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Old September 28th, 2013, 09:33 AM   #11421
mmanisse
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Originally Posted by Censin View Post
Non ho elementi per una risposta esatta; ricordo però un particolare che mio padre citava: sui locomotori trifase, i circuiti ausiliari (illuminazione, ventilatori, ecc.) erano tutti derivati, tramite trasformatori riduttori, dal circuito principale di linea, a 16,7 Hz. Per questo motivo, la luce delle lampadine, mancando l'effetto"inerziale" della frequenza industriale, tendeva a seguire le variazioni istantanee della corrente; ne derivava un tremolio, uno sfarfallio della luce, assai fastidioso, specie in condizioni di buio completo (di notte, in galleria, ecc.).
Il fatto dei due treni in salita e in discesa potrebbe essere legato al "recupero" di energia nelle discese, quando il motore funzionava da generatore, erogando e restituendo energia alla rete.
Esatto il locomotore in salita aveva bisogno di corrente per trascinare il carico sulle montagne mentre quello in discesa, causa la gravità, funzionava come un generatore e immetteva in rete energia extra che veniva sfruttata appunto da chi arrancava. Una sorta di corona della bici (locomotore discesa) che fornisce energia attraverso la catena (linea elettrica) al pignone ruota (locomotore in salita) tutto in diretta 1:1 senza demoltipliche. Se mi sente il prof di elettro mi picchia per questa semplificazione, ma penso renda l'idea ad un neofita.

Per il volano, siccome in alternata tutto quello che viene prodotto istantaneamente deve essere consumato l'impianto generatore ha comunque delle latenze di risposta molto lunghe, unite al fatto che la rete di distribuzione era poco estesa e non connessa al resto del mondo. Quindi per sopperire ai picchi molto brevi ma intensi come corrente assorbita, i volani facevano lo stesso lavoro della locomotiva in discesa, usavano l'energia cinetica immagazzinata nella massa di rotazione per dare la spinta ai motori che diventavano in quel momento generatori immettendo energia in rete. Alla fine del transitorio il volano riacquistava energia perchè il motore cessava di fare da generatore. Tutto senza circuiterie di commutazione ma sfruttando la fisica della alternata.

Scusate ma nn avendo materiale fotografico da postare cerco in questo modo di dare un contributo al gruppo.
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giuseppe tubi liked this post

Last edited by mmanisse; September 28th, 2013 at 09:47 AM.
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Old September 28th, 2013, 09:52 AM   #11422
mmanisse
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Originally Posted by Fabry Turin View Post
Sì, la classifica era(possibile fino alla riforma del 1994):
1° Milano
2° Roma
3° Torino
4° Napoli

Le due città del nord sono da sempre state più motorizzate nonostante un minor numero di abitanti(Milano rispetto a Roma e Torino rispetto a Napoli).

Un mio amico sapeva ,delle targhe torinesi, l'anno di immatricolazione in base alla lettera presente nella targa. Io solo quelle riferite ad un acquisto in famiglia:
TO 84.... = 1966
TO R32...= 1977
TO V97...= 1979
TO 96...H= 1988
TO 17...P= 1990

Chissà se è possibile trovare la tabella completa?
Cerca con google, tempo fa mi ero imbattuto in un sito co tutti gli elenchi
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Old September 28th, 2013, 11:55 AM   #11423
Ratavuloira
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Targhe

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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Se non sbaglio la targa TO A00000 fu assegnata a Gianni Agnelli.
Qualcuno ricorda come finì la ''corsa'' alla targa TO R00000?
Mi pare fosse stata assegnata ad un'auto del club, o al presidente (non so
se fosse ancora Pianelli).
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Old September 28th, 2013, 03:00 PM   #11424
Ratavuloira
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TORINO 1814 - Panoramica

