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Old November 27th, 2010, 12:46 PM   #1641
giuanin suiru
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Originally Posted by Riobasco View Post
In quel tratto io ricordo una macelleria, con un signore pettinato con la brillantina, stile Carlo D'Apporto... mia madre ci andava spesso per la "fettina da fare al burro"
I tuoi ricordi mi interessano, ovviamente, me li puoi inviare alla mia email? (in pratica il mio nickname chiocciola gmail.com)
Ah, se vai sul sito di Marmox, nella mia collezione di cartoline ne troverai una di via Asinari con la Divina Provvidenza (vi si vede che di fronte alla chiesa c'era un'auto officina, mentre all'angolo con via Salbertrand non c'era ancora l'edificio dei preti che ospitava la Schweitzer ma bensì una casa bassa, stile villona) ed una con autobus della linea "D" in via Carrera quand'era a doppio senso di circolazione. Troverai anche la cartolina che era utilizzata come copertina per il diario della scuola Duca d'Aosta
Se ti interessano ad alta definizione (sono vere fotografie, tengono ingrandimenti altissimi) te le invio, ok?
macelleria... a che altezza di via Capelli ?
al 71 c'erano la pettinatrice e il negozio di pollame / ovini; prima c'era la farmacia (il figlio della farmacista fu mio compagno di scuola) all'angolo con via Crevacuore; dopo il 71 ricordo una buona panetteria, all'angolo con via Bianchi;
sull'altro lato, mi pare proprio all'angolo con via Passo del Brennero (all'epoca sterrata, a 'gobba d'asino) mi pare un bar-latteria, poi una panetteria, poi forse una merceria, all'angolo con via crevacuore;
circa dirimpetto a dove abitavo, cioé al 71, una salumeria, poi un verduriere/fruttivendolo, poi una latteria; all'angolo con via Bianchi una piola, mi pare si chiamasse 'Pia';
superato l'incrocio con via Bianchi, nel restante pezzo di via Capelli, fino a via Servais, più nessun negozio, se ben ricordo, solo qualche 'boita';
anche nel cortile di via Gravere 11 c'era una boita, il che rendeva la sua situazione praticamente identica a quella del 'ses 'd via Cuni'
e mi fermo di nuovo altrimenti la faccio troppo lunga !
buona giornata
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Old November 27th, 2010, 01:12 PM   #1642
mariocesare
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Beh io ho abitato dal 1965 al 1970 in Via Valgioie angolo via Exilles.

Davanti a casa c'era un bar-vineria che forse c'e' ancora, e ricordo verso via Baveno una latteria.

Carino ricordare Torino com'era
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Old November 27th, 2010, 02:29 PM   #1643
parella boy
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Re x Giuanin suiru

