Censin

A proposito dei sottopassi di Porta Nuova, ricordo ancora la fine miseranda di quello di attraversamento dei binari tra via Berthollet e corso Stati Uniti, realizzato in sostituzione della precedente passerella pedonale, chiuso ormai da decenni dopo un degrado divenuto irrecuperabile!
Una cosa che non capisco è perchè, nel 1955, invece del semplice sottopasso di attraversamento, non sia stato costruito un sottopassaggio di accesso ai binari; Torino Porta Nuova è forse l'unica stazione italiana a non disporre di un sottopassaggio del genere; vero che è stazione di testa, ma anche Milano Cle e Roma Termini lo sono, e i sottopassaggi di accesso ai binari, alla loro testata, ci sono eccome! Addirittura Roma Termini, coeva come interno di Porta Nuova (inaugurata nel 1952) al loro interno dispone di toilettes e altri servizi.
Per restare in Piemonte, anche stazioni come Novara e Alessandria hanno sottopassaggi ai binari "aperti" alle estremità, consentendo l'attraversamento della stazione da una parte all'altra (per la verità anche Porta Susa, prima dell'interramento, aveva qualcosa del genere: oltre all'accesso ai binari, permetteva anche l'attraversamento da piazza 18 Dicembre a corso Inghilterra).

Censin

Cippo votivo dell'assedio del 1706, tuttora esistente nella zona di borgo Vittoria


https://www.facebook.com/groups/4289...n=group_dialog

Censin

Anno 1934: lo stadio Mussolini (dal dopoguerra, Comunale, poi dopo il 2006 Olimpico e ora Grande Torino) poco dopo la sua ultimazione


https://www.facebook.com/groups/4289...n=group_dialog

Marmox

Cartolina collage con il sottopassaggio pedonale di Porta Nuova (clic per ingrandire)

__________________

Garth Ennis

Grazie mille per l efficienza , l avevo effettivamente trovata con Google... Il resto evidentemente è andato perso... Nonostante la brutta fama finale era comunque un luogo legato a mia infanzia e mi ricordo di negozi che hanno resistito a lungo

snowtura

Stamane mentre rientravo a casa ed ero sul controviale est di corso P. Oddone in attesa di immettermi in piazza Baldissera ho notato questo dettaglio. Qualcuno ha maggiori informazioni? C'è chiaramente scritto "SEAT PAGINE GIALLE". Era forse la prima sede dell'azienda? perché la targa mi è parsa in bronzo, non esattamente quella che si dà ad una filiale o ad un ufficio di rappresentanza.

Grazie

__________________
Prima di tutto DORA e ZAPPATA

Marmox

Notato anch'io qualche anno fa. Forse avevo posto la stessa domanda qui sul forum o solo privatamente tra amici, non ricordo.

__________________

Censin

Aggiungo che anche il sottopasso tra via Berthollet e corso Stati Uniti era pressochè uguale; anzi è, perchè tuttora esiste, sebbene chiuso per motivi di agibilità e sicurezza. Ricordo ancora il boato assordante che si sentiva sulla testa, quando lo si percorreva, dei treni in partenza o in arrivo.

Censin

Il cardinale Maurilio Fossati, cui ora è dedicata una via nel quartiere Pozzo Strada, l'ho conosciuto personalmente, in quanto fu lui a impartirmi la Cresima, il 25/4/1957. Era anche presidente onorario dell'Opera Spazzacamini; qui lo vediamo assieme a un gruppo di quei giovanissimi lavoratori


https://www.facebook.com/groups/4289...n=group_dialog

Censin

Nei primi anni 50, un giovane "avvocato" Gianni Agnelli accompagna l'allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi nella visita al Salone dell'Auto


https://www.facebook.com/groups/4289...n=group_dialog

Censin

Negli anni 20, la fermata del tram sul ponte della Gran Madre era segnalata da un semplice cartello FERMATA TRAMWAY appeso a un palo dell'illuminazione; i binari erano ancora affiancati, solo negli anni 30 verranno divaricati ai due lati del ponte


https://www.facebook.com/groups/4289...n=group_dialog

Toro1958

---

Breus

Salve.

Qualcuno ha idea se a Torino sia mai esistito un Viale Venezia (viale, non piazza) ed eventualmente dove si trovasse?

