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Old September 27th, 2015, 04:32 PM   #20001
CharlieDelta62
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Originally Posted by Marmox View Post
No, via Martorelli angolo via Lauro Rossi.
notare le decorazioni sulla facciata in alto del palazzo di fronte, identiche a come sono ancora oggi (v. google)

curiosita' di un novello del forum, sei della zona per conoscere il punto esatto? o ci sono metodi per capirlo?
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Old September 27th, 2015, 05:18 PM   #20002
Censin
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Originally Posted by Toro1958 View Post
da SSC: "1919 - La folla riempie Piazza San Carlo per vedere il presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson, in transito per recarsi a Versailles (trattato di pace WWI)"


caricare immagini
Ripensandoci: strano che venissero autorizzati riunioni e assembramenti di persone in quel che periodo, che era quello di "acuzie" dell'epidemia di "spagnola"; lo stesso presidente Wilson ne venne colpito mentre partecipava alla conferenza di pace di Versailles, per fortuna in forma lieve.
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Old September 27th, 2015, 05:25 PM   #20003
Censin
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Originally Posted by Marmox View Post
No, via Martorelli angolo via Lauro Rossi.
Infatti, si intravedono i fili e binari tranviari dove il 18 svoltava da via Lauro Rossi in via Martorelli per raggiungere il capolinea "a triangolo d'inversione" di via Sempione, e anche quello del 10 che, fatto capolinea appunto in via Lauro Rossi, riprendeva il ritorno per via Martorelli.
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Old September 27th, 2015, 08:42 PM   #20004
Marmox
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Originally Posted by CharlieDelta62 View Post
(...) curiosita' di un novello del forum, sei della zona per conoscere il punto esatto? o ci sono metodi per capirlo?
Non sono della zona ma ci passo ogni tanto
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Old September 27th, 2015, 09:36 PM   #20005
Modestino Balabam
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Old September 28th, 2015, 12:46 AM   #20006
Oscaruzzo
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Forse è già stato segnalato, ma ve lo dico comunque: questo libro "Torino nei secoli: vedute e piante, feste e cerimonie nell'incisione dal Cinquecento all'Ottocento: bibliografia, iconografia, repertorio degli artisti" è una autentica miniera.

In due volumi, disponibili qua online e in pdf.

Volume 1, dal 1538 al 1825 http://www.museotorino.it/view/s/6e5...b98dcc6a4e64ec

Volume 2, dal 1826 al 1865 http://www.museotorino.it/view/s/c2b...5c62573bb8fb42
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Old September 28th, 2015, 09:09 AM   #20007
Ualez
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Originally Posted by Toro1958 View Post
Scusate per la "brutta" cartolina, ma mi sembrava interessante l'immagine di Corso Spezia ... ancora in sterrato?


hostare immagini
In alto a sinistra possiamo ammirare la famosa Mole Antonelliana di Pisa?
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Old September 28th, 2015, 01:48 PM   #20008
archicharles
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Originally Posted by Censin View Post
Qualche tempo fa, si è parlato, postando foto, delle suore e delle orfanelle degli orfanotrofi che partecipavano a funerali e processioni religiose.
A proposito di processioni, voglio ricordare un'usanza ormai di più di mezzo secolo fa: i "paggetti", bambini tra i 3 e i 5 anni che "scortavano" la statua del santo o della Madonna o comunque del "protagonista" della processione; vestiti con una strana uniforme di stampo vagamente rinascimentale (ricordava vagamente l'uniforme delle guardie svizzere vaticane); per dare un'idea di com'era, ecco una foto del sottoscritto vestito appunto da paggetto, nel 1953, appena terminata la "vestizione", in attesa di partecipare alla processione parrocchiale del Corpus Domini