ma lo sai che anche x me la prima macchina è stata un renault 6 (ma grigiazzurra) e ho avuto anche la renault 4 (ma arancione)? eh, cose da quelli che sono nati negli anni'50.......sapete quanto sto male a vedere via Lessona e zone limitrofe fatte a fette dalle ruspe per 'sto cavolo di teleriscaldamento? Bisognerebbe proibire di rovinare i ricordi.....
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Old November 27th, 2010, 03:24 PM   #1644
Riobasco
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Originally Posted by giuanin suiru View Post
macelleria... a che altezza di via Capelli ?
al 71 c'erano la pettinatrice e il negozio di pollame / ovini; prima c'era la farmacia (il figlio della farmacista fu mio compagno di scuola) all'angolo con via Crevacuore; dopo il 71 ricordo una buona panetteria, all'angolo con via Bianchi;
sull'altro lato, mi pare proprio all'angolo con via Passo del Brennero (all'epoca sterrata, a 'gobba d'asino) mi pare un bar-latteria, poi una panetteria, poi forse una merceria, all'angolo con via crevacuore;
circa dirimpetto a dove abitavo, cioé al 71, una salumeria, poi un verduriere/fruttivendolo, poi una latteria; all'angolo con via Bianchi una piola, mi pare si chiamasse 'Pia';
superato l'incrocio con via Bianchi, nel restante pezzo di via Capelli, fino a via Servais, più nessun negozio, se ben ricordo, solo qualche 'boita';
anche nel cortile di via Gravere 11 c'era una boita, il che rendeva la sua situazione praticamente identica a quella del 'ses 'd via Cuni'
e mi fermo di nuovo altrimenti la faccio troppo lunga !
buona giornata
Andando in ordine:
-il macellaio era attiguo alla panetteria angolo via Nicomede Bianchi, ora c'è un fioraio, se non ricordo male;
-la farmacia, prima di essere ristrutturata radicalmente, aveva un retro stranissimo, vi si accedeva salendo alcuni scalini, ricordi?
-il verduriere era un signore friulano, aveva una figlia (che ricordo MOLTO bene ) di nome Loredana, tra l'altro è mia collega in comune;
-la piola... mamma mia, da gagno ci andavo col pintone di vino (vuoto) a farmelo riempire di dolcetto, sul bancone c'erano alcune "spille" che funzionavano in un modo strano: si infilava la spilla nel collo della bottiglia e si inclinava, aprendo il getto del vino;
-nel tratto di via Capelli tra via Bianchi e via Servais c'era un falegname, angolo via Viverone, un signore pugliese identico a Lino Patruno (pelato e sempre vestito col "toni" da lavoro) che aveva la bottega nelle cantine, gli parlavi in pratica dalle bocche di lupo.
Di fronte al PAM di via Salbertrand c'era un "caffè con biliardo": prima di diventare, negli anni '90, un covo di marmaglia, fu gestito da Gianni e sua moglie. Mio padre mi ci mandava il sabato a giocare la schedina, nel 1976 Gianni comprò un televisore a colori Indesit, mi guardavo i cartoni animati sulla Svizzera il sabato pomeriggio, mangiando un gelato

p.s. ricevuto tuo file, ora me lo gusterò, grazie.
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Old November 27th, 2010, 03:29 PM   #1645
giuanin suiru
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Originally Posted by parella boy View Post
ma lo sai che anche x me la prima macchina è stata un renault 6 (ma grigiazzurra) e ho avuto anche la renault 4 (ma arancione)? eh, cose da quelli che sono nati negli anni'50.......sapete quanto sto male a vedere via Lessona e zone limitrofe fatte a fette dalle ruspe per 'sto cavolo di teleriscaldamento? Bisognerebbe proibire di rovinare i ricordi.....
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Old November 27th, 2010, 03:30 PM   #1646
giuanin suiru
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Old November 27th, 2010, 03:39 PM   #1647
giuanin suiru
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Originally Posted by Riobasco View Post
In quel tratto io ricordo una macelleria, con un signore pettinato con la brillantina, stile Carlo D'Apporto... mia madre ci andava spesso per la "fettina da fare al burro"
I tuoi ricordi mi interessano, ovviamente, me li puoi inviare alla mia email? (in pratica il mio nickname chiocciola gmail.com)
Ah, se vai sul sito di Marmox, nella mia collezione di cartoline ne troverai una di via Asinari con la Divina Provvidenza (vi si vede che di fronte alla chiesa c'era un'auto officina, mentre all'angolo con via Salbertrand non c'era ancora l'edificio dei preti che ospitava la Schweitzer ma bensì una casa bassa, stile villona) ed una con autobus della linea "D" in via Carrera quand'era a doppio senso di circolazione. Troverai anche la cartolina che era utilizzata come copertina per il diario della scuola Duca d'Aosta
Se ti interessano ad alta definizione (sono vere fotografie, tengono ingrandimenti altissimi) te le invio, ok?
io ricordo il signor Vacchin, titolare di una macelleria esclusivamente equina,
in via Salbertrand, dirimpetto a una fabbrica (che faceva molto rumore con il 'maglio') poi abbattuta per far sorgere il 1° supermercato della zona, il Max-Market divenuto, successivamente, PAM; sto parlando dell'isolato, di via Salbertrand, compreso tra via Crevacuore e via Bianchi; per alcuni anni lì fece capolinea il tram della linea 4;
ho visto le foto in Marmox; la casa bassa 'stile villona' era il cinema parrocchiale, quand'ero bambino alla cassa c'era un signore anziano fumatore di sigaro, qualcuno lo chiamava 'Churchill'; a volte gli dava una mano, ai biglietti, un ragazzo un po' 'strano', ma buono come il pane che era soprannominato 'Totò' a causa del suo mento prominente; tifoso 'pazzo' per il Toro, tante volte sono andato allo stadio con lui, sulla sua '600'

