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Old April 3rd, 2014, 01:09 PM   #13481
Raido
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Originally Posted by mqc69 View Post
Cercando cercando... complice l'insonnia... sono finalmente riuscito a colmare la lacuna nelle mappe ottocentesche per quanto riguarda la parte periferica della città tra Porta Nuova e il castello del Valentino!!!
L'avrai gia' sicuramente vista, questa mappa indica i proprietari dei terreni a lato della strada del Valentino
http://archiviodistatotorino.benicul...php?uad=146209

Non ho pero' capito quale sia il tuo dubbio su quella zona, e' stata gradualmente costruita dopo il 1850 fino a inglobare tutto il viale:
1857

1860

1866
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Last edited by Raido; April 3rd, 2014 at 01:30 PM.
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Old April 3rd, 2014, 03:27 PM   #13482
mqc69
mqc
 
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Originally Posted by Raido View Post
Non ho pero' capito quale sia il tuo dubbio su quella zona, e' stata gradualmente costruita dopo il 1850 fino a inglobare tutto il viale
Grazie per la mappa! No, nessun dubbio... era solo una questione di completezza (essendo una zona all'epoca molto periferica non trovavo nessuna mappa dettagliata dei primi dell'800. La 'lacuna' era emersa cercando la spiegazione per il fatto che alcune parti di edifici sono ancora attualmente allineate al viale, senza che ci fosse apparentemente nulla di costruito a ridosso dell'Allea... ma a questo punto non credo che se ne possa venire a capo.)
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Old April 3rd, 2014, 05:57 PM   #13483
Censin
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Originally Posted by Fabry Turin View Post
Ci stiamo chiedendo la datazione, vale a dire, mettere dei paletti sicuri .Quando fu costruito il ponte su via Stradella? Quando fu demolito il palazzo del dazio? Nessuna auto, nessun tram, un carretto, una bicicletta. Anni '20?

edit: sicuramente posteriore al 1926(anno dell'apertura del Lutrario http://www.leroi.torino.it/contents/...ema-al-dancing).
I casotti del dazio ottocenteschi rimasero a lungo dopo che la cinta daziaria era stata spostata all'esterno, fin quasi ai confini comunali; alcuni riconvertiti in parte a magazzini o altro.
Su Barriera di Lanzo non ho ragguagli più precisi; indicativamente, ecco in questa immagine del 1934 uno dei due casotti della Barriera di Nizza (piazza Carducci) ancora esistente, fotografato in occasione di un funerale



Se nel 1934 esisteva ancora questo, possiamo ipotizzare che anche quello di Barriera di Lanzo fosse ancora esistente in tale anno.
Tutti i casotti vennero comunque abbattuti entro la fine degli anni 30, ad eccezione di quello di Barriera di Piacenza (tuttora esistente, adattato a Sezione del VV.UU.), e di uno dei due della Barriera di Milano (piazza Crispi), utilizzato, se ben ricordo, come bagni pubblici, abbattuto poi negli anni 50.
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Old April 3rd, 2014, 06:05 PM   #13484
Censin
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Vediamo in questa foto del 1928 una ripresa aerea dello stabilimento RIV di via Nizza (attualmente, dagli anni 80, sede degli uffici prima della Cassa di Risparmio di Torino e poi di Unicredito)