Tks

__________________
I.M.H.O.

Danilo Tancredi

Ospedale di San Giovanni Battista e della Città di Torino (cioè Le Molinette) - In basso a destra si scorge tra la vegetazione una parte della Casa del Marinaretto, su Viale Dogali - (delcampe foto)

__________________

Tarpon d'arian-a

Come ogni topo che si rispetti, preferisco stare nella mia tana a osservare questo splendido forum; oggi, tuttavia, credo di avere qualcosa di interessante e di insolito da condividere con voi.


Cresciuto nei luoghi del vecchio borgo del Moschino, mi sono sempre chiesto cosa si celasse in origine dietro al muro di cinta nobiliare tra Via Napione 16 e Via Artisti 37:




Oggi il lotto è occupato da case del dopoguerra, signorili ma di scarso valore estetico e per nulla in sintonia con il resto della zona. Ho spulciato con attenzione tutte le foto storiche su cui ho potuto mettere le zampe, ma purtroppo, nessun risultato.


Perciò, da buon topo... di biblioteca, ho cercato nell'archivio edilizio della città, ed ecco cosa ho trovato:


Il lotto era di proprietà del conte Celestino Tornielli di Crestvolant (1836-1913), che nel 1874 (pochi anni dopo la demolizione del Moschino) incaricò del progetto di una palazzina l’architetto Giovanni Battista Ferrante, che aveva realizzato la chiesa di Santa Giulia, e che per lo stesso conte Tornielli progettò la rimpianta casa inglese in stile Tudor (poi istituto delle suore del Cenacolo) all’angolo tra Corso Vittorio Emanuele e corso Massimo d’Azeglio.


Non sono riuscito a sapere la destinazione d’uso della palazzina, ma poiché il conte Celestino Tornielli aveva ben dieci figli (cinque dalla prima moglie, Walburga del Carretto di Moncrivello, e cinque dalla seconda moglie, Teresa Cordero di Montezemolo), non stupisce che abbia commissionato una seconda villa allo stesso architetto che gli aveva progettato la residenza di famiglia.


Ecco come si presentava la palazzina, in pianta e prospetto dal lato del Po e dal lato di Via Artisti:




Alcuni abitanti della zona sono convinti che le nuove case siano state costruite perché la palazzina è stata distrutta durante la guerra, ma le mappe dei danni dei bombardamenti suggeriscono il contrario, indicando per la palazzina danni di lieve portata, a differenza di quelli più gravi delle prime palazzine di Via Napione lungo il Po (tutte ancora esistenti):




Ebbene, qui è tutto quel che il vostro topastro ha saputo scoprire: a voi completare la storia con altri dati, e (se riuscite a trovarne) magari con qualche foto dell’ultimo quarto del diciannovesimo secolo e della prima metà del ventesimo.

__________________

Censin

Credo proprio di no! In passato, esisteva la piazza Venezia, dietro piazza Solferino, sede del mercato dei combustibili, di cui si è già diffusamente parlato, piazza scorporata già dal secondo decennio del 900 con la costruzione dell'istituto municipale e poi del Palazzo dei Telefoni. Successivamente, alla città lagunare venne dedicato il corso parallelo alla ferrovia di Milano verso la periferia, denominazione ancora attuale. Non mi risulta che le siano mai stati dedicati altri sedimi.

Censin

Probabilmente, più che della guerra, è rimasta vittima delle lottizzazioni sfrenate degli anni 50 e 60, che hanno visto la scomparsa dalla città di quasi tutte le palazzine e ville nobiliari (con l'eccezione del quartiere Crocetta).
Anche borgo San Salvario, ad esempio, ha visto scomparire quasi totalmente le palazzine che ci si trovavano, specie lungo corso Massimo d'Azeglio; ne rimane solo qualche esempio isolato.

Censin

[QUOTE=Danilo Tancredi;152398142]Ospedale di San Giovanni Battista e della Città di Torino (cioè Le Molinette) - In basso a destra si scorge tra la vegetazione una parte della Casa del Marinaretto, su Viale Dogali - (delcampe foto)

QUOTE]

Notare, a destra del ponte, lo scarico fognario che formava una spettacolare cascata, ora scomparsa con la costruzione del grande collettore fognario, negli anni 70 (rimane solo il manufatto, con lo sbocco della galleria, murato)

Censin

Siamo negli anni 50 o 60; la chiesa della Madonna di Campagna è stata ricostruita dopo la distruzione bellica; il traffico è ancora scarso



https://www.facebook.com/groups/4289...n=group_dialog

Censin

Foto aerea del complesso degli stabilimenti Lancia in borgo San Paolo nel 1968, di cui ora rimane solo il grattacielo





[

https://www.facebook.com/groups/4289...n=group_dialog