sono 'innamorato perso' di vecchie immagini torinesi, in bianco e nero, quindi se me ne invvi qualcuna te ne sarò gratissimo

sul bus 'D' si vede la cassetta per imbucare la corrispondenza;
all'epoca era un servizio effettuato dai mezzi che circolavano sulle linee che passavano da Porta Nuova

non mi metto a parlare adesso della 'Duca d'Aosta' e della 'Divina Provvidenza' altrimenti diventerei di nuovo troppo lungo
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Old November 27th, 2010, 03:46 PM   #1648
Riobasco
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Originally Posted by parella boy View Post
ho avuto anche la renault 4 (ma arancione)? eh, cose da quelli che sono nati negli anni'50
Anche di chi è nato nel 1960... La Renault 4 era l'auto "di sinistra" per antonomasia: spartana, indistruttibile, semi-fuoristrada e dal consumo irrisorio. Se ne trovassi una in buono stato potrei persino fare una pazzia... guidare di nuovo su quei sedili fatti di tubi, cambiando marcia col maniglione centrale, dondolando in curva come una culla, suonando il clacson con la levetta delle frecce sono cose che non hanno prezzo
Ehi, colleghi parellini, ma voi ricordate il microscopico primo negozio di Wolmer, angolo via Crevacuore??? E il leggendario garage dei Gariglio (famiglia che possiede mezzo quartiere, peraltro) in via Gravere?
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Old November 27th, 2010, 03:50 PM   #1649
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Originally Posted by giuanin suiru View Post
a volte gli dava una mano, ai biglietti, un ragazzo un po' 'strano', ma buono come il pane che era soprannominato 'Totò' a causa del suo mento prominente; tifoso 'pazzo' per il Toro, tante volte sono andato allo stadio con lui, sulla sua '600'
Totò abitava in via Viverone con l'anziana madre, purtroppo non è finito molto bene, ha problemi di etilismo... Da giovane era un omaccione, sempre in divisa (era fattorino all'AEM, veniva anche da noi in comune per la posta) l'ho rivisto ultimamente, molto malconcio (come la sua povera madre, morta anni fa) e mi ha fatto una pena immensa. Non è giusto, la solitudine è una brutta bestia
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Old November 27th, 2010, 03:51 PM   #1650
giuanin suiru
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Originally Posted by Riobasco View Post
Andando in ordine:
-il macellaio era attiguo alla panetteria angolo via Nicomede Bianchi, ora c'è un fioraio, se non ricordo male;
-la farmacia, prima di essere ristrutturata radicalmente, aveva un retro stranissimo, vi si accedeva salendo alcuni scalini, ricordi?
-il verduriere era un signore friulano, aveva una figlia (che ricordo MOLTO bene ) di nome Loredana, tra l'altro è mia collega in comune;
-la piola... mamma mia, da gagno ci andavo col pintone di vino (vuoto) a farmelo riempire di dolcetto, sul bancone c'erano alcune "spille" che funzionavano in un modo strano: si infilava la spilla nel collo della bottiglia e si inclinava, aprendo il getto del vino;
-nel tratto di via Capelli tra via Bianchi e via Servais c'era un falegname, angolo via Viverone, un signore pugliese identico a Lino Patruno (pelato e sempre vestito col "toni" da lavoro) che aveva la bottega nelle cantine, gli parlavi in pratica dalle bocche di lupo.
Di fronte al PAM di via Salbertrand c'era un "caffè con biliardo": prima di diventare, negli anni '90, un covo di marmaglia, fu gestito da Gianni e sua moglie. Mio padre mi ci mandava il sabato a giocare la schedina, nel 1976 Gianni comprò un televisore a colori Indesit, mi guardavo i cartoni animati sulla Svizzera il sabato pomeriggio, mangiando un gelato

p.s. ricevuto tuo file, ora me lo gusterò, grazie.

