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#26161 |
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Registered User
Join Date: May 2016
Posts: 73
Likes (Received): 42
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via Pietro Micca
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#26162 | |
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Registered User
Join Date: May 2016
Posts: 73
Likes (Received): 42
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![]() Sembra sia errata anche la dicitura di questa foto.
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Last edited by leopoeto; September 30th, 2017 at 01:26 AM. Reason: ridimensino |
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#26163 | |
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Registered User
Join Date: Oct 2014
Posts: 126
Likes (Received): 56
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ma non abbiamo a Torino una via Luigi Santagata? credo una traversa di strada San Mauro sarà la stessa persona? |
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#26164 | |
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Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
Posts: 2,537
Likes (Received): 1122
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Anche se la definizione di "martire fascista" non è propriamente corretta: http://www.cadutipolizia.it/fonti/19...0santagata.htm Era un militare, "caduto nell'adempimento del proprio dovere...." Per certi versi, la dedica "toponomastica" è equiparabile a quella del Ten. Luigi Gatti, caduto "eroicamente" sul fronte greco.... Last edited by Icopix; September 30th, 2017 at 10:25 PM. |
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#26165 | |
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Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
Posts: 4,664
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Mi chiedo se in Comune sanno e cosa ne pensano.
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"Independència i Llibertat!" |
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#26166 | |
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Registered User
Join Date: Sep 2016
Posts: 24
Likes (Received): 19
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Vedo che si e' presa contezza dell'iniziativa cimiteriale segnalata da Modestino. Anch'io non voglio esprimermi per non urtare eventuali sensibilita' diverse e non uscire dal tema fondante del forum. Non posso pero' fare a meno di ricordare sommessamente che le due grandi epocali tragedie del Novecento (circa 80 milioni di morti complessivamente nelle due guerre mondiali) sono state causate e/o innescate da quelle ideologie comunque diversificate (monarchie, nazionalismi e nazifascismi vari). Dopo di che' ognuno e' libero di onorare chi vuole nel rispetto della legge come puntualizzato da Breus. Osservo soltanto:
1) Quante volte i bravi ricercatori del forum si imbattono nelle distruzioni dei bombardamenti della seconda guerra ??? 2) Dalle fotografie per quanto ne so mi risulta una specie di appropriazione indebita. Luigi Santagata, Matteo Crimi, Vincenzo Nazzaro erano (come accennato da Icopix) guardie regie e non squadristi. Era un periodo molto travagliato come tutti i dopoguerra e come tutti sappiamo. Non conosco gli avvenimenti in cui furono coinvolti. Sarebbe necessaria una ricerca che tenesse bene conto delle fonti, essendo a quei tempi le forze dell'ordine e gli organi d'informazione non propriamente neutrali. Santagata e Crimi hanno l'intitolazione in periferia e quindi piu' o meno recente. Mi sembra invece che Nazzaro l'ebbe nella folta infornata di squadristi in zona Bernini. A differenza degli altri non fu epurato e quindi persiste. Chiedo scusa se non riesco mai ad essere stringato.
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#26167 | |
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Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 4,240
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Il paese (l'Italia) campa di retorica: negli anni 20 e 30 si era immaginato una grande potenza militare; dopo la pesante sconfitta bellica nella seconda guerra mondiale, si è "reinventato" come grande paese industrializzato. Ora però anche questa illusione è terminata: l'Italia, con la sua sgangherata industria, può al massimo avere come sbocco i paesi dell'area mediterranea e nordafricana, non certo il Nord Europa!" |
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#26168 | |
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Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 4,240
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L'attuale corso Galileo Galilei va dal ponte Isabella al ponte delle Molinette, la numerazione (solo pari, dalla parte opposta c'è il proseguimento del parco del Valentino), crescente a partire dal ponte Isabella, arriva solo al civico 40.