il basso fabbricato che si vede sulla destra su via Nizza venne poi abbattuto e inglobato nello stabilimento; così pure per il mulino Vottero, che si vede in alto sullo sfondo; ancora più in fondo, la rimessa circolare delle locomotive del DLF (deposito Locomotive Ferroviarie): "vittima" durante la guerra di un'incursione aerea, venne ricostruita nel dooguerra solo a metà, con un semicerchio.
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Old April 3rd, 2014, 06:21 PM   #13485
Censin
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Ancora riguardo all'architettura "fascista"; qualche edificio riuscì in effetti a sottrarsi all'aria di pesantezza e di "squadratura": è il caso del complesso scolastico costruito nel 1935 nell'isolato tra via Valperga Caluso, via Saluzzo, via Bidone e via Belfiore, ospitante sul lato verso via Saluzzo l'Istituto Magistrale "Regina Margherita" e su quello verso via Belfiore l'Avviamento Commerciale "Carlo Ignazio Giulio" (dal 1963, con l'istituzione della scuola media unificata, riconvertito in Istituto Professionale per il Commercio, con uguale intitolazione); con le sue ampie finestre vetrate, divise da colonne in parte arrotondate, si presenta certo più elegante del massiccio edificio di Moncalieri già postato nei giorni scorsi.
All'edificio non giovò, nel periodo bellico, la vicinanza alla ferrovia e allo scalo merci del Vallino: nel 1942 un bombardamento semidistrusse l'ala su via Saluzzo ospitante l'istituto Magistrale, che venne spostato "provvisoriamente" all'ultimo piano della Scuola elementare "Silvio Pellico" (una provvisorietà durata vent'anni!), mentre il "Giulio" rimase pressochè intatto. Nel dopoguerra, in sede di ricostruzione, si ipotizzò una ricostruzione in stile più moderno; alla fine però, in nome dell'unitarietà di stile, venne ricostruito a inizio anni '60 nelle stesso stile di prima, salvo l'arretramento su via Valperga Caluso (arretramento che ha riguardato tutti i nuovi edifici costruiti nel dopoguerra sulla via, come quello tra via Belfiore e via Madama e quello sull'ex TCT tra via Ormea e via Pietro Giuria), e la coloritura, anzichè nel greve "rosso pompeiano" originario(ancora visibile su via Belfiore), in una tinta chiara più consona alla nostra città.
Così si presenta oggi l'edificio su via Belfiore



e così invece dalla parte di via Valperga Caluso



bè, come si può vedere, ora tutto l'edificio è stato ritinteggiato in tinta chiara; mentre parte del fronte su via Bidone è stato ricostruito in stile moderno.

Last edited by Censin; April 3rd, 2014 at 06:40 PM.
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Old April 3rd, 2014, 09:56 PM   #13486
Makyo
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Originally Posted by Censin

Ancora riguardo all'architettura "fascista"
Non esiste nessuno stile architettonico fascista, né è mai esistito. Questa architettura, come forse quella a cui ti riferisci, è razionalista, né più né meno.

Il regime fascista ha senz'altro supportato questo filone dell'architettura aggiungendoci talvolta dei fronzoli o dei simboli monumentali legati alla pseudo-ideologia littoria (come torri, fasci, aquile o materiali "romaneggianti" come il travertino).

Per quanto riguarda l'edificio del Regina Margherita, non dei più sensazionali ma neanche orripilante, è interessante evidenziare che da fine '800 fino all'anno di costruzione del complesso del Regina (1936 circa), l'isolato in via Saluzzo 55, all'angolo con via Valperga, ospitò il Regio Istituto Internazionale e Coloniale Italiano, nato nel 1867 per volere del Ministero degli Affari esteri. Era una scuola molto particolare e soprattuto aperta agli stranieri, in piena San Salvario: multietnica ante litteram!

Nella Guida di Torino 1916 viene così descritta: "venne eretto allo scopo di educare, unitamente ai nostri giovani italiani, giovani di nazioni straniere e delle colonie italiane affinché l'istruzione e l'educazione impartita avvicini gente di diverse nazioni [ecc.]". C'era un bella descrizione dell'atmosfera attorno alla scuola raccontata da qualche parte ma non la trovo più: descriveva i figli dei Bey, i gran signori arabi, che arrivavano a scuola con strani copricapi e bizzarri vestiti fra la curiosità e lo sbigottimento dei turineis!



mappa del 1877
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Old April 4th, 2014, 12:32 AM   #13487
Modestino Balabam
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Originally Posted by Makyo View Post
Non esiste nessuno stile architettonico fascista, né è mai esistito. Questa architettura, come forse quella a cui ti riferisci, è razionalista, né più né meno.

Il regime fascista ha senz'altro supportato questo filone dell'architettura aggiungendoci talvolta dei fronzoli o dei simboli monumentali legati alla pseudo-ideologia littoria (come torri, fasci, aquile o materiali "romaneggianti" come il travertino).
Mi hai tolto le parole di bocca.
Il concetto era già stato espresso in un'altra discussione tempo fa: il Razionalismo italiano convisse con il Fascismo, ma non ne fu parto.
Basti pensare che, a modo loro, è arrivato anche in Cina.