porca miseria !
ho proprio dimenticato quel macellaio !
sarà perché i miei compravano quasi sempre solo la carne equina da 'Vacchin'...

invece ricordo la farmacia,
qualche volta sono salito anche a casa della proprietaria,
per fare i compiti assieme al mio compagno di classe, Paolo Dassetto;
anche Loredana è nome che ricordo bene,
purtroppo non riesco a 'dare' un volto al nome,
ho dimenticato l'aspetto, ma non il nome

invece il salumeire a fianco, verso la fine dei '60, per un po' di tempo, è stato un tipo che aveva corso in bici, fino ai dilettanti, nel periodo in cui lo era anche Zilioli;
lui diceva che smise perché notò che andava molto più piano di Italo;
a me e al mio amico Claudio (il figlio del pollivendolo di cui ho detto) pareva che andasse come un treno, rispetto a noi, quando provammo a fare qualche uscita in bici assieme a lui !

ricordo anche il bar di via Salbertrand, non so se ho fatto in tempo a conoscere il proprietario di cui racconti, io ho lasciato borgata Parella nel giugno '72
(poi ci sono tornato un'ultima volta da gennaio '76 ad autunno '77,
abitando sull'angolo tra via Asinari e via Re);
sull'angolo via Salbertrand - via Crevacuore c'era un negozio di 'elettricità' di cui fu proprietario, per alcuni anni, il figlio dei proprietari dello stabile di via Capelli 71; un bravo tipo, Angelo Serasso; aveva sposato una francese - Bernadette - poi ho saputo che il matrimonio non è durato a lungo... lui è del '38, dunque ormai ha passato i 70...
ciao !
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Old November 27th, 2010, 04:01 PM   #1651
giuanin suiru
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Anche di chi è nato nel 1960... La Renault 4 era l'auto "di sinistra" per antonomasia: spartana, indistruttibile, semi-fuoristrada e dal consumo irrisorio. Se ne trovassi una in buono stato potrei persino fare una pazzia... guidare di nuovo su quei sedili fatti di tubi, cambiando marcia col maniglione centrale, dondolando in curva come una culla, suonando il clacson con la levetta delle frecce sono cose che non hanno prezzo
Ehi, colleghi parellini, ma voi ricordate il microscopico primo negozio di Wolmer, angolo via Crevacuore??? E il leggendario garage dei Gariglio (famiglia che possiede mezzo quartiere, peraltro) in via Gravere?
qualche volta vedo ancora passare una renault 4, o 6, o una citroen dyane, o 2cv;
bé, è come riveder passare, per un attimo, la mia giovinezza...

Wolmer lo ricordo bene, mia mamma ci andava abbastanza frequentemente;
Gariglio è colui che ci ha fatto il trasloco quando siamo andati via dalla borgata,
all'epoca aveva gli uffici in via Bianchi angolo via Capelli
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Old November 27th, 2010, 04:03 PM   #1652
giuanin suiru
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Originally Posted by Riobasco View Post
Totò abitava in via Viverone con l'anziana madre, purtroppo non è finito molto bene, ha problemi di etilismo... Da giovane era un omaccione, sempre in divisa (era fattorino all'AEM, veniva anche da noi in comune per la posta) l'ho rivisto ultimamente, molto malconcio (come la sua povera madre, morta anni fa) e mi ha fatto una pena immensa. Non è giusto, la solitudine è una brutta bestia

mi dispiace molto !!!