Occorre però ricordare che, prima del definitivo abbattimento della cinta daziaria ottocentesca, era denominato come corso Galilei anche il tratto della circonvallazione interna che dal Po arrivava fino alla Barriera di Nizza (attuale piazza Carducci). Probabilmente, il fabbricato si trovava quindi lungo l'attuale corso Bramante, dirimpetto alle attuali Molinette. Tutto il tratto di corso Bramante da corso Massimo a piazza Carducci, di fronte appunto alle Molinette, presenta palazzi che dallo stile sembrerebbero risalire agli anni 30 (escluso il basso fabbricato all'angolo tra i due corsi occupato dal supermercato Pam, costruito nel 1965 al posto di una fabbrica andata distrutta in un incendio), per cui la palazzina della foto, se davvero si trovava in quel tratto, venne abbattuta in quegli anni, per far posto a un palazzo.
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#26169 | |
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Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 4,240
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#26171 | ||
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Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
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"Independència i Llibertat!"
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#26172 | |
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Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
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#26173 | |
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Registered User
Join Date: Nov 2012
Location: Turinopoli
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E' molto probabile che siano solo lapidi (non ho la certezza) che sono state ripristinate e ripulite. Insomma erano già lì, occultate nel dopoguerra e riscoperte oggi. Dal 1934, inoltre, vi era un'ara monumentale che venne poi demolita nel dopoguerra. Come già accennato alcune di queste persone furono militari e regie guardie uccise tra il 1920 e il 1922 a seguito di scontri duranti gli anni turbolenti pre marcia su Roma: Aldo Campiglio, Vincenzo Nazzaro, Mario Crimi e Luigi Santagata. Tutti questi uomini ebbero un'intitolazione (revocata poi solo nel caso di Campiglio a favore di Aldo Barbaro). Ci sono altri due personaggi legati alla guerra che ebbero un'intitolazione durante il Fascismo che rimase anche dopo: Luigi Gatti e Carmelo Borg Pisani. Comunque per chi ne volesse sapere di più su FB si trovano altre foto riguardo ripristini e pulizie di lapidi al monumentale di quel progetto. |
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#26174 | |
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Registered User
Join Date: Jan 2011
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Roberto Baffert--Torino sparita su facebook
fotografia trovata svuotando un appartamento. Sicuramente scattata a Torino ma non sono ancora riuscito a localizzarla. Ipotizzo anni 20 Andrea Merlotti ---Sono sicuramente Vittorio ed Elena. Dagli abiti direi altrettanto certamente non oltre il 1914. Il re, però, non abito di gala o in divisa: il che è curioso, visto gli abiti delle altre persone. Probabilmente si tratta di una visita privata.
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#26175 | |
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Registered User
Join Date: Jan 2011
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Ettore Gerry Bruno dei Brutos-- Torino sparita su facebook
Costruzione della Chiesa Gesù Adolescente di via Luserna nel 1924. In primo piano i Boyscout dell'Oratori o Salesiano in processione.via Luserna di Rorà
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#26176 | |
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Registered User
Join Date: Jan 2011
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#26177 | |
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Registered User
Join Date: Jan 2011
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Daniele Cordone -- Torino sparita su facebook
