Censin

Dalla foto, sembra essere la tranvia di Pianezza -Venaria - Druento (Tranvie Occidentali); evidentemente, vi era stato un accordo tra la STEP (la società che gestiva queste tranvie) e i produttori, per il ritiro del prodotto e la consegna a qualche rivenditore in città. Non può aver fatto il servizio per la Centrale del Latte, in quanto la tranvia cessò il servizio nel 1951, un anno prima della "nascita" della Centrale.

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Censin

Ecco ancora una foto del Ristotram prima edizione, negli anni 80, ripreso in piazza Carignano, sul binario ora scomparso con la realizzazione dell'"isola pedonale"

Censin

all'altezza della Fiat Mirafiori, che si intravede sulla sinistra, l'allora corso IV Novembre (sarebbe diventato corso Agnelli dopo la dipartita del "senatore" nel 1945)



la foto ritrae la corsa di prova del primo esemplare di tram della serie 3000, all'inizio degli anni 40; il tempore bellico è testimoniato dal paraurti verniciato di bianco, come imposto dai regolamenti per l'oscuramento notturno all'inizio del conflitto.
Tale prototipo era stato denominato anche "modello Madrid", perchè faceva parte di una serie di vetture tranviarie realizzate da Fiat Materferro per la capitale spagnola, in base a una commessa del governo franchista che intendeva ricostruire e potenziare la rete di trasporti della città, assai provata dalla lunga guerra civile. Tali vetture, nella coloritura blu - avorio dei mezzi locali, circolarono a Madrid fino a fine anni 60 , poi soppiantate totalmente dall'estesa rete di metropolitana cittadina (10 linee, se non erro). Gli esemplari poi costruiti per l'Atm torinese vennero realizzati con i "duomi" frontali, come le altre vetture tranviarie cittadine.
Notare, sul corso, a demarcazione della sede tranviaria, gli alberi ancora "nani"; oggi ovviamente piuttosto cresciuti!

Censin

Sorry, non esistono tavole superiormente a quelle già postate! Probabilmente erano già considerate troppo fuori città, in zona ancora rurale. A mente ricordo che, passando col treno in direzione di Milano e diramazioni, fino a fine anni 50 si vedevano solo, una volta passato il ponte sulla Stura, a sinistra le case Snia, a destra, isolato, lo stabilimento Snia con la "torretta" ancora oggi esistente a fianco del parcheggio di Auchan (da piccolo, la scambiavo per un campanile);




l'ingresso all'autostrada era completamente isolato.
L'edificazione della zona, con le due "torri" prima dell'ingresso in autostrada, data dagli anni 60.

Modestino Balabam

Ippodromo di Vinovo

roeslerfranz

Ohibò, sono andato casualmente sul thread e mi credevo di stare a ben altre latitudini! Non conoscendo la torre, quando ho capito di stare a Torino mi sono stupito non poco! Manufatto davvero strano, eclettico e vagamente esotico: a me veramente, con una mezzaluna sulla punta, sarebbe sembrata un'altra cosa! Che religiosità 'misteriosa' che vige a Torino: la Sindone, Adolfo Rol, Don Bosco, la città del diavolo (con Lione e Chambery), Nietzsche che impazzisce, il Risorgimento massonico, la Sinagoga più alta del mondo!

lysgius

La torre della Snia Viscosa era anche quella che in tempo di guerra, col suo possente urlo avvertiva dell'avvicinarsi dei bombardieri nemici .. o amici?

sempre bombe erano e ne seppe qualcosa mio papà che all'epoca conduceva la cascina "Gli Stessi" vicino all'autostrada, dove adesso sorge Falchera 2, che nel luglio del '43 vide andare in fumo tutto il raccolto del grano accatastato nelle tettoie, ma ancora da trebbiare; il fuoco durò più giorni distruggendo il raccolto e parte dei depositi della grande cascina, dove tra l'altro sono nato io qualche anno più tardi.

giuseppe tubi

È una semplice torre piezometrica, pur con il suo stile particolare.

Censin

In qualche modo, faceva parte della personalità eclettica del fondatore della SNIA, cioè Gualino (strana società, nata come società di navigazione transatlantica, poi "convertitasi" alla chimica); è tutto quel che rimane dello stabilimento, visto che ora al suo posto c'è il grande centro commerciale Auchan.
Lo stesso villaggio, dall'altra parte della ferrovia, sembra rispecchiare lo stile della sua persona....
Come ho già detto, fino a fine anni 60, passando in treno, la torre, isolata, era ben visibile; ora, è in gran parte nascosta dalle costruzioni sorte nel frattempo.
Per rileggere l'intera storia della Snia, rimando al sito di Wikipedia, molto esauriente

http://it.wikipedia.org/wiki/SNIA

Censin

Ben peggio andò al vicino villaggio Snia, a quel che vedo!

http://www.museotorino.it/view/s/095...52c62ab8c9faab

Toro1958

... ho trovato due immagini (di qualità purtroppo non eccelsa) dell'Istituto Internazionale e Coloniale di Via Saluzzo, che mi affretto a postare.