stava molto simpatico anche a mio papà,
gli piaceva scherzare con lui,
entrambi accomunati dalla intensissima passione per il Toro
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Old November 27th, 2010, 06:24 PM   #1653
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Originally Posted by giuanin suiru View Post
porca miseria !
ho proprio dimenticato quel macellaio !
sarà perché i miei compravano quasi sempre solo la carne equina da 'Vacchin'...
***************
sull'angolo via Salbertrand - via Crevacuore c'era un negozio di 'elettricità' di cui fu proprietario, per alcuni anni, il figlio dei proprietari dello stabile di via Capelli 71; un bravo tipo, Angelo Serasso; aveva sposato una francese - Bernadette - poi ho saputo che il matrimonio non è durato a lungo... lui è del '38, dunque ormai ha passato i 70...
ciao !
Urca...
Certo che ricordo il macellaio di carne equina, gestito da due "fratelli" (così si definivano, anche se uno aveva accento veneto e l'altro napoletano) per me era festa quando mia madre preparava l'insalata di carne cruda! Ricordo il MaxMarket e persino -vagamente- quando fu demolita la boita che sorgeva al suo posto, nel tratto di via Salbertrand dove faceva capolinea il tram 4.
Il negozio di elettricità Serasso era il nostro "spacciatore di lampadine", ricordo bene la moglie francese (una tizia magrissima, pareva la modella "Twiggy") che lavorava nel negozio. Serasso ogni tanto compariva sui varietà di una delle prime tv private torinesi, Telestudio Torino, noi tutti ad esclamare: "Ma chiellì a l'è Monsù Serasso!"
C'era anche il mitico "tulè" (lattoniere idraulico per chi non capisce il torinese) Mascarotto, in via Bianchi, nonchè l'elettricista Carreri che aveva un figlio, poco più giovane di me, sfigurato in viso da un'ustione (mi pare per lo scoppio di una bombola).
Un altro personaggio leggendario della zona era il signor Aldo Tagliente, un triestino doc innamorato di Torino, vi si era stabilito nel 1946 come cuoco. Piuttosto corpulento, con occhiali spessissimi, una "Super senza filtro" perennemente in bocca, girava in bici il quartiere, sempre pronto a raccontare aneddoti della sua avventurosa vita (io ero uno dei suoi fan, da ragazzo). Infine ricordo il salumiere Navone, in via Salbertrand quasi angolo via Crevacuore, ogni tanto mia madre comprava da lui tante cose buone, aveva una gastronomia sopraffina.
Mi sa che dovremmo aprire il thread "Borgata Parella sparita"!
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Old November 27th, 2010, 07:51 PM   #1654
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Originally Posted by Riobasco View Post
Guardate cosa ho trovato in un mercatino... il cavalcavia di corso Potenza/Grosseto quando ancora c'erano i passaggi a livello della Torino-Ceres, prima dell'interramento del 1990. A passarci oggi, in quella zona, sembra siano trascorsi secoli, eppure io quei PL li ricordo benissimo!


