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Old June 6th, 2014, 12:38 AM   #13881
janfiftynine
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vorrei segnalare (se non è già stato fatto in passato) l'ubicazione di un rifugio antiaereo della mia zona, credo conosciuto solo dai vecchi residenti. E' situato al fondo del parco Michelotti, a fianco della scalinata che porta al ponte Regina Margherita. Qualcuno possiede delle foto di quando era "operativo"? grazie!


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Old June 6th, 2014, 12:52 AM   #13882
janfiftynine
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Sempre curiosando nel mio quartiere, ho trovato semi-nascosta questa targa stradale. Non sapevo che Corso Casale, per un certo periodo (molto breve, credo) fosse stato intitolato a Italo Balbo.

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Old June 6th, 2014, 01:25 PM   #13883
Icopix
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Originally Posted by FaseREM View Post
Visto che "si parlava" di case rionali poco tempo fa, sapete mica dove si trovasse questa casa rionale del balilla?
Potrebbe essere questa ?

http://www.archiviolastampa.it/compo...0004_24919420/
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Old June 6th, 2014, 02:24 PM   #13884
janfiftynine
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Originally Posted by Censin View Post
Per la verità, gli abbonamenti mensili come quello illustrato in figura datano solo dal 1979; in precedenza, gli abbonamenti erano rarissimi, prerogativa solo di alcune categorie (impiegati comunali, dipendenti Atm e loro familiari, e pochi altri). Chi doveva spostarsi giornalmente coi mezzi pubblici, solitamente ricorreva alle tessere settimanali da 2 o 4 corse giornaliere, effettuabili solo in determinati orari (la prima di solito prima delle 8 del mattino, la seconda e la terza dalle 11,30 alle 14,30, la quarta dalle 17,30 in poi, questo per quelle da 4 corse). Sui tram, era installato un grande orologio elettrico sulla porta di mezzo, visibile dal bigliettaio, che faceva da "ora ufficiale" in caso di contestazioni sull'ora; su filobus e autobus, invece, non vi era orologio, dal che nascevano a volte discussioni animate alla scadenza delle corse tra passeggero e bigliettaio, che rischiavano anche di degenerare. Il problema terminò con la soppressione del bigliettaio e l'installazione delle obliteratrici, che stampavano l'ora della bollatura, come ancora oggi. Dalla metà degli anni 90, le tessere settimanali sono state abolite, sostituite dagli abbonamenti.
Mi permetto di intervenire solo per modificare la datazione delle tessere per studenti, che risale al 1975. Vi furono nei primi mesi del 1975 vivaci (e a volte violente) manifestazioni studentesche proprio per il rincaro vergognoso del biglietto atm. Con l'inizio dell'anno scolastico 75/76 apparvero gli abbonamenti per studenti, a costi decisamente più ragionevoli.

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Old June 6th, 2014, 02:37 PM   #13885
FaseREM
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Originally Posted by Icopix View Post
Sembra proprio quella, grazie!

Via Oneglia doveva essere il vecchio nome di via Biglieri (non ho qui con me la mappa del 1935, ma stasera verifico), quindi la struttura poteva trovarsi nel lato di nordest di piazza Giacomini.

Potrebbe involontariamente trattarsi di quella struttura citata da Censin pochi post fa:

