Censin

Il 20 era sulla sua strada, come pure il 3.

Modestino Balabam

Persa una cancellata, guadagnata una piazzetta.

Riobasco

Chissà se ero lo stesso pizzaiolo toscano (Baldacci) che, con la moglie e il figlio gestì, sino ai primi anni '90, una pizzeria in via San Tommaso, nel tratto tra via Garibaldi e via Barbaroux, famosa per la pizza al tegamino (ottima) e la farinata (idem)? Lui era anche famoso per il temperamento un tantino... sanguigno, epici i suoi litigi con la moglie

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Breus

E meno male!

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I.M.H.O.

Censin

Inizialmente al posto di 3 avevo letto 13, che sarebbe stato fuori strada.
Il 20 fu soppresso nel 1955 e sostituito dal bus H (attuale 56).
Il 3 percorse la passerella di Porta Susa fino alla sua demolizione nel 1960.

Censin

Ma la farinata e' piuttosto una specialita' ligure.

bube

Ne metto solo una perche sontutte marcate/copirigghittate...assammai.
By Giorgio Tribbioli :centro Europa 1969 ,cantiere.



Niente di determinante ....solo un po interessanti per chi come me a girato in quella zona tanti e tanti anni fa'.....

Le altre ve le potete di centro Europa vedere e conservare ,in privato, sfrocoliando nella pagina seguente http://mapio.net/pic/p-4838834/

Sono anche in questa ....forse che l'agenzia immobiliare ha puppato saippa' https://www.geodruid.com/intl/it/pla...-torino-italia


Buuuuuub

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Ulteriori tagli all'assistenza.Una firma per aiutare noi stessi.
http://www.fondazionepromozionesocia...HI%20SIAMO.htm http://www.facebook.com/group.php?gid=141654996224 http://www.fondazionepromozionesocia...ionale2011.pdf

blucom

Terribile l'effetto oggi.... ci ho lavorato quindi anni dentro...

Marmox

Qui invece chissà dove siamo... e se siamo a Torino

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mariocesare

Un'intervento lo posso fare in sto thread.

Molto tempo fa avevo trovato sulle rive del Po'dopo Chivasso una targetta in bronzo, con caratteri stile lyberty, della ditta Bertela' e Trasciatti, filiale della Ercole Marelli, corso Oporto a Torino. Mi sembra non esistano più neppure i cognomi

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LANGHE *** SAVOIA CASTLES *** Most fashionable wineries in the world *** TURIN MUSEUMS
MY TRIPS:
IRAN*** WEST COAST USA *** PATAGONIA

Danilo Tancredi

Nel Gruppo Torino Sparita su FB, l'utente Paolo Libra offre un ottimo suggerimento. La foto dovrebbe riguardare Corso Regio Parco angolo Piazza Sofia. A sn nella foto sarebbe presente anche la torre della ex cava dell'Arrivore. Un confronto con l'odierno rafforzerebbe il tutto, anche in virtù del particolare cerchiato che evidenzia un altro elemento corrispondente.

url immagine

Oltretutto la casetta che si vede "sotto" lo specchietto dx del camion, dovrebbe essere attualmente piazza Sofia 25.

host image

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Censin

La SILCA era, o e' ancora, un'azienda lavorazione carni in Villastellone (infatti il mezzo e' un camion frigorifero); situata vicino alla stazione, era raccordata alla ferrovia; negli anni 60, molti treni locali per Bra-Ceva, Savona, Cuneo portavano in coda carri merci bestiame con animali vivi destinati alla ditta, sganciati con lunghe e difficili manovre a quella stazione.

Oscaruzzo

Oggi ho fatto un giro alla GAM a visitare la mostra "Dalle bombe al museo". C'è una parete su cui sono mostrate diverse foto di zone di Torino bombardate. Alcune non le avevo mai viste (alcune di via Po, in particolare, ma anche varie altre).

Bon, sappiatelo.

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Modestino Balabam

In questa immagine un po' sfocata la Regia Accademia militare di artiglieria e genio come appariva nel 1946.
Fortemente danneggiata dai bombardamenti del luglio e agosto 1943, ma ancora in piedi.
Poteva meritare la ricostruzione?

Breus

Quanto accaduto ieri sera in piazza San Carlo evoca in qualche modo i fatti del settembre di 153 anni fa ed ai morti sotto il piombo bastardo dei savoia.

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I.M.H.O.

Censin

Infatti, anche allora giocò un ruolo importante il panico impadronitosi della folla.
Personalmente, giudico piazza San Carlo del tutto inadatta a grandi manifestazioni: la sua ampiezza è abbastanza limitata, le vie di accesso sono strette e non permettono un deflusso veloce della folla in caso di necessità.
Avendo lavorato nelle immediate vicinanze (via Giolitti angolo via Lagrange) negli anni 70, nel periodo delle grandi manifestazioni sindacali, ricordo ancora il senso di angoscia quando queste si svolgevano; nell'aprile del 1975, durante una manifestazione, un gruppo di "disturbatori" di Lotta Comunista da via Giolitti cercò di penetrare, al grido di "Lotta dura, Lotta Comunista", nella piazza, presidiata in quel lato dal servizio d'ordine dei portuali di Genova (con tanto di catene, quelle di lavoro degli scaricatori portuali); ne seguì un tafferuglio con diversi feriti e contusi, dalle finestre assistemmo all'increscioso spettacolo.
Secondo me, l'unica piazza veramente adatta a grandi manifestazioni di massa è piazza Vittorio (del resto concepita proprio a questo scopo): vasta, senza monumenti o altro nel mezzo, con l'ampia via Po che permette un deflusso abbastanza facile in caso di necessità; direi in futuro di spostare lì ogni manifestazione, di qualunque genere. Piazza San Carlo è il salotto cittadino: merita rispetto come tale!

Censin

Dei Savoia si può dire tutto il male e tutto il bene possibile; ricordiamo però che, prima che nel '500 un Savoia come Emanuele Filiberto vi portasse la capitale dell'allora ducato, Torino era un villaggio semirurale di infima importanza; in qualche modo, si deve a quella dinastia quello che la città ha di più importante da mostrare ai forestieri, come monumenti e musei: è bene tenerlo presente!
P.S.: non sono di sentimenti monarchici....

Censin

Si preferì forse sacrificare l'Accademia a vantaggio della ricostruzione del Teatro Regio, che infatti si estende ora su parte dell'area dell'ex Accademia.
Peccato comunque per il bombardamento, visto che negli anni 30 l'Accademia era stata appena restaurata con una spesa notevole.

Breus

In ogni caso altri uomini. Diversi di quel pagliaccio di Vittorio Emanuele II che non seppe impedire che quel porco di Minghetti facesse spianare i fucili dei regi carabinieri contro il suo popolo.

Quello stesso popolo che aveva combattuto per unificare l'Italia. Paese che si mostra per quel che vale fin dall'inizio.

D'altra parte il valore della casata lo dimostrò il tempo, da Vittorio Emanuele III, che tradi lo Statuto di Carlo Alberto, al 'principe' attuale, buono per la réclame dei sottoaceti.

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archicharles

Non ho parole: chapeau!