Riobasco

Beh, era una tranvia con caratteristiche ferroviarie, visto che correva in sede propria sul controviale nord di corso Francia ed era gestita con convogli misti merci-passeggeri. Un amico mi ha detto che quando ebbero inizio gli scavi per la stazione Principi d'Acaja della metro, la vecchia volta in mattoni della galleria pare fosse perfettamente visibile.

Breus

Ciao Rio, non ho capito bene: il fascio (fascio?) di binari di testa era sotterraneo? Si trovava sotto l'arcinoto edificio di c.so Francia angolo piazza Statuto? Io ho sempre creduto che fossero dietro la stazione... foto?

B.

Ps: Ho letto recentemente che era a scartamento ridotto, ma se così fosse come potevano circolare i carri merce FS?
Se vedi il tuo amico TJ imploralo da parte mia affinchè trovi una foto del raccordo di c.so Lecce!!!

Ps2: complimenti ad HoldFast! Ho guardato quelle due foto moltissime volte, senza mai vedere il muretto!

paolaiviglia

Grazie, ecco la VILLA DEGLI SPASTICI, mela immaginavopiu'grandiosa.. ma no che non e'tetra! Poi a me piacciono i palazzi. Vedo Via Salbertrand (io abitavo al nr 9) e il negozio di animali che ritrai me lo ricordo anche, e come!
Ricordo anche la dorgheria che céra dove ora si trova il supermercato LA FORMICA quasi all'angolo con Corso Francia accanto alla farmacia Tesoriera.

paolaiviglia

ciao ciao, di nuovo un commento.. la foto dell'inizio di Via Salbertrand che hai messo, quella con sulla destra la casa orrenda con la PIVETTI (tra l'altro erano li'le villette che dicevo, a partire proprio da li'poi verso il giu') non iniziava li'. Iniziava proprio davanti a casa mia, diciamo praticamente di fronte al negozio di animali IL PARADISO DEGLI ANIMALI, piu'o meno. Dove si parcheggiano le macchine li'a meta', hai presente? Quella puntina triangolare di asfalto allungata verso Via Valgioie, dove si parcheggia, segnava il liminte del marciapiede davanti alle casette che cérano e che mi ricordo. Io guardando dal balcone della stanza da letto dei miei, vedevo una via e case, e dietro lo spiazzo largo che divideva dalla villa tesoriera. ciao!

Antonio63

Ciao Breus, provo a risponderti io: la ferrovia economica tra Torino e Rivoli, inaugurata nel 1871 era a scartamento ridotto. Partiva da Piazza Statuto (grosso modo davanti all'attuale bar Alice), si immetteva in corso Francia dove iniziava la galleria lunga circa 500 metri.
Nel 1895 viene inaugurata la nuova stazione all'inizio di corso Francia.
Nel 1914 la ferrovia a vapore viene trasformata in tranvia elettrica, installando dei nuovi binari, stavolta a scartamento normale, a livello stradale, raccordati a Collegno con la rete FS.
Ciao, a presto
Antonio

HoldFast

Non capisco solo una cosa...E a che altezza la galleria tornava in superficie..Perché le foto nella zona di Rivoli testimoniano che il treno passava accanto alla carreggiata di allora...

Riobasco

No, aspetta, la ferrovia per Rivoli correva in superficie, come ho scritto più sopra, sul controviale opposto a quello del tram. La linea era a binario unico, con raddoppi alle "stazioni": quando venne trasformata in filovia mantenne appunto le fermate molto distanziate, pensa che io (abitavo in via Salbertrand, l'ho già scritto? ) potevo salire sul bellissimo filobus rosso in piazza Rivoli o angolo via Exilles, in mezzo non c'erano altre fermate, adesso invece nella stessa tratta vi sono ben tre stazioni della metro (Rivoli-Monte Grappa-Pozzo Strada). Alle fermate principali vi erano grosse tettoie in cemento, nel periodo in cui l'Atm non sognava neppure lontanamente di mettere pensiline alle fermate. La linea era gestita dal consorzio CTREA, i mezzi erano molto ben tenuti, il prezzo del biglietto non era fisso ma dovevi dire al bigliettaio dove scendevi.
Tornando alla ferrovia, la parte in trincea era soltanto nella tratta Principi d'Acaja (o giù di lì) sino a piazza Statuto.