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Originally Posted by Censin View Post
In Barriera di Nizza, in piazza Giacomini, dove ora sorge la Scuola Media "Enrico Fermi", durante il Ventennio vi era la sede del Gruppo rionale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio), costruita a fine anni 20 nel consueto stile "littorio", comprendente anche una palestra; tale edificio fu saccheggiato, vandalizzato e infine incendiato all'indomani della caduta del fascismo, il 25/7/1943, da una folla inferocita. Le successive incursioni aeree, che colpirono la zona e in particolare il contiguo scalo tranviario del "trenino" di Saluzzo, lo danneggiarono ulteriormente , per ultimo vennero ulteriori saccheggi subito dopo la fine del conflitto,nel 1945. In definitiva, alla fine degli anni 40 si presentava solo più come un rudere, destinato a rimanere tale per oltre un ventennio! Non ci si preoccupò nemmeno di nascondere la bruttura, ad es. con cartelloni pubblicitari come avvenuto altrove, nemmeno durante la non lontana esposizione di Italia61; un ignoto visitatore forestiero dell'esposizione che vi si fosse avventurato avrebbe potuto scambiarlo per qualche rovina antica, magari romana, visto che nel frattempo l'erba vi era cresciuta rigogliosa, ed era abitato da una nutrita colonia di gatti randagi. Infine, dopo che nel 1963 venne istituita la scuola media unificata, ci si accorse che tutta Barriera di Nizza, come pure Millefonti e Lingotto, erano prive di una scuola media (fino ad allora, i ragazzi avevano fatto capo fino alla "Manzoni" in San Salvario), si spianarono i ruderi e al loro posto si costruì l'attuale scuola media, inaugurata nel 1966.
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Originally Posted by Censin View Post
altrove, come nella ricordata sede rionale GIL di Barriera di Nizza in via Genova (piazza Giacomini), arrivarono alla semidistruzione dell'edificio, con incendio devastante che lo ridusse a un rudere.

Last edited by FaseREM; June 6th, 2014 at 02:43 PM.
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Old June 6th, 2014, 05:28 PM   #13886
Censin
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Originally Posted by FaseREM View Post
Questa invece è un'immagine abbastanza inconsueta, almeno per me, dell'interno dell'Istituto Rosmini, dietro la parrocchia del Sacro Cuore in via Nizza, dove oggi ha sede la facoltà di Scienze Infermieristiche:



Eccone la vista attuale dall'alto, tratta da Google Maps:
In questa parte di cartina allegata a una Guida Paravia del 1924, si vede chiaramente come il "Rosmini" negli anni dopo la Grande Guerra era stato adibito a struttura di recupero dei mutilati di guerra



Quello dei mutilati e invalidi per causa della guerra fu uno dei problemi più gravi che ci si trovò ad affrontare dopo la fine del conflitto; lo stesso sorgere del fascismo, fino alla Marcia su Roma, fu assai alimentato dalle frustrazioni di chi, tornato a casa mutilato nel corpo e nella mente, non riusciva più a reinserirsi nella vita civile, con la sensazione di essere stato abbandonato da quella Patria che prima l'aveva mandato al fronte, e ora lo lasciava a sè stesso. Non a caso, molti fascisti della prima ora, e più convinti sostenitori del regime, furono proprio mutilati e invalidi di guerra.
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Old June 6th, 2014, 05:38 PM   #13887
Censin
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Dalla stessa cartina, vediamo anche come si presentava la zona delle Molinette, prima della costruzione del grande ospedale Policlinico (inaugurato dieci anni dopo)



sia corso Bramante, che il ponte sul Po, erano appena progettati (il tram 2 ancora percorreva via Cellini), essendo appena stata abbattuta la cinta daziaria sul cui tracciato nacque poi il corso; si noti anche, sul Po, l'isolotto di Armida, ben conosciuto dai frequentatori del fiume per bagni o attività remiere, scomparso appunto con la costruzione del ponte, alla fine di quel decennio.
via Demonte corrisponde all'attuale via Genova; via Genova allora era ancora centrale, l'attuale via San Francesco d'Assisi; la dedica al santo (essendo la via in cui sorge la chiesa a lui dedicata) data alla sua nomina a patrono d'Italia, nel 1931; alla città della Lanterna venne così dedicata quella via periferica, mentre alla cittadina del Cuneese venne intitolata un'altra stradina sempre in Barriera di Nizza.
La via Molinette corrisponde invece all'attuale via Abegg; intitolata dopo la costruzione dell'ospedale al filantropo e benefattore che, col dono del terreno appunto delle Molinette, ne aveva permesso la nascita.
Interessante notare come via Ventimiglia si spingesse nell'area ora occupata dall'ospedale, fino appunto a via Molinette; e come esistesse, sulla stessa area, una via Centallo; attualmente, via Centallo è una via dell'Oltrestura.

Last edited by Censin; June 7th, 2014 at 05:10 PM.
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Old June 6th, 2014, 05:45 PM   #13888
Censin
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Originally Posted by FaseREM View Post
Sembra proprio quella, grazie!

