Icopix

Piccola precisazione: la prima foto è stata scattata a Genova il 27 febbraio 1949;

Italia Portogallo 4-1, stadio Marassi.

E' l'occasione in cui il capitano della nazionale portoghese (e del Benfica) Ferreira,
inviterà Mazzola ed il Grande Torino a partecipare alla sua partita di addio.....


....Il resto è Storia.

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Toro1958

Queste tre immagini dovrebbero (ma non ne sono assolutamente sicuro) essere di Torino, ippodromo Mirafiori. Unico indizio una data: 6 aprile 1902 ... qualcuno può aiutare? grazie!

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Grazie a turtu63 & Icopix ... tolgo quelle "inutili" immagini ... grazie!

turtu63

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Icopix

Non credo si tratti dell'ippodromo di Mirafiori;
venne inaugurato il 20 maggio 1906:

http://www.archiviolastampa.it/compo...81/anews,true/

http://www.digibess.it/fedora/reposi...ort-00228-0008

Dalle tre tribune affiancate sembrerebbe trattarsi de "Le Capannelle" di Roma (https://www.romasparita.eu/foto-roma.../capannelle-21).

Censin

Un ricordo personale: questi bussini giravano anche negli anni 70 sulla linea 53 (collinare); un collega di lavoro, purtroppo per lui ipovedente, che si serviva di questa linea (abitava alla Crimea) per raggiungere il luogo di lavoro (via Lagrange), diceva: "Io non vedo i numeri delle linee, ma riconosco il mio bus dagli altri alle fermate perchè è piccolo, corto e rosso!" No comment.

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Censin

Tornando al discorso filobus: non si può certo dire che sotto la Mole questo mezzo sia stato particolarmente amato, perlomeno per le linee urbane! Le tre "misere" linee urbane ricordate erano nulla, se paragonate ad es. alla rete filoviaria di Roma, che già 60 anni fa contava almeno una decina di linee, estese anche nelle zone centrali (immortalate anche in un film con Aldo Fabrizi). Probabilmente, da noi non si scrollò mai di dosso l'immagine di mezzo "autarchico", in qualche modo imposto, almeno all'inizio (anni 30) dal regime, e di esso si videro quasi sempre solo i difetti e mai i vantaggi, specie sull'inquinamento.
Anche i collegamenti filoviari suburbani (rete CTREA e linea per Chieri) videro il loro sviluppo negli anni 50 più che altro a seguito di una legge che dava un contributo alle aziende tranviarie o automobilistiche che intendevano passare a questo mezzo (anche se per la linea di Chieri giocò anche il fattore altimetria del tracciato). Così, quando a fine anni 70 l'Atm decise l'esperienza filoviaria urbana ormai conclusa, il consorzio CTREA giunse a scadenza concessione e allo scioglimento, e anche la Vigo decise di porre termine al servizio filoviario cedendo la linea di Pino - Chieri all'Atm (attualmente la società gestisce solo i collegamenti con autopullman con Chieri - Castelnuovo - Montechiaro d'Asti, sempre con capolinea in piazza Vittorio), l'Atm decise per tutte il passaggio agli autobus; fine dei filobus torinesi!

Toro1958

(by Paolo Sandri su FB) Strilloni domenicali dell'Unità nel 1950. Uno scorcio di Corso Belgio angolo Via Mongrando (dove c'era il tabaccaio come testimonia la buca per le stampe)


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Censin

I ricordi amari della guerra e immediato dopoguerra probabilmente giocarono un ruolo negativo anche per la progressiva soppressione dei "trenini"; le tranvie intercomunali.
Questi mezzi, peraltro lenti, ingombranti in un traffico privato crescente, troppo ricordavano il periodo triste degli sfollamenti, quando i trenini avevano giocato un ruolo importantissimo per questo "pendolarismo" obbligato, non scevro di pericoli (ricordiamo ancora il mitragliamento del trenino di Giaveno nel gennaio 1945, con decine e decine di vittime); insomma, erano solo più un ricordo della guerra e di un periodo che si voleva dimenticare al più presto! E l'opinione pubblica quasi impose la loro sostituzione con le autocorriere, all'inizio incomparabilmente più comode e veloci....anche se successivamente gli ingorghi del traffico vanificarono questi vantaggi iniziali.

Censin

Infatti, si vedono ancora le "vecchie" buche dell'èra monarchica, rimaste inzialmente in servizio anche con la Repubblica (del resto, non si potevano mica cambiare tutte di colpo l'indomani del 2/6/1946!); nel corso degli anni 50 vennero progressivamente sostituite con le attuali (anche se la distinzione tra "città" e "altre destinazioni" risale solo agli anni 70); in qualche caso resistettero più a lungo, come, ricordo, in San Salvario quelle della tabaccheria all'angolo tra via Belfiore e via Baretti.

Toro1958

E' molto sfocata ... ma magari "interessa" a qualcuno.

Sul retro della foto c'è scritto: "Torino – Ottobre 1925 – Festeggiamenti in Borgo Rossini dopo l’inaugurazione del nuovo ponte sulla Dora".


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Toro1958

Madonna di Campagna ... ma dove?


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Toro1958

Via delle Maddalene (Regio Parco) ... con tram ...


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Marmox

Qui, tra viale Madonna di Campagna e via Sospello.

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Censin

Era l'anello di capolinea dell'8, tra via Maddalene, piazza Abba e via Paroletti; ereditato nel 1982 dalla nuova linea 18 (nata dalla fusione tra il tratto Nord dell'8 e quello Sud dell'1), rimase fino al 1992, quando i binari vennero prolungati su via Bologna e corso Regio Parco fino al nuovo capolinea in piazza Sofia.

Censin

Piccola precisazione per la "pittrice": la linea dei Viali aveva la "veletta" con fondo rosso, come si vede dall'esemplare tuttora conservato presso la stazione di Sassi della "dentiera".



Non è una cosa "banale" come potrebbe sembrare: all'epoca, ogni linea era contraddistinta da un colore, particolare importante in un'epoca in cui l'analfabetismo era diffuso (come ha ricordato tempo fa un'anziana "La maggior parte delle persone aveva fatto al massimo la seconda elementare - fino alla riforma Gentile si poteva limitare la scuola alle sole due prime classi elementari -, chi era arrivato alla quinta elementare era un...professore!").
Anche le linee dell'Atm erano contraddistinte da un "codice dei colori" allo stesso modo; con la fusione delle reti nel 1923 i colori vennero per quanto possibile mantenuti; anche quando le velette frontali e laterali vennero sostituite dai "duomi" luminosi, i colori vennero mantenuti per le tabelle che, sulle fiancate dei mezzi e sulle "doghe" alle fermate, descrivevano sommariamente il percorso delle linee. Usanza rimasta fino agli anni 60.

turtu63

lungo po,by Antonella

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turtu63

tram in corso Regina,by Antonella


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turtu63

corso casale,da Antonella Salinas

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turtu63

ora via Giachino,sempre di Antonella

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turtu63

porta palazzo

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