Censin

ancora una foto di via Garibaldi ante 1966 (riserva della via ai tram), col classico ingorgo



per percorrere l'intera via in tram (il 4 o il 6) si impiegava quasi mezz'ora.....

Censin

ricordo di tempi tristi: un parto gemellare in data 13/9/1941, nel rifugio antiaereo sotterraneo del Sant'Anna



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probabilmente, al momento delle doglie, era suonato l'allarme, e la partoriente era stata portata di corsa nel rifugio, assieme al personale, dove era avvenuto il parto.
Situazioni che per fortuna oggi noi non viviamo più (almeno per ora); purtroppo, in Siria, e in altre zone, è la triste realtà di oggi...

Censin

Nei libri di storia della prima guerra mondiale, si parla diffusamente dei taxi parigini requisiti dall'esercito, per portare i soldati sul fronte della Marna.
Qualcosa del genere deve essere successo pure da noi: la foto sotto mostra una colonna di Fiat Torpedo, requisite probabilmente per scopi analoghi.

Censin

Cartolina postale raffigurante il ponte Umberto, presumibilmente poco dopo la posa dei quattro gruppi statuari alle estremità, nel 1911



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si vede passare sul ponte un tram, e i binari tranviari che si dirigono verso corso Vittorio Oltrepo (ribattezzato corso Fiume solo dopo l'impresa dannunziana), percorsi ultimamente dalla linea 13; non si vede ancora il binario di svolta in corso Moncalieri, percorso dal 14.
Entrambe le linee vennero soppresse nel 1966, con scomparsa dei binari tranviari dal ponte e dai corsi.

Censin

Il monumento ad Ascanio Sobrero, scopritore della nitroglicerina, all'inizio posto sotto la curva d'imbocco della passerella, poi cavalcavia dal 1961, di Porta Susa



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all'inizio di questo secolo, per i lavori prima della stazione della metro "18 Dicembre", poi di risistemazione e costruzione della nuova stazione ferroviaria di Porta Susa, traslocato in corso Massimo, lungo la leja, vicino al villino Caprifoglio, subito prima del piazzale del monumento.

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Nella foto, sullo sfondo, si intravede l'edificio della Dogana, abbattuto negli anni 30; al suo posto, dagli anni 60 sorge il grattacielo della Rai.

turtu63

‎Pino Antenucci‎
Processione al vecchio mattatoio di torino. anni 50 Foto Moisio.da localizzare la ciminiera

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Raido

Interessante la storia di Ascanio Sobrero. Scopre la nitroglicerina, ne capisce le potenzialità distruttive e si concentra sulle proprietà curative in campo cardiologico come vasodilatatore. Alfred Nobel studia, a Torino, la nitroglicerina scoperta da Sobrero e la sviluppa come esplosivo nella dinamite che commercializza in tutto il mondo. Per errore Nobel viene dato per morto su un giornale francese al posto del fratello e legge il suo necrologio che lo definisce “mercante di morte”, si preoccupa della sua immagine e istituisce nel suo testamento il famoso premio.
Morale: Sobrero praticamente sconosciuto e dimenticato e Nobel ricordato in eterno come benefattore

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Censin

Un articolo interessante sulla rivista Fotografare (che non si occupava esclusivamente di fotografia) di una trentina di anni fa, sosteneva che tutti gli onori e meriti vennero tributati e attribuiti a Nobel solo perchè "nordico" (era svedese), mentre il "meridionale" e "mediterraneo" Sobrero lo si volle deliberatamente dimenticare....
Insomma, tra Nord e Sud, del mondo, degli stati e dei continenti, c'è sempre razzismo e complesso di superiorità del primo sul secondo....

Censin

si era, mi pare, già parlato dell'edificio (scolastico, pare) che delimitava il giardino Lamarmora dalla parte di via Bertola; lo rivediamo qui in una immagine d'epoca



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su via Bertola, vediamo i binari tranviari percorsi dalla linea 2 dell'Atm fino al 1924, quando la linea venne spostata su via Cernaia.

Censin

Così si presentava la parte "bassa" di borgo San Donato all'inizio del 900 (la zona è riconoscibile solo dal campanile di Santa Zita, sullo sfondo a sinistra)



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Modestino Balabam

Arditi in posa.
Siamo nel 1923.
Credo che la foto sia stata scattata in piazza San Martino.


L'edificio basso alla sinistra del porticato potrebbe essere quello che si vede qui.

Danilo Tancredi

Salone Ghersi - Via Roma - (JPEG da delcampe) -

Censin

Forse veri e propri risciò per le vie di Torino non sono circolati, ma mezzi a pedali multipli originali, anche al di fuori delle "domeniche di austerity" del 1973 - 1974, se ne sono visti sotto la Mole; come questo, in centro città, nel 1958


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Censin

Uno scuolabus d'altri tempi! Nel 1902, questo omnibus a cavalli portava e riportava i bambini a e da scuola



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Censin

Una foto degli anni 50 o 60, che mostra la Standa di corso Vittorio, nel palazzo Priotti



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Il piano terra era diviso in due sezioni dal cinema Ambrosio: una parte all'angolo tra corso Vittorio e via Rattazzi, l'altra all'angolo tra corso Vittorio e via Carlo Alberto; le due sezioni erano unite dal sotterraneo, che dal 1958 ospitò il supermercato, primo in Torino assieme all'altra Standa di via Roma.
Mentre quello di via Roma utilizzava i carrelli a rotelle che ben conosciamo, quello di corso Vittorio, non potendoli ospitare per la ristrettezza dello spazio, usava semplici cestelli; rispetto a quelli attuali, erano supermercati molto spartani, che vendevano quasi esclusivamente prodotti in lattine, cartoni o bottiglie; ricordo tra lo scatolame i mackerels, poi italianizzato in maccarelli, strani pesci dal gusto piuttosto insipido; ma erano comunque una novità...Si andava nei due supermercati non tanto per fare la spesa, ma per la curiosità di scoprire prodotti nuovi.

Censin

Una delle prime "nuove" 500, fotografata al Valentino forse a scopo pubblicitario, probabilmente nell'autunno del 1957, anno dell'uscita del modello; ancora priva di targa




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Censin

Nel 1956, i bambini ancora potevano giocare per strada senza problemi, anche in pieno centro; qui ne vediamo un gruppo in piazza Statuto, intento nel classico gioco della "cavallina" (o "muletta", in alcune regioni)


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Danilo Tancredi

Idroscalo: dov'era - in giallo l'area della Fontana dei Mesi al Valentino, in rosso l'area che ospitava l'idroscalo non lontano dal Ponte Isabella -

Danilo Tancredi

Utente "La Ersilia"‎ - Torino sparita su facebook - Opificio militare anno 1960...la terza è la mia mamma

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giuseppe tubi

Il maccarello è semplicemente lo sgombro.