G.P.BAGETTI Il Ritorno dei 'felici regnanti' a Torino il 20 Maggio 1814

__________________

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Old September 28th, 2013, 09:00 PM   #11425
Censin
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Originally Posted by ace of spades View Post
la mia prima auto... immatricolata luglio 1967
La nostra 850, invece, immatricolata nel maggio 1966, recava la targa 798186; andata purtroppo distrutta da una slavina dal tetto durante la grande nevicata di vent'anni dopo, a fine gennaio 1986.
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Old September 28th, 2013, 09:04 PM   #11426
Censin
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Originally Posted by Ratavuloira View Post
G.P.BAGETTI Il Ritorno dei 'felici regnanti' a Torino il 20 Maggio 1814
Pare che alcuni dei più fieri oppositori di Napoleone proponessero al Re di far abbattere il ponte, in qualche modo retaggio dell'era napoleonica; ma il Re, molto pragmaticamente, rispose:"Un ponte così solido proprio ci voleva; vuol dire che attraversandolo, sapendo chi l'ha costruito, lo calpesteremo più volentieri!"
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Old September 28th, 2013, 10:18 PM   #11427
Censin
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Originally Posted by mmanisse View Post
la rete di distribuzione era poco estesa e non connessa al resto del mondo.
.
Infatti! Il fatto di adottare una frequenza particolare come 16,7 Hz faceva si che solo le centrali in grado di produrre quella frequenza potessero dare energia alla rete ferroviaria!
Ricordo ancora quando, nel 1972, una grande nevicata a febbraio paralizzò il Sud Piemonte, tutte le linee della Granda (Carmagnola - Savona, Carmagnola - Bra - Ceva, Fossano - Cuneo - Limone, Ceva -Ormea), nonchè la Asti - Acqui e la Alessandria - San Giuseppe di Cairo , che allora erano ancora in trifase, si trovarono disalimentate, perchè la nevicata aveva bloccato le centrali che le alimentavano e le linee; si dovette ricorrere ai locomotori diesel per una quindicina di giorni.
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Old September 28th, 2013, 11:05 PM   #11428
**Monotral**
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Originally Posted by turtu63 View Post
Vista da Corso Cosenza o sbaglio? E quelle in primo piano sono le case basse di Corso Agnelli...ma soprattutto, si vedono i binari di Corso Cosenza dei quali sembrano esistere poche foto...
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Old September 29th, 2013, 01:35 AM   #11429
VivaTo
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Originally Posted by Ratavuloira View Post
G.P.BAGETTI Il Ritorno dei 'felici regnanti' a Torino il 20 Maggio 1814