Non ricordo più di tanto i particolari della processione: mi pare che sfilai con altri bambini coetanei, agghindati allo stesso modo, a fianco del carro che portava l'ostensorio in processione.
Fu l'unica volta in cui partecipai come paggetto alla processione, forse perchè crescevo rapidamente, e l'uniforme di un anno non andava più bene per il successivo, e del resto presto superai l'età "canonica"; del resto, alla fine degli anni 50 l'usanza andò rapidamente perdendosi, e forse venne poi cancellata del tutto dal Concilio, che disapprovava certe esternazioni e caratteristiche della religiosità popolare.
Purtroppo la "barbara" usanza permane in alcune sacche di resistenza preconciliari della provincia di Torino... dove perlomeno da molti anni (circa 30) è stata abolita la sfilata del "santo" a cavallo in costume da soldato romano. Per fortuna sono sempre stato troppo alto per la mia età
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Old September 28th, 2015, 03:32 PM   #20009
Censin
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Originally Posted by Ualez View Post
In alto a sinistra possiamo ammirare la famosa Mole Antonelliana di Pisa?
Simili cartoline "composite" erano in voga negli anni 50 e 60, non so perchè, era una delle tante mode che vanno e vengono (per la verità una moda forse solo italiana; le cartoline che arrivavano dall'estero erano sempre "classiche").

Last edited by Censin; September 28th, 2015 at 04:05 PM.
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Old September 28th, 2015, 03:44 PM   #20010
Censin
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Originally Posted by archicharles View Post
Purtroppo la "barbara" usanza permane in alcune sacche di resistenza preconciliari della provincia di Torino... dove perlomeno da molti anni (circa 30) è stata abolita la sfilata del "santo" a cavallo in costume da soldato romano. Per fortuna sono sempre stato troppo alto per la mia età
In effetti, vedendo quella postata e altre foto di quella giornata, se non ricordassi di cosa si tratta, penserei a qualche festa mascherata di Carnevale.....
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Old September 28th, 2015, 04:01 PM   #20011
Censin
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Originally Posted by Fabry Turin View Post
Sì, il locomotore è quello a 4000 volt cc, che si vede anche nella copertina del libro GTT dedicato.

La Torino - Ceres, elettrificata poco dopo la fine della Grande Guerra, vanta il primato della prima linea ferroviaria al mondo elettrificata in corrente continua con linea aerea!
L'elettrificazione in cc con filo era sino ad allora stata prerogativa solo delle linee tranviarie, urbane e interurbane, con tensioni di alimentazione che non superavano i 1200 V (come era per la ferrotranvia di Rivoli, elettrificata subito prima della Grande Guerra); la società che allora gestiva la Ciriè - Lanzo compì un esperimento ardito, mai tentato prima, che richiamò l'attenzione di ingegneri e tecnici ferroviari da tutto il mondo.
La tensione continua a 4000 V era fornita all'inizio, nella "centralina" di Ciriè (l'edificio è tuttora esistente, ora usato, se non erro, come rimessa), da un convertitore motore - dinamo, di derivazione tranviaria (in sostanza, un motore trifase alimentato dalla linea proveniente dalla centrale, che metteva in movimento una dinamo che produceva la corrente continua), con un rendimento molto basso causa le perdite nella doppia conversione di energia elettrica - meccanica e poi meccanica - elettrica. Venne sostituito, alla fine degli anni 20, da uno dei primi convertitori statici (raddrizzatori) a vapori di mercurio, di costruzione Officine di Savigliano, basati sul principio del "diodo" (conduttore elettrico unidirezionale, che lascia passare la corrente in un solo senso, bloccandolo nell'altro).
La tensione continua di 4000 V presentò peraltro diversi inconvenienti dovuti al valore troppo elevato; per questo motivo le realizzazione successive di elettrificazione ferroviaria a cc non superarono i 3000 V (valore quasi "standard", delle nostre FS come della maggioranza delle reti mondiali elettrificate con questo sistema; solo in qualche caso, come in Francia, si preferì una tensione di alimentazione dimezzata, 1500 V).
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Old September 28th, 2015, 04:08 PM   #20012
Censin
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A proposito di Mole Antonelliana e Torre di Pisa; chi non ha visto, qualche volta, le Moli Antonelliane di alluminio, così come le riproduzioni di altri monumenti celebri (come il Duomo di Milano in pietra usato per colpire, qualche anno fa, al viso Silvio Berlusconi)?
Pisa in questo un tempo almeno si distingueva, visto che le riproduzioni della Torre Pendente erano in pregiato alabastro delle vicine cave di Volterra; ora temo però che siano di volgare plastica!

