Censin

Donate da chi, di grazia?

giuseppe tubi

Dal duce, mi pare...
Ma sono riproduzioni, non antiche.

Modestino Balabam

L'immagine spero tolga ogni dubbio

Icopix

Mi permetto una piccola precisazione: era il 15 settembre.

http://www.archiviolastampa.it/compo...0006_24914822/

Breus

Infatti il termine "ferrotramviaria " le comprende, è evidente, come è evidente che chiunque può vederlo direttamente sulla mappa. Ma è mai possibile?

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I.M.H.O.

Oscaruzzo

In compenso mi pare che non ci sia la rete tramviaria urbana.

Breus

E alllora? Riesci a fartene una ragione?

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I.M.H.O.

Oscaruzzo

Dormito male? Era solo per evidenziare una particolarità della cortina.

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Breus

Dormito benissimo, grazie. Spiace soltanto vedere questo tread ridotto a fiera dell'evidenza e della banalità. E' evidente a tutti coloro che il buon dio non ha privato del dono della vista che la carta in questione riporta la rete ferroviaria torinese pubblica e privata, quella dei raccordi industriali e quella delle tramvie extraurbane. E' questo il motivo di interesse, a chi interessa. E' chiaro a tutti ora? Buona giornata.

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I.M.H.O.

Riobasco

Scusa, Breus, come mai non compaiono le tranvie urbane?


(tra anziani ci si diverte con poco, come noto )

Censin

su una carta così "piccola", non sarebbe stato possibile riprodurre la rete urbana!
Del resto, le tranvie interurbane erano già qualcosa di diverso da quelle urbane, con cui avevano in comune solo il fatto di svolgersi sulla pubblica strada, senza particolari protezioni; erano per così dire "sorelle minori" delle ferrovie vere e proprie, in sede propria.
Il fatto che la carta riportasse insieme i raccordi ferroviari e le tranvie interurbane non è poi così banale: infatti, le tranvie interurbane, oltre al servizio passeggeri, fino a fine anni 20 svolgevano un servizio merci, che in gran parte poteva considerarsi di raccordo ed estensione ferroviaria! Ed era per i concessionari ben più remunerativo del trasporto passeggeri!
Tutte, o quasi, le tranvie interurbane avevano infatti connessioni con la rete ferroviaria: quella di Trofarello - Poirino nei pressi della stazione ferroviaria di Trofarello; quelle per Orbassano - Pinerolo - Giaveno già presso la stazione di Porta Nuova; quella per Leinì - Volpiano si raccordava direttamente alla stazione di Volpiano della Canavesana, così pure quella per Settimo alla stazione ferroviaria di Settimo; la ferrotranvia di Rivoli era connessa alla rete Fs dal collegamento tra la stazione di Regina Margherita e quella ferroviaria di Collegno. Era quindi possibile l'interscambio dei vagoni merci tra le due reti, quella ferroviaria e quella tranviaria, quest'ultima per la sua capillarità poteva ben considerarsi come raccordo.
Questo servizio merci declinò a partire dagli anni 30, per la diffusione degli autocarri stradali, completato più tardi dal servizio merci di recapito "porta a porta" dei vagoni merci istituito dalle Fs proprio con autocarri appositi. Solo la ferrotranvia di Rivoli lo mantenne fin dopo la chiusura del servizio viaggiatori nel 1955, fino a metà del 1956, quando venne deciso il definitivo smantellamento della linea per allargare corso Francia; tanto che alcune della aziende sul corso, che beneficiavano del servizio, tentarono di intentare causa alla CTREA per interruzione di pubblico servizio.

Censin

Una delle poche tranvie intercomunali che non ebbe mai interconnessioni con la rete ferroviaria fu quella per Saluzzo, per via del suo scartamento ridotto di 1100 mm; in compenso, aveva già per conto suo un attivissimo servizio merci! Infatti, si trattava del ramo "torinese" di una vera e propria rete di tranvie, che aveva il suo hub a Saluzzo, raggiungendo le vallate saluzzesi e cuneesi: Paesana in valle Po, Venasca in val Varaita, Demonte in valle Stura. Fino a qualche decennio fa, c'era ancora chi ricordava i "trenini delle castagne" che durante la guerra e l'immediato dopoguerra portavano il prezioso frutto, diventato vero e proprio "albero del pane", proprio da quelle vallate fino all'affamata Torino, allo scalo di corso Spezia. Sempre dalle vallate, giungeva il legno per la fabbrica del tannino di Moncalieri nella zona di borgo Sangone.

Breus

Perchè le "sorelle maggiori" non le hanno volute. In fin dei conti erano ancora i tempi di "Balocchi e profumi".

Posto la seguente senza dida, certo che la provvidenza provvederà.

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I.M.H.O.

Censin

Volevo ben dire che fossero solo riproduzioni!
Meglio sarebbe stato se il Crapun avesse fatto qualche regalo più utile....

Censin

Dal bel libro di Mario Bocca e Mario Governato dedicato alla tranvie intercomunali torinesi dal 1880 al 1950 (ed. Capricorno) a pag. 312, risulta trattarsi di un convoglio merci sulla tranvia di Settimo, lungo corso Regio Parco dopo l'incrocio con corso Novara, negli anni 30 o 40. Sullo sfondo, il campanile della chiesa di San Gaetano.

Breus

C.V.D.!!!

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I.M.H.O.

Oscaruzzo

Ma quindi il termine "ferrotranviario" fa riferimento solo a "ferrovie" e "tram extra urbani"? Lo apparendo ora.

PS: meno spocchia, saputone.

ImpiantiFissi

...ma anche no...
E' spassoso assistere a queste baruffe tra pensionati anzianotti... sembrano quei vecchi sketch con Aldo, Giovanni e Giacomo

Marmox

La cosa interessante è che quella carta se ne sbatterebbe anche delle ferrotramvie, perché, come indicato in basso a destra, è utile per localizzare i "Principali alberghi, ristoranti, caffè e pasticcerie".

Lo so, ai tempi voi avevate anche la versione con "piole e vinerie"

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archicharles

O la piantate o vi tolgo le carte e non le vedete più fino all'anno prossimo, capito? (con i miei figli funziona sempre...)