Toro1958

Saluti dal ... Ponte Trombetta ...


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Censin

Con lo stesso appellativo i ferrovieri torinesi denominavano un treno serale Torino - Bardonecchia, utilizzato in particolare il venerdi sera dai maritini che andavano a riunirsi alla consorte in villeggiatura ai monti coi figli.
In entrambi i casi, il ricordo di tempi ormai passati, quando le donne sposate con figli erano nella stragrande maggioranza casalinghe, e quelle della buona borghesia che se lo potevano permettere andavano in villeggiatura per mesi d'estate al mare o ai monti, portandosi dietro i rampolli che "avevano tanto bisogno di aria buona, dopo tutto il tempo passato sui banchi di scuola!", raggiunti appunto dai coniugi nei fine settimana e durante le ferie.

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queste paline indicatrici, con le "doghe" metalliche indicatrici delle varie linee, erano in uso fin quasi alla fine degli anni 50; poi, subentrarono quelle con le doghe in plastica trasparenti, retroilluminate.

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Vediamo nella foto un tram della serie 3000 - 3100 in servizio sulla linea 15, diretto verso il ponte Isabella (la presenza della cassetta per le lettere di fianco alla porta anteriore data la foto alla seconda metà degli anni 50, o poco dopo).
Strano il destino di questa linea: vide l'impiego di queste vetture, le più moderne e confortevoli del parco, sin dai primi anni 50, che vi rimasero anche dopo che nel 1966 il capolinea Sud era stato spostato dal ponte Isabella a piazza Bengasi; ma dopo la crisi petrolifera di fine 1973, che vide il ritorno sui binari delle "carrelli" 2500 già ritirate dal servizio e ritornatevi frettolosamente per l'aumento di traffico dovuto all'austerity e alle domeniche e festivi senz'auto, vi tornarono appunto stabilmente queste "vecchie" vetture (così pure fu per la linea 3 da borgata Lesna a via Sempione), rimanendovi fino alla soppressione della linea (come pure del 3) per la riforma del 1982. Fu il canto del cigno di questi tram, prima della loro trasformazione con "accoppiamento" a due a due per la seconda serie delle articolate 2800.

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La foto risale a prima di metà anni 20, quando venne "tombato" il rio di Val San Martino con la costruzione di piazza Hermada, che fece sparire il carattestico ponticello sul rio.
Il nome di ponte Trombetta è rimasto anche successivamente, al piccolo borgo rurale di casette a monte della piazza; come già ricordato in passato, ancora negli anni 50 i tram della linea 3 indicavano il capolinea collinare di piazza Toselli come "ponte Trombetta".

https://www.google.it/maps/@45.06391...7i13312!8i6656

Censin

Dall'almanacco piemontese, ancora una foto della Mole mozzata dopo il nubifragio del 1953

Toro1958

... non è per nulla il mio "genere" ... però a molti può interessare ...


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Toro1958

(so che sto finendo un po' OT ... ma perdonatemi ... troppo bella!)

Carnevale 1949 in Piazza Vittorio (Collezione Achille Signoriello)


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turtu63

corso ferrucci angolo corso peschiera,tempi di guerra o poco dopo;mi fanno notare che sembra che manchi corso peschiera a sinistra,lo so sarà la prospettiva,eppure....


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turtu63

Torino. La città mutilata dalla R.A.F. (1942)

Oscaruzzo

Edit.

Toro1958

Palazzina "Ruspa" - Via Asti 12


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oggi: https://www.google.it/maps/@45.06200...!6m1!1e1?hl=it

CharlieDelta62

mia madre era ragazzina e si trovaa li sotto poco prima del crollo..per poco non ci rimetteva le penne

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https://www.flickr.com/photos/cdeor62

Toro1958

1911 - Vista aerea dell'aeroporto di Mirafiori (per me inedita ...)


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Censin

Io invece avevo 4 anni, ero per compere con mia madre, la tempesta ci colse in piazza Nizza; mia madre, intuendo che la situazione meteorologica si metteva molto male, si rifugiò in un negozio di scarpe quasi all'angolo in via Nizza, con la scusa di provare un paio di scarpe; subito dopo cominciò la buriana, il proprietario del negozio corse ad abbassare le saracinesche, rimanemmo rintanati all'interno (se ricordo bene, a un certo punto era anche mancata la luce), sentendo che fuori stava andando tutto in frantumi ("se ne è andata l'insegna!" esclamò a un certo punto il negoziante); il tutto sarà durato circa una mezz'ora, poi venne alzata la serranda e uscimmo. Fuori, uno scenario da tempo di guerra: vetri rotti dappertutto, rami interi di piante spezzate, auto ammaccate....Miracolosamente, casa nostra era rimasta intatta, i vetri e gli infissi avevano tenuto.
La Mole mozzata la vedemmo dal balcone di casa, il mattino del giorno dopo

Censin

siamo sicuri che sia davvero nel 1949, o non piuttosto dieci anni prima, o anche più? Parla di mostro "catturato nel Tembien (regione dell'Etiopia) dai legionari"; quindi si riferisce al periodo della "conquista" dell'Etiopia (1935 e segg.). La propaganda fascista, per far digerire all'opinione pubblica una guerra coloniale impopolare, insisteva nel dipingere il paese africano come selvaggio e incivile, popolato da creature immonde, in cui gli italiani avevano il "dovere" di portare la civiltà.....

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Censin

Vediamo ancora i pali e la linea aerea della linea tranviaria 1, che, all'epoca in cui corso Peschiera era ancora interrotto dalle OGR, per attraversare la ferrovia faceva un lungo giro per corso Duca degli Abruzzi, via Cristoforo Colombo e corso Ferrucci.
Situazione cessata solo nel 1955, con l'abbattimento dell'ala Sud delle OGR e l'apertura del corso col cavalcavia sul trincerone ferroviario; venne così rettificato anche il percorso della linea 16 (subentrata all'1 nel 1949), abolendo il lungo giro.

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Censin

La cassetta delle lettere "tranviaria" era stata istituita nel 1955, nell'intento di "velocizzare" il ritiro della corrispondenza, quando le Poste stavano decidendo di ridurre il numero delle "levate" (i prelievi giornalieri dalle buche stradali rosse). Era stata inizialmente e sperimentalmente posta sulle vetture che servivano le linee transitanti per corso Vittorio davanti a Porta Nuova (2, 5, 6, 13, 14, 15), alle cui fermate nei due sensi erano presenti agenti Atm che prelevavano la posta dalle vetture in transito per recapitarla alle vicine Poste di via Nizza.





Subito manifestò inconvenienti, come il ritardo dei tram per provvedere al ritiro della posta, con code dei mezzi; dopo un paio di anni, l'esperimento venne abbandonato, anche perchè nel frattempo vi era stato un vero e proprio "boom" di nuovi allacciamenti telefonici, che rendevano inutile il ricorso alla posta per brevi annunci e avvisi, almeno in città e nei comuni vicini collegati alla teleselezione.
Le cassette rimasero per qualche anno applicate ai tram , poi vennero rimosse, la maggior parte alienate e finite come buche delle lettere private, specie delle ville collinari; quella della foto era esposta a una mostra dell'ATTS nella rimessa della "dentiera" di Superga, qualche anno fa.

giuseppe tubi

Sicuro che sia tutto finito negli anni 50? Io mi ricordo di cassette della posta su alcuni tram, nella parte anteriore destra, verso la metà degli anni 60. Però mi pare fossero verde scuro e più compatte.

Toro1958

Prima "Rivista Aerea" italiana (al campo volo di Mirafiori) - 3 giugno 1913


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