Via Oneglia doveva essere il vecchio nome di via Biglieri (non ho qui con me la mappa del 1935, ma stasera verifico), quindi la struttura poteva trovarsi nel lato di nordest di piazza Giacomini.

Potrebbe involontariamente trattarsi di quella struttura citata da Censin pochi post fa:
Sembrerebbe essere in effetti proprio quella; effettivamente via Oneglia era l'attuale via Biglieri, così rinominata nel dopoguerra.
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Old June 6th, 2014, 07:47 PM   #13889
guidotorinese
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Leggo sulla guida di Torino di Editrice Taurinia del 1942 queste curiosità.

Museo Commerciale - via Mario Gioda, 28

Museo Industrie - Castello del Valentino

Museo Internazionale di Agricultura e Bachicultura - via Monte dei Capuccini, 3

Museo Storico del Risorgmento - Palazzo del Giornale (Valentino)

Acquarium - viale Stefano Turr

Museo craniologico - via Po, 5

Museo della pesca - via Mario Gioda, 24

Museo nazionale del libro - via del Carmine, 14


L' elenco dei dentisti è lungo tre pagine e mezza, quello delle levatrici sette, e c'è pure un' Opera Pia del Baliatico, al 4 di via Saccarelli-
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Old June 6th, 2014, 08:23 PM   #13890
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Originally Posted by janfiftynine View Post
Mi permetto di intervenire solo per modificare la datazione delle tessere per studenti, che risale al 1975. Vi furono nei primi mesi del 1975 vivaci (e a volte violente) manifestazioni studentesche proprio per il rincaro vergognoso del biglietto atm. Con l'inizio dell'anno scolastico 75/76 apparvero gli abbonamenti per studenti, a costi decisamente più ragionevoli.
Posso solo a questo punto raccontare le mie vicende al riguardo.
Mentre alle medie ero abbastanza vicino a scuola (10 minuti - un quarto d'ora) da poter andare a piedi, successivamente, all'ITIS, dovetti ricorrere al tram (fortunatamente una sola linea, visto che allora, nel 1962, la tariffa oraria non era nemmeno immaginata, e ad ogni salita a bordo si pagava un nuovo biglietto). Al primo anno, per avere la massima libertà di movimento, usai un tesserino multiplo da otto corse, senza limiti orari e scadenze, che in pratica "regalava" poco più di una corsa rispetto ai biglietti singoli di corsa semplice. Purtroppo, con gli aumenti tariffari dal 1/10/1963, tale tesserino venne soppresso, e passai ai tesserini "scolastici" che si ottenevano, dietro prenotazione, dalla segreteria della scuola; a raccogliere prenotazioni e soldi era il capoclasse, il quale, l'anno successivo, essendo sorti problemi e contestazioni per cui alla fine aveva "rimesso" lui dei soldi, rifiutò di farsi ulteriormente carico dell'incombenza. Fui costretto giocoforza a passare ai normali tesserini da quattro corse, col difetto che, essendo pensati per gli operai e impiegati non turnisti, avevano scadenze orarie rigide e uguali per tutti i giorni della settimana, mentre la scuola prevedeva orari variabili da un giorno all'altro, sia al mattino che al pomeriggio; dovevo quindi pagare il biglietto di corsa semplice per le corse non nell'orario del tesserino, con un esborso non indifferente e non sempre piacevole. Purtroppo, mi dovetti assoggettare a questo fino alla fine degli studi, nel 1967.

Last edited by Censin; June 6th, 2014 at 08:53 PM.
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Old June 6th, 2014, 08:47 PM   #13891
Censin
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Ancora a proposito delle Tranvie Occidentali, ripropongo questa bella foto del capolinea tranviario di Pianezza, sul belvedere che si affaccia sulla vallata; spicca sulla destra lo splendido pino marittimo (ancor oggi esistente), che, oltre a dare una nota "mediterranea" alla cittadina, testimonia eloquentemente la mitezza del suo clima, che la fece prescegliere come soggiorno da molte famiglie agiate torinesi, che vi edificarono belle ville



quando, nel 1930, i tram elettrici sostituirono i precedenti convogli a vapore, fu necessario allungare lo spazio per i binari di manovra, data la maggior lunghezza di motrici e rimorchi; fu necessario quindi traslare, con delicata operazione, da un lato all'altro del Belvedere l'antica chiesetta di San Sebastiano, che qui vediamo ritratta, col sottoscritto e suo padre, in quell'escursione del 1955



