nilton42

Due domande al volo per Censin massimo esperto in tramviaria torinese sia per il materiale rotabile che per la rete.
1) Il 20 (che passava col 3 in via Duchessa Jolanda) scendeva verso San Paolo per corso Racconigi. Dov'era il capolinea??? All'altezza delle vie Frassineto e Vigone??? C'era lo spazio per l'inversione circolare???
2) La memoria gioca brutti scherzi. Ero convinto che il 12 facesse capolinea attorno al triangolo Frejus-Peschiera-Trapani o addirittura attorno al giardinetto posteriore. Invece da una cartina molto malconcia (difficile de leggere) mi sembra di capire che viceversa andasse per corso Peschiera fino all'altezza di via Sacra San Michele con capolinea ad Y (non ricordo il termine preciso per questo tipo di capolinea). Ho letto bene???

Censin

Il capolinea del 20 era all'altezza del "Lingottino" (mercato coperto) con anello di capolinea nello slargo all'incrocio con via Frassineto e via Vigone.
Quello del 12 venne arretrato nel 1950 dal *triangolo" in via Sagra San Michele all'anello nel giardinetto al fondo di via Fréjus, con corso Peschiera e corso Trapani.

Danilo Tancredi

Anno 1925 - Veicolo e Squadra dei Vigili del Fuoco FIAT -
Stabilimento Lingotto - (fonte: Centro Storico FIAT) -

nilton42

Ogni post si tira dietro un altro post.

Nella cartolina postata da Danilo (26294) si vede bene a sinistra l'edificio della centrale telefonica urbana Stipel>Sip>Telecom (o come diavolo si chiama adesso) di Torino Francia. Dall'ingresso attraverso il cancello di ferro (se nel frattempo non e' stato sostituito) s'intravede la lapide del caduto partigiano dipendente Stipel:
§) Donato Bottero [Mondovi' 8/7/1924÷Caluso 7/4/1944]

Ci sono altre due lapidi di caduti partigiani Stipel in altre due centrali:
§) Franco Perucchietto [Torino 14/3/1923÷Aramengo d'Asti 3/3/1945]
via Confienza 10 Palazzo telefoni//centrale Torino Centro.
§) Ernesto Soncin "Cavia" [Torino 28/8/1923÷Pontevecchio di Luserna 21/3/1944]
corso Marconi 30 centrale San Salvario.

__________________

Censin

Il tram 12, durante tutta la sua esistenza, fino alla soppressione con la riforma del 1966, fu considerato dai torinesi il tipico "tram per il Cimitero", benchè successivamente fosse stato affiancato prima dal 20 sbarrato e poi, dal 1953, dall'1, che facevano capolinea davanti all'ingresso principale al fondo di via Catania; forse perchè, a differenza di questi, percorreva tutto quanto il lato su corso Regio Parco, arrivando fino al "retro" quasi alla cascina Airale.
Tanto che erano diventati modi di dire, per dire di chi era passato a miglior vita, "Ha preso il 12", "E' salito sul 12", " Se ne è andato col 12".
Dopo la soppressione del 12, il percorso lungo il lato del Cimitero su corso Regio Parco venne "ereditato" dall'1 sbarrato (mentre l'1 "normale" continuò a faro capolinea davanti all'ingresso principale), fino alla riforma del 1982, quando i tram scomparvero del tutto dalla zona del Cimitero, sostituiti dal bus 68, ora rinforzato dalla nuova linea 6 gestita coi bus elettrici cinesi che però il Cimitero lo sfiora soltanto.

Z.G

Per i percorsi delle linee tramviarie c'è un libro di Accattatis "Linee tramviarie a Torino" del 2007.

__________________

turtu63

Modestino Balabam

Garage FIAT-Storero corso Massimo d'Azeglio

__________________

archicharles

Lo progettò Michele Frapolli nel 1905, autore, tra l'altro, del palazzo "Galileo" in via san Quintino e di più di 300 opere...

Breus

Ti risulta esistesse già, in precedenza, un'officina Storero in c.so Massimo?

