Toro1958

Per essere Torino ... è Torino ... però non capisco dove ...


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Censin

La "gloriosa" Itala si era trasferita in borgo San Paolo nel 1908, proveniente da San Salvario, in uno stabilimento di 80.000 mq con più di 1000 operai e 250 impiegati: una realtà non da poco! Durante la Grande Guerra si consociò con la Scat per la produzione bellica (produzioni di motori avio "Ispano Suiza"), ma i 1500 motori consegnati non riuscirono a fronteggiare le ingenti spese sostenute per la riconversione produttiva.
Nel 1920 si tornò verso la produzione civile, ma gli impegni presi con le banche e gli scioperi misero l'azienda in una grave crisi, da cui non si risollevò più, nonostante i tentativi di rilancio. Nel 1932 uscì l'ultimo modello della casa, purtroppo un "fiasco"; nel 1934 l'Itala chiuse i battenti per sempre.

Censin

si vede sulla destra il tram 20 nell'anello di capolinea precollinare, tra via Villa della Regina, corso Quintino Sella, via Romani e via Asti; si trova quindi in quella zona di borgo Po.
Eccola, in corso Quintino Sella angolo via Card. Maurizio

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giuseppe tubi

Mia mamma in tempo di guerra si prese il tifo, probabilmente a causa del latte non bollito bene.

Toro1958

Via Duchessa Jolanda


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Breus

Niente de che, ma questa immagine della Torino quadrata tratta da una brochure del GAT mi sembra interessante dal punto di vista didattico.


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Breus

A chi può interessare:

C. Roggero Bardelli, Risanamento urbanistico nella Torino del ’700, in «Cronache economiche», 1977, n. 9-10, pp. 3-16

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Toro1958

La (mia) scuola elementare Antonio Rayneri - Corso Marconi angolo Via Madama Cristina


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archicharles

A proposito, per chi è interessato (oggi su google street view)...


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Censin

Nelle foto seguenti, vediamo com'era il Turin Palace Hotel, uno dei più lussuosi e prestigiosi hotel cittadini, nei primi decenni del secolo






Questo grande albergo alla vigilia della Grande Guerra fu protagonista di un episodio di "cronaca nera": la mattina del 1/7/1914 venne trovato moribondo nella sua camera il gen. Alberto Pollio, capo di Stato Maggiore dell'Esercito; il generale si trovava a Torino per presenziare alle esercitazioni nella zona della Vauda di Ciriè, da qualche giorno; la sera precedente aveva accusato un malessere, da lui attribuito al caldo afoso di quei giorni; un medico, chiamato e intervenuto, concordando con la diagnosi, aveva praticato un'iniezione di un oppiaceo, dopodichè il generale si era addormentato.....per non svegliarsi purtroppo più!
Subito la morte apparve tutt'altro che naturale, per le circostanze in cui si era verificata, ma le autorità finirono per insabbiare tutto...
Va rilevato che il gen. Pollio, filogermanico, era intenzionato a mantenere fedeltà alla triplice Alleanza stipulata nel 1882 dall'Italia con la Germania e l'Austria, alleanza che da un decennio almeno era messa in discussione in alto loco, ad iniziare dal sovrano Vittorio Emanuele III, anglofilo per formazione (era stato educato da una governante britannica, sia pure irlandese, ma allora l'Isola Verde era tutta parte integrante del Regno Unito); tre giorni prima della morte, il 28/6, vi era stato l'attentato di Sarajevo, destinato a sconvolgere con le sue conseguenze l'Europa e non solo; col vento di guerra che già soffiava tumultuoso, il generale pare si fosse espresso a favore di un intervento immediato a fianco degli Imperi Centrali contro Francia e Inghilterra, qualora detti Imperi avessero dichiarato guerra (come fu poi a partire dal 28/7 successivo). La Corte, e altri nelle "alte sfere", erano invece contrari all'intervento.
Dopo la sua morte, venne infatti nominato capo di Stato Maggiore dell'Esercito il gen. Cadorna, notoriamente a favore dello schieramento avversario; seguì la dichiarazione di "Non belligeranza" dell'Italia, seguita il 26/4/1915 dl Patto di Londra, col quale l'Italia si impegnava a entrare in guerra a fianco di Gran Bretagna, Francia e Russia, e il 3/5 successivo dalla denuncia e ricusazione ufficiale della Triplice Alleanza; e il 24/5 il fatidico "mormorìo del Piave", la dichiarazione di guerra agli ex alleati.
Vi sono abbastanza elementi per considerare sospetta più che mai la fine improvvisa del gen. Pollio.
così La Stampa del 2/7/1914, nella cronaca cittadina, dava notizia della morte

Censin

E dalla parte opposta dell'edificio, in via Giacosa angolo via Madama, la media "Manzoni" frequentata dal sottoscritto!
La parte dell'edificio in via Giacosa angolo via Ormea fino al 1968 ospitava il liceo classico "Vittorio Alfieri"; trasferito in quell'anno nella nuova sede di corso Dante angolo corso Massimo, costruita dove fino al 1960 sorgeva la Società Ippica di Mollino.

Censin

Siamo all'altezza di piazza Benefica (infatti si vede a sinistra l'ingresso della chiesa neogotica di Gesù Nazareno); si vede sullo sfondo un tram della linea 3, diretto verso la già ricordata più volte passerella di Porta Susa.
Poichè detta passerella fu costruita nel 1909 (in precedenza il 3 faceva capolinea dirimpetto alla stazione di Porta Susa), la foto è posteriore, anche se non di molto, a giudicare dall'aspetto e dallo "stile".

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binari al cimitero generale

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turtu63

foto di Gabinio ,via dei carrozzai,poi via 24 maggio,ora via Gramsci,colorata da Antonella Salinas


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Toro1958

... purtroppo qui non è "sparito" nulla ..., anzi ... Però la "vera" tomba è sempre e solo a Superga! FVCG

Toro1958

Caserma del Rubatto


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Da Cultor: "La caserma degli Alpini.
La Caserma del Rubatto, come racconta Pietro Baricco nella sua “Torino descritta” del 1869, «… fu edificata da pochi anni sulla riva destra del Po, nel Borgo del Rubatto. Ha belle scuderie e capaci tettoie e una palestra d’equitazione».
Con l’istituzione nel 1872 del Corpo degli Alpini, la Caserma del Rubatto, in corso Moncalieri n. 43, ospita il 3° Reggimento Alpini. Anche dopo la Prima Guerra Mondiale, quando la caserma prende il nome di “Monte Nero”, continua a usare il vecchio nome.
L’8 ottobre del 1922, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, il 3° Alpini ricorda con l’inaugurazione di un monumento i suoi 5.232 caduti in guerra.
Nel 1963, la Caserma del Rubatto viene demolita e al suo posto, negli anni ’70, è costruita la Scuola Media Statale “Ippolito Nievo”, con ingresso in via Mentana 14"

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Farmacia Rittatore - Via Nizza 121 angolo Corso Dante,colorata da Antonella Salinas

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(Collezione Achille Signoriello) Società di Mutuo Soccorso

Borgata Campidoglio "Novella Unione"


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Corso Casale 134 (1908)


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Breus

Bè... mi sa che questo sia l'ultimo treno per davvero!

Toro1958

Prima di quell'"officina" c'era però uno Spaccio Vini e Olii ...


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... con un sicuro "taroccamento" di immagini ...