Col passaggio agli autobus, nel 1951, dopo breve tempo il capolinea della linea ormai automobilistica venne prolungato da Pianezza ad Alpignano; percorso mantenuto quando, nel 1989, anche l'autobus intercomunale venne soppresso ed al suo posto subentrò l'attuale bus 32.
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Old June 6th, 2014, 09:03 PM   #13892
Censin
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Nel dopoguerra, per coordinare e agevolare i lavori di ricostruzione dei tanti monumenti, infrastrutture ed opere pubbliche distrutte o gravemente danneggiate, venne istituito l'ERP (Ente Ricostruzione Postbellica), il quale sentì tra l'altro l'esigenza di sensibilizzare i giovanissimi al problema della ricostruzione e modernizzazione del paese. Vennero quindi messi all'opera vignettisti e fumettisti, i quali idearono il personaggio di Erpinotto, un adolescente che, sui suoi fumetti (distribuiti nelle scuole, oratori e altri luoghi frequentati dai ragazzi), invitava e accompagnava i coetanei alla visita delle opere in ricostruzione, sia monumenti che infrastrutture (ferrovie, strade, porti, centrali elettriche, ecc.);di questi fumetti ne circolavano ancora, se ben ricordo, nel 1953 - 1954.
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Old June 7th, 2014, 05:46 PM   #13893
janfiftynine
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Nel dopoguerra, per coordinare e agevolare i lavori di ricostruzione dei tanti monumenti, infrastrutture ed opere pubbliche distrutte o gravemente danneggiate, venne istituito l'ERP (Ente Ricostruzione Postbellica), il quale sentì tra l'altro l'esigenza di sensibilizzare i giovanissimi al problema della ricostruzione e modernizzazione del paese. Vennero quindi messi all'opera vignettisti e fumettisti, i quali idearono il personaggio di Erpinotto, un adolescente che, sui suoi fumetti (distribuiti nelle scuole, oratori e altri luoghi frequentati dai ragazzi), invitava e accompagnava i coetanei alla visita delle opere in ricostruzione, sia monumenti che infrastrutture (ferrovie, strade, porti, centrali elettriche, ecc.);di questi fumetti ne circolavano ancora, se ben ricordo, nel 1953 - 1954.
Gentile Censin, questo tuo intervento mi ha riportato alla mente un manifesto che fù affisso nella mia scuola elementare (come credo in tutte quelle di Torino); manifesto che mi impressionò moltissimo, tanto da ricordarlo ancora dopo 50 anni! Era una locandina che voleva mettere in guardia i fanciulli sui rischi nel maneggiare residuati bellici. Si vedeva disegnato in maniera realistica un bimbo piangente che teneva fra le braccia un giocattolo, ma che al posto delle mani aveva due moncherini fasciati. Non è che per caso, vista l'enorme quantità di materiale e di fonti in tuo possesso, hai anche questa immagine, o sapresti come rintracciarla? Sarei oltremodo curioso di rivederla. Un grazie anticipato!
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Old June 7th, 2014, 06:39 PM   #13894
Odin Eidolon
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http://www.biografiadiunabomba.it/ma...i/poster1i.jpg

http://digilander.libero.it/historia...bombvilla5.jpg
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Old June 7th, 2014, 06:47 PM   #13895
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A proposito di cose belliche ( e dintorni );
un po' di tempo fa avevo postato un foto della casa del Marinaretto.......
In quest' altra ( archivio Luce ) è decisamente gremita all' inverosimile:


14 Maggio 1939: l' attesa del passaggio dell' auto con Mussolini a bordo
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Old June 7th, 2014, 07:51 PM   #13896
giuseppe tubi
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Mi permetto di intervenire solo per modificare la datazione delle tessere per studenti, che risale al 1975. Vi furono nei primi mesi del 1975 vivaci (e a volte violente) manifestazioni studentesche proprio per il rincaro vergognoso del biglietto atm. Con l'inizio dell'anno scolastico 75/76 apparvero gli abbonamenti per studenti, a costi decisamente più ragionevoli.