Last edited by Censin; September 28th, 2015 at 05:02 PM.
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Old Yesterday, 09:07 AM   #20013
giuseppe tubi
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Originally Posted by Censin View Post
A proposito di Mole Antonelliana e Torre di Pisa; chi non ha visto, qualche volta, le Moli Antonelliane di alluminio, così come le riproduzioni di altri monumenti celebri (come il Duomo di Milano in pietra usato per colpire, qualche anno fa, al viso Silvio Berlusconi)?
Pisa in questo un tempo almeno si distingueva, visto che le riproduzioni della Torre Pendente erano in pregiato alabastro delle vicine cave di Volterra; ora temo però che siano di volgare plastica!
Gli è andata bene che era a Milano. Con una Mole ci rimetteva un occhio! Mi ricordo che quegli oggetti li vendevano i banchetti di Superga. Se non sbaglio c'era anche una mini Basilica.
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Old Yesterday, 09:18 AM   #20014
giuseppe tubi
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Originally Posted by Censin View Post
La Torino - Ceres, elettrificata poco dopo la fine della Grande Guerra, vanta il primato della prima linea ferroviaria al mondo elettrificata in corrente continua con linea aerea!
L'elettrificazione in cc con filo era sino ad allora stata prerogativa solo delle linee tranviarie, urbane e interurbane, con tensioni di alimentazione che non superavano i 1200 V (come era per la ferrotranvia di Rivoli, elettrificata subito prima della Grande Guerra); la società che allora gestiva la Ciriè - Lanzo compì un esperimento ardito, mai tentato prima, che richiamò l'attenzione di ingegneri e tecnici ferroviari da tutto il mondo.
La tensione continua a 4000 V era fornita all'inizio, nella "centralina" di Ciriè (l'edificio è tuttora esistente, ora usato, se non erro, come rimessa), da un convertitore motore - dinamo, di derivazione tranviaria (in sostanza, un motore trifase alimentato dalla linea proveniente dalla centrale, che metteva in movimento una dinamo che produceva la corrente continua), con un rendimento molto basso causa le perdite nella doppia conversione di energia elettrica - meccanica e poi meccanica - elettrica. Venne sostituito, alla fine degli anni 20, da uno dei primi convertitori statici (raddrizzatori) a vapori di mercurio, di costruzione Officine di Savigliano, basati sul principio del "diodo" (conduttore elettrico unidirezionale, che lascia passare la corrente in un solo senso, bloccandolo nell'altro).
La tensione continua di 4000 V presentò peraltro diversi inconvenienti dovuti al valore troppo elevato; per questo motivo le realizzazione successive di elettrificazione ferroviaria a cc non superarono i 3000 V (valore quasi "standard", delle nostre FS come della maggioranza delle reti mondiali elettrificate con questo sistema; solo in qualche caso, come in Francia, si preferì una tensione di alimentazione dimezzata, 1500 V).
Fino ad un po' di anni fa si usavano ancora le saldatrici rotative tipo Brown Boveri o ISEA che funzionavano nella stessa maniera e rispetto a quelle statiche davano una corrente molto più regolare per cui erano preferite per le saldature a radiografia o comunque impegnative. Avevano un avviamento in due tempi (a stella-triangolo se non sbaglio) e un forte rumore sibilante.
Con lo sviluppo dell'elettronica sono poi diventate obsolete e sostituite da macchine pesanti un decimo.
Avevamo anche un paio di convertitori rotativi ElettroRava che con un motore trifase generavano corrente alternata ad alta frequenza e bassa tensione per le macchine mandrinatrici...
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Old Yesterday, 04:49 PM   #20015
Censin
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Fino ad un po' di anni fa si usavano ancora le saldatrici rotative tipo Brown Boveri o ISEA che funzionavano nella stessa maniera e rispetto a quelle statiche davano una corrente molto più regolare per cui erano preferite per le saldature a radiografia o comunque impegnative. Avevano un avviamento in due tempi (a stella-triangolo se non sbaglio) e un forte rumore sibilante.
Con lo sviluppo dell'elettronica sono poi diventate obsolete e sostituite da macchine pesanti un decimo.
Avevamo anche un paio di convertitori rotativi ElettroRava che con un motore trifase generavano corrente alternata ad alta frequenza e bassa tensione per le macchine mandrinatrici...
Probabilmente la maggior regolarità era dovuta al fatto che i diodi, bloccando solo una delle "semionde" della corrente alternata, generano una corrente "a impulsi", fluttuante a frequenza doppia di quella di rete, cioè a 100 Hz; non so nel campo industriale, ma nel campo dell'elettronica di consumo, radio e televisione, che necessitano di tensioni di alimentazioni molto stabili, a valle dei raddrizzatori erano presenti dei "filtri di livellamento", a base di induttanze e condensatori, che, se ben progettati, riducevano la fluttuazione quasi a zero.
Peraltro, in campo ferroviario mi risulta che la fluttuazione della corrente continua non desse particolari problemi.
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Old Yesterday, 05:05 PM   #20016
Ualez
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Originally Posted by Censin View Post
Simili cartoline "composite" erano in voga negli anni 50 e 60, non so perchè, era una delle tante mode che vanno e vengono (per la verità una moda forse solo italiana; le cartoline che arrivavano dall'estero erano sempre "classiche").
per fortuna che è andata come moda
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Old Yesterday, 05:05 PM   #20017
giuseppe tubi
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Originally Posted by Censin View Post
Probabilmente la maggior regolarità era dovuta al fatto che i diodi, bloccando solo una delle "semionde" della corrente alternata, generano una corrente "a impulsi", fluttuante a frequenza doppia di quella di rete, cioè a 100 Hz; non so nel campo industriale, ma nel campo dell'elettronica di consumo, radio e televisione, che necessitano di tensioni di alimentazioni molto stabili, a valle dei raddrizzatori erano presenti dei "filtri di livellamento", a base di induttanze e condensatori, che, se ben progettati, riducevano la fluttuazione quasi a zero.
Peraltro, in campo ferroviario mi risulta che la fluttuazione della corrente continua non desse particolari problemi.
In campo ferroviario no, ma saldando, se la corrente non è costante si rischiano difetti nel deposito di materiale, con soffiature, inclusioni o altro.
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Old Yesterday, 05:05 PM   #20018
Censin
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Originally posted by Modestino Balabam