Ma ci pensate........
All'epoca di questa stampa, i miei bis-bis-bis-bis nonni avevano una latteria proprio dei primi edifici della futura Piazza Vittorio, allora Contrada di Po.
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Old September 29th, 2013, 07:22 AM   #11430
Ualez
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Originally Posted by **Monotral** View Post
Vista da Corso Cosenza o sbaglio? E quelle in primo piano sono le case basse di Corso Agnelli...ma soprattutto, si vedono i binari di Corso Cosenza dei quali sembrano esistere poche foto...
intorno al civico 18
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Old September 29th, 2013, 10:52 AM   #11431
turtu63
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Via Pietro Cossa. Effetti prodotti dai bombardamenti dell'incursione aerea del 4-5 febbraio 1943: crollo di edifici. UPA 3411D_9D06-15. © Archivio Storico della Città di Torino/Archivio Storico Vigili del Fuoco
http://www.museotorino.it/view/s/203...f9dfd58fa3473f
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Old September 29th, 2013, 05:47 PM   #11432
oscarbeat
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Originally Posted by Censin View Post
Riguardo ancora ai Beatles e al movimento beat: in Italia il complesso divenne noto un po' in ritardo, visto che il suo debutto risale al 1961; da noi in quegli anni quasi non vi erano complessi, salvo quelli "storici" come il duo Fasano o il quartetto Cetra; dominavano i cantanti "singoli", dalle "feline" Mina (la tigre di Cremona) e Milva (la pantera di Goro) a Rita Pavone, e, tra gli uomini, Peppino di Capri, Bobby Solo, Michele e altri emuli di Elvis Presley.
I Beatles divennero noti da noi solo nella primavera del 1964, quando la regina Elisabetta li nominò baronetti; improvvisamente salirono agli onori della cronaca, anche sui nostri mezzi di comunicazione, e fu subito un fiorire di imitatori, di complessi nati sulla loro falsariga (ricordo tra i primi l'Equipe 84); così come "esplose" la moda delle zazzere, delle basette lunghe, ecc.
I Beatles non si esibirono mai a Torino; l'unica loro esibizione italiana fu nel 1964 a Milano. Il viaggio lo fecero però in treno (salvo ovviamente il traghetto tra l'isola e il continente e viceversa), passando al ritorno per Torino, dove cambiarono treno; alla stazione di Porta Nuova si radunò per l'occasione un folto gruppo di ammiratori, che riuscì appena a intravederli tra il servizio di sicurezza, nel breve percorso sui marciapiedi da un treno all'altro.
Il movimento beat ha avuto certo rilevanza da noi, ben lontano comunque dalle "vette" dei paesi anglosassoni; si calcolava che, in Gran Bretagna, quasi ogni ragazzo tra i 15 e i 20 anni facesse parte di un complesso musicale; lì si arrivò anche a episodi tragici, come il quindicenne che, costretto dai genitori e dalle autorità scolastiche a tagliare i capelli, si gettò sotto un treno in corsa, non sentendosi più di vivere senza la sua amata chioma! Assieme a loro, venne anche la moda, anche tra i maschi, dei pizzi e delle trine sui vestiti, delle camicie ricamate, delle cravatte coloratissime e sgargianti. Pe chi allora era giovane, sembrava una moda intramontabile; invece, anch'essa passò....
mi spiace correggerti, ma i Beatles in Italia arrivarono nel 1965, suonando anche a Roma e a Genova, non solo a Milano...
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Old September 29th, 2013, 06:54 PM   #11433
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Originally Posted by oscarbeat View Post
mi spiace correggerti, ma i Beatles in Italia arrivarono nel 1965, suonando anche a Roma e a Genova, non solo a Milano...
E' vero! E il passaggio in treno da Torino PN fu all'andata, diretti a Milano.
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Old September 29th, 2013, 07:54 PM   #11434
Riobasco
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Visto che si parlava di locomotive trifase, mia foto della E554.174 a Ponte Mosca, primi anni '90



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Old September 29th, 2013, 09:01 PM   #11435
Censin
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Vedendo che molti gradiscono le foto a "viraggio seppia" (che personalmente non amo), ecco due foto d'epoca, risalenti al 1905!






entrambe le foto sono montate e incollate su cartoncino, quella di sopra "formato Margherita"; la consuetudine di incollare le foto su cartoncino (forse perchè le prime carte fotografiche si deterioravano rapidamente) durò almeno fino agli anni 20.
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Old September 29th, 2013, 09:21 PM   #11436
Censin
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Originally Posted by turtu63 View Post
Via Pietro Cossa. Effetti prodotti dai bombardamenti dell'incursione aerea del 4-5 febbraio 1943: crollo di edifici. UPA 3411D_9D06-15. © Archivio Storico della Città di Torino/Archivio Storico Vigili del Fuoco
http://www.museotorino.it/view/s/203...f9dfd58fa3473f
A chi desiderava sfollare per sottrarsi al pericolo, dal 1942 venne corrisposta una indennità di sfollamento, sulla base di un certificato rilasciato dal Comune

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Old September 29th, 2013, 09:30 PM   #11437
Censin
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Non lo so, ma forse ci è arrivata prima Milano.
Certamente! Nell'aprile 1967 (quando vi fui in visita scolastica alla già ricordata Face Standard in viale Bodio alla Bovisa), erano già molte le auto con la targa MI A0... circolanti sotto la Madonnina.

