dalle acque della Dora!

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ravanellidiciamo

superinteressante... anche se nn parla della piscina

Cenni storico-architettonico-paesaggistici-naturalistici
Il parco conosciuto come Parco della Pellerina, che si estende per circa 837.000 metri quadrati, è attraversato in diagonale dalla Dora Riparia e prende il nome dalla omonima cascina, risalente al '600, che ancora oggi esiste nelle sue vicinanze, di proprietà un tempo della famiglia dei marchesi Tana. Dei medesimi era di proprietà anche la cascina Marchesa, ancora visibile all'interno del parco, nei pressi del lago più grande. Ufficialmente il parco è dedicato, nella porzione a sud del fiume (sponda destra), a Mario Carrara (1866-1937), antropologo dell'Università di Torino e continuatore degli studi di Lombroso. Fu uno dei 12 professori universitari italiani (su 1200) a rifiutarsi di giurare fedeltà al fascismo. La porzione a nord del fiume (sponda sinistra) e' stata intitolata, nel 2009, alle vittime del rogo del 6 dicembre 2007 nelle adiacenti acciaierie Thyssenkrupp. L’incendio sviluppatosi nello stabilimento, ora chiuso, causò la morte di sette operai (Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodino', Giuseppe Demasi).
La prima ipotesi di realizzare questo Parco comparve nel Piano Regolatore della Città di Torino del 1906; tuttavia si dovette attendere fino al 1934 perché iniziassero i lavori di sistemazione, inizialmente riguardanti la sola sponda destra del fiume Dora Riparia, con l'acquisizione di alcune aree dove vennero realizzate le attuali colline, utilizzando le macerie delle demolizioni degli edifici della vecchia via Roma.
Nel secondo dopo guerra si procedette ad ulteriori interventi, continuando l'accumulo di macerie provenienti dallo sgombero degli edifici danneggiati dai bombardamenti aerei.
Con la prima giunta Novelli ( 1970-75 Assessore al verde Avv. Marzano ) il parco viene ampliato fino a C.so Lecce, con la formazione del primo piazzale per gli spettacoli viaggianti. Successivamente si apre il cantiere sulla zona della sponda sinistra della Dora dove fino ad allora dominavano i depositi di materiali ferrosi delle fonderie di C.so Regina Margherita. Negli anni Ottanta, a lavori conclusi, il Parco della Pellerina è il più grande parco all'interno di una città che si conosca in Italia.
Il corso del fiume Dora Riparia non è più quello originario, che era molto più ampio e tortuoso. Nei primi anni del secolo scorso imponenti lavori costrinsero il fiume ad un percorso più lineare ed incanalato entro argini artificiali, soprattutto allo scopo di recuperare terreno da destinare al prolungamento di Corso Regina Margherita. Nella parte meridionale del parco, lungo Corso Appio Claudio, in corrispondenza di una curva della Dora, è ancora possibile osservare uno sbarramento in pietra del fiume, che convoglia l'cqua verso un canale, il cui accesso è regolato da una paratoia. Questo canale, conosciuto come "Bealera della Pellerina", risale quanto meno al 1563, allorquando Torino divenne la capitale del Ducato di Savoia e subì imponenti trasformazioni urbanistiche. Il canale portava acqua ad alcuni mulini e fucine, i cui magli, o martinetti, erano azionati dall'energia idraulica. Nella seconda metà dell'800, lungo il corso del canale sorsero anche numerose industrie, soprattutto alimentari (Talmone, Caffarel, Metzger).
Nel parco sono disseminate sculture moderne (land art) e, nella zona ad est, lungo Corso Lecce, si alternano durante l'anno circhi e giostre.

ravanellidiciamo

...allora era veramente un laghetto.... balneabile