Riobasco

Metto anch'io una veduta tratta da Local live. Per me il percorso della vecchia via Rieti si nota benissimo, probabilmente portava a qualche ingresso laterale dell'Alenia ed è stata chiusa negli anni '60.
Bisognerebbe cercare qualche vecchia cartina di Torino, diciamo del secondo dopoguerra. Indagherò

ZioFausto

Ora che ci penso, dove si vedono le palazzine costruite a metà anni '90, lì c'era il settore Fiat mezzi pesanti se non ricordo male per i ricambi, infatti dall'immagine si vede che contrariamente a quanto pensavo, lì l'Aeronautica non si era allargata; tra l'altro anche tutta l'area del Campo Volo alle spalle era di Fiat, infatti solo agli inizi del 2000 l'Avvocato si decise a cedere la proprietà alla Regione, in cambio di non so + di cosa.

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'non millanto lavoro nel settore' (cit.)
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furfurano

dal solito archivio marmox/amati ho rivisto questa

l'edificio a destra e in basso (una scuola se non ricordo male) sembra lo stesso (piastrelle, portafinestra con microbalcone ecc) lato opposto pero' non si vede alcun prolungamento sullo stesso asse di via Rieti .
quello che si vede dalla prima foto sembra un pezzo di strada privata che si inoltra per qualche decina di metri all'interno; ha anche un livello stradale diverso (l'auto scende); a memoria mi ricordo che erano molto comuni questri tratti di strada talvolta anche solo sterrati che si trovavano più spesso al confine tra un comune ed un altro, come in questo caso.

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Silvano Furfurano
"Città che inventi tutto e non ricavi niente..."

Riobasco

Osservazioni interessanti, caro Furfurano. Ribatterei però che la cartolina con i filobus è MOLTO più antica: come noterai il controviale lato Alenia è ancora da asfaltare (era la sede binari della tranvia per Rivoli, smantellata nel 1955) per cui la daterei seconda metà anni '50 (tra l'altro il traffico è scarsissimo, negli anni '60 era già più intenso). Quella in bianconero (anzi quella non colorata ) è più recente, a mio parere metà anni '60. Ritengo anche che il proseguimento di via Rieti in quella colorata non sarebbe visibile per motivi prospettici, sarebbe infatti poco più avanti rispetto al rullo compressore in basso a sinistra. Infine -l'avevo già notato e mi aveva stupito- si spiegherebbe l'interruzione nella banchina centrale, usata dai filobus per l'inversione (notare il bifilare) e, forse, anche per l'attraversamento di corso Francia. Il "mistero di via Rieti" continua, scommetto che FaseREM andrà a studiare il muro di cinta dell'Alenia e verrà arrestato da un guardiano che lo sorprenderà mentre, con martello e scalpello, tenterà di riaprire il varco

ZioFausto

oppure potremmo provare a rintracciare il proprietario della collezione Amati
secondo me qualcosa in più la conosce, con tutte le cartoline che possiede .

Comunque la casa con il balconcino, non è lo stesso edificio della scuola.

Nella cartolina colorata noto anche che il benzinaio Agip, oggi non è più in quel punto (ora c'è un condominio), ma ce n'è uno pochi metri più ad ovest, oggi, sullo stesso lato sul confine con Collegno

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'non millanto lavoro nel settore' (cit.)
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Il Luka

tra l'altro vicino alle nuove case costruite tra la via Rieti "chiusa" e inglobata nell'alenia e via Pasteur (la parallela) vi sono i resti dei "pavimenti" di vecchie costruzioni...anch'esse facente parti dell'Alenia?

SimoTO

mirando e rimirando la tua bellissima cartolina - che ho cercato vanamente di far stimare ai miei conoscenti, che come me in quella zona ci vivono da 25 anni - ho trovato in internet questo sito http://www.breweriana.it/portal/inde...d=58&Itemid=81
credo che a loro farebbe molto piacere vedere questa immagine

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LA M2 NON E' ANCORA NATA, E GIA' FA CAGARE

Si ringrazia il PD per la collaborazione alla vittoria del centrodestra in Piemonte

"Sono arrivato a Torino spossato dall'aria molle e sgradevole della Lombardia: ma strano! di colpo è andato tutto a posto."
[Friedrich Nietzsche, Lettere da Torino, ed. Adelphi]

**Simon**

Scusa ma a me invece sembra lo stesso edificio Stessi mattoni, le finestre leggermente rialzate rispetto al balcone...la prospettiva è diversa ok, ma l'edificio è quello...
Oppure ti riferivi al balconcino che si vede dal punto di ripresa della foto?
PS: che bello vedere questo topic nuovamente vivo!!!