quante volte son passato di qua, in bici, negli anni delle superiori ('68 - '73);
da casa mia, borgata parella, andavo a trovare un amico residente alla falchera... e ritorno
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Old November 27th, 2010, 08:15 PM   #1655
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Urca...
Certo che ricordo il macellaio di carne equina, gestito da due "fratelli" (così si definivano, anche se uno aveva accento veneto e l'altro napoletano) per me era festa quando mia madre preparava l'insalata di carne cruda! Ricordo il MaxMarket e persino -vagamente- quando fu demolita la boita che sorgeva al suo posto, nel tratto di via Salbertrand dove faceva capolinea il tram 4.
Il negozio di elettricità Serasso era il nostro "spacciatore di lampadine", ricordo bene la moglie francese (una tizia magrissima, pareva la modella "Twiggy") che lavorava nel negozio. Serasso ogni tanto compariva sui varietà di una delle prime tv private torinesi, Telestudio Torino, noi tutti ad esclamare: "Ma chiellì a l'è Monsù Serasso!"
C'era anche il mitico "tulè" (lattoniere idraulico per chi non capisce il torinese) Mascarotto, in via Bianchi, nonchè l'elettricista Carreri che aveva un figlio, poco più giovane di me, sfigurato in viso da un'ustione (mi pare per lo scoppio di una bombola).
Un altro personaggio leggendario della zona era il signor Aldo Tagliente, un triestino doc innamorato di Torino, vi si era stabilito nel 1946 come cuoco. Piuttosto corpulento, con occhiali spessissimi, una "Super senza filtro" perennemente in bocca, girava in bici il quartiere, sempre pronto a raccontare aneddoti della sua avventurosa vita (io ero uno dei suoi fan, da ragazzo). Infine ricordo il salumiere Navone, in via Salbertrand quasi angolo via Crevacuore, ogni tanto mia madre comprava da lui tante cose buone, aveva una gastronomia sopraffina.
Mi sa che dovremmo aprire il thread "Borgata Parella sparita"!
tra l'altro... prima che capolinea del '4', lì fu capolinea del '22';
poi binari furono portati in piazza Campanella (mentre ero bambino)
e il vecchio capolinea del '22' divenne, appunto, del '4' (e '4 barrato' ) che, prima, si fermava in piazza Perotti, borgo Campidoglio;
i miei erano clienti anche di Navone, mio papà andava volentieri lì per fare 2 chiacchiere con lui, pure tifoso granata; altro negoziante molto simpatico era Paride Boggione, ottico dirimpettaio della 'Divina Provvidenza', purtroppo morto giovane;
la tua descrizione di Bernadette è esattissima, anch'io la ricordo proprio così;
i Serasso genitori occupavano il 2° piano dello stabile al 71 di via Capelli;
il padre morì quando ero bambino; dei figli prima si sposò Marisa, che andò ad abitare all'ultimo piano, successivamente Angelo (che si licenziò dalla Fiat per rilevare quel negozio);
ci siamo scambiati i saluti e auguri a fine 2009, via e-mail, grazie a suo nipote; non lo sentivo da decenni, so che ha avuto problemi seri di salute;
non sapevo avesse frequentato salotti televisivi

ora devo scappare !
buona serata
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Old November 28th, 2010, 04:37 PM   #1656
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Originally Posted by giuanin suiru View Post
.......
non mi metto a parlare adesso della 'Duca d'Aosta' e della 'Divina Provvidenza' altrimenti diventerei di nuovo troppo lungo
Ehm, io non sono così puro come Parelliano come voi, però nella Duca d'Aosta ci ho fatto la 1a elementare, con la maestra Armanda Pascale.

Ricordo che una volta (siamo nell'anno 1969, probabilmente) erano venuti i vigili del fuoco per un enorme nido di vespe nella casa li di fianco.
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Old November 28th, 2010, 06:02 PM   #1657
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Originally Posted by Antonio63 View Post
Devo dire che sinceramente via Roma (attuale) non mi piace. Dalle vecchie foto che ho visto, direi che la somiglianza era forse piu' con via Garibaldi che non con via Barbaroux (nella via transitavano nei due sensi le motrici tranviarie della Belga). Sul fatto che la ricostruzione di via Roma sia stata fortemente voluta dal regime a scopo propagandistico direi che ci sono numerose testimonianze. E' vero che la storia (e cosi' l'architettura) non si fa con i "se", ma se non ci fosse stata la tabula rasa da parte del regime (per certi versi analogo allo scempio perpetrato a Roma con l'apertura di via della Conciliazione), forse un restauro conservativo degli edifici, come in via Garibaldi (o come in via Barbaroux che ha adesso un fascino incredibile) avrebbe mantenuto un angolo della Torino storica che e' stato invece irrimediabilmente gettato via.
Ovviamente si tratta di un'opinione squisitamente personale e che mi permetto di esprimere senza alcuna polemica, vista la mia amicizia nei riguardi di Luca.
Ciao
Antonio
a me pare che via Roma sia stata fatta diventare com'è adesso perché il regime voleva una via centralissima, a Torino, in 'stile Impero' per festeggiare 'i fasti dell'Impero', appunto...

così, invece di avere 2 vie esprimenti uno stile pienamente 'torinese',
ce ne è rimasta una sola - via Garibaldi -
e l'altra invece è stata distrutta per sempre, purtroppo,
a causa dell'idiozia della dittatura
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Old November 28th, 2010, 06:46 PM   #1658
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Originally Posted by Breus View Post
In questa sbiatita immagine, presumibilmente degli anni '50, le piante sono cresciute ed il giardinetto si è ridotto, ma resiste ancora.