Last edited by Censin; September 30th, 2013 at 06:30 PM.
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Old September 30th, 2013, 11:45 AM   #11438
Parellik
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Originally Posted by turtu63 View Post
Via Pietro Cossa. Effetti prodotti dai bombardamenti dell'incursione aerea del 4-5 febbraio 1943: crollo di edifici. UPA 3411D_9D06-15. © Archivio Storico della Città di Torino/Archivio Storico Vigili del Fuoco
http://www.museotorino.it/view/s/203...f9dfd58fa3473f
Vuoi farmi morire......
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Old September 30th, 2013, 02:11 PM   #11439
isabella66
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non era solo "moda"...

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Originally Posted by Censin View Post
Riguardo ancora ai Beatles e al movimento beat: in Italia il complesso divenne noto un po' in ritardo, visto che il suo debutto risale al 1961; da noi in quegli anni quasi non vi erano complessi, salvo quelli "storici" come il duo Fasano o il quartetto Cetra; dominavano i cantanti "singoli", dalle "feline" Mina (la tigre di Cremona) e Milva (la pantera di Goro) a Rita Pavone, e, tra gli uomini, Peppino di Capri, Bobby Solo, Michele e altri emuli di Elvis Presley.
I Beatles divennero noti da noi solo nella primavera del 1964, quando la regina Elisabetta li nominò baronetti; improvvisamente salirono agli onori della cronaca, anche sui nostri mezzi di comunicazione, e fu subito un fiorire di imitatori, di complessi nati sulla loro falsariga (ricordo tra i primi l'Equipe 84); così come "esplose" la moda delle zazzere, delle basette lunghe, ecc.
I Beatles non si esibirono mai a Torino; l'unica loro esibizione italiana fu nel 1964 a Milano. Il viaggio lo fecero però in treno (salvo ovviamente il traghetto tra l'isola e il continente e viceversa), passando al ritorno per Torino, dove cambiarono treno; alla stazione di Porta Nuova si radunò per l'occasione un folto gruppo di ammiratori, che riuscì appena a intravederli tra il servizio di sicurezza, nel breve percorso sui marciapiedi da un treno all'altro.
Il movimento beat ha avuto certo rilevanza da noi, ben lontano comunque dalle "vette" dei paesi anglosassoni; si calcolava che, in Gran Bretagna, quasi ogni ragazzo tra i 15 e i 20 anni facesse parte di un complesso musicale; lì si arrivò anche a episodi tragici, come il quindicenne che, costretto dai genitori e dalle autorità scolastiche a tagliare i capelli, si gettò sotto un treno in corsa, non sentendosi più di vivere senza la sua amata chioma! Assieme a loro, venne anche la moda, anche tra i maschi, dei pizzi e delle trine sui vestiti, delle camicie ricamate, delle cravatte coloratissime e sgargianti. Pe chi allora era giovane, sembrava una moda intramontabile; invece, anch'essa passò....
Non era solo moda il portare i capelli lunghi o il vestirsi in modo "estroso": era ribellione verso gli adulti, verso un mondo vecchio: le canzoni di protesta nacquero allora..... è stato come se, di colpo, il mondo da grigio si fosse colorato per noi! Per favore, non banalizziamo tutto...
__________________
"Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza".
Inferno, Canto XXVI

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Old September 30th, 2013, 02:13 PM   #11440
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Originally Posted by Ratavuloira View Post
...anche Torino si fece onore.

Ecco il 45 gg di Beat Italiano forse più apprezzato all'estero,
I RAGAZZI DEL SOLE (Torino) ● Atto di Forza n.10 ● 7'' Ariston 0158 (1966):



Lo potete ascoltare QUI:
http://www.youtube.com/watch?v=CzuPoTZBMPE

o QUI:
http://www.youtube.com/watch?v=zTvUOExDZnU

Valore del singolo tra i collezionisti: 75 Euro !!
MITICO!!!!
__________________
"Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza".
Inferno, Canto XXVI

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