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Old August 31st, 2016, 05:19 PM   #23621
Censin
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Originally Posted by ace of spades View Post
dopo lunghe ricerche sono riuscito a trovare lo scomparso villino di corso palestro 20, proprietà pelli fortunato e progettato dal bollati... ora... era il 1867 successivamente tale villino venne acquistato dalla famiglia mazzonis (sto cercando di capire quale ramo della famiglia ma penso che fosse il barone considerato che a 50 mt di distanza, su via cernaia, si trova la casa agnelli anche se costruita dalla famiglia frisetti). nel 1953 tal giorgio mazzonis chiede una licenza edilizia per costruire la casa che oggi troviamo in corso palestro angolo via bertola. la mia domanda è: ma l'area era stata bombardata (tra il 40 e il 43 nel corso vennero distrutti sia la biblioteca civica che la cucina malati e poveri) e quindi il villino era irrecuperabile oppure fu una bieca operazione di speculazione edlizia... qualcuno ha le cartine dei luoghi bombardati?
Effettivamente, guardando Google Maps

https://www.google.it/maps/@45.07330...8i6656!6m1!1e1

l'impressione è che tutta la parte di isolato tra corso Palestro, via Bertola e via Manzoni sia stata sinistrata dalle incursioni aeree.
Sulla parte dell'isolato d'angolo tra via Bertola e via Manzoni, a metà anni 50 (1954 - 1955) venne costruita la nuova sede dell'ENPAS, l'ente mutualistico dei dipendenti statali, in precedenza ospitato nella palazzina a fianco di Porta Nuova lato via Nizza che ora ospita la Polfer

https://www.google.it/maps/@45.06106...8i6656!6m1!1e1


con l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, nel 1979, e lo scioglimento degli enti mutualistici, il palazzo venne incamerato dall'ASL TO1; attualmente però risulta dismesso dalla stessa, e "privatizzato".
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Old August 31st, 2016, 06:31 PM   #23622
FaseREM
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Ne approfitto per chiedere ad ace of spades (che mi pare sia l'esperto della zona di piazza Statuto e Porta Susa) o a chiunque ne sappia davvero qualcosa se si conosce la ragione del nome Cit Turin. È stata una trovata immobiliare di inizio Novecento per vendere meglio le lussuose case liberty o c'è qualche altra spiegazione?
__________________
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Old August 31st, 2016, 11:56 PM   #23623
turtu63
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Torino Novembre 1943 (Per gentile concessione archivio Riccardo Moncalvo).cos'è nel centrodestra?la chiesa di Sant Alfonso di corso Tassoni?non mi torna la torretta e la forma del presunto campanile
host immagini
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Old September 1st, 2016, 12:38 AM   #23624
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Originally Posted by turtu63 View Post
Torino Novembre 1943 (Per gentile concessione archivio Riccardo Moncalvo).cos'è nel centrodestra?la chiesa di Sant Alfonso di corso Tassoni?non mi torna la torretta e la forma del presunto campanile
Prima della guerra la cupola era "ornata" da fregi (poteva assomigliare ad una torre merlata).



Il campanile sembra proprio quello.....
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Old September 1st, 2016, 09:31 AM   #23625
feltip83
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Originally Posted by turtu63 View Post
Torino Novembre 1943 (Per gentile concessione archivio Riccardo Moncalvo).cos'è nel centrodestra?la chiesa di Sant Alfonso di corso Tassoni?non mi torna la torretta e la forma del presunto campanile
host immagini
come hai fatto da questa nebbia a riconosceere la chiesa di S.Alfonso?
complimenti!!

bellissima la foto pubblicata nel post successivo da Icopix, chissà se avete qualche altra foto della zona, io abito proprio in quel di Campidoglio e mi incuriosisce proprio, ho trovato delle foto anni 80 (pre ristrutturazione del borgo, con l'asfalto e non il ciottolato nelle viuzze) ma mi piacerebbe vedere qualcosa prima, magari anni 20-30....
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Old September 1st, 2016, 10:08 AM   #23626
archicharles
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Originally Posted by turtu63 View Post
Torino Novembre 1943 (Per gentile concessione archivio Riccardo Moncalvo).cos'è nel centrodestra?la chiesa di Sant Alfonso di corso Tassoni?non mi torna la torretta e la forma del presunto campanile
Parlapà che bella foto... mi sa che anche una nebbia così fa parte di Torino sparita
Ma quando Moncalvo usciva a fotografare c'era sempre la nebbia???