Curioso il fillobus snodato lanciato verso Nichelino e quindi sulla linea 55 (poi 35). Pensavo che quelle vetture fossero usate solo sul percorso del 54 (poi 34).

B.

sul '55' io ho visto in servizio solo filobus corti;
è vero che non vedevo quella linea tutti i giorni,
però l'ho comunque vista tantissime volte...
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Old November 28th, 2010, 06:53 PM   #1659
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Originally Posted by Makyo View Post
Buongiorno cacciatori di binari!!

Volevo chiedervi un consulto...sto facendo una ricerca sulla presenza industriale a San Salvario,
e tramite l' Archivio e il sito Storiaindustria.it, sono più o meno riuscito a rintracciare l' ubicazione di ciò che rimane delle industrie sansalvaresi.

Invece non riesco a capire che cosa è stato (o che cosa è) un grande fabbricato all' altezza del cavalcavia di corso Dante (per la precisione in via Lugaro).





Sembra essere una fabbrica per le ferrovie e pare che qualcuno ci abiti or ora!
Il caseggiato sembra di fine ottocento-inizio novecento e su una mappa del 1913 ho ritrovato la planimetria originale.



Combacia con quella attuale.



Proprio non riesco a trovare informazioni...
Prima di avventurarmi dentro alla ricerca di vecchi loghi,
spero che possiate illuminarmi con la vostra sapienza!

mio papà è stato ferroviere,
ricordo che lì erano stabili di proprietà delle FS,
però non ricordo esattemente per quale attività
giuanin suiru no está en línea   Reply With Quote
Old November 28th, 2010, 07:13 PM   #1660
Riobasco
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Originally Posted by mariocesare View Post
Ehm, io non sono così puro come Parelliano come voi, però nella Duca d'Aosta ci ho fatto la 1a elementare, con la maestra Armanda Pascale.
Chissà com'era il nostro Mariocesare alle elementari... Disegnava unicamente automobili (ovviamente Fiat ) ed i suoi pensierini, invece che al compagno di banco, erano dedicati (da buon futuro ingegnere) al cambio Campagnolo della bicicletta del bidello
Teatrino (è più forte di me, perdonatemi) a parte, la Duca d'Aosta (pur nel suo orrendo stile del ventennio) era all'avanguardia, se non ricordo male dispone(va) persino di piscina interna. La mia maestra si chiamava Clelia Sosso D'Ambrosio, un donnone giunonico, anche il marito era maestro nella stessa scuola. So che la sua famiglia fu scossa da un tragico incidente stradale nei primissimi tempi di apertura della sopraelevata di corso Mortara, uno dei suoi figli infatti morì nell'incidente. Eravamo in pieno boom demografico, perciò al posto della cascina di via Servais angolo corso Montegrappa fu costruita la Neil Armstrong (credo unico esempio di scuola dedicata ad un vivente) dove frequentai quarta e quinta elementare. Nel tratto finale di corso Montegrappa fu costruito, nei primi anni '60, un prefabbricato (demolito un paio di anni fa) dove frequentai il primo trimestre della prima elementare, ma come iniziò l'inverno ci spostarono alla Duca d'Aosta, nel suddetto prefabbricato (divenuto poi un semplice magazzino comunale) faceva infatti un freddo pazzesco.
Parlando di piole, ricordate quella in piazza Campanella angolo via Servais, dove adesso c'è il bancomat San Paolo? E l'albergo (Poncini, mi pare) di via Exilles, da dove una volta vidi uscire nientepopodimenoche Gino Bramieri?
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