Quello è il tagliando mensile che si doveva tenere allegato alla tessera con foto, in una apposita custodia trasparente.
Negli anni dal 73 al 76, quando facevo le superiori al serale al S. Massimo, c'era un biglietto settimanale di quelli da obliterare a prezzo agevolato per studenti lavoratori, che si acquistava a scuola in segreteria.
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Old June 7th, 2014, 08:00 PM   #13897
giuseppe tubi
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vorrei segnalare (se non è già stato fatto in passato) l'ubicazione di un rifugio antiaereo della mia zona, credo conosciuto solo dai vecchi residenti. E' situato al fondo del parco Michelotti, a fianco della scalinata che porta al ponte Regina Margherita. Qualcuno possiede delle foto di quando era "operativo"? grazie!
Non lo sapevo! Anche se sia mio padre che i miei nonni erano del Borgo Po, non ne avevo mai sentito raccontare. E dire che abitavano al 16 di Corso Casale, a poca distanza da lì. Appena vedo qualcuno degli amici di mio padre ancora in vita, chiederò conferma.
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Old June 7th, 2014, 08:08 PM   #13898
Censin
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Originally Posted by janfiftynine View Post
Gentile Censin, questo tuo intervento mi ha riportato alla mente un manifesto che fù affisso nella mia scuola elementare (come credo in tutte quelle di Torino); manifesto che mi impressionò moltissimo, tanto da ricordarlo ancora dopo 50 anni! Era una locandina che voleva mettere in guardia i fanciulli sui rischi nel maneggiare residuati bellici. Si vedeva disegnato in maniera realistica un bimbo piangente che teneva fra le braccia un giocattolo, ma che al posto delle mani aveva due moncherini fasciati. Non è che per caso, vista l'enorme quantità di materiale e di fonti in tuo possesso, hai anche questa immagine, o sapresti come rintracciarla? Sarei oltremodo curioso di rivederla. Un grazie anticipato!
Non ne sono in possesso; però un manifesto del genere l'ho visto alla mostra "L'urlo delle sirene" a Palazzo Barolo, in via Corte d'Appello 20, qualche mese fa; la mostra era dedicata agli anni della guerra e dell'immediato dopoguerra; dal sito relativo, vedo che la mostra chiude domani 8 giugno!
http://www.contemporarytorinopiemont...tta-bombardata
Personalmente, avendo in parte vissuto la mia infanzia negli anni del dopoguerra (primi anni 50), ricordo che i miei mi avevano messo costantemente in guardia dal raccogliere oggetti da terra, in particolare con la forma di penne stilografiche o matite; pare infatti che fossero state messe in circolazione moltissime penne - bomba, o comunque bombe camuffate con la forma di altri oggetti di uso comune.
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Last edited by Censin; June 7th, 2014 at 08:22 PM.
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Old June 7th, 2014, 08:19 PM   #13899
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Originally Posted by Icopix View Post
A proposito di cose belliche ( e dintorni );
un po' di tempo fa avevo postato un foto della casa del Marinaretto.......
In quest' altra ( archivio Luce ) è decisamente gremita all' inverosimile:


14 Maggio 1939: l' attesa del passaggio dell' auto con Mussolini a bordo
Dev'essere in occasione dell'ultima visita del Duce nella nostra città; dopo la guerra la struttura restò abbandonata, finchè a metà degli anni 60 il Comune, proprietario dell'area, la demolì, costruendovi al suo posto il Circolo Ricreativo Dipendenti Comunali.


Last edited by Censin; June 7th, 2014 at 08:28 PM.
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Old June 7th, 2014, 08:26 PM   #13900
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Quella delle penne bomba pare che fosse una leggenda.
In realtà esistevano le "matite esplosive", cioè detonatori a tempo in cui una fialetta di acido quando veniva rotta corrodeva un filo di diametro diverso secondo il tempo di ritardo desiderato. Venivano usate dai guastatori e furono fornite anche alla Resistenza.
Qui un articolo trovato a caso su penne e giocattoli esplosivi
http://www.anpi.it/media/uploads/pat...n.3-4_2014.pdf
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