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Old April 4th, 2014, 06:23 PM   #13488
Censin
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Originally Posted by Makyo View Post
Per quanto riguarda l'edificio del Regina Margherita, non dei più sensazionali ma neanche orripilante, è interessante evidenziare che da fine '800 fino all'anno di costruzione del complesso del Regina (1936 circa), l'isolato in via Saluzzo 55, all'angolo con via Valperga, ospitò il Regio Istituto Internazionale e Coloniale Italiano, nato nel 1867 per volere del Ministero degli Affari esteri. Era una scuola molto particolare e soprattuto aperta agli stranieri, in piena San Salvario: multietnica ante litteram!

Nella Guida di Torino 1916 viene così descritta: "venne eretto allo scopo di educare, unitamente ai nostri giovani italiani, giovani di nazioni straniere e delle colonie italiane affinché l'istruzione e l'educazione impartita avvicini gente di diverse nazioni [ecc.]". C'era un bella descrizione dell'atmosfera attorno alla scuola raccontata da qualche parte ma non la trovo più: descriveva i figli dei Bey, i gran signori arabi, che arrivavano a scuola con strani copricapi e bizzarri vestiti fra la curiosità e lo sbigottimento dei turineis!
ti ringrazio per avermi fatto conoscere un aspetto del "mio" San Salvario che sinceramente ignoravo! Stranamente, nemmeno il bel volume di Mario Bianco e Massimo Scaglione "San Salvario" (Graphot editrice), che pure cita il complesso scolastico da me descritto, fa cenno di quanto vi esisteva "prima"; non si finisce davvero mai di imparare!
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Old April 4th, 2014, 06:26 PM   #13489
Icopix
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Non si finisce mai di imparare...

Ho scoperto solo oggi che lo Stadium, durante la I guerra mondiale, venne adibito a presidio/deposito militare:



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Old April 4th, 2014, 06:41 PM   #13490
Censin
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Originally Posted by Fabry Turin View Post
Ci stiamo chiedendo la datazione, vale a dire, mettere dei paletti sicuri .Quando fu costruito il ponte su via Stradella? Quando fu demolito il palazzo del dazio? Nessuna auto, nessun tram, un carretto, una bicicletta. Anni '20?

edit: sicuramente posteriore al 1926(anno dell'apertura del Lutrario http://www.leroi.torino.it/contents/...ema-al-dancing).
Il ponte di via Stradella dovrebbe risalire alla costruzione della stazione Dora, se ben ricordo nel 1906! L'edificio della stazione infatti venne costruito "a sbarramento" dello stradale di Lanzo (attuale via Cecchi), che in precedenza attraversava la ferrovia in rettilineo, con un passaggio a livello, proseguendo poi lungo l'attuale via Stradella (le due strade, via Cecchi e via Stradella, risultano tuttora allineate, come si può constatare su una qualunque mappa). Fu quindi necessario costruire il cavalcavia col "curvone" di accesso, per poterla aggirare.
Riguardo ancora ai casotti del dazio ottocenteschi, la loro demolizione entro la fine degli anni 30 fu dovuta all'aumento del traffico, specie motorizzato, che iniziava a manifestarsi: tali costruzioni, nel bel mezzo di piazze ormai urbane divenute trafficatissime, erano di intralcio!
Non a caso, l'unica di tali costruzioni giunta sino a noi è quella della Barriera di Piacenza, in posizione defilata tra corso Moncalieri e il lungofiume, che quindi non crea intralci alla circolazione (il tram 4, che fino al 1966 vi faceva capolinea, aveva l'anello d'inversione del capolinea tutt'attorno allo stesso). Resistette, come detto, solo uno dei due casotti di piazza Crispi fino a metà anni '50, poi anche per questo arrivò l'abbattimento.
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Old April 4th, 2014, 06:46 PM   #13491
Censin
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Originally Posted by Icopix View Post
Ho scoperto solo oggi che lo Stadium, durante la I guerra mondiale, venne adibito a presidio/deposito militare:


Durante la Grande Guerra, furono moltissimi gli edifici pubblici requisiti a scopi militari; lo furono in particolare le scuole: ricordava mio padre (classe 1906), che in quegli anni frequentava le elementari in Borgo Po, che la sua classe era stata trasferita dalla scuola statale della zona, ("R.D'Azeglio") appunto requisita, in un vicino istituto religioso ("Fedeli Compagne di Gesù" in via Lanfranchi, se ben ricordo).
Nella foto sotto, vediamo la scuola elementare "Casati" di corso Racconigi 29, requisita e trasformata in caserma


Last edited by Censin; April 5th, 2014 at 05:43 PM.
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Old April 4th, 2014, 10:30 PM   #13492
forever_juve
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Originally Posted by Censin View Post
Durante la Grande Guerra, furono moltissimi gli edifici pubblici requisiti a scopi militari; lo furono in particolare le scuole: ricordava mio padre (classe 1906), che in quegli anni frequentava le elementari in Borgo Po, che la sua classe era stata trasferita dalla scuola statale della zona, appunto requisita, in un vicino istituto religioso ("Fedeli Compagne di Gesù", se ben ricordo).
Durante la prima guerra mondiale anche un altro stadio fu requisito, quello del Torino di Stradale Stupinigi, divenuto quartier generale dell'esercito francese di stanza a Torino. Infatti, dopo il conflitto, per la prima stagione calcistica successiva i granata furono costretti a giocare nel campo del Pastore, in via Sagra di S. Michele, fintanto che non ebbero ristrutturato il loro impianto dai danni subìti durante questa forzata occupazione. Stupende foto, Icopix.
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Old April 4th, 2014, 11:21 PM   #13493
Icopix
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Originally Posted by Fabry Turin View Post
Ci stiamo chiedendo la datazione, vale a dire, mettere dei paletti sicuri .Quando fu costruito il ponte su via Stradella? Quando fu demolito il palazzo del dazio? Nessuna auto, nessun tram, un carretto, una bicicletta. Anni '20?

edit: sicuramente posteriore al 1926(anno dell'apertura del Lutrario http://www.leroi.torino.it/contents/...ema-al-dancing).
Un altro paletto ( virtuale ) è la mappa Doyen-Marchisio del 1935: il dazio è sparito.

Battute a parte, è certo che nell' agosto del '36 il dazio non esisteva più ( dall' immagine direi anche da un po' ).



P.S. @ censin; ho trovato un articolo sulla costruzione del sovrappasso sulla ferrovia To-Mi :
http://www.archiviolastampa.it/compo...65/anews,true/
( prima colonna a centro pagina ).

La Stampa-Gazzetta Piemontese: 24 settembre 1901
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Old April 5th, 2014, 01:26 PM   #13494
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Tornando all'argomento Architettura Razionalista, regime fascista etc., cercando su Google immagini ho trovato questa foto:



Torino, 1932-1933, Stadio del Nuoto

da: http://www.artefascista.it/torino__fascismo_archit.htm

dove si trovano, un po' alla rinfusa, altre immagini di edifici, statue...

Lasciando perdere ogni discussione politica (anche se non posso non pensare al grande BRACARDI: http://www.youtube.com/watch?v=RlHusyT9928 ) confesso di non aver mai notato quest'edificio (che mi piace parecchio), eppure al Comunale ci sono stato sia per partite che per concerti.

Last edited by Ratavuloira; April 5th, 2014 at 01:46 PM.
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Old April 5th, 2014, 04:35 PM   #13495
giuseppe tubi
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Quella è la Piscina Comunale di Corso Galileo Ferraris.
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Old April 5th, 2014, 04:51 PM   #13496
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Mi sembra interessante questo disegno pubblicato su La Stampa nel 1935. Riguarda il prolungamento di via XX Settembre e l'apertura di c.so XI febbraio, il cui completamento è avvenuto poi in tempi molto lunghi. (Nulla di nuovo per Spina Tre).

Il progetto prevede l'allargamento del corso XI Febbraio - provvisoriamente denominato ancora via XX Settembre - l'abbattimento del caseggiato che si trovava nel bel mezzo della stessa e delimitato dalle vie S.Giobbe e Cuorgé, l'eliminazione delle stesse, la demolizione del gasometro e la copertura dello scaricatore del molino dei Molassi. La presenza della Caserma dei Giovani Fascisti connota l'era.