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Formerly known as Simone04

MindLab

Mmmmh devo leggermente riprendermi... non sono riuscito a seguire il discorso degli ultimi 30 post Appena mi ci raccapezzo leggendoli per la 4-5 volta dico qualcosa :P Inizio a rileggerli per la 4 intanto...

P.S. notevole la scoperta di via Rieti! ;D

Allora, prima di tutto la questione del muro della cinta daziaria di cui avevo pubblicato un ingrandimento su una cartina di inizio secolo dalle parti di Corso Quintino Sella e di cui non se ne riusciva a trovare una foto, tanto da averne addirittura dubitato dell'esistenza fino a prima della discussione su questo forum.

Il caso ha voluto che pochi giorni fa sia uscito in edicola un libro dal titolo "Borgo Po e Madonna del Pilone" in cui vi è anche una foto proprio di quella zona.



P.S. la cinta daziaria è quella verso il basso dell'immagine, quella dall'altro lato della strada è il muro perimetrale della Caserma Dogali.


Non lo sapevo ma era prevedibile, se si guarda Torino dell'alto si nota subito che quel corso è "tranciato" in due dalle ferrovie. La mancanza di un cavalcavia fra quello di Corso Bramante e quello di Via Passo Buole è palese. In seguito hanno fatto anche il sottopasso (ma anche se ha i marciapiedi io non sarei mai così pazzo da percorrerlo a piedi o in bici come farei con un cavalcavia).

MindLab

Dall'ombra sul terreno proiettata dal palazzo di sinistra che finisce a filo con la chiesa direi che era mattina intorno alle 10-10.30. L'orologio (notato successivamente) conferma l'ora indicando con una lancetta le 10 e l'altra forse i 6 minuti, quindi intorno alle 10.06 del mattino. L'uomo di sinistra che passa in bici è di estrazione medio-bassa ed ha una moglie (o una figlia) più bassa di lui di circa 15 cm, questo si può notare dalla bici di modello femminile con ferro ricurvo e dall'altezza a cui è posizionata la sella, circa 15 cm più bassa rispetto alla sua statura. L'assenza del cappello conferma il livello sociale. E' presente forse il cappello modello coppola ripiegato e riposto nella tasca destra, cosa che indica che non fosse mancino. La donna in primo piano era probabilmente una turista del centro o sud italia dato che è l'unica nella piazza a portare un cappotto sentendo più freddo degli altri ed aveva comprato una busta di qualcosa da dare da mangiare ai colombi. La signora a destra è di Torino ed abita in zona, lo si può affermare dalla sicurezza con cui imposta il passo con le scarpe con i tacchi sul selciato (la donna in primo piano si guarda bene dal camminarci sopra non essendoci abituata). L'uomo di destra sembra appena uscito da un bar di piazza castello, il passo ciondolante, il bastone e il fazzoletto all'occhiello lo identificano come ceto medio-alto. Dalla paglietta, il bastone, le scarpe, la pochette, il cappotto, etc etc doveva essere circa il 1929-1930. Sul fondo, accanto alla statua al centro della piazza si può notare una donna vestita di bianco con una borsa nera a tracolla (introdotta nella collezione chanel nel 1930). Indossa i pantaloni "masquline style" anni 30 e non gli "yachting pants" creati in francia nel 1920. Ufficialmente i primi pantaloni da donna furono indossati a Torino già il 31 marzo del 1911 e fra la pubblica derisione la donna che li indossava si dovette nascondere per due ore in un negozio. Probabilmente la foto è stata scattata a maggio.

P.S. quei cavi in aria dovrebbero essere della linea tramviaria anche se i binari non riesco a vederli a terra in teoria nel 1930 c'erano già. Gli edifici dietro le chiese indicano che è una cartolina antecedente all'ampliamento di via Roma (logicamente) :P

Basta?