Anni 60, sembrerebbe, a giudicare dalla foggia dei vestiti (i cappotti e impermeabili con la cintura, tipici di quegli anni); una delle tante manifestazioni verso la metà del decennio, quando il boom economico si stava avviando rapidamente al tramonto (vedi crisi RIV, Magnadyne, Vallesusa, ecc.).

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Old Yesterday, 05:13 PM   #20019
Censin
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Gli è andata bene che era a Milano. Con una Mole ci rimetteva un occhio! Mi ricordo che quegli oggetti li vendevano i banchetti di Superga. Se non sbaglio c'era anche una mini Basilica.
Sempre a proposito di souvenir kitsch: chi ricorda ancora le bocce di vetro contenenti le riproduzioni di monumenti su un tappeto di palline bianche? Capovolgendole e poi raddrizzandole, creavano un "effetto neve". Erano diffuse dal Lago Maggiore (Isola Bella) fino a Venezia.....e c'era chi andava matto per questi "ricordini"!
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Old Yesterday, 09:10 PM   #20020
Oscaruzzo
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Originally Posted by Censin View Post
Sempre a proposito di souvenir kitsch: chi ricorda ancora le bocce di vetro contenenti le riproduzioni di monumenti su un tappeto di palline bianche? Capovolgendole e poi raddrizzandole, creavano un "effetto neve". Erano diffuse dal Lago Maggiore (Isola Bella) fino a Venezia.....e c'era chi andava matto per questi "ricordini"!
Queste ci sono ancora (purtroppo). In via Po puoi trovarne facilmente, in almeno tre o quattro negozi, quante ne vuoi (ci sono solo con la Mole, però; gli altri monumenti sono stati snobbati).
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