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Old April 5th, 2014, 05:30 PM   #13497
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Originally Posted by Breus View Post
Mi sembra interessante questo disegno pubblicato su La Stampa nel 1935. Riguarda il prolungamento di via XX Settembre e l'apertura di c.so XI febbraio, il cui completamento è avvenuto poi in tempi molto lunghi. (Nulla di nuovo per Spina Tre).

Il progetto prevede l'allargamento del corso XI Febbraio - provvisoriamente denominato ancora via XX Settembre - l'abbattimento del caseggiato che si trovava nel bel mezzo della stessa e delimitato dalle vie S.Giobbe e Cuorgé, l'eliminazione delle stesse, la demolizione del gasometro e la copertura dello scaricatore del molino dei Molassi. La presenza della Caserma dei Giovani Fascisti connota l'era.
Per questo motivo (la presenza dell'officina del gas di Porta Palazzo), come già spiegato altrove, il tram 8 da via XX Settembre svoltava in corso Regina, poi sulla piazza di Porta Palazzo (Emanuele Filiberto fino al 1946, poi piazza Repubblica), poi svoltava a destra infilandosi nel sottopasso dei Molassi (ora solo pedonale), traversando piazza Don Albera e imboccando poi via Priocca, arrivando così al ponte sulla Dora di via Bologna. Rimase così anche dopo la completa apertura del corso XI Febbraio, fino al 1966, quando il percorso fu finalmente "rettificato" con la posa dei binari sul corso.
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Old April 5th, 2014, 05:39 PM   #13498
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Durante la prima guerra mondiale, uno dei problemi più pesanti per la città (come er il resto d'Italia) fu quello dei profughi dalle zone di guerra, con ovvia necessità di sistemazione; all'inizio (1915) quello dei profughi "italo-simpatizzanti" dal Trentino, che, con l'entrata in guerra, temevano ritorsioni da parte delle autorità imperiali; vediamo nella foto sotto, un gruppo di bambini di profughi trentini, ospitati nelle case popolari di via Verolengo



ma il problema maggiore fu nel 1917, dopo la rotta di Caporetto, quando si rischiò, per usare espressioni odierne, la "catastrofe umanitaria"; a decine e centinaia di migliaia dalle terre occupate dal nemico si riversarono, andando sempre più verso Ovest (la "linea del Piave" si consolidò solo nei mesi successivi, con l'aiuto delle truppe alleate, francesi e americane; all'inizio, si riteneva a rischio invasione anche Milano!), giungendo nella nostra città; alcuni, al termine del conflitto, tornarono nei luoghi di origine, molti decisero di stabilirsi definitivamente qui, dove maggiori erano le opportunità di lavoro. Fu la prima "ondata migratoria" fronteggiata dalla città.
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Old April 5th, 2014, 05:39 PM   #13499
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Quella è la Piscina Comunale di Corso Galileo Ferraris.
Ti ringrazio per la precisazione, il sito di cui sopra la indica come:

''Torino - Palazzo del nuoto (zona Stadio Mussolini)''

si, perchè il sito usa i nomi pre-1945 (Littoria per Latina, Mussolinia, che è in Sardegna ed oggi si chiama Arborea...)
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Old April 5th, 2014, 05:48 PM   #13500
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Originally Posted by Ratavuloira View Post
Tornando all'argomento Architettura Razionalista, regime fascista etc., cercando su Google immagini ho trovato questa foto:



Torino, 1932-1933, Stadio del Nuoto

da: http://www.artefascista.it/torino__fascismo_archit.htm

dove si trovano, un po' alla rinfusa, altre immagini di edifici, statue...

Lasciando perdere ogni discussione politica (anche se non posso non pensare al grande BRACARDI: http://www.youtube.com/watch?v=RlHusyT9928 ) confesso di non aver mai notato quest'edificio (che mi piace parecchio), eppure al Comunale ci sono stato sia per partite che per concerti.
L'estetica dell'edificio è comunque gradevole, con la sua curvilineità; mi pare tra l'altro che sia stato utilizzato, con adattamenti, per le Olimpiadi del 2006.
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