Last edited by archicharles; September 1st, 2016 at 10:17 AM.
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Old September 1st, 2016, 10:16 AM   #23627
archicharles
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Originally Posted by feltip83 View Post
come hai fatto da questa nebbia a riconosceere la chiesa di S.Alfonso?
complimenti!!

bellissima la foto pubblicata nel post successivo da Icopix, chissà se avete qualche altra foto della zona, io abito proprio in quel di Campidoglio e mi incuriosisce proprio, ho trovato delle foto anni 80 (pre ristrutturazione del borgo, con l'asfalto e non il ciottolato nelle viuzze) ma mi piacerebbe vedere qualcosa prima, magari anni 20-30....

Tipo questa?

http://www.mqcvisions.net/TorinoSpar...Page_0124.html

url immagine
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Old September 1st, 2016, 10:35 AM   #23628
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Originally Posted by feltip83 View Post
come hai fatto da questa nebbia a riconosceere la chiesa di S.Alfonso?
complimenti!!

bellissima la foto pubblicata nel post successivo da Icopix, chissà se avete qualche altra foto della zona, io abito proprio in quel di Campidoglio e mi incuriosisce proprio, ho trovato delle foto anni 80 (pre ristrutturazione del borgo, con l'asfalto e non il ciottolato nelle viuzze) ma mi piacerebbe vedere qualcosa prima, magari anni 20-30....

https://archiviomautorino.wordpress....coniugi-verna/

(Nell'archivio presenti altri articoli con vecchie foto del Borgo);


Ti consiglio anche (se già non lo conoscessi):

http://www.moviesport.net/santalfons...uori/index.htm

Libro edito per il centenario della chiesa di S. Alfonso (1998)

P.S.
Purtroppo non è scaricabile "in toto", ma è possibile farlo pagina per pagina ( in formato .jpg)
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Old September 1st, 2016, 11:47 AM   #23629
ace of spades
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Originally Posted by FaseREM View Post
Ne approfitto per chiedere ad ace of spades (che mi pare sia l'esperto della zona di piazza Statuto e Porta Susa) o a chiunque ne sappia davvero qualcosa se si conosce la ragione del nome Cit Turin. È stata una trovata immobiliare di inizio Novecento per vendere meglio le lussuose case liberty o c'è qualche altra spiegazione?

di preciso non lo so... in tutti i documenti sull'allargamento della città che ho consultato il nome non compare, puo' essere che sia un nome usato per rendere appetibile la zona (per altro e' anche l'unico quartiere con nome in piemontese)
non se ne trova traccia nemmeno in " Alle porte di Torino" di Pietro Abate-Daga percui non so in che punto del '900 si e' iniziato a chiamarlo così
http://www.museotorino.it/resources/pdf/books/303/
__________________
http://killerinthesun.blogspot.it/

Last edited by ace of spades; September 1st, 2016 at 12:23 PM.
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Old September 1st, 2016, 02:46 PM   #23630
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Non è Cit-Turin, ma poco ci manca.

La planimetria mostra sia la posizione della vecchia stazione della Torino-Rivoli, sia quella della nuova. La demolizione del fabbricato si rese necessaria per consentire l'apertura di c.so P. Oddone-Inghilterra.

Interessante anche il primo tratto in sotterranea che esce dalla nuova stazione.

Niente di nuovo, ma vederlo è sempre bello, almeno per me.