Questo non lo sapevo però se ricordo bene mi pare una volta di aver visto una immagine dello stand della Martini e Rossi durante l'esposizione del 1911, peccato che non la trovo più...

Riobasco

Mindlab, sei un grande, mi hai fatto
dalle risate! Sembra davvero di leggere un brano di Conan Doyle...
Adesso attendo con ansia l'analisi del mio ultimo acquisto (anzi penultimo, ho appena preso una veduta a colori, anni '70, della sopraelevata di corso Potenza con ancora la Ceres in superficie) su via Rieti, ove svelerai il mistero del capannello angolo corso Francia

MindLab

Grazie Grazie! La cosa bella è che probabilmente è tutto vero! Ho solo fatto una attenta analisi come da te richiesto (ho anche soprasseduto sulla luminaria presente dietro la signora)


Ad occhio e croce... vista la scarsa qualità di dettaglio in quel punto dell'immagine... direi che qualcosa si potrebbe comunque intuire.
Dalla posizione in cui ha piazzato l'ombrellone ad angolo fra corso francia e via rivoli si può intuire che vendesse qualcosa, infatti in corso francia, come è possibile vedere dall'altra cartolina, era impossibile fare inversione o girare in qualsiasi altro punto per via dello spartitraffico, questo obbligava il venditore a posizionarsi in quel punto dove i clienti potevano raggiungerlo da 3 direzioni. L'ombrellone e la sedia (se vedo bene nel buio), indicano che stava lì per gran parte della giornata. Nessuno degli uomini in piedi ha il cappello, l'uomo che mi sembra di intravedere seduto invece si, cosa che potrebbe far presupporre che fosse un contadino (anche contando la vicinanza con i confini della città e quindi la possibile distanza da negozi di alimentari). La macchina parcheggiata quasi davanti all'ombrellone è una fiat 600, macchina più che adatta a trasportare un ombrellone e mercanzia, quindi potrebbe essere del venditore (tra l'altro è l'unica macchina parcheggiata nella zona e davanti al proprio banco per tenerla d'occhio). Sul muro è poggiata una scopa, cosa che può far intuire che la mercanzia era composta da qualcosa di piccolo e che poteva sporcare (forse lupini, bruscolini o qualcosa con buccia e consumabile sul posto dagli acquirenti), cosa è difficile saperlo ma pare ci siano dei sacchi a terra vicino all'uomo seduto. L'ombra è quasi a picco da est verso ovest (si può vedere dalla macchina che passa in corso francia), cosa che fa pensare che fossero le 12 circa. Il fatto che alle 12 ci fossero tanti uomini per strada negli anni '70 con le grandi fabbriche e le mense fa intuire che fosse domenica oppure estate.

A guardarla così questa foto sembra più che sia stata scattata per altri scopi e poi riutilizzata per farci una cartolina. In questo modo si potrebbe spiegare il perchè della realizzazione di questa cartolina. Potrebbe anche essere che il fotografo abitasse proprio nella casa dal cui balcone è stata scattata la fotografia e volesse riprendere una scena di vita del quartiere che lui sapeva essere abituale... Dopotutto questa cartolina o la vendevi a chi abitava in zona o non la vendevi (infatti credo che non sia mai stata spedita vero?)

Vediamo che ne pensi Riobasco, di sicuro conosci di più quella zona rispetto a me e potrebbe venirti in mente qualcosa che si vendeva lì (io ci sono stato solo 2 volte in quella via e solo di passaggio)

FaseREM

Buondì a tutti, e bentornato su questi schermi MindLab!!!
Molto bella la foto della cinta daziaria. Mi ha fatto piacere vederla. Un attimo fa qui in ufficio sospiravo pensando che mi sarebbe piaciuto vedere una foto della cinta daziaria nella circonvallazione ovest, in particolare in corso Ferrucci dove lavoro.
Poi mi sono voltato e mi è preso un colpo. Avete presente quel brutto edificio delle FS all'angolo tra i corsi Ferrucci e Peschiera che è stato recentemente demolito? Lungo corso Ferrucci è (ancora per poco) presente un muro che deve essere sicuramente antecedente al palazzo FS. E' un vecchio muro di pietra e mattoni ed è discretamente bello, per quanto possa essere bello un muro. Lungo corso Ferrucci passava la cinta daziaria. E se fosse uno degli ultimi tratti residui della cinta? Proprio sotto il mio naso?