__________________
"Independència i Llibertat!"

Icopix

Prima di assumere la direzione della "Garages Riuniti",
Storero era già titolare di un' attività analoga,
ma con l'autorimessa situata in corso del Valentino 37.

__________________

Breus

Wow! Fonte?

__________________
"Independència i Llibertat!"

Icopix

Varie pubblicità su "La Stampa Sportiva" del 1902.

__________________

Censin

Un altro modo di dire per intendere chi era defunto era "E' andato a stare in fondo a via Catania".

Censin

Ecco cosa c'è ora al suo posto



direi che fu vittima della speculazione edilizia degli anni 50 e 60....

Censin

L'autorimessa della foto era all'angolo di corso Massimo con via Silvio Pellico; possibile che all'inizio fosse in corso Valentino 37, quasi all'angolo con corso Massimo, a un paio di isolati di distanza, per poi trasferirsi in quel sito; sempre in quella zona di San Salvario.

Censin

E' già in mio possesso da quell'anno! E' una fonte preziosa di informazioni, cui ricorro quando non posso far riferimento alla mia memoria di 68enne, che imparò da piccolo i numeri proprio guardando i tram e che in più di 60 anni ha assistito a tanti e tanti cambiamenti, anche nei trasporti pubblici!

Censin

ricorre in questi giorni il centenario di quella "rotta di Caporetto" che da allora pesa sulla "coscienza profonda" degli italiani (allora sembrava di aver toccato il fondo; e pensare che 26 anni dopo arrivò l'8 settembre...), e che vide una catastrofe umanitaria, si direbbe oggi, un esodo biblico senza precedenti dalle regioni di Nord Est il più possibile verso Occidente; solo dopo qualche settimana il fronte si stabilizzò sul Piave (alcuni generali proponevano l'arretramento addirittura fino al Mincio, furono i rappresentanti francesi a respingere l'idea colla famosa frase "Pas de Mincio"). Stranamente, anche le cronache dell'epoca, vedi La Stampa ecc., poco dicono di quella tragedia, forse per via della censura imposta dalle autorità; come già in passato avevo accennato, gradirei che chi è in possesso di materiale, specie fotografico, relativo ai profughi da quelle regioni che trovarono ospitalità a Torino favorisse di pubblicarlo.
Mi risulta che molte scuole cittadine, così come altri edifici pubblici, vennero messi a loro disposizione; il libro di Graphot editrice sul quartiere Nizza - Millefonti sostiene addirittura che molti profughi vennero impiegati nella costruzione, allora in corso, della Fiat Lingotto...

Censin

A proposito di Caporetto: nel 1974 si tenne un raduno, a Monfalcone, dei reduci della zona (allora territorio imperiale) che avevano nella prima guerra mondiale prestato servizio nell'esercito austroungarico; a proposito della disfatta, uno di loro disse a un cronista: "Voi italiani ringraziate che allora il Piave era in piena, e non lo potemmo attraversare; altrimenti, saremmo arrivati fino in Sicilia, fino a Siracusa!".
No comment.

Nick07

Ciao a tutti! Vorrei rivolgervi una domanda riguardo l'immagine sotto tratta dal Theathrum Sabaudiae.



Si sa che le incisioni del Theathrum erano un pò "tarocche", ma la domanda è semplicemente: la via a destra sarebbe via Po e quella a sinistra Via Principe Amedeo, giusto?

PS: Questo dubbio mi ha fatto notare che la mappa del 1706 http://torinodimentica.altervista.or...Mortier-th.jpg mostra un'altra via convergente (ne sapete il nome? ne esiste in qualche modo traccia?)

Oscaruzzo

Non credo sia mai esistita. Probabilmente era la rappresentazione di un "piano regolatore" (mai realizzato) più che una vera carta di uno stato di fatto.

La rappresentazione del Theatrum Sabaudiæ è particolarmente "fantasiosa". La porta NON era "inglobata" nell'esedra, ma era decisamente staccata. Vedi ad es. questa carta del 1790 https://i.imgur.com/OL4pwB8.jpg



Aggiungo un disegno di Francesco Corni