iic1 , su Flickr

iic , su Flickr

momocicuta

Saluti a tutti i visitatori di TORINO SPARITA, questo è il mio primo post in questo interessantissimo forum. Mi interessa tutto della nostra città ma in particolare quel che riguarda le variazioni della toponomastica, una vera e propria "febbre".
Ebbene porgo un quesito. Chi sa dirmi qualcosa circa una fantomatica via Mathi ?
Questa targa è dipinta, su una palazzina che si trova in corso Umbria dove termina via Defendente de Ferrari. E' una palazzina che un tempo si trovava all'interno del Cotonificio Valle di Susa area successivamente occupata dalla Michelin.
Ho cercato online su varie fonti ma non ho trovato notizie.

Grazie.

Breus

E poi... 13 luglio 1966



(Però bisogna dire che chi voleva far sentire le proprie ragioni non esitava a farlo in modo forte e chiaro. Mica apriba una pagina FB! )

FaseREM

Ciao e benvenuto!

In effetti è una domanda molto spinosa, tra le mappe a mia disposizione non ho trovato nemmeno un riferimento a via Mathi. Se ho capito bene ti riferisci a questa posizione.

Come debole appiglio, ho visto che in una mappa del 1935 erano state tratteggiate le vie che avrebbero dovuto prendere il posto delle aree industriali nella zona compresa tra il canale del Martinetto e la Dora. Magari una di quelle per un breve periodo tra una trasformazione industriale e l'altra si è chiamata per davvero via Mathi. L'ultimo tratto di corso Umbria si chiamava invece via Ferrara (il primo tratto si era chiamato corso Regina Elena, ma come appassionato di toponomastica immagino tu lo sappia già).

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turtu63

Era la palazzina uffici del cotonificio, si riconosce nella foto pubblicata anni fa, di quella via Mathi effettiva mente sarebbe molto interessante saperne di più

Modestino Balabam

Da questa mappa del 1906 sembrerebbe una di quelle vie mai nate:



http://www.museotorino.it/images/54/...1.jpg?VSCL=100

Modestino Balabam

Demolizione liceo Leonardo da Vinci 1999, lungo Dora Firenze:

Toro1958

Costruzione Ponte sullo Stura - 1932-1933

COSTRUZIONI_PONTE SULLO STURA_1932b , su Flickr

COSTRUZIONI_PONTE SULLO STURA_1932c , su Flickr

COSTRUZIONI_PONTE SULLO STURA_1932a , su Flickr

COSTRUZIONI_PONTE SULLO STURA_1932, su Flickr

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Censin

Quello era diventata via Garibaldi nei primi anni 60: un budello percorso da un groviglio inestricabile di lamiere!
Ricordo ancora, nel giugno del 1964, per percorrerla interamente col tram 4 da piazza Statuto a piazza Castello, i tre quarti d'ora abbondanti, con andamento "a singhiozzo" che per i passeggeri era un vero tormento.
D'altra parte, le proteste del 13/7/1966 erano pure giustificate: si chiudeva la via al traffico privato, ma solo per incanalarvi quello dei mezzi pubblici di tutto il centro, o quasi! come dire, dalla padella alla brace, per quanto riguardava l'intasamento e gli ingorghi; coll'incrocio-svolta dei tram tra via Garibaldi e via XX Settembre, fonte di incidenti gravi fin dall'inizio (ottobre 1966, il primo di una lunga serie) per il malfunzionamento dei complicatissimi scambi.
Fu la maturazione collettiva dei dieci anni e più successivi a portare, a inizio 1978, alla soluzione drastica: la chiusura completa a tutti i mezzi e la pedonalizzazione dell'intera via; accettata obtorto collo, all'inizio, dai negozianti della via, dopo poco accolta quasi come una benedizione dagli stessi, visto che la pedonalizzazione favoriva il passeggio e il "godimento" delle vetrine, invogliando i clienti ad entrare e comprare...
Fu l'inizio della fine, per i bogianen incollati come col Vinavil ai sedili delle loro 4ruote, veri "animali sociali a quattro ruote" come una pubblicità degli anni 70 definiva gli uomini automobilisti; e la rinascita per l'antica e storica via!

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Censin

Sembrerebbe trattarsi del ponte ferroviario della Torino - Milano.
Al riguardo, rifacendomi a quanto già detto sulla zona oltre Stura e la Snia, volevo aggiungere che la stazione ferroviaria di Torino Stura era, all'inizio, una semplice fermata lungo i binari di corsa, a servizio della Snia e successivamente della Fiat Spa Stura, con un modesto casotto a fungere da FV (Fabbricato Viaggiatori); vi fermavano pochi treni accelerati, nelle ore di cambio turno delle fabbriche, per il resto tutti i convogli "tiravano dritto". La costruzione dell'attuale stazione, col fascio binari, data dagli anni 90.