Primi anni 1900 – Educatorio Duchessa Isabella di piazza Lorenzo Bernini: vista del cortile e giardino interno (*). Nel 1853 le attività assistenziali ed educative della “Compagnia di San Paolo” si trasformano in “Opere Pie di San Paolo di Torino”. La Casa del soccorso e l’Opera si unificano in un’unica istituzione di carattere educativo che nel 1883, in occasione delle nozze del principe Tommaso di Savoia, duca di Genova, con la principessa Isabella di Baviera, assume il nome di Educatorio Duchessa Isabella. Il 15 aprile 1890 viene posata la prima pietra per un edificio in zona Barriera di Francia, allora ancora zona di campagna ma già servita da due “tramway” elettrici che portano in centro città. Alla cerimonia presenzia la duchessa di Genova, Isabella di Savoia Wittelsbach, alla quale poi il complesso verrà intitolato. Nel 1893 l’Educatorio quindi si trasferisce da via Maria Vittoria nel nuovo edificio progettato dall’architetto Giuseppe Davicini secondo i più aggiornati criteri dell’edilizia scolastica del tempo. Era composto da un fabbricato principale (quello con ingresso sull’attuale piazza Bernini) al cui primo piano si trovava la direzione, l’oratorio, la sacrestia e al secondo piano l’infermeria e i gabinetti medici, da tre strutture dedicate alle scuole e ai dormitori e da una manica che univa i tre settori, separati da cortili e prospicienti il giardino interno. Tutti i locali occupati dalle fanciulle e dal personale erano rivolti a sud e nessuno dei locali per le allieve si affacciava sulla strada (l’attuale via Duchessa Jolanda). Le cucine sotterranee erano unite al refettorio da un ascensore idraulico. Nell’Italia unita l’obbligo della frequenza al primo biennio di scuola elementare (legge Casati del 1859 sull’obbligatorietà della scuola primaria) era spesso disatteso, anche per la mancanza di personale docente. L’Educatorio crea quindi corsi di formazione delle maestre e nel 1926 la scuola magistrale diventa statale (Istituto “Domenico Berti”), mantenendo sempre una sezione per asilo infantile e scuola elementare. I bombardamenti RAF del 22 e 28 novembre del 1942 distruggono la parte di via Duchessa Jolanda/via Casalis mentre il fabbricato principale subisce danni limitati. Terminata la guerra, con il crescente boom delle nascite, parte dell’edificio principale viene “imprestato” alla Stato per diventare la scuola statale “Giovanni Pascoli”, condividendo una porzione sulla via Duchessa Jolanda con l’ “Istituto Magistrale Domenico Berti”, mentre la parte distrutta su via Duchessa Jolanda/via Casalis rimane tale per una ventina anni (**). Dal 1960 in poi su via Duchessa Jolanda/ via Goffredo Casalis/via Susa vengono ricostruiti edifici ad edilizia scolastica e abitativa; l’ Educatorio del 1893 non è vincolato e la ricostruzione avviene senza considerare lo stile originario del complesso. E' solo nell’anno scolastico 1973-1974 che la nuova parte dell’edificio viene aperta per l’Istituto Magistrale Domenico Berti. Rilasciato come scuola media, il fabbricato principale su piazza Bernini è ritornato alla Compagnia di San Paolo e con recente restauro (2009/2015) destinato a sede di propri uffici operativi ed enti. (*) fonte archivio Compagnia di San Paolo. (**) Ho fatto le medie alla Pascoli negli anni 1959-62. Si andava a giocare dentro l’area delle macerie, scavalcando il muro via Casalis angolo via Duchessa Jolanda. La chiamavano “Lisa” (…andiamo a giocare a Lisa.): solo anni dopo ho capito perché noi ragazzini di piazza Benefica la chiamavamo così! ![]()
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#26178 |
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Registered User
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La casa si trova viva e vegeta in via Leonardo da Vinci/via Grossi, precisamente qui:
![]() https://www.google.it/maps/@45.04369...7i13312!8i6656 Grazie alla ricerca sul sito dell'archivio storico della Città di Torino è anche possibile datarla al 1912 (progettista F. Annovati). Lì si trovavano anche il mulino e le tettoie per il magazzino, costruiti tra il 1912 e il 1913 (progettista Emilio Gander). |
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#26179 | |
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Registered User
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Grazie alla ricerca sul sito dell'archivio storico della Città di Torino è anche possibile datarla al 1912 (progettista F. Annovati). Lì si trovavano anche il mulino e le tettoie per il magazzino, costruiti tra il 1912 e il 1913 (progettista Emilio Gander).[/QUOTE]
Questa non me l'aspettavo proprio. Bel colpo complimenti
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