Riobasco

Sono di nuovo passato in Parella, stavolta il cancello su via Valgioie della villa degli Spastici era aperto e mi sono intrufolato per fare una foto (per fortuna non è uscita nessuna bidella per prendermi a bastonate con il manico della scopa, ma forse è perchè ormai le bidelle non esistono più, le mandano tutte da noi a fare le usciere perchè "non possono alzare pesi oltre tot kg.", a parte quando vanno a Porta Palazzo in pausa pranzo e tornano con 30 kg. di frutta e verdura )
Devo riconoscere che pagherei per entrare a curiosare lì dentro, sull'angolo si nota anche la "R" di rifugio che si usava durante la guerra per indicare gli stabili in cui infilarsi in caso di bombardamento. Il custode mi ha detto, l'altra volta, che un tempo c'era anche una sezione di Amnesty.
Ecco la foto:

Breus

Salve!

A completamento e parziale rettifica di quanto ho sostenuto nella discussione iniziata qualche giorno fa sulla Parella Settecentesca posto questa mappa, che mi sembra molto eloquente. Si vedono chiaramente la Cascina Parella, il sito degli "Idraulici Sperimenti" e la bealera Pellerina, quì chiamata... Meana (Nessun errore quindi, chiarito l'arcano!)



Secondo la brochure della Circosrizione 4 "Cascine in città" della famosa "torre idraulica progettata dal Michelotti e costruita lungo la scarpata della Dora, in corrispondenza dell’attuale corso Appio Claudio, oggi nulla rimane, salvo il portale d’ingresso in muratura e un tratto del muro di cinta."

Ma allora qualcosa resta! .... Sarà vero?

Bye!

B.

Turin_airport

Ok, io sono iscritto al forum da un bel po', lo leggo sempre, ma non intervengo quasi mai (avercelo il tempo...), pero' in questo caso non mi posso esimere: io, classe 1974, ho frequentato l'asilo "La casa del sole" (cosi' si chiama) dai tre ai sei anni. Per tre anni ho giocato e scorrazzato per il parco e nelle classi, insieme a bande di altri bambinetti come me, divertendomi tantissimo. All'epoca non ero molto interessato all'architettura, ma ricordo che l'edificio, che sembrava al suo interno una comune scuola materna (aule, corridoi, armadietti e bagni ad altezza gagno), possedeva pero' una bellissima scala padronale tutta di legno (bimbi, genitori e maestre ne usavano una di servizio) celata da una grande porta sempre chiusa, oltre la quale i piu' intraprendenti di noi si intrufolavano di tanto in tanto...
Peraltro io sono nato e cresciuto a Parella: la casa dei miei genitori, infatti, si trova in via Venalzio, esattamente dietro la scuola materna (da camera mia vedevo la mia aula) e li' ho fatto le elementari (Duca d'Aosta) e medie (Schweitzer), prima di emigrare verso il Cavour...
In Parella, nel Vendemini (chissa' se qualcuno se la ricorda) ho mosso anche i miei primi passi da futura (e mancata) stella del basket!
Infine, una curiosita' forse gia' nota: in epoca fascista, i nomi di molte strade del quartiere furono italianizzati (es.: via Salabertano, al posto di via Salbertrand) e l'uso di pronunciare i nomi "all'italiana" rimase ben oltre la fine della guerra (ricordo perfettamente di aver sentito usare molte volte queste "storpiature"). Ora questo non accade piu', tranne che per via Venalzio (da Venaus, il paese della Val di Susa), che e' l'unica via (o una delle pochissime) ad aver mantenuto, anche ufficialmente, questo retaggio di epoca fascista.

Ciao.

T_a

Marmox

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Turin_airport

Uhm... quei cosi neri in alto mi fanno pensare che la foto non sia degli anni trenta.
Sul fatto che pero' il nome della via fosse tornato all'originale ne ero abbastanza sicuro, almeno fino a quando abitavo in zona. Poi, certo, lo scenario politico e' cambiato, ma non credevo fino a questo punto!

T_a

Icopix

Direi proprio di no !!!

http://maps.google.it/maps?hl=it&ie=...83.14,,0,-6.12

Poi vai di zoom

Marmox

Nessuno ha lasciato intendere che la foto (un ritaglio di giornale) fosse degli anni 30.
I così lì sopra sono antenne DECT del defunto FIDO di TelecomItalia, dove vennero sprecati solo un mare di quattrini.

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Turin_airport

Infatti, era chiaro. La mia frase era era un'espressione autoironica per significare che evidentemente (proprio a causa delle due antenne), al contrario di quanto avevo scritto io, non tutte le targhe di via Salbertrand sono state cambiate con il nome corretto .
Vedendo la targa in questione mi e' anche venuto il dubbio che la dicitura "Salabertano" fosse in qualche modo rimasta anche nella toponomastica ufficiale, ma dalla veloce ricerca che ho fatto sembrerebbe che l'unico nome accettato sia Salbertrand.
Potremmo quindi dire di essere di fronte a una sorta di reperto archeologico...

T_a

paolaiviglia

[ : in epoca fascista, i nomi di molte strade del quartiere furono italianizzati (es.: via Salabertano, al posto di via Salbertrand)

Ciao, mi avevano addirittura detto che in epoca fascita Corso Francia era stato ribattezzato Corso Italia (immagino che anche altri corsi dedicati ad altre nazioni si chiamassero in modo diverso) e poi dopo e'stato ribattezzato Corso Francia.

paolaiviglia

A completamento e parziale rettifica di quanto ho sostenuto nella discussione iniziata qualche giorno fa sulla Parella Settecentesca posto questa mappa,

Salve, non avresti per caso una mappa cosi'da far vedre, che illustri la parte di Corso Francia dalla Tesoriera fino a poco dopo Via MElezet? Forse potrei vedere finalmente cosa céra prima al posto delle case di coso francia 218!

Breus

Ciao Paola,

La parte di mappa postata l'ho ricavata da questo sito: http://teca.bncf.firenze.sbn.it/Teca...BNCF0003495529 credo già segnalato su questo forum (o su "Canali e Bealere", non ricordo).

Per quanto concerne le antiche mappe di Torino il riferimento d'obbligo è il sito di MinLab: http://www.torinoinfoto.it/maps.php

Quello che desideri fare è un lavoro in una certa misura possibile, ma non proprio agevole per le zone periferiche. Consulta anche l'opuscolo della Circoscrizione 4 di cui ho posta il link qualche giorno fa.

In generale posso dirti che la tua zona era una zona di prati, di cascine e di bealere... ma non penso che questo sia sufficiente per farmi avere una laurea ad honorem in scienze del territorio!

RiCiao!
B.

FaseREM

Servirebbe una mappa degli anni Trenta o Quaranta.

La cosa che più si avvicina è questa mappa IGM del 1923:


Immagine caricata su Imageshack

C'è una via a ovest della Tesoriera, ma vista la posizione mi sembra la "mamma" di via Capelli più che di via Salbertrand.

I punti di riferimento sono corso Francia, con ben segnata la ferrovia Torino-Rivoli (si vede anche la posizione della fermata) e via Asinari di Bernezzo (ovvero la strada antica per Collegno, che ha mantenuto il suo aspetto "storto" e che ai tempi, sempre con il suo andamento storto, andava a innestarsi su via Nicola Fabrizi).

paolaiviglia

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I punti di riferimento sono corso Francia, con ben segnata la ferrovia Torino-Rivoli (si vede anche la posizione della fermata) e via Asinari di Bernezzo (ovvero la strada antica per Collegno, che ha mantenuto il suo aspetto "storto" e che ai tempi, sempre con il suo andamento storto, andava a innestarsi su via Nicola Fabrizi).[/QUOTE]


Salve, grazie della mappa con il settore della Tesoriera. Trovo interessante la sezione "La Fossa". Noto che a sinistra della Tesoriera si vede questa grande strada, che secondo me e' la nonna di Corso Monte Grappa.
In quella sezione LA FOSSA, che costeggia Corso Francia, si trova proprio il punto che interessa a me. E secondo me si vede Via Melezet. Quello che cerco si trovava sulla sinistra di Via Melezet (dando le spalle a Corso Francia) .
E si nota anchequalcosa come un giardino (che qui puntini fosero alberi mssi in un certo modo?)

Ma nel segmento LA FOSSA non si nota nulla di particolare. Pero' neanche la Villa Tesoriera e'segnato come edificio (si vede solo la pianta del giardino) quindi non vuol dir niente... forse. Grazie comunque!