Guardate un po' un'immagine ancora col vecchio palazzo:



Il lato che piega verso est a fianco del giardinetto era posteriore e di diversa fattura. Non ricordo il tratto che piegava su corso Peschiera, è già stato demolito. In genere mi sono sempre immaginato la cinta a metà della carreggiata, ma in questo caso non so, in fondo in zona Crocetta la cinta faceva un giro strano. Voi cosa ne pensate?

MindLab

Potrebbe essere. La fattura sembra la stessa, in quella strada e su quel lato c'era la cinta daziaria che si collegava alla Barriera di Crocetta. Ci sono passato tante volte davanti e avevo notato che era vecchiotto come muro, ma non pensavo così tanto vecchio! Potrebbe essere l'ultimo pezzo ancora in piedi e molto probabilmente sparire fra poco

P.S. non avevo mai notato che la SPA (Società Piemontese Automobili) fosse lì davanti, chissà se per far entrare le auto in città pagava la tassa essendo fuori dalla cinta daziaria

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Riobasco

Guardate cosa ho trovato in un mercatino... il cavalcavia di corso Potenza/Grosseto quando ancora c'erano i passaggi a livello della Torino-Ceres, prima dell'interramento del 1990. A passarci oggi, in quella zona, sembra siano trascorsi secoli, eppure io quei PL li ricordo benissimo!

Il Luka

Voglio dare anche io un piccolo contributo a una Torino che non c'è più...

In Corso Rosselli anni fa passavano dei treni che transitavano per il Parco Ruffini...ecco ciò che è rimasto....

I binari affiorano dall'asfalto!!!





e ora Corso Rosselli incrocio con via Tolmino:

MindLab

Wow esiste ancora quel fine corsa, credevo che in quel trambusto se lo fossero portato via. Mi pare che fosse affianco ad uno spiazzo abbastanza grosso recintato con dentro un casino di auto incidentate... Però quei binari più che da treno sembrano da vecchio tram (quelli da treno non sono sempre stati all'infuori?) e se non ricordo male il respingente di cemento da verso ovest mentre i binari danno verso nord (se ho capito più o meno dove stanno), quindi forse non appartengono alla stessa linea O_o.
P.S. complimenti i binari lì non li avevo mai notati, forse perchè ci sfrecciavo sempre in bici sopra senza fermarmi

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Riobasco

Se parliamo di binari, viene fuori il mio alter ego, ovvero "Traversina Jones"...
In quella zona esisteva il raccordo che univa la caserma del Genio Ferrovieri di corso Brunelleschi (secondo la leggenda all'interno vi sarebbe ancora un Badoni da manovra) alle OGR, il binario passava nel Ruffini, attraversava corso Trapani (il pezzo fotografato dal Luka) seguiva corso Rosselli sino a piazza "Marmellata", poi piegava su corso Lione, accanto al vecchio trincerone. Su questo forum DanieleTO aveva persino postato una foto di un treno che attraversava piazza Marmolada transitando esattamente su quel binario, un'immagine davvero suggestiva.
Un mio collega mi ha raccontato che da ragazzino, negli anni '60, guardava affascinato il lento transito dei treni carichi di legname (in corso Rosselli angolo corso Trapani c'era un magazzino di lavorazione del legno) verso Porta Susa. Come vorrei avere una macchina del tempo per rivedere certe scene...

MindLab

Effettivamente dei binari di quel tipo mi sembra di averli visti anche dalle parti dell'uscita della stazione di Borgo Dora, forse (se la mia memoria non mi inganna) affianco alle Carceri Nuove e sicuramente all'interno dei capannoni di corso Castelfilardo.

P.S. la cosa del treno la vedo mooooooooolto ma mooooooooooolto leggendaria Nelle ex OGR, ora come ora, sembra esserci sono molta polvere

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Riobasco

Non mi sono spiegato bene, mi sa
Il Badoni dovrebbe trovarsi non all'interno delle OGR, ma bensì in qualche capannone della caserma del Genio di corso Brunelleschi. Dentro le OGR ci sono stato più volte, alcuni anni fa, a parte qualche famiglia di poveracci che ci viveva non ho visto locomotive!