Mi sa che la planimetria vada anche a cuccare la casa di qualche foreumer....
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Old September 1st, 2016, 03:13 PM   #23631
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Curiosamente sulle mappe di fine Ottocento appare come Piccolo Parigi.
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Old September 1st, 2016, 04:56 PM   #23632
Censin
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Originally Posted by FaseREM View Post
Ne approfitto per chiedere ad ace of spades (che mi pare sia l'esperto della zona di piazza Statuto e Porta Susa) o a chiunque ne sappia davvero qualcosa se si conosce la ragione del nome Cit Turin. È stata una trovata immobiliare di inizio Novecento per vendere meglio le lussuose case liberty o c'è qualche altra spiegazione?
Il quartiere nacque negli anni 80 - 90 dell'800 circondato da una vera e propria "cortina di ferro"! Stretto tra la stazione di Porta Susa e la ferrovia di Milano da una parte, e la ferrovia di Rivoli dall'altra, allora interamente a raso (l'abbassamento in tunnel iniziale e trincea arrivò solo con la costruzione della stazione in stile neogotico, alla fine del secolo). Dovette quindi strutturarsi, più che come espansione cittadina, come vera e propria "città satellite", con propria chiesa (quella di Gesù Nazareno), propri negozi e servizi, in modo da essere il più possibile autonomo, viste le difficoltà di varcare la suddetta "cortina" per raggiungere il centro cittadino. Dovette quindi apparire come una "piccola città" autonoma, una "piccola Torino" appunto, staccata da quella "grande"; e così nacque in gergo l'espressione dialettale.

Last edited by Censin; September 2nd, 2016 at 04:59 PM.
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Old September 1st, 2016, 05:18 PM   #23633
Censin
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Quanto sopra porta a considerare come si sentissero in qualche modo un po' "estranei" alla città i quartieri separati fisicamente dal centro, dai fiumi o dalle ferrovie.
Ho già accennato in passato come gli abitanti dei quartieri sulla sponda destra (precollinare) del Po (Borgo Po, Madonna del Pilone, Sassi, Rubatto-Crimea, Borghetto, Pilonetto, ecc.) fino a non molti decenni fa usassero dire "andiamo in Torino" ogni volta che varcavano il fiume. Lo stesso avveniva per gli abitanti dei quartieri situati oltre il passante ferroviario (fino al 1927, lo ricordo, a raso, con attraversamenti a livello), come borgo San Paolo, Cenisia, Cit Turin appunto. Non a caso il completo interramento del passante è stato voluto, all'inizio di questo secolo, proprio per "saldare" la cesura, visto che ormai da quasi un secolo il "girone" del passante, che al suo nascere negli anni 60 dell'800 girava appunto tutto attorno alla periferia cittadina, tagliava ormai in due la città, cresciuta ben oltre.

Last edited by Censin; September 2nd, 2016 at 04:48 PM.
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Old September 1st, 2016, 11:58 PM   #23634
FaseREM
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Al di là di ciò che può essere frutto di deduzioni discorsive, il dubbio su Cit Turin mi era venuto tempo fa leggendo un libro sulla Torino medievale ("Torino fra Medioevo e Rinascimento - Dai catasti al paesaggio urbano e rurale"; a cura di Rinaldo Comba e Rosanna Roccia, 1993, Archivio Storico della Città di Torino) e in particolare, nella sezione di Maria Teresa Bonardi, un paragrafo riguardante il circondario della Porta Secusina:

Quote:
Dalla Porta Secusina, oltrepassate le mura, si irradiano le strade per la Francia che si dirigono verso Rivoli e Collegno attraverso alcune località limitrofe, Pozzo Strada e la Colleasca. Vicino alla città si sono sviluppati dei sobborghi che formano degli agglomerati piuttosto sfrangiati a cui vengono dati i nomi di "burgus Taurini", "burgus Sancti Donati" e "burgus Colleasche". Già consistente all'inizio del XIII secolo, l'abitato si snoda lungo le strade nei pressi della chiesa extramuranea di San Donato e dei monasteri di San Bernardo e di San Cristoforo degli Umiliati; nel Duecento la chiesa di San Donato è titolare di parrocchia. [...] La consistenza demografica del sobborgo risulta variabile nel corso dei secoli, ma esso appare difeso da strutture solide e stabili: il fossato che circonda la città ha inizio più a monte nel fossato del borgo; la zona abitata è difesa da porte, quali la "porta burgi Colleasche", la "porta burgi Sancti Bernardi" e la "porta Sancti Solutoris" [che portava cioè all'abbazia di San Solutore maggiore, fondata nel 1006 dal vescovo Gezone e situata fuori le mura, di Torino, verso l'angolo sud-occidentale].
Certo, parliamo di Medioevo e mi sembra di ricordate che i francesi nel Cinquecento fecero piazza pulita dell'immediato circondario di Torino, insieme alle mura romane... e la costruzione delle fortificazioni filibertiane non dovette certo aiutare la nascita di grandi sobborghi... anche se mi pare che la strada di San Donato col suo borghetto dovette resistere abbastanza nel corso dei secoli. Insomma, è solo un'ipotesi. Certo non aiuta ad avvalorarla il fatto che non ci sia alcun riferimento al toponimo di Borgo Torino, Piccola Torino... o Cit Turin... in nessuna mappa prima di inizio Novecento. Anzi, come scritto è presente un Piccolo Parigi, questo sì effettivamente un nome abbastanza da immobiliaristi.
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Old September 2nd, 2016, 08:20 AM   #23635
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Quote:
Originally Posted by FaseREM View Post
Al di là di ciò che può essere frutto di deduzioni discorsive, il dubbio su Cit Turin mi era venuto tempo fa leggendo un libro sulla Torino medievale ("Torino fra Medioevo e Rinascimento - Dai catasti al paesaggio urbano e rurale"; a cura di Rinaldo Comba e Rosanna Roccia, 1993, Archivio Storico della Città di Torino) e in particolare, nella sezione di Maria Teresa Bonardi, un paragrafo riguardante il circondario della Porta Secusina:



Certo, parliamo di Medioevo e mi sembra di ricordate che i francesi nel Cinquecento fecero piazza pulita dell'immediato circondario di Torino, insieme alle mura romane... e la costruzione delle fortificazioni filibertiane non dovette certo aiutare la nascita di grandi sobborghi... anche se mi pare che la strada di San Donato col suo borghetto dovette resistere abbastanza nel corso dei secoli. Insomma, è solo un'ipotesi. Certo non aiuta ad avvalorarla il fatto che non ci sia alcun riferimento al toponimo di Borgo Torino, Piccola Torino... o Cit Turin... in nessuna mappa prima di inizio Novecento. Anzi, come scritto è presente un Piccolo Parigi, questo sì effettivamente un nome abbastanza da immobiliaristi.
Mah… è possibile che nella testa dell’uomo del marketing (ante litteram) che ha ideato il Cit Turin abbia agito qualche reminiscenza, conscia o inconscia, del passato medioevale del "burgus Taurini". Come d’altra parte l’ottocentesco borgo San Donato si è richiamato esplicitamente all’antico "burgus Sancti Donati".

Ma dopo l’occupazione francese del 1536 per almeno 300 anni gli unici due borghi torinesi extra muros sono stati borgo Dora e borgo Po. Per il resto fuori dell’abitato esisteva soltanto una fitta rete di cascine, qualche volta aggregate come nel caso ad esempio del Martinetto di Pozzo Strada e della Crocetta, ma comunque si trattava di insediamenti posti ad una certa distanza dalla Città e di modeste dimensioni.

Come giustamente osservi, la costruzione della Cittadella e delle fortificazioni successive, nonché l’assedio del 1706, avrebbero fatto piazza pulita di qualunque insediamento esistente, come d’altra parte successo per il mulino del Martinetto. Poi è chiaro che il territorio, anche soltanto nei toponimi, porta sempre incastonata la propria storia e questo è proprio il suo fascino. Almeno per alcuni.
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Old September 2nd, 2016, 04:45 PM   #23636
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Andando un po' OT: ieri, nelle cronache televisive dalle zone terremotate dell'Italia Centrale, è stato riferito il recupero, da una chiesa sinistrata di Arquata del Tronto, di una copia della Sindone, ancora nella sua teca rimasta intatta, traslata nel duomo del capoluogo, Ascoli Piceno.
Trattasi, a quanto veniva riferito, di una copia ottenuta per contatto fotografico, quindi delle stesse identiche dimensioni dell'originale; potrebbe dunque trattarsi di una copia positiva del negativo ottenuto da Secondo Pia nel nostro duomo il 28/5/1898, il famoso negativo che "rivelò" i particolari fino ad allora ignorati del sacro lino.
Sarebbe interessante sapere:
1) quante copie, o stampe, "positive", vennero eseguite del famoso negativo,
2) per quali vicende più o meno avventurose una copia potè finire in quella località marchigiana, piuttosto "fuorimano".
Pare che comunque nella zona la copia sia venerata e onorata come fosse l'originale; infatti, si sono mobilitati i Vigili del Fuoco per salvarla e portarla al sicuro...

Last edited by Censin; September 2nd, 2016 at 04:54 PM.
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Old September 2nd, 2016, 04:53 PM   #23637
Censin
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Originally Posted by Censin View Post
Quanto sopra porta a considerare come si sentissero in qualche modo un po' "estranei" alla città i quartieri separati fisicamente dal centro, dai fiumi o dalle ferrovie.
. Lo stesso avveniva per gli abitanti dei quartieri situati oltre il passante ferroviario (fino al 1927, lo ricordo, a raso, con attraversamenti a livello), come borgo San Paolo, Cenisia, Cit Turin appunto. Non a caso il completo interramento del passante è stato voluto, all'inizio di questo secolo, proprio per "saldare" la cesura, visto che ormai da quasi un secolo il "girone" del passante, che al suo nascere negli anni 60 dell'800 girava appunto tutto attorno alla periferia cittadina, tagliava ormai in due la città, cresciuta ben oltre.
Da tener presente come in passato, oltre che dai binari del passante, i quartieri cresciuti a Ovest fossero separati dal centro città dal grande complesso delle OGR, che si estendeva senza soluzioni di continuità da corso Vittorio fino all'attuale "rotonda" di via Braccini - via Cristoforo Colombo; un elemento di separazione ancora più "pesante" dei binari (che perlomeno presentavano diversi passaggi a livello), interrotto solo nel 1955, con il "taglio" delle Officine e l'apertura completa di corso Peschiera.
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Old September 2nd, 2016, 05:11 PM   #23638
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Originally Posted by Icopix View Post
Libro edito per il centenario della chiesa di S. Alfonso (1998)
Quindi la chiesa risale al 1898! Evidentemente, la mania del neogotico era ormai terminata, visto che il tempio nacque in stile piuttosto neobarocco, o neoclassico!
Il neogotico ha comunque segnato gran parte dell'edilizia religiosa degli anni 80 dell'800 nelle periferie che stavano sorgendo; cito gli esempi più significativi, in un elenco che non ha la pretesa di essere esaustivo:
- Sacro Cuore di Gesù, in San Salvario (via Nizza 56);
- San Bernardino, in borgo San Paolo (piazza omonima);
- San Pellegrino, in corso Racconigi (Cenisia);
- Gesù Nazareno, in piazza Benefica (Cit Turin);
- San Donato, nel borgo e via omonima;
- Santa Giulia, in Vanchiglia, nella piazza omonima;
- San Gaetano, in Regio Parco.
Altri ora non me ne vengono in mente....
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Old Yesterday, 11:34 AM   #23639
Tricippa
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Originally Posted by Censin View Post
Quindi la chiesa risale al 1898! Evidentemente, la mania del neogotico era ormai terminata, visto che il tempio nacque in stile piuttosto neobarocco, o neoclassico!
Il neogotico ha comunque segnato gran parte dell'edilizia religiosa degli anni 80 dell'800 nelle periferie che stavano sorgendo; cito gli esempi più significativi, in un elenco che non ha la pretesa di essere esaustivo:
- Sacro Cuore di Gesù, in San Salvario (via Nizza 56);
- San Bernardino, in borgo San Paolo (piazza omonima);
- San Pellegrino, in corso Racconigi (Cenisia);
- Gesù Nazareno, in piazza Benefica (Cit Turin);
- San Donato, nel borgo e via omonima;
- Santa Giulia, in Vanchiglia, nella piazza omonima;
- San Gaetano, in Regio Parco.
Altri ora non me ne vengono in mente....
Dalla fine dell'800 lo stile eclettico spaziò in stili del passato reinterpretandoli.
San Gaetano, 1989 non è gotica ma in stile romanico bizantino.
Santa Rita, 1929 è neoromanico, gotico
Aggiungerei La Pace di Corso Giulio Cesare 1901 in stile greco bizantino
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Old Yesterday, 12:26 PM   #23640
FaseREM
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San Donato non è in stile neo-medievale, è un eclettico molto pasticciato. È invece in stile medievale la vicina Santa